Io ancora non ho capito perché Starbucks non lo possono mettere pure a Italia
Cammino lungo il lungosenna. Rive droite? Rive gauche? Boh. C’è la promenade Simone de Beauvoir, una passerella di legno. Un paio di gente corrono in pantaloncini e canottiera. Penso Sarebbe bello venire a correre qui, se solo abitassi qui vicino. Se solo abitassi qui, a dire il vero. Tira una giannetta, comunque.
Che fa’ccio? Mais c’est clair! Starbucks!
Che siccome Starbucks dicono che sono americani e che siccome io e la langue fransès non siamo ancora *così* amici io ecco mi faccio la fila e poi dico a signorina che mi dice: Bonjour
I’d like an americano, però mi raccomando, tall! And one muffin vaniglia e cioccolato! mi raccomando questo qui! e metto il dito contro la vetrinetta lasciando l’impronta, che bello
Lei, che scoprirò poi dallo scontrino chiamarsi Jeanette -oh Jeanette, don’t worry, ci capiamo a gesti anche se tu non parli la lingua del tuo datore di lavoro e io ti licenzierei, più’ttosto!- insomma Lei mi dice quanto devo pagare e me lo dice in francese e ovviamente il prezzo ha a che fare con catrvan o catrvandisqualcosa, che tutto, qui a Francia, quando paghi, ha a che fare con catrvan o catrvandisqualcosa, che meno male che sono le mie parole preferite. io comunque allungo la mia banconota da venti euro –jusqu’a ce que durano, ovvio!– e poi ci pensa lei a riempirmi di monetine -MERSISCH, mon tresor Jeanette!- e poi:
mi siedo sullo sgabello davanti alla immensa vetrata
spilucco il maffìn
sbevacchio il caffè americano tall ma abundante ustionandomi la punta della ma langue
tiro fuori il libro dallo zaino
leggo il libro e sottolineo il libro che io sono uno di quelli che i libri li sottolineano sennò non c’è gusto
mentre fuori il sole va e viene, la gente va e viene, le nuvole vanno e rimangono, la luce cala, passano le ore, la musica jazz nell’aria, due graziose biondine alla mia sinistra parlano in un delizioso ciarlare pomeridiano di cazzate tipo dieta e posti tres giolì e cose così e alla mia destra una signora fissa per due ore un punto imprecisato nel vuoto le braccia conserte, un cellulare nokia dello scorso millennio posato sulla mensola che non squilla mai ma proprio gianneva che se solo io avessi il numero della signora la chiamerei di nascosto dal bagno con il numero anonimo secondo me la farei contenta se il suo cellulare suonasse anche solo per un istant-
Insomma e pe’r piacere, qualcuno sa spiegarmi perché non c’è Starbucks a Italia?
La vulgata vuole che siccome noi già facciamo il caffè migliore del mondo allora non c’è bisogno di Starbucks. Qualcun altro parla di prezzi -che in effetti io ho dato a Jeanette venti euro e lei mi ha restituito solo monete, ah l’argent!-, qualcun altro ancora di non ho ben capito cosa.
Io secondo me è questione di mafia. Sì sì avete capito bene. Tempo fa ho conosciuto uno che se la comandava a Fnac di Roma anzi Porta di Roma che era amico di Luca che era un mio amico, ai tempi. Io mentre bevevo un succo di frutta e gli Afterhours facevano uno showcase con Roberto Angelini a pochi passi da noi ho chiesto all’amico di Luca: scusa ma perchè uno per andare a Fnac se sta a Roma deve prendere la macchina, mettere dieci euro di benzina farsi il raccordo etc? Perché non mettete Fnac a centro di Roma che siamo contenti come sono contenti quelli che stanno a Napoli a Milano a Torino? E lui mi rispose, sibillino: chiediglielo a quelli, quelli che NON VOGLIONO. Io che sono siciliano anzi palermitano e mi hanno imparato a tenere gli occhi bassi sennò ti sparano ho finito il mio succo e me ne sono andato
e secondo me non è che il signor Starbucks non mette Starbucks a Italia che secondo lui i bar di quartiere daha Casilina gli rubano i clienti anzi non glieli mollano io secondo me proprio il signor Starbucks non lo mette a Italia simplemente perché GLI ALTRI NON VOGLIONO.
E io credo che non è giusto, mica. A Italia quando vai a prenderti un caffè o un cornetto o tutti e due ti portano subito lo scontrino e nemmeno hai finito la tazzina che la cameriera pagata in nero te la viene a togliere da sotto la bocca che tu a volte ancora ci hai l’ultimo goccio e devi fare quella cosa umiliante di dire: no, scusa, eh, ancora non ho finito e si innescano tutte quelle dinamiche di odio e di ostilità, di sguardi incrociati tipo mila e kaori sotto la rete di pallavolo con il fuoco nelle pupille madonna santa che palle
anche io mi sono sempre chiesta come mai non ci sia e mi sono risposta: mafia.
cmq ho visto che c’è mobilitazione in giro
http://firmiamo.it/starbucksinitalia
http://vogliamostarbucks.splinder.com/
Secondo me la Francia ti fa bene.
e non puzza nemmeno come il mcdonald
ciao
Firmo, firmiamo, anch’io voglio Sturbucks in italia! La pausa delle cinque col caffettone e la torta o il muffin o il cupcake o quello che è, insomma zuccheri e grassi saturi, sìììì, e nessuno che ti scassa la minchia se ci passi il pomeriggio, io AMO sturbucks, alla faccia dell’antiglobalizzazione e del caffè più buono del mondo.
Comunque un po’ di tempo fa lessi un articolo sul fattaccio, diceva che effettivamente non c’entra niente questa cazzata del caffè buono (anche perché che ragionamento è? Non è che perché c’abbiamo la pizza non hanno attecchito i mcdonald’s), no, diceva che la colpa è della società Autogrill.
Boicottiamo Autogrill!!!
LB che adesso ha tanta voglia di muffin
Ecco, doveva arrivare questo giorno…per la prima volta non mi trovi d’accordo su qualcosa ( a part la giuventus, of course)!!
Puo’ essere che sia colpa della mafia (tanto lei c’entra sempre), ma secondo me nessuno in Italia sceglierebbe di spendere 7/8 euro per un bidone di caffè lungo o un litro di cappuccino magmatico (di quelli che è meglio se il bar è sotto casa, altrimenti te la fai addosso per strada), o un secchio di latte, sempre bollentissimo, aromatizzato alla cannella/zenzero/marzapane/nocemoscata/radicchiooaltro, invece che andare in un normalissimo bar e spendere 0,80/1 euro per un caffè/cappuccino buono, che bevi in 30 secondi e non in un quarto d’ora, e che accompagni con un bombolone, un croissant, un cannolo…dai, non mi dire che il muffin alla vaniglia è meglio di un cannolo alla crema, o di una sfogliatina…no way!
E poi…che cavolo di camerieri frequenti???
Cià,
Playmobil
nonono miko tfm! io non sono d’accordo!
il bar a italia e’ la cosa piu’ bella che c’e’. cioe’, le paste! cosa c’e’ di piu’ bello delle millemila paste, il bancone di marmo verdone, gli specchi dietro le bottiglie di tutti i superalcolici e magari anche la tenda rossa con la scritta dorata fuori, emozione…
vivi a un paese che non ha i bar e poi mi dici!
starbacs e’ il male, e’ per popoli tristi che non hanno il bar.
e’ come mettere mcdonald al posto del forno che fa la focaccia ripiena con la cipolla, i rustici col prosciutto e la mozzarella fusa e tutti i prodotti da forno del sud.
e poi, diciamolo, il caffe’ di starbacs fa veramente schifo! ecchecavolo! basta con all’estero e’ tutto piu’ bello!
iob
si ma…la coincidenza mia e di quella ragazza coi capelli corti???? giuro che non lo spevamo! aiuto!
tfm, rifletti…
io volevo solo dire che l’apologia di strarbucs l’aveva fatta pure piersilvia toffanin e tu ti dovresti preoccupare…
Basta trovare il bar giusto, quello dove ti metti al tavolino, leggi e diventi amico del barista che poi ti vuole bene.
*Sciroccata: io aspetto un appello di repubblica, per firmare
*Anto: anche secondo me, sai?
*Yet: appunto
*LB: eh, mcdona sì? e soprattutto "nessuno che ti scassa la minchia" per me è il concetto namba one
*Playmobil: ma lo so lo so che il caffè fa schifo, ed è una broda! Però almeno fateci scegliere e poi come detto a me piace l’idea di starmene anche tre ore sul divanetto, e usarlo per scrivere o come biblioteca. A Italia ti cacciano!
*Tubbie: a parte che tu sei quella che va matta per Quick e roba del genere! Mi spiace ma era giunto il momento di farlo sapere al mondo 🙂 E poi secondo me tu, voi, che vivete all’estero parlate così perché vi manca italia. io vi capisco eh, però basta con a italia è tutto più bello, che non è vero! a italia se ti siedi il caffè costa di più, i dolci a roma fanno schifo, non hai la calma e la serenità. l’unica cosa buona di italia è che a gennaio capace che ti metti fuori al sole quello sì, ma la gente di italia è brutta gente, voi ve lo siete dimenticate! e poi, fondamentalmente io non capisco perché noi a italia non possiamo scegliere o l’uno o l’altro. che poi sono sicuro che starbucks italy farebbe il caffè meglio di resto di mondo e farebbe anche l’aggiustamento del FORMAT con i cannoli siciliani!
*Pattie: che ne sai tu che la toffanina piersilvia ha parlato bene di starbucks, eh?!? Comunque la cosa di farsi amico il barista vale per voi fanciulle che sbattete gli occhioni. O perlomeno vale per città ancora vivibili. Parliamo di Roma? No, parliamone!
Sono d’accordo tu tutto caro tfm, infatti je t’aime.
Comunque volevo dire…nn credo che uno starbucks toglierebbe tutta ‘sta clientela ai barucci classici; gli habitué dell’espresso al volo continuerebbe ad andare nel bar sotto l’ufficio e da starbucks vedremmo solo i giovani di un certo livello come noi (…) e gli stranieri.
p.s. massima goduria cappuccino tall con jazz in sottofondo, con libro aperto -mica lo leggo per davvero, ingenuo!- e sguardo che vaga su una via del Village.
p.p.s – non andate allo Starbucks in Carrer de Ferran (barcellona): avvistati scarrafoni enormissimi under the table, uccisi a suon di pedate dal cameriere. Io voltastomaco, peggior performance starbuckiana ever.
Mah, tieffemme, qui mi tocca accodarmi a quelli che dicono "Starbucks, beh, anche no", per quanto mi sconfinferi l’idea di un posto dove nessuno ti caccia dopo cinque minuti (ma ci sono anche bar normali così! Dai! suvvia! o forse sono io che incuto timore e non mi cacciano mai?). Dovrebbero aprire una catena di qualcosa di più appetibile del caffè brodoso e fautore di sciolta, che ne so, una catena di tramezzini tuttigusti per esempio. Ecco, lì ci andrei. Se li fanno bene.
Vero, una catena di Pret à Manger, avete presente?panini e tramezzini sfiziosissimi, altro che i nostri bar in cui il massimo della stravaganza è la piadina speck e brie! Ci ha provato Exki ha fare una cosa del genere ma il ne s’avvicina pas.
La maggior parte dei punti vendita di Starbucks sono gestiti da Autogrill (anche qui in ammeriga). Starbucks invece gestisce le attivita’ di branding e marketing.
La mia opinione e’ che in Italia sarebbe un insuccesso…io stesso vado da Starbucks in aeroporto o se sono in vacanza in una citta’ che non conosco ma qui a NY ci metto piede max ogni 6 mesi. Diciamocelo a noi quando andiamo a prendere il caffe’ ci piace parlare con la barista, leggere la gazzetta…ad alcuni anche il videopoker. Starbucks non va bene
Io sono d’accordo con Iob, con Pat con chiunque dica che a Italia è tutto più buono, più bello più pulito e la gente ti vuole più bene, è vero!!!
A me piace da morire Starbacs, ci ho passato le giornate dentro, ed il maffì al mirtillo?? Ne vogliamo parlare del maffì al mirtillo?? Buonissimo.
Però Tieffè, tu sei all’estero, tu ti senti solo, tu vuoi fare l’intellettuale. Ed allora vattene allo starbacs (come facevo io, quando ero all’estero, mi sentivo sola e/o volevo fare l’intellettuale) a prenderti il secchio del caffè con dado knorr incorporato, e sentiti parte di una catena che ti fideizza e ti vuol bene perchè ti lascia seduto su un finto divanetto in mezzo al legno finto.
Io invece vado in un bar vero, dove il caffè è senza dado, sorrido al barista e gli faccio gli occhioni (ebbene si, anche i baristi sono più buoni e belli a Italia che abroad) e mi siedo in mezzo al legno vero e mò faccio pure l’intellettuale.
Che se fosse per me, a Italia potrebbero starci tutti e due, il bar amico e il barfinto starbacs, ma in questo mondo che non si schiera mai e tutto è grigio e grigetto e non c’è mai bianco e nero, se proprio bisogna scegliere, io sto dalla parte del bar italiano, che è più buono, più bello e più bravo
😉
è la rive gauche quella…
per produrre caffé viene deforestata la Mazzonia!
e a Carletto non ci pensa nessuno?
abbasso il caffé espresso e pure quello americano
peró
viva starbucks e soprattutto PRETAMANGER!!! in italia,
ed
abbasso la colazione italiana, triste e frugale
viva sasicc’ e friarielli shcarfat’ ‘e primma mmatin’!!!
stiui
Approvsottoscrivquoto. Distruggimento luddista dei bar col videopoker. Bruciamo i bar con la gazzetta come i Norvegesi con le chiese di legno. Ma soprattutto sterminiamo i baristi de Roma che mi basta caffé per litigarci. Starbuck è la civiltà.
Belguglielmo
Io ne parlavo prima con un’amica che è emigrata a Roma per studio. Poi apro i feed e noto cotal aggiornamento. Lol!
Ilaria
Allora TFM, la piersilvia aveva scritto il panegirico sul blog di grazia.
che lei è giornalista!
credo che la discriminante di trattamento del barista dipenda dalla città vivibile o invivibile piuttosto che dal sesso.
L’uomo può diventare molto amico del barista e ciò gli fa acquistare superpoteri.
Personalmente io ho alcuni bar in cui potrei lasciare le pantofole all’ingresso, tanto sono casa.
Bene, come dice la Virgh si è scatenato l’inferno. Evviva.
*Criteo: sì infatti il libro mica lo si legge per davvero 😉 Barcellona non mi ispira Starbucks, comunque. Mai andato credo in uno iberico. E dire che la Spagna io ci vado spesso.
*Poggy: i tramezzini senza maionese che io la odio la maionese!
*Criteo2: ci sono andato da exki. me gusta. a te no? troppo caro?
*Palbi: non la sapevo la cosa di Autogrill. Quindi a pensar male non si fa peccato.
*Virgh: sì ma il bar vero ci vai all’inpiedi mica ti stai seduto! Anche per berti un miserrimo tè earl grey pare che ti fanno un favore. Ripeto, a Firenze e Bologna ancora ancora, ma a Roma o vai nelle sale da tè di mia nonna in cui spendi tanto quanto starbucks o sennò ciccia. Comunque sì: tutti e due e bella lì
*Sui: ah se lo dici te, noi ci crediamo!
*Stiui: non ti sei espresso e neppure americano. sei il solito democristiano
*Belgù: il tuo sostegno mi rincuora, specie nella lotte contro le belgicche 🙂
*Ilaria: TFM sempre sul pezzo! 😀
*Pattie: quindi non solo segui piersilvia ma leggi anche grazia. ma bene! ti salvi solo perchè sei una fine intellettuale e con te parlo anche di libri e sei anche la mia editor in pectore 🙂 Vabbè allora quando faccio ritorno a Firenze lascio anche io le ciavatte all’ingresso!
*Tutti:
mi pare chiara ed evidente una spaccatura di genere
DONNE: starbucks è un no
UOMINI: starbucks è un sì
Dovremmo rifletterci su.
Riflettuto.
Ciao.
Quibdi io in quanto fimmina a favore di starbucks mi colloco in the middle of tdiattriba?
Exki mi piace ma non osa abbastanza…da Pret à manger trovi bei paninazzi con avocado e pollo alla griglia e salsine varie, tante cose sfiziose, brioches tenute al caldo nei forni, insomma, un’altra cosa. Certo che poi a mio parere brioches buone come a Torino non si trovano da nessuna parte…A Milano, Roma, Venezia ci sono sempre ste cazz di paste mosce o troppo ripiene di creme tristi(attendo vs info per cambiare idea)
amico ma ti sarai scimunito???
uno starbac io ce lo metterei giusto a milano e roma. ma giusto per gli americanazzi che poi vanno al bar dopo pranzo e si bevono il cappuccio. è anticostituzionale il cappuccio dopo pranzo. o dopo la pizza. gesù giuseppe santanna e maria, il cappuccio dopo la pizza!
lo starbac sarebbe un luogo protetto dove questo genere di umanità alternativa potrebbe esercitare la sua indole ammerigana di cappuccio dopo la pizza.
gesù mi vengono le bolle solo a pensarlo il cappuccio dop la pizza.
però tu sei giovane e allora ti ci mandavo da starbac a roma.
così poi dopo ci scrivevi i post belli.
ecco, apriamo starbac a roma così amico tieffemmino ci va e ci scrive le cose per noi.
fine.
amica viola, diccelo.
vedi che tieffemmino è adolescente e gli garbano i posti americani (oltre a TRL).
Comunque si lo starbuc solo a Roma e Milano per le genti metropolitane.
Noi nell’ amisuraduomo andiamo ai bar oppure nei caffè libreria come la Edison.
Pat, io ti voglio bene, sappilo, io all’Edison ci sono andata oggi!!!
Comunque si, c’ha ragione Viola: facciamo uno starbacs sotto casa di Tieffè a Roma, e poi basta.
😉
*Criteo: no vabbè, tu e palbi siete le eccezioni che da sempre sono necessarie a confermare la regola!
*Viola: il cappuccio dopo la pizza lo lasciamo ai pazzi. Ecco, apritelo solo per me che poi vi invito a tutti quanti.
*Pattie&Virgh: anche io ci voglio andare da Edison, ma cos’è Edison?
Edison è la mia libreria preferita di Firenze.
Grande (3 piani), ma con un ordine tutto suo, con il bar dentro, le torte buonissime e pure l’insalata a pranzo.
E puoi stare a guardare i libroni d’arte o di musica o di telefilm esposti senza che nessuno ti dica niente (mi ha fatto venire voglia di scriverci qualcosa su)
CE STA LA MAFIA SUL CAFFè ma lo volete capire?. Non verrà MAI starbucks in italia. O state in italia me sembra non è difficile arrivarci. Stiamo messi male ragazzi. Se sente la sofferenza proprio non so voi. E non vivo da poveraccio.
NO al pieno capitalismo americano…..!!!!!!!!!!!!!
basta con questi merdaxxx di coffee shop
non capite che hanno c` hanno copiato a noi italiani?
e sono loro che con la copia dei nostri prodotti che si sono fattti i soldi..
quando potevamo farlo noi. senza che venissero loro a rubarci lidea.
tutti sti finti italiani americani.. che si credono piu americani che italiani..
e rinnegano la patria..
io sono contrario a queste catene di santantonio di fast food e caffee bigotto
voi tenetevi lo star merd..preconfezionato
io mi tengo il barista di casa mia.
MADE IN ITALY
saluti agli italo yankees che vorrebbero robotizzarci.
ABBASSO STARBUCKS.
FOREVER.