Sai dove lo portava l’ombrello mio nonno?

 

 

A proposito di Olimpiadi. Urss 1980. Gara di salto con l’asta. Wladyslaw Kozakiewicz è polacco. Sta preparandosi al salto. Il suo avversario si chiama Volkov, è russo. Dagli spalti piovono insulti. Polonia, Unione Sovietica, inizio del decennio, oppressioni, gente che non ne può più, Solidarnosc, papi-futuri-santi. Cose così. Wladyslaw è gonfio come un’otre, ma alla fine piazza 5,78 metri, record del mondo, set, partita, incontro e vafammocc:

 

 

 

Polemiche. L’ambasciatore russo in Polonia chiede al Cio di ritirare la medaglia per l’insulto al ‘popolo russo’. I polacchi rispondono che ‘non è come sembra’, è solo uno ‘spasmo muscolare involontario’. LOL. Kozakiewicz diventa eroe nazionale e con quel gesto, ci campa ancora:

 

 

 

Su Libération altri grossi scazzi olimpici, tra cui l’ammazzatina tra pallanuotisti russi e ungheresi del ’56 e il match di basket Usa-Urss del ’72. Unione Sovietica, or it didn’t happen.

2 Replies to “Sai dove lo portava l’ombrello mio nonno?”

  1. Però alla fine mica ce l’hai detto dove lo portava l’ombrello tuo nonno! Maledette anticipazioni disattese

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