La rivolta delle librerie contro Valérie Trierweiler
François Mitterand, quando era presidente, ha fatto un po’ quello che ha voluto, tra le lenzuola. Cose che in confronto François Hollande è un uomo semplice, leggermente sovrappeso, che cambia montatura degli occhiali ogni quindici anni, senza grosse pretese se non quella di governare la Francia in un periodo molto complicato. Va bene, erano altri tempi, non c’era l’esposizione mediatica di adesso e il fare le cose di nascosto era anzi un valore aggiunto. Ma forse Mitterand un libro come quello di Valérie Trierweiler non l’avrebbe mai fatto arrivare in libreria, bloccandolo al confine con la Germania, in cui è stato stampato in gran segreto, e tornando alle sue occupazioni, tra cui le femmine. Ma Hollande non è Mitterand. E il libro è uscito, eccome.
Merci pour le moment di Valérie Trierweiler ha segnato il miglior ingresso in classifica dall’uscita di 50 Sfumature di grigio, oscurando Carrère e Nothomb. Tiratura iniziale: 200mila copie. Un libro che nessuno dice di voler leggere ma che tutti hanno letto, anche solo di sfuggita. Un libro in cui Trierweiler continua a recitare il ruolo della donna ferita, in cui non esita a dipingersi come “povera donna pazza tradita con pulsioni suicidarie” che corre per l’Eliseo con un sacchetto di pillole in mano mentre Hollande la insegue senza saper bene che fare, comme d’habitude. Ma il punto è questo: Trierweiler, prima dell’affaire “Hollande che esce da un portone con un casco integrale” non era propriamente amata dall’opinione pubblica, dalla politica, da Ségolène: insomma, a parte Hollande stava un po’ sul cazzo a tutti. La sceneggiata del ricovero e del grosso paio di corna stampato in social-visione l’hanno resa più “simpatica” (a quale donna non è capitato di essere cornificata dal Presidente della Repubblica?) ma ora con questo libro è tornata ai livelli di impopolarità di prima (qualcuno ha invitato Hollande a “riprendersela”, almeno avrebbe accanto qualcuno che i Francesi detestano di più): in alcuni programmi di grande ascolto il suo nome è stato accompagnato da fischi, tutti si dicono “disgustati” da questo teatrino, che Trierweiler continua peraltro ad alimentare: secondo uno del suo entourage “Valérie è sorpresa dalle polemiche che il libro ha scatenato”.
E poi ci sono le librerie, alcune, che si sono “ribellate”, rifiutandosi di vendere il libro-spazzatura. Ecco alcuni dei biglietti esposti. Manca la parte finale della rivolta, cioè come hanno reagito i potenziali compratori delusi (“saranno andati alla Fnac”). Tant’è. La Francia è anche quel paese in cui le piccole librerie riescono a sopravvivere senza i libri da “200mila copie di tiratura”.
“La Francia è anche quel paese in cui le piccole librerie riescono a sopravvivere senza i libri da “200mila copie di tiratura”.”
Verrebbe da dire: vive la France.
Trierweiler non è una signora, se ne vanta e si risarcisce