Eric Cantona inneggia alla rivoluzione: ritiriamo i nostri soldi dalle banche! (E lo prendono sul serio: ecco Bankrun 2010)

Eric Cantona è tante cose. Prima calciatore, poi attore. Da qualche mese anche agit prop anarco-rivoluzionario. A parole, almeno.

Nei giorni caldi degli scioperi francesi contro la riforma delle pensioni, Cantona infatti aveva dichiarato, più o meno: “È inutile che tre milioni di persone manifestino per strada sventolando la loro bandierina, non serve a niente. Il sistema è costruito sulle banche. E come si distruggono le banche? Riprendendoci il nostro denaro. Se tre, dieci milioni di persone ritirassero i soldi dal conto, le cose cambierebbero“.

Sembrava una boutade, invece qualcuno lo ha preso sul serio. È nato un movimento, Bankrun 2010, che si è prefissato un obiettivo: far collassare il sistema il prossimo 7 dicembre. Migliaia di persone in Francia e in tutta Europa, si dicono pronte a ritirare simultaneamente i propri soldi dalle banche.

Sono nati gruppi su facebook, ne ha parlato il Guardian. Oggi Libération dà molto spazio alla faccenda, esorta a non sottovalutare la portata di questa protesta, e sottolinea anche la diffusione in Rete del fenomeno, sia pure con punte di “cinismo”: “Je veux bien retirer mon argent de la banque, mais je n’ai rien sur mon compte” (Che cinismo!)

In allegato: Eric Cantona parle de la Révolution

(Rido, tra il tanto e il tantissimo)
(La domanda che mi faccio è: Ok! Rivoluzione! O Cantonà o muerte! Ma poi, una volta usciti dalla banca con il fagottone di banconote, dove li teniamo questi soldi? Sotto il materasso? E se qualcuno mi scippa nel tragitto?)

9 Replies to “Eric Cantona inneggia alla rivoluzione: ritiriamo i nostri soldi dalle banche! (E lo prendono sul serio: ecco Bankrun 2010)”

  1. Cantona è, indubbiamente, un bonazzo.

    emily valentine

  2. dubito che le banche si lascino prosciugare simultaneamente, le banche fisicamente non cell'hanno tutta quella carta da ridarci, il discorso potrebbe anche essere carino ma credo che ci ritroveremmo molto presto ad avere mucchi di carta che non valgono granchè, non so se ci converrebbe, dovremmo esser disposti a spogliarci anche noi dei nostri averi, stabilito questa regola allora vediamo chi è disposto a ritirare i soldi per primo.

    Ippolitonievruz

  3. veramente, è praticamente quello che sta succedendo in irlanda, che è in crisi perchè la gente per paura dei crolli bancari preleva denaro contate e fa crollare il sistema.

  4. Il dramma è che è un po' l'esempio da manuale del teorema di Thomas, vale a dire la "profezia che sia auto-avvera". Nel senso, potrebbe pure funzionare, se si diffonde il panico…
    Luca

  5. Ecco, volevo dire anch'io quella cosa che ritirerei tutto, se avessi qualcosa in banca, ma poi passo per cinica, e allora sto zitta.
    Facciamo allora che ho già ritirato tutto.
    Che anticipatrice!

  6. *Yet: infatti, è così comodo

    *Emily: …

    *Ippolito: infatti, vediamo…

    *Fran: 🙂

    *5: eh

    *Luca: Libération spinge per il panico, chiaro

    *Prof: sei una trend-setter 🙂

  7. Uh questa è una delle cose che si imparano studiando Economia: allora, il fatto è molto semplice: 
    se anche solo 1 correntista su 15 ritirasse i propri soldi dalla banca, questa fallirebbe.
    I soldi depositati vengono investiti dalle banche che quindi conservano solo una percentuale dei soldi.
    Se tutti ritirano, la banca per ottenere liquidità sarà costretta a vendere i titoli. Un'offerta maggiore comporterà un ulteriore ribasso dei prezzi.
    Cosa accade al correntista che va a ritirare? 
    Porta a casa molto poco e non perché la banca avesse problemi prima, ma perché l'allarmismo generale crea difficoltà di liquidità.
    Quindi attenzione a queste stronzate: se il movimento è davvero così diffuso c'è da preoccuparsi perché potrebbe anche generare una nuova crisi…
    Melaverde88

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