Parigi -che ne capisce- celebra la grandeur del quattrenne Tieffemme: via ai festeggiamenti

Insomma qui le foglie stanno dove devono stare, cioè a terra. C’è in giro un bel miscuglio di colori. Facile dire: Parigi è splendida. Sì, vero, anche con il bavero alzato. Che tempo c’è? Fa freddo, mamma. Eh, anche qui. No, mamma, non dire scemenze. A Palermo non fa freddo. Io innanzitutto vorrei sfatare questa cosa dei Parigini che sono stronzi. Cioè lo sono, ma il punto è che non sorridono mai. Quelli che sorridono però ci sono, e sono proprio gente in gamba. Gente grossa, come direbbero a Roma. Per dire, oggi dovevo rinnovare il mio Navigò, che sarebbe l’abbonamento ai mezzi pubblici e così sono andato allo sportello perché mi credevo che al distributore non accettavano la mia postepay italiota. Così ho detto alla signora:

Scusemùà, I have to rinnovare mai navigò for de simèn proscèn… e poi un gesto come a dire:
“La prego mi aiuti sono disperato”

Allora lei che non era stata programmata per vendere o fare abbonamenti -era solo un centro informazioni, la I gigante avrebbe dovuto farmi venire qualche sospetto– è uscita dal suo box informazioni e mi ha aiutato.
Due minuti dopo andavo a prendere la linea 9. Questo per dire che non è vero che sono stronzi. O forse è solo merito mio che sono talmente bello, bravo, simpatico, charmant che persino i francesi diventano buoni.

A proposito di grandiosità e di bellezza.
Gente, oggi Tieffemme compie gli anni! Quattro! Che stando alla mia teoria -ogni anno di blog ne vale almeno 5 di vita vera- insomma è un bel giovanotto di belle speranze.
Qui a Parigi che ne sanno di megalomania hanno già capito tutto. Mi stanno facendo la festa. Si parte con una bella bottiglia di vino bianco. Poi si vede.

Tanti auguri, Tieffemmino!

(Puntate precedenti: 2005, 2006, 2007, 2008)

17 Replies to “Parigi -che ne capisce- celebra la grandeur del quattrenne Tieffemme: via ai festeggiamenti”

  1. io penso che sia tu che vedi tutte le cose parigine filtrate dall’evidente entusiasmo che -chissà perchè, non me lo so proprio spiegare proprio proprio boh?- ci stai avendo in quest’ultimo periodo. i francesi sono stronzi, pfui! è inutile che dici.
    joujou -tanti auguri, a te e a colombo-

  2. Félicitations alors! Mais attention! Che i parisiens fan finta di non essere stronzi per farti diventare come loro tramite strumenti subdoli, tipo un disco della Carlà o un film della Binoche.

  3. *Jou: scusa eh, ma tu che ne sai di Paris? Mica ci hai vissuto per un anno e ci hai avuto a che fare in tutta la loro odiosità? Sei solo invidiosa che a me mi amano

    *Natror: grazie!

    *Dario: guarda che se lo dici te io poi ci credo! 

    *Belgù: guarda, su Binoche ho gli anticorpi giusti, su Carlà un po’ meno, nel senso che io ci provo, ma non riesco proprio a farmela stare antipatica. Una così *volitiva* è da stimare

    *Palbi: un poco sbarbatello, ancora!

    *Virgh: anche la massa che si dà una mossa

  4. E festeggi il genetliaco a Parigi? Bella mossa e tanti auguri!

    Il Piccolo Gandi

  5. Aaaaaah! Ma quattrenne per davvero, non quattrenne come me quando vedo un cane/bambino/gatto per strada o quando vedo una qualsiasi cosa colorata o quando vedo un gioco/libro per bambini o quando vedo un qualsiasi cosa con un qualsiasi cosa che mi piace dentro/sopra e dico "Oooooh guarda che belloooo" e allora A. mi dice che sono una quattrenne! 😉 Buon compleanno blogghino! Ma guarda che beeeeeeellooooooooooooooooo!

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