Dove mangiare a Parigi: il Ristorante Francese Tipico, ovvero parliamo della Raclette

siccome poi tu vieni a media capitale di grande paese che è parigi, francia e non sai dove andare a mangiare che hai paura che fregano a turista come te, ci colleghiamo adesso in diretta con il nostro nuovo inviato Francia Fa Media, alias 2FM.
-Ciao Dueffemme, a te la parola.ciao amici. ringrazio tieffemme -che è molto in gamba- per questa possibilità che mi dà di poter aprire filo diretto con voi, amici.
ma bando alle ciance e paliamo di Ristorante Francese Tipico.

oggi io e amici di media capitale siamo andati a Rue de Mouffetard. Questa simpatica rue tres jolie si trova nel quinto arrondismònt ed è una via piena di locali e ristorantini. Volete il greco? C’è. Volete il japonais? C’è? Il cinese? Pure. E anche le crepes alla nutellà o le crepes salate al prosciutto che qui si chiamano galette. Sì come quelle di riso, ma non ci soffermiamo troppo su stranezze di pazza gente di francia.
siccome uno degli amici doveva partire che aveva la coincidenza aerea che lo aspettava per il brasile -o era l’argentina?- siamo andati sul sicuro.

il ristorante francese tipico. allora. partiamo dal presupposto che il menu è molto al’italiana, cioè con distinzione tra antipasti, piatti unici ovvero a base di carne, e con il contorno incorporato che non dispiace che ti eviti fatica di scelta inutile, e i dolci. ma spesso troverete anche la cosiddetta formule -pronuncia: formiullah-, cioè una cosa che tu prendi più cose a prezzo fisso. tipo una specie di flat, sì.

tra i piatti tipici ci sono anche le cose tipiche del ristorante francese -di cui particolare sottoinsieme è costituito da ristorante savoiardo, ma ne parleremo in altro momento di rubrica Francia Fa Media, se il signorino Tieffemme vorrà– le quali cose tipiche sono:
a) la fondue, che tu intingi pezzi di pane in broda di cosa puzzolente ma buona che è formaggio
b) la bourguignonne, che tu intingi pezzi di carne in broda di olio bollente che è olio
c) la raclette

l’oggetto della nostra analisi sarà proprio LA RACLETTE.

prima c’è da dire, e lo dico a te turista che sei assetato di informazioni, che cameriere di ristorante tipico francese, ha la prescia. cioè che ti porta il menu, se ne va,  ma dopo tre secondi tre si piazza accanto a te sperando di farti sentire piccolo pezzo di sterco che ancora non hai deciso. vabbè,  tu futtatinne e supera inconveniente fastidioso. ordina la raclette, dritto al sodo:

così lui poi vi porta: piccolo fornelletto di campagna stile boy scout, vassoietto di plastica con su scritto TEFAL, piatto con numero dieci fette di prosciutto crudo, numero cinque cetriolini, numero dieci fette di formaggio quadrato della stessa forma del vassoietto. ah, e poi numero otto patate lesse con ancora la buccia.

raclettecerca di fare la faccia convinta, che se esiti un istante, cameriere ti ammonisce -è francese, crede di essere nato per doverti ammonire- e ti urla: clienteh! nel vassoietto devi mettere solo formaggio! non il jambon cru! vabbeh fino a lì ci ero arrivato.

poi prendi il formaggio lo metti nel vassoietto poni il vassoietto nel fornelletto e aspetti che si scioglie. appena si scioglie, con l’ausilio di piccola spatolina lo fai scivolare su:

a) pane
b) jambon crù
c) patate lesse che nel frattempo hai provveduto a sbucciare
d) tutti e tre assieme

raclette2sembra complicato, ma no, dopo che hai preso le misure -e se hai una intelligenza non dico media, basta mediocre le prendi facile- in capo a due minuti sei lì che pare che non hai mai fatto altro in vita tua, cioè spalare formaggio puzzolente su pezzi di patate lesse.

da bere. puoi prendere un pichet di vino rosso, che è quello che voi a piccolo borgo a scelta di piccolo comprensorio che è italia di solito chiamate Vino Della Casa. oppure vino in bottiglia che tanto costa uguale e fa schifo uguale. particolare non indifferente. ma l’odore del formaggio annulla tutto quindi ingollate vino rosso e non scassate minchia.
ah, l’acqua è gratis.
il pane pure.
però c’è l’iva, che ancora non si è capito quanto c’è e quanto no.

ah, va detta altra cosa. a ristorante francese tipico di solito c’è lo spiffero. o la porta che rimane mezza aperta, o la finestrella in alto. insomma, se sei donna freddolosa o thirtysomething che soffri di cervicale e non lo vuoi dire che sennò passi per sfigato, insomma portatevi sempre scialle o sciarpina metrosexual-discount che avete sicuramente comprato da zara, celio o h&m.

vabbè turista che vuoi solo sapere quanto si spende: intorno ai 20 euro, sia che prendi la formule a 17 euro (senza vino) sia che prendi il piatto unico. 20 euro. ma ne esci satollo e tutto sommato sano. ed è quel che conta, credo. no?

adesso, amici, io vi saluto
che poi principino tieffemme magari se la pija ammale che lo sovrasto che sono più bravo di lui. spero che ci rivediamo. se volete che vi racconto altre cose di ristoranti francesi, ditelo a tieffemme.

vostro 2Effemme, da qui francia è tutto, a voi la linea.

11 Replies to “Dove mangiare a Parigi: il Ristorante Francese Tipico, ovvero parliamo della Raclette”

  1. ecco veramente io non so se a francia ma,  io volevo intervenire dicendo che la sbucciatura di patate è affare di gente di piccolo paese comprensorio che si schifa di cose che resto del mondo non. a estero, patate si mangiano con buccia. signor 2fm può verificare??

  2.  in Francia le patate si sbucciano 
    o almeno si sbucciavano
    con la raclette (se proprio si deve mangiare raclette) è meglio il vino bianco
    dove il rosso però fa schifo, il bianco di solito ancor più
    ciao 2FM 

  3. *Esseppina: in effetti a me non me l’ha spiegato nessuno. cameriere è anato via ammonendomi solo sul formaggio. poi quando avevo fatto tanta fatica a sbucciare che manco partecipavo a conversazione tanto ero affaticato, mi è venuto il dubbio. e se magari le dovevo lasciare BUCCIATE? cioè non era questione di schifo o non schifo. solo questione di default. e poi mi avevano detto che la raclette di solito portano varie verdure da cuocere. invece solo le patate.

    *Palbi: sarà contento, il nostro nuovo inviato 2FM! 😀

    *Yet: ecco. ‘sta cosa del vino bianco con il formaggio io l’ho imparata da poco, prima pensavo che per assonanza ci andasse il rosso. e invece è vero ultravero ci va il bianco. ed è anche una verità che il bianco schifoso è ben peggio del rosso schifoso. a quel punto meglio l’acqua di rubinetto di orinatoio di francia. p.s. in che senso le patate si sbucciano a francia? te lo disse un cameriere ammonitore? 😉

  4. l’amica mia napoletana di origini francesi che quando si tratta di cos efrancesi è integralista, quando mi cucina francese essa la buccia della patata racletta la leva. che il formaggio deve formare mappazza con la patata. se la lasci bucciata poi la buccia: isola. la patata va tagliata. a metà e cosparsa di frammaggio.
    è buona la racletta.

  5. *Violezza: io non so come funziona apparì ma io so che feci mappazza e ne fui contento. però quellaragazza diceva che non si faceva. boh. io satollo uguale. comunque vero, parì autre france è

  6. qui si è cittadini onorari del canton Vallese svizzero, patria natìa della Raclette. i francesi ne usurpano la tipicità. ecco. d.

  7. *Dario: i francesi si usurpano po’ troppe cose per i miei gusti. sono bravi a imbrogliare. vedi titì arrì. quindi mi confermi che raclette si mangia in modo diverso che a francia?

  8. Io sono thirtysomething con  cervicale e infatti non regg ccchiù gli spifferi epperò l’altra sera sono andata al concerto dei Franz Ferdinand per dimostrare a me medesima che posso ancora farcela e cazzo ho patito un male ai reni che non ti sto a dire, freddo (avevo sciarpina H&M, ça va sans dire, bravò!Mi ero messa pure una t-shirt illusa com’ero di scaldarmi ad un certo punto ballando, ma chi se l’è tolto il maglione dico io?Io noh!!)) e nn vedevo l’ora che finisse. Ah, mi è piaciuto però.
    tua fan, cristina

  9. *Cristina: ciao cristina, innanzitutto. I Franzi li ho visti in piena estate: goduria. Quanto rosico. Li avrei rivisti anche con centomila spifferi

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