Cristina D’Avena festeggia 30 anni di carriera

12 aprile 1982 – 12 aprile 2012

 

 

Sembra un necrologio ma no!, non lo è. Cristina D’Avena ci ricorda nei modi che le sono congeniali che ha compiuto 30 anni di carriera (li aveva già festeggiati lo scorso dicembre ma vabbè). 30 anni. Che poi, in un certo senso, ne converrete, è come se li avessimo compiuti noi. Crissy, grazie per il post-it, ma preferivamo non saperlo.

 

 

Cristina ma cosa fai! Copriti!

 

Sai cosa?, non è certo colpa tua, Cristina, però noi qua di tutta questa nostalgia non ne possiamo più, davvero. E di quando avevamo sette anni, e ti ricordi i pomeriggi coi cartoni, e le sigle imparate a memoria, e mia madre che mi chiamava dal balcone. Davvero, basta. Qua con questa storia della nostalgia ci stanno fottendo il cervello, e invece di stare in trincea preferiamo farci le pugnette con memorie che manco ci appartengono (“Me la ricordo allo Zecchino d’Oro!” “Ma ti ricordi cosa, deficiente!”).

 

Tu, Cristina, il tuo l’hai abbondantemente dato, con la fantasia e un tocco di magia, fuggendo poi con un agile scatto, creata da uno scienziato che da padre le fa. Con la tua voce fatata ci hai tenuti a lungo lontano dalle droghe eppure non è bastato, ci hai illuso che il mondo potesse essere più incantato di quello che era, eppure non ci hai mai spiegato perché Licia nella sigla era bionda quando bionda Licia non è stata mai (cosa ci venne taciuto, eh? EH?). Forse senza di te saremmo oggi delle persone migliori, ma Cristina, cara Cristina, finalmente possiamo dirlo: con quella voce avresti meritato maggior fortuna. Che ne so, la stessa fortuna di Alexia o Ivana Spagna. Non sei riuscita a riconvertirti, a stare al passo coi tempi, ma con quelle gonne lunghe, lunghe e chiuse come le chiese, dai, Cristina, lo sapevi anche tu, che finiva così. A festeggiare i tuoi 30 anni ai Fatti Vostri, con Magalli, Adriana Volpe, Marcello Cirillo e quelle tre tragiche comparse che ballano fuori tempo alle tue spalle:

 

 

 

 

 

Agli amici di Rockit io dico: se avete davvero le palle, la prossima volta la compila indie fatela con il best of di Cristina D’Avena. Sono disposto a pagare pur di sentire Maria Antonietta guaire sulle note di Pollon Combinaguai.

 

 

14 Replies to “Cristina D’Avena festeggia 30 anni di carriera”

  1. *Zit: ma no, le solite genti invidiose. A me risulta proprio il contrario. Una volta, brevi manu, mi accennarono dei dettagli talmente scabrosi che mi tappai le orecchie facendo LALALALA pur di non sentirli fino in fondo (e ovviamente non credetti a una sola parola, una Santa tale rimane, per sempre).

  2. E infatti, anni dopo, anche a me dissero che era una gran vacca.
    E non so se ci stetti peggio, sapendolo.
    Bleh.

  3. mio figlio grande, allora piccolo, pretese di accompagnare il padre che doveva intervistarla per avere il piacere di conoscerla di persona
    tornò lievemente deluso: ma è più bassa di te, mamma
    ciao

  4. *Zit: ZIT! Ma se per caso viene a leggerci, che deve pensare? Cristina, perdonala, è una brava ragazza, anche se in rete si fa chiamare Acida. Cristina, sappi che non ci importa di quel che i cattivoni dicono di te, sarai sempre nei nostri cuori e nella pallavolo

    *Yet: la tv, si sa, innalza

  5. Qualcuno una volta mi disse che mentre cantava le sigle della nostra infanzia studiava per diventare medico. Chissà.
    Ma scusate, sullo sfondo c’è uno che ha la sciarpetta di Cristina D’Avena? O me lo sono sognata?

  6. Sssht! Guarda che la compilation di Rockit su Cristina D’Avena te la fanno, eh. E’ che è già stata sdoganata troppo, non c’è gusto, evidentemente: i Gem Boy sono arrivati prima.

    Sulla storia della nostalgia dei cartoni animati, delle sigle, di Uan e di Piolo Bonolis, sarà che sono fresco di film ma credo siano per la nostra generazione quello che per quella precedente sono Piazza Fontana, il Sessantotto e tutte le robe da cui non sono mai usciti. Non ne usciremo mai neanche noi.

    eph.

  7. *Kalantussia: ho ripassato il video alla moviola, ci sono due timidi ubriachi con delle sciarpette, in effetti. Saranno del fan club

    *Eph: parallelo ardito, ma se è davvero così ci meritiamo il tunnel di merda in cui siamo precipitati. Anche se non è colpa nostra.

  8. Oh, quando ero piccola (ma nemmeno troppo, dai… avrò avuto dieci anni….) la chiamai pure a casa, cioè a casa dei suoi genitori che erano regolarmente sull’elenco telefonico della mia città (bulagna).
    Volevo essere come lei ai tempi di Kiss me Licia (il telefilm inguardabile).

    Comunque, per rimanere in tema di cantanti che avrebbero meritato di più e la cui carriera canora è stata – come dire – soffocata da quella televisiva, volei citare la bravissima e ormai dimenticata RITA FORTE.

  9. Questa donna è il motivo per cui spero vivamente che nessuno mi rubi mai l’mp3. Dell’aggeggio in sé frega cazzi, ma vuoi mettere l’imbarazzo nel momento in cui il ladro sentisse che in mezzo ai Queen e ai Clash ho praticamente tutta la discografia di Cristina D’Avena?

    (Ebbene sì. Ognuno ha il suo guilty pleasure.)

  10. le profile pic da sexy milf tutta da arrotare sono una cosa da far tremare l’intera letteratura scientifica sul trauma infantile.

  11. *Polly: chissà se si è ripresa dall’incidente

    *Sacrasindrome: cioè, ascolti i Queen e i Clash?

    *Furr&Quad: eh, tipo

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