Speriamo che mi viene un attacco acuto di sinusite
il mio rapporto con la lingua francese è questo: non andiamo d’accordo.
il motivo è presto detto: la pronuncia e tutto quel gioco di nasi.
a me tutte quelle e a i o u non mi vengono. forse dovrei sperare tipo quando a phoebe viene il raffreddore.
francese. mai studiato a scuola, mai cantato nelle canzoni.
questo fino a qualche anno fa, quando mi trovai a francia per un periodo e andai all’alliance francaise.
classe di quindici persone. io ero il quindicesimo. cominciammo dall’Abc, nel senso proprio dell’alfabeto.
in classe c’era gente di polonia, di marocco, di brasile, di iran. sembrava una di quelle barzellette, invece mi ritrovai dritto dritto in quel libro di sedaris.
fu allora che scoprii la cosa più SENZA SENSO di qualsiasi lingua che ancora oggi non mi fa dormire la nuit – quatrevingt! – e cioè il fatto che per indicare alcuni numeri i francesi non usano parole secche ma proprio le operazioni numeriche. esempio: ottanta si dice quattroventi (sottinteso 4×20), novanta invece quattoventidieci (4×20+10): FOLLE.
ma tanto voi gente di mondo questo già lo sapete.
insomma poi l’ho studiacchiato qua e là, ho letto molto etc. risultato: sul curriculum c’ho messo che la comprensione è buona, e la parlata sufficiente. ora, tutti sappiamo cosa significa quando sul curriculum dopato metti sufficiente di qualsiasi cosa: significa che sei scarsissimo.
infatti. io très très très scarso. allora, prima di venire a francia ho fatto uno di quei gesti disperati che fanno quelli che pensano che il mondo sia fermo a 1995: ho comprato la GRAMMATICA ESSENZIALE DE AGOSTINI.
sì, avete ragione, sono uno sfigato.
vabbè. a pag. 2, subito dopo l’alfabeto, c’è il paragrafo GRAFIA E SUONI, che inizia così, attenti eh:
“Grafia e suoni sono spesso diversi dall’italiano; alcuni suoni NON esistono affatto nella fonetica italiana.”
partire, con, il, piede, giusto.
come ti capisco!
esame di francese all'università: 28 allo scritto e insulti all'orale. E' che parlare con la bocca a culo di gallina proprio non ce la faccio.
3 anni di francese, e l'unica cosa che ho come certezza è che la erre arrotolata rischia di farmi sputare e la matematica non è il mio forte.
Zion
no scusa, e 99, quatre-vingt-dix-neuf?
lingua di merda. e te lo dice una che ha studiato il tedesco.
A Belgica dicono novanta e ottanta e settanta perché sono too much forward.
Cmq il francese è una lingua bellissima, anche se è un po' tipo i baci in Johnny Stecchino: la parlano per lo più le femminucce e gli uomini sessuali.
dài che ce la fai
(anche la r prima o poi s'impara; se si vuole parcheggiare si deve saper dire priorité con il suono giusto o ti replicano: apprenez parler français, d'abord)
bon courage
La grammatica essenziale de agostini nuooooo!
Scherzi a parte, vedrai che dopo essere entrato nella mentalità della cantilenza senza fine ( nanà nanananà nananà) diventerà più semplice. XD
Il clima poi è molto diverso da quel di Roma e raffreddarsi è un attimo, andrai alla grande.
C.
no, dai la storia dei numeri è fighissima, infatti solo due cose mi piacciono dei francesi e della lingua francese: i numeri assurdi e la parola chouette.
per il resto potrebbero sparire dalla faccia della terra ed io non ne sentirei la mancanza 😀
ahahahahah
io ho problemi a dire foglia, proprio non mi viene e il verbo asseoir, una tragedia ogni volta, soprattutto sul destino della e che a volte scompare, a volte ritorna,BOH. oggi ho finalmente compreso che quando dicono crayon trattasi di matita , e quando sono arrivata volevo contare le volte che pronunciano la parola truc in una giornata, impressionante. cmq ora dico anch'io truc et bon voilà, il francese comincia a venire, persino quella bastardata lingustica, matematica, ecc ecc del qatrravant blah blah.
stefania
j'adore.
amico che poi quel libro di sedaris me l'hai regalato tu!!!
comunque io quando sono andata a francia poi ho capito il segreto, è tutto un fatto di boccuccia. se metti le labbra a boccuccia poi ti vengono i suoni giusti.
fidati!
E cmq te lo dice una che il francese lo studia da UNA VITA (3anni di medie, 7 di superiori (sì m'han segata e sì, 2 volte!), 1 esame all'uni) che non si capisce una ceppa di come ragionano sti qua! (in vacanza la tizia del mc mi ha chiesto 6 volte che salsa ci volevo con l'insalata e io 6 volte ho risposto "cocà")
lassa perdeeeee!!!
kia..
Non capisco quest'astio verso la Grammatica Essenziale De Agostini… Comunque grazie per averla comprata, per consolarti sappi che mi hai pagato un pezzo di stipendio.
*Tra l'altro la r necessita catarro espettorabile, ho dimenticato di scriverlo!
*Plett: 4×20+19
*Yet: tu saresti un'ottima professoressa secondo me 🙂
*Grace: guarda che devi imparare a "farne con", d'ora in poi!
*Stefania: io sono ancora a "bòn" e "voilà"
*Viola: appuntoh!
*Kia: ehmmm
*Ciccio: ah ecco come ti permetti l'arte! Quindi con i miei 9 euro ho sostenuto indirettamente la grande comicità italiana che batte sempre sul due!
Ahem avendo la R moscia ero la cocca della prof di francese che le piaceva tanto come mi venivan fuori quelle paroline lì farcite di R.
TFM se vuoi ti faccio dei podcast poi tu li usi come fece Sheldon quando era senza voce e digitava cose che il pc ripeteva con la sua voce. Qualcosa del genere.
Fonetica a parte, com'è stato lo 'sbarco' in terra francese? 🙂
tre anni di francese e ho imparato a innamorarmi del prof.
ho ordinato un succo d'ananas a parì ma non mi hanno capì parceque si chiama ananà!
ho chiamato mio figlio michele in onoredi platinì
continuo a non capire perchè la parrrrlata francese mi arrrriva alla pelle!
ne t’enquietes pas,vedrai che viene!se ci riesco io..! Stefania
Consiglio pratico a TFM@Paris: invece della grammatica essenziale, ti consiglio "Assimil: Il Francese senza sforzo". Io ho preso "Il Giapponese senza sforzo" alla Feltrinelli con la commessa che prima mi è scoppiata a ridere in faccia, poi mi ha detto "auguri". Però tiggiuro, FUNZIONA!
dont UOrri! Tanto anche se tu parlassi fluentemente…Farebbero finta di non capire quella ou quella à o a o è o é (che poi non gGyente del sud non abbiamo le vocali chiuse…).La fonetica francese non ha alcun senso (hai notato che alcune voci verbali si pronunciano in modo ESATTAMENTE identico ma una si scrive con 3 lettere e una con 45?), è un mero espdediente per dare un tono di francesità a tutto.
Vai in una libreria e invece del dizionario compra A YEAR IN THE MERDE. Non è Proust ma il conforto è assicurato!
Laura
Da vecchia prof di francese ti dico " bon courage" e che diventerai très très très bravo……e… buttati sempre…….
Quando comincerai a sognare in francese vorrà dire che sei arrivato!!!
Tchao……
Maria Luisa
LAura & TFM: il titolo credo sia "Merde! A year in Paris"
Cmq non conosco Roma, ma se appena appena è come Milano, dove quasi tutti gli stronzi con un cane non si degnano di tirare su gli stronzi del cane perché gli fa schifo, credo che da quel punto di vista l'arrivo a Parigi non dovrebbe essere tanto traumatico 😀
Clem
*liga: lo sbarco? pieno di sole e di bistrot wifi 🙂
*Moglie: eh sei di una francesità insuperabile allora!
*Stefania&MariaLuisa: se lo dite voi ci credo!
*Assimil? Lo provo
*Laura&Clem: lo cerco in biblioteca, comunque si chiami
*Clem: infatti, i francesi sono pieni di stronzi per strada
Io ho di natura la "r" rotacizzata assai e la voce nasale.
Sarei a posto, in dousse Franse.
Quim insomma, almeno della voce nasale farei a meno 🙂
il mio studio del francese ammonta a due quadrimestri di corsi di lingue del comune di Milano, la mia pronuncia è orribile la mia grammatica anche però mi è sempre successo che trovandomi a tu per tu con i francesi, il fatto che io mi sforzassi di parlar francese li rendeva ben disposti. Per il resto infilando le parole "truc" "de toute façon" "en train de" e cose di questo genere si puo' fingere di fare un discorso sensato anche sapendo tre parole in croce… almeno nell'ambito non lavorativo funziona 🙂
TFM & Clem: Si intitola proprio A Year in the Merde 🙂 e fa pissssiare dal ridere. E' stata una magnifica lettura ai tempi dell'emigrazione. Lo trovi presumibilmente in qualsiasi libreria francese con almeno uno scaffale di libri in inglese (…almeno io lo trovai!). ATTENZIONE che poi il tipo sfornò diversi capitoli della saga (mi pare ce ne sia uno che si intitola talk to the snail o qualcosa del genere…) ma è il primo quello che conta! Daje TFM!
Il faut faire avec, quoi?!
*Prof: facciamo a cambio?
*Ginevs: prendo nota, grazie. IL TRUC se la comanda
*Appena vado da GIBERT lo prendo 🙂
*Quoi? Quai!
Consolati tieffemmino, io dalla settimana scorsa vado a scuola di fiammingo!
Playmobil
*Oh madre, mi sento male solo al pensier!