Palermo, Parigi, le strisce, il semaforo
No, tutto il mondo non è paese.
Certo che le persone hanno un approccio proprio curioso alla strada, alle macchine, ai semafori, ai marciapiedi. A Roma, per esempio, siccome le persone hanno deciso che devono camminare in mezzo alla strada che fa più strafottenza, i marciapiedi non vengono usati come peraltro il nome suggerirebbe e cioè per camminarci sopra, no. I marciapiedi servono solo a farci cacare i cani. Ma questo non è un post su Roma, Roma è uscita dal cast. Questo è un post sulle città in cui vissi o vivo d’arte e di virtù: Palermo e Parigi.
A Palermo vige una regola non scritta, quando cammini per la strada intento a fare le vasche magari su e giù per via Ruggero Settimo, la quale regola è: Faccio la minchia che mi pare. Nel senso che se stai camminando sul lato dei portici e vedi che dall’altra parte della strada c’è, che ne so, la libreria Flaccovio e decidi che vuoi entrarci che vuoi sostenere le piccole librerie abbasso le fusioni di Ricordi e Feltrinelli, ecco tu in quel momento hai tutto il diritto di Prendere e Attraversare, così, a Muzzo, all’improvviso, anche se non ci sono strisce pedonali. La minchia che mi pare, appunto. E se arrivano le macchine? E che ci fa. Si fermano, aspettano che tu hai finito di attraversare dove non potresti e se ne vanno. D’altronde, quell’automobilista che ti ha appena fatto passare, sta andando a parcheggiare a Piazzale Ungheria e tra cinque minuti farà la stessa cosa, magari al contrario, e un altro automobilista si fermerà e lo farà passare per andare da Flaccovio fino al bar Mazara per scofanarsi una ravazzata colle melanzane.
A Parigi, che ve lo dico a fare, è proprio il contrario. Attraversare fuori dalle strisce è un’opzione che, semplicemente, non esiste. Se ci provi, e ci puoi provare, è a tuo rischio e pericolo. Gli automobilisti, di solito psicopatici o gente che dalla vita sta avendo poco, non si fermeranno di certo ad aspettare te. Ci sei, non ci sei, è la stessa cosa. Quindi ti conviene usare le strisce, che ci sono. Con effetti poco elettrizzanti, tipo che se vuoi andare da un punto all’altro della Piazza davandi al Jardin du Luxembourg certamente non potrai farlo in diagonale, anzi ti toccherà fare il Rettangolo Preciso, di Striscia in Striscia, e nel frattempo sono già morte quattro o cinque baguette. E fin qui tutto nella norma. A Palermo il Caos, a Parigi l’Ordine.
Ma, e qui vi voglio, esiste anche uno strano fenomeno che riguarda i Pedoni e il Semaforo Pedonale. Siccome voglio farvi sapere che sto facendo dei progressi con la Lingua Che Si Inventa Suoni Vocalici Che Non Esitono In Natura, ora ci piazzo un bel PAR CONTRE. I parigini rispettano le regole del vivere comune. Ok. Par contre, quando si trovano davanti al semaforo rosso pedonale niente, escono pazzi e altro che Meridione. Il semaforo rosso pedonale, se non arrivano macchine all’orizzonte, semplicemente non esiste. Scatta il rosso ma la strada è libera? Madri con passeggini innocenti, coppie miste, graziose francesine col broncio e i capelli a tuppo, tutti avanti e chi se ne fotte. Gli unici che rimangono impalati sono i turisti, specie italiani: ma non sarà pericoloso? No, è una questione di codice, di cose che si sanno. A Parigi, lo sanno tutti, attraversare col rosso se sei un pedone non solo si può, si deve. Se non lo fai e rimani là a fissare l’omino rosso mentre la strada è libera sei, semplicemente, un coglione. La stessa cosa di pazzi io l’ho vista solo a Londra. A Londra pure, deve avere a che fare con la fretta. Tutti hanno sempre fretta, ma che c’avranno da fare. Anyway, questo non è un post su Londra. Palermo, piuttosto. E qui, genti del nord che tanto lo so cosa pensate dei meridionali anche se quando parlate con me fate le facce a cuoricino Che Bello Il Meridione Come Si Mangia Bene Il Mare Il Sole L’Hanno Prossimo Ci Vengo In Vacanza Anzi Hai Qualche Posto Da Consigliare, insomma parlo con voi: lo sapete come funziona a Palermo se tu, che magari vieni da Parigi, ti dimentichi un attimo del codice e delle taliàte e del resto e magari attraversi il semaforo rosso pedonale che tanto macchine non ce ne sono? Funziona che il cristiano accanto a te, ad alta voce quanto basta per farsi sentire, ti pitta in una sola mossa: Talè che sperto.
Ecco.
La morale è che per resistere agli urti della vita moderna le genti hanno bisogno di questo sfiato di ribellione alle strisce o ai semafori come andrebbero fatti. E quindi sì, in questo senso tutto il mondo è paese.
Pure a Torino il semaforo rosso pedonale, se non c’è nessuno all’orizzonte, non esiste. E questo mi conferma che poi Torino è la nostra Parigi, e che son tutti e due gran bei posti.
Orgoglio sabaudo, già. 🙂
L.
“graziose francesine col broncio e i capelli a tuppo”. Ci sta.
(il capello a tuppo è una categoria dello spirito)
Ora io vengo e dico: ma che e’ colpa mia se hanno messo i negozi in via Ruggero Settimo a zig zag sui due lati? E tu mi dirai: prima ti fai un lato a salire e poi uno a scendere! E io qua ti volevo!!
Vuoi mettere il brivido di attraversare alla cieca di sabato pomeriggio avanti e indietro?
Confermo che a Parigi e’ meglio attraversare sulle strisce, semplicemente perché, nonostante abitino nella più bella città del mondo/universo intero, sono così incazzati che non aspettano altro che un pretesto per uccidere qualcuno.
E quella non sarò certo io.
Io ti dico solo che a Brisbane un mio amico ha preso la MULTA al semaforo pedonale perché era rosso ma non c’era nessuno.
Immagino che con una lieve inflessione australiana il tizio avrà fatto la stessa battuta del cristiano siculo del tuo post!
Io ho visto attraversare col semaforo pedonale rosso a STOCCARDA. Se lo fanno lì lo possiamo fare tutti, io dico
ussignur…anni a leggere montalbano e a credere di aver imparato il dialetto siciliano e poi cado alla prima prova esterna!
traduzione?
attraversare a muzzo, ma anche sulle strisce, una strada trafficata per me è l’equivalente di un lancio in paracadute per una persona normale. Investita una volta (mi andò bene, per quanto non proprio illesa), ora posso provare l’ebbrezza di fare uno sport estremo tutti i giorni.
Però, guarda caso sono una persona pazientissssssima anche davanti ai semafori rossi pedonali con nessuna macchina in arrivo. Ah, se sono paziente… (e la maggior parte delle persone sono per me dei pazzi scatenati con tendenze suicide, e preciso che sto a Milano, non a Palermo).
Marta
A Napoli funziona come a Palermo…
i rossi pedonali qua come a palermo. ma a padova come a parigi. quindi sono i giovani universitari che decretano la libertà di attraversamento. che a palermo si universita ma non con la stessa libertà, forse? non sono sperta io.
*L: se non sbaglio anche Milano, il che ci porterebbe verso un’interessante riflessione su Nord Del Mondo vs Sud Del Mondo, ma non ora non qui
*Edi: tuppo, maglioni larghi, jeans stretti e scarponcini altissimi
*Helonor: è una delle cose che più mi mancava di Palermo e non lo sapevo
*Ale: di recente un mio amico mi ha raccontato una cosa simile solo che il luogo era la Finlandia ed era l’alba. Che gente
*Poggy: non riesco a ricordarmi come facevano a Berlino, invece. Ero troppo scioccato dai meno 15 gradi, mi sa
*Stefania: talè che sperto= guarda che furbo. O volevi sapere il significato di ravazzata?
*Marta: brava, stai attenta mi raccomando
*Noodles: avendo vissuto anche a Napoli, confermo. Napoli e Palermo separate alla nascita
*Moglie: mi metti subito in crisi la teoria del Nord e del Sud. Meglio così.
Il mio amico bretone mi disse di stare attento ai flicchi di Fiamminkia per lo stesso motivo. Una volta mi hanno rimproverato perché ho fatto un pezzo di striscie pedonali in bici per andare sul lato destro della strada. Di domenica mattina alle 10. Durante le Gentse Feesten, ovvero i 10 giorni dell’anno dove a Gent sono tutti sbronzi 24/7 e vanno a dormire alle 6. Mah.
Investire qualcuno o perdere la pazienza per un pedone che attraversa a muzzo qua a Palermo non esiste, hai ragione lo facciamo tutti e poi spesso le striscie semplicemente non ci sono o sono piazzate in piena curva tanto per vedere se sei tanto scemo da usarle. Ormai siamo oltre, ignorare i semafori rossi pedonali al contrario, cioè quando i lavavetri che usano i semafori a richiesta per romperti i maroni a lavarti il parabrezza per la 8^ volta in un giorno e tu semplicemente fai finta di nulla e tiri dritto tanto lo vedi che non deve passare nessuno oppure è quello col motorino che fa il furbo… altro che talè che sperto, ti suonano se ti fermi… Complimenti per il blog, conosciuto da poco (per sbaglio seguendo links su flash forward e arrivando al tuo spassosissimo post nel vecchio blog) e molto apprezzato!
Una frase che hai scritto e che é passata evidentemente inosservata, sulle cacate dei cani – io non ho mai visto cosí tante cacate dei cani su marciapiedi come quando abitavo a Parigi…ma era il lontano 2006…non é piú cosí adesso?
No, a Roma i cani sono educati e la fanno sui tombini (almeno sai che lì sopra non devi passarci). I padroni, invece, sono meno educati e allora li vedi lì, col cane al guinzaglio (che ormai ha già fatto i suoi bisogni da almeno mezz’ora), che camminano distrattamente sul posto facendo finta di nulla mentre aspettano che tu passi per poter lasciare indisturbati il luogo del misfatto! Ma questo non è un post sulla cacca dei cani. 😀 Comunque, anche a Roma il semaforo rosso ha la stessa funzione che a Parigi. Certo, probabilmente qualcuno che aspetta che diventi verde si trova (vedi me), ma il resto fa come vuole.
*Clem: stanno senza governo per quasi due anni e poi fanno i duri e puri
*Fabio: “ti suonano se ti fermi”. Molto vero. (Ci manca, Flashforward, con i suoi anelli e canguri)
*Stiui: Parigi sì cacche, ma mai quanto Roma. Roma vince. Ma io non ho mai bazzicato the Pigneto e tu mai la Tiburtina.
*17: tocca smentirti. A Roma non si può fare quella cosa di passare a piedi col semaforo rosso perché ci sono SEMPRE macchine che arrivano urlando infamità. Cioè uno vorrebbe, ma non può.
Questi comportamenti ribelli dei nordici li avevo notati in Olanda. Praticamente sono feticisti delle strisce, non importa che ci sia il semaforo rosso: se ci sono le strisce si attraversa, altrimenti no
*Giorgio: esatto. Dovremmo farci dare il chip segreto.