Fringe 3×19, Lysergic Acid Diethylamide: il trip di Broyles è il mio trip

fringeFinalmente. Una gran bella tranvata, di quelle che in un sol colpo spazzano via il pilota automatico degli ultimi episodi. Nel bilancio di questa stagione tutto sommato incostante ci ricorderemo di un momento preciso di questa 3×19, Lysergic Acid Diethylamide: quando Peter e Walter prendono quell’ascensore (ricordiamo che l’ascensore fu protagonista, c’era di mezzo Olivia, di un’altra scena altrettanto potente, alla fine della prima stagione).

Commistione di generi, confusioni di piani, citazioni più o meno spudorate da un immaginario collettivo (non solo di genere) sempre più saturo. A prescindere dalla resa tecnica di questo episodio (tanto si potrebbe dire) e dalle necessità produttive che hanno giustificato alcune scelte piuttosto che altre, rimane un’attitudine di fondo, in quest’episodio, letteralmente impressionante. Un’affinità, rarissima da riprodurre, tra quel che provano i personaggi e quel che provano gli spettatori: un viaggio, o meglio un trip, per sentire non certo le stesse sensazioni ma lo stesso stupore. La faccia di Broyles, alle prese con la sua zolletta di Lsd, e la faccia dello spettatore ignaro, al momento dello switch in cui tutto cambia.

Prendiamolo come un regalo, per la costanza e per la pazienza dimostrata. Ancora tre puntate (22 e 29 aprile e poi il gran finale del 6 maggio), ma intanto: Fringe, bentornato.

6 Replies to “Fringe 3×19, Lysergic Acid Diethylamide: il trip di Broyles è il mio trip”

  1. Onestamente non sono tanto concorde con il tuo entusiasmo..la vaccata del cartone animato in certi punti piuttosto che in altri, le citazioni spudorate ad inception e a tanto altro…tutto risollevato solo dalla trasformazione finale di Olivia, che forse non vuole essere più grigia e spaventata dal contatto umano ed è serena sapendo che prima o poi qualcuno la farà fuori. 
    Bo c'è stato di meglio forse…

  2. concordo con #1, senza contare che certi strategici istanti emotivi avrebbero richiesto attori in carne e ossa o animazioni più raffinate (Anna Torv in versione cartoon è inespressiva come Joseph Finnies). Chapeau al coraggio, all'idea, all'esperimento, al trip, a Broyles con la liquerizia e all'eterna metamorfosi di Fringe ma per me siamo ancora in fase confusione. Questo mi sembra un episodio bello solo in teoria. In pratica è il culmine dispersivo degli ultimi episodi.

    s

  3. *Roar e S: come dicevo nel post, il mio diciamo "entusiasmo" è legato al fatto che per la prima volta, quest'anno, Fringe almeno ci ha provato. A stupire, dico. Poi i risultati sono legati al gusto di ognuno di noi, alle aspettative, al nostro disincanto. A me ad esempio la resa finale del cartone animato non è piaciuta per nulla, e ho trovato altri difetti nell'episodio, ma ciò non toglie che quell'attitudine a salire di livello, a cambiare passo mi è sembrata piuttosto evidente.

  4. Sì, anche a me ha fatto lo stesso effetto.
    Non mi sono piaciute un po' di cose qua e là, pero l'episodio mi è piaciuto, e proprio perché è chiaro il cambiamento di rotta.

    Muscaria

  5. Se deve provarci in questo modo, ne faccio a meno. Pessimo episodio, il punto più basso di Fringe. Una "sperimentazione" fine a se stessa è solo la spia di una mancanza di idee e di creatività. Questa potrebbe essere la pietra tombale di Fringe, dopo Olivia che imita Bell.

    Noodles

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *