Les Victoires de la musique 2012

Qualche giorno fa interessante confronto tra due modi di fare/vedere/ascoltare musica sulla tv di Francia. TF1 e il campione d’incassi The Voice (8 milioni e il 35%), France 2 e Les Victoires de la musique, annuale serata di celebrazione del meglio della canzone nazionale (2 milioni e mezzo e il 12%). Da una parte gente più o meno adeguata, più o meno talentuosa, più o meno pingue alla ricerca di un sogno (vero: qui i vincitori di talent fanno delle Signore Carriere, vedi Jenifer che ora è addirittura Giudice). Dall’altra la stanca ed elefantiaca liturgia di premi che ormai non interessano più a nessuno, se non evidentemente a quelli che hanno ancora molto spazio sulle mensole.

 

Les victoires de la musique. Se l’anno scorso si parlava di ondata giovane, quest’anno nessuno, con rispetto parlando, ha osato dire brutalmente quel che molti hanno pensato: La Francia è un Paese per vecchi, i premi principali essendo andati a gente con trenta o quarantanni di carriera alle spalle e che, in alcuni casi, non avevano mai avuto alcun riconoscimento.
Miglior artista masculino e miglior disco: Hubert-Félix Thiéfaine (classe ’48); miglior artista femminina Catherine Ringer (classe ’57, già solista del mai dimenticato gruppo Rita Mitsouko ma anche attrice a tripla X e tante, tante altre cose); miglior canzone, decretata per televoto, Jeanne di Laurent Voulzy (classe ’48).
La conduttrice della serata, la versatile Alexandra Sublet (una specie di Paola Maugeri ehpperò provvista di abbondanti dosi di autoironia), ha provato a rianimare la faccenda ma non c’è stato molto da fare. Sensazione di stantio nell’aria. Le serate televisive di gala (mainstream) vanno ripensate e rifondate daccapo. Il primo che ci riesce, sbanca. Ma parliamo di musica. A parte gli anziani di cui sopra, di gente che si sente per radio o per deezer ce n’era molta, come dimostra il palmarès di nominazioni e vincitori e premi minori.

 

C’est pourquoi, edizione speciale delle Playlist di TFM. Si parte con Alexis Hk e il suo pezzo-omaggio-parodia a un certo cinema (Scorsese, Il Padrino) (nel video c’è anche Charles Aznavour e altra gente-importante a caso), i Justice (pronuncia Giustìs, mi raccomando!), la proteiforme Camille, gli Skip the use (Categoria: Bordello e Dintorni, envie-de-bouger!), Stromae con il “suo” Putain Putain, le forse-sovrapponibili Inna Modja e Imany, la ahem ruock Izia, le plurigettonate Brigitte, il diciamo rapper Orelsan, il balla balla ballerino Julien Dorè e Vanessa Paradis. Sì, lo so, questa in teoria è la Playlist di Gente Giovane, ma non è colpa mia se la-di-nuovo-single Vanessa ha vinto il premio per il miglior video (La Seine, tratto dal film d’animazione Un monstre à Paris: e vabbè, così siamo bravi tutti). Ma bando alle ciance, com’è come non è, ecco a voi La Playlist Delle Victoires Non Anziane:

 

 


LA PLAYLIST DELLE VICTOIRES NON ANZIANE
(00:49:19)

1. Alexis HK – Les Affranchis (04:08)
2. Justice – Civilization (03:48)
3. Camille – L’étourderie (acoustique) (01:50)
4. Skip The Use – Ghost (05:39)
5. Inna Modja – La Fille Du Lido (03:35)
6. Stromae – Putain Putain (Live) (04:05)
7. Imany – You Will Never Know (06:27)
8. Izia – So much trouble (04:18)
9. Brigitte – Battez Vous (04:05)
10. Orelsan – RaelSan (03:30)
11. Julien Doré – Kiss Me Forever (04:49)
12. Vanessa Paradis & M – La Seine (03:05)

 

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