Drive, Nicolas Winding Refn, A real hero, Nightcall

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Dunque Drive. Se c’è un film per cui vale la pena mettere l’accento sull’espressione mise en scène, questo è certamente Drive. E i francesi, che ne sanno, a Cannes hanno ben pensato di assegnare proprio questo premio a Nicolas Winding Refn (se sei uno dei Sapùti, nei giorni scorsi hai pronunciato la frase “Eh ma io lo conoscevo già dai tempi di Bronson“: ammettilo, l’hai fatto).

 

Non cadrò nella facile tentazione del parallelo Macchina/Film per parlare delle capacità di gestione filmica di NWR. No. Rimane però che la prima mezzora del film è di rara ‘potenza’ e ‘tenuta’: il merito è esattamente di quella e quelle cose che chiamiamo regia.
Poi forse qualcosa si perde. Per esempio non sono molto convinto che il modo in cui il protagonista ci viene presentato, ovvero un Muto Automa il cui attributo identitario è il ‘senza’, abbia il tempo necessario per maturare quella decisione tutta emotiva che costituisce il turning point dello script. Ma questa è un’altra storia. Stavamo parlando d’altro.

 

NWR riesce a costruire un impasto visivo, di colori, di punti di vista, di silenzi, di squarci epici e questo basta (molto aiuta l’uso del ralenty. Il ralenty è un discrimine efficace per capire con chi abbiamo a che fare: NWR sa quel che sta facendo). Avercene, di film così. Nota di colore: Bryan Cranston, Christina Hendricks, Ron Perlman. Vederli sfilare, così, uno dietro l’altro, ecco, fa sentire tipo orgogliosi (loro! sono! amici! miei!).

 

Infine, ma non infine, musica. Anzi, colonna sonora. La prima cosa che viene in mente, fuori dal cinema, in quel boulevard improvvisamente pieno di vento, è trovare un modo paralegale per procurarsela. (Buono. Così si resta nelle cose e nelle teste). A Real Hero + Nightcall.

 

(Avrete apprezzato lo sforzo di non nominare Prezzemolo Biondo.Tra dieci giorni qui esce il film di Clooney. Dai, basta).

9 Replies to “Drive, Nicolas Winding Refn, A real hero, Nightcall”

  1. sì, è vero la musica è ok, c'ha proprio preso, ma il resto dico è un incrocio tra Taxi driver e Flashdance e comedire lei che sta co' quello, ma per favore…poi il pupo, il tizio buono un po' storpio un po' rinco, ma che è una puntata di don matteo?! è vero che vedi terreferme e kungfupandi e questo ti sembra un CAPOLAVORO (tutti dico tutti ca po la vo ro), ma aridatece henry pioggia di sangue, aridatece l'underground vero, mi accontento di Gordon Lewis…ps: cioè ne hanno parlato pure alla vita in diretta, vogliodire..

  2. sarà anche un prezzemolo ma noi lo amiamo,
    lui e la sua giacchetta scorpionata.
    è bravissimo: muto o no regge il personaggio senza sbagliare mai.
    refn è decisamente un grandissimo, ma anche young kevn sorbo non è da meno!

    tutto bellissimo. un film che farà scuola.
    (io c'ero dai tempo di valhalla rising)

    octopus9irl (spocchiosissima)

  3. drive è un film molto bello, ed è stato ancora più bello grazie al fatto che due secondi prima che cominciasse hanno proiettato il trailer di EX – Amici come prima, in cui la gag di spicco è quella dove Alessandro Gassman mette la mano su un fornello a piastra elettrica acceso e si brucia.
    G.

  4. Visto ieri, l’ho trovato stupendo.
    Il fatto che non parla ha reso il tutto ancora meglio, perché non sai cosa gli passa per la testa e che decisioni prenderà. La cosa che mi ha più colpito comunque e’ la capacita’ del personaggio di avere dei momenti di grande tenerezza seguiti da una violenza assoluta ( tipo la scena dell’ascensore).
    La colonna sonora e’ meravigliosa ma qui a Palermo c’e’ il vizio di fermare il film appena si accendono le luci. (Metropolitan: da quando sei multisala ti odio)
    Heleonor

  5. *Ladinsane: vabbè ma così Nessun Film andrà mai bene, tutto è degradabile, non vale

    *Marco: ci sono degli Uhm, sì. Nel post ho messo in risalto altre cose.

    *Octopus: brava! così ti voglio!

    G: madre

    *Heleonor: il Metropolitan! Quanti ricordi

  6. Visto ieri sera. Molto bello.
    "Il ralenty è un discrimine efficace per capire con chi abbiamo a che fare". Ho pensato la stessa cosa alla fine della scena "weekend al fiume con bambino famiglia felice american anni '80". Lì il senso è una sottolineatura del testo "videoclip". Anche nell'ascensore il ralenty che crea l'attesa è perfetto.
    Tutto il contrario della semiotica dell'ultimo Sorrentino: uno stile stiloso fine a se stesso (il ralenty mentre Sean Penn entra nel bar, per dirne solo una: perché? Boh, ma FA FIGO!).

    Pensavo che la colonna sonora fosse davvero vintage. E invece no. Meglio ancora. Bravo 2 volte.

    PS: ah, auguri!

  7. *Arco: d'accordissimo con te. in Drive il ralenty ha molto senso, enfatizza, dilata i momenti, accresce la tensione. Nel film di Sorrentino è esibizione muscolare, come tutto il film: troppo pretesto, poca sostanza. P.s grazie per gli auguri!

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