Contro la paralisi politica, donne di Belgio proclamano lo sciopero del sesso: Sono donna e dico basta! Non la do più!

Belgio è quel curioso paesino che da quasi un anno non riesce ad avere un governo.
Dopo le elezioni dello scorso giugno, infatti, i politici non si sono ancora messi d’accordo e niente, tutto è bloccato.
Genti di Belgio giustamente non ne possono più e così hanno cominciato a moltiplicarsi azioni di protesta (mica come voi genti di Italia, che un governo ce l’avete e fate di tutto per impedire a un ricco signore di fare il bene del paese, lui, il cui unico pensiero sono i bambini malati: è proprio vero, chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane!).

Insomma qualche giorno fa senatrice di Belgio ha lanciato una proposta choc: Donne, basta! Facciamoci sentire! Sciopero del sesso generalizzato finché non formano il nuovo governo: guai a chi la dà! (Che poi, a pensarci, sarebbe una strada perseguibile anche da voi, cioè lì, il 13 Febbraio, quando andrete tutte in piazza. d’altronde lo slogan ce l’avete già, no? “Sono donna e dico basta”: basta a cosce aperte finché non ci sarà un nuovo governo!) (e comunque, se può consolarvi, non siamo gli unici in Europa a farci ridere dietro con questioni di sesso e politica. Ora c’è anche la Belgique).

benoitTra le altre clamorose iniziative di protesta, comunque, c’è da registrare quella di Benoit Poelvoorde, che ha minacciato: Finché quei fanfaroni non si metteranno d’accordo, non mi taglierò più la barba!

Benoit Poelvoorde è un attore di Belgio molto famoso in Francia, dove infatti lavora come un furetto. Adesso è nelle sale con due film, Rien à déclarer (di e con Dany Boon, quello di Benvenuti al Nord, e che ha fatto anche un cameo nel remake italiano campione d’incassi) e Les émotifs anonymes. Benoit Poelvorde è uno di quegli attori tutto genio e sregolatezza. Due anni fa, per esempio, si è presentato spontaneamente in una clinica psichiatrica e ha detto: Ricoveratemi. Uno dei soliti crolli psicotici che prima o poi qualsiasi vero attore deve mettere nel curriculum. Niente di grave, due giorni dopo è uscito e ha ricominciato a lavorare come se nulla fosse. Il punto è che Benoit come si muove fa casino. Qualche giorno fa, durante un’intervista televisiva, ha fatto fermare l’auto perché gli scappava la pipì e così l’ha fatta, beata ingenuità, sul ciglio della strada. La scena è andata in onda in tv e si sono scatenate polemiche furibonde. Il Comune di Bruxelles ha fatto sapere che scriverà a Benoit per dirgli che la pipì in pubblico non si fa, no no, e che è prevista una multa di 50 euro, anche in considerazione del fatto che esiste una rete ben fornita e collegata di orinatoi in tutta la città. La paralisi politica sì, ma l’orina no. Questa la morale della faccenda.

Ma piuttosto ce ne sarebbe un’altra, di morale: com’è che quando si comincia a parlare di Belgio e dintorni si finisce sempre a parlare di gente che minge?

12 Replies to “Contro la paralisi politica, donne di Belgio proclamano lo sciopero del sesso: Sono donna e dico basta! Non la do più!”

  1. 50 euro è niente
    ne è uscito vivo, a differenza del povero camionista che fece pipì su un cespuglio – vicino a Vercelli, credo

  2. Ma è una non-notizia, qua tutti pisciano per strada, pure in Grand Place. E vivono tutti felici, che tanto il governo federale non conta niente. E il Belgio è mio e me lo bloggo io! Vien qua piccino mio, non dar retta a quelli che ti scherzano…

  3. *Yet: e che gli successe al povero camionista? Gli tranciarono le dita?

    *Belg: ma lo dici a me che tutte le sante volte che visitai Belgio -due- battezzai territorio di brussellità? Comunque sì il Belgio è tuo te lo lascio volentieri!

  4. TFM: sè, la tua era una domanda retorica 😛
    Qua ci sono dei cartelli ridicolissimi che avvisano che si becca una multa mortale a farla in strada, ma non li trovo sulle interreti. Credo sia davvero un problemone. Durante la megafesta estiva cittadina, durante la quale la città viene invasa per 10 gg da gente sbronza, ci sono in giro bagni chimici ovunque e persino degli orrendi VESPASIANI DI PLASTICA (tiloggiuri) installati PER STRADA SOPRA AI TOMBINI, che drenano direttamente nel tombino via tubo.
    Quindi, letteralmente, vedi la gente IN MEZZO ALLA STRADA, perché i tombini non stanno in posticini discreti tra gli alberi, che con copertura MINIMA fa le sue cose.
    E non basta, perché comunque durante la festa i bagni dei locali sono a pagamento anche se sei cliente, cosa che invece normalmente accade solo se non consumi ed entri solo per usare il bagno.
    Aggiungeteci la birra e il quadro è completo 😀
    Clem

  5. la pipi' e' una delle piaghe di questa città (oppure secondo belgu un segno di civiltà).
    Pisciano ovunque, alla fermata dell'autobus, in piena strada, nei parchi. Io ho visto amici uscire dai locali, fare pipi' fuori e rientrare. Certo il fatto che l'accesso al bagno del locale si paghi quasi sempre 50 cent non aiuta a combattere questo malcostume.
    l'ultima che ho visto e' il cartello in bagno che dice: obbligatorio lavarsi le mani dopo aver fatto la pipi'.
    cmq non e' colpa loro, sono i genitori.

    PS: clem, quando ti fai vedere?

    iob

  6. *Tubbie&Clem: comunque a me questo spaccato di pisciarella belga con i cartelli e i bagni a pagamento nei locali, ecco non lo conoscevo. Ecco perché la Mairie ha sentito il "bisogno" di fare la cazziata a Benoit. tentavano di mettere un argine, ma è inutile. No?

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