Dillo a TFM: il lettore Filippo S. denuncia i metodi poco democratici della Galleria Borghese di Roma

Ci scrive oggi nostro affezionato lettore, Flippo S., cittadino di piccola capitalina di italia, roma. Ieri Filippo gli è venuto in mente di fare una cosa assurda. Inspiegabile proprio: andare al museo. Ma filippo! Sei pazzo? Ma perché non te ne stavi a casa a guardare il tg1? Vabbè. Filippo è ragazzo ribelle. Insomma va al museo con la sua fidanzata Giuseppina detta Giusy. I due vogliono vedere la mostra su Caravaggio e Bacon che c’è alla Galleria Borghese. Che finisce il 24 gennaio e loro ci tenevano proprio. Boh, sospendiamo ogni giudizio su questi due pazzi furiosi che vanno al museo e sentiamo cosa ha da dirci il nostro Filippo. A te la parolah!Ciao Tieffemme. Ieri con la mia fidanzata Giusy ci siamo recati alla Galleria Borghese, situata all’interno del parco di Villa Borghese. Non ci eravamo mai stati prima. Avevamo letto della mostra su Caravaggio e Bacon e così ci siamo detti che era una buona occasione per accrescere il nostro bagaglio culturale. Sai, noi amiamo l’arte. So che faccia stai facendo. Lo so. L’Arte. Ma non è questo il punto. Io e Giusy siamo arrivati e abbiamo fatto il biglietto. Sai quanto costava il biglietto? 13,50 euro a testa. Accidenti! Un po’ altino, non credi? Ad ogni buon conto, è comprensibile. L’Arte è per pochi. Siamo entrati per visitare non solo la Mostra ma anche la Galleria Borghese che è davvero uno spettacolo per gli occhi, quando dopo qualche minuto una voce dall’altoparlante ci ha comunicato che avevamo solo due ore di tempo per visitare la mostra, dopodichè saremmo stati mandati via. Io mi sono stupito alquanto, erano le 13 circa e sul depliant avevo letto che l’orario di chiusura era le 19:30. Ho chiesto spiegazioni e, in modo anche un tantino brusco, mi è stato spiegato che, per motivi di sicurezza, non è consentito rimanere dentro le stanze museali per più di due ore. Io e Giusy eravamo sconvolti. Non so se hai presente, Tieffemme, la Galleria Borghese: è davvero immensa. E due ore sono davvero pochine. A meno che tu non ti metta a correre e a guardare le opere senza la giusta e doverosa attenzione. Abbiamo gentilmente protestato, adducendo le motivazioni di cui sopra, anche perché nessuno ci aveva detto niente. Ci è stato detto che se volevamo potevamo rifare il biglietto un’altra volta. Oppure prendere la visita guidata, al costo suppletivo di 6 euro, con una persona che ci avrebbe appunto guidato alla scoperta dei tesori del Caravaggio. Piccolo particolare: la guida non spiega mica tutti i quadri, ma solo ALCUNI. Poi, allo scadere delle due ore, tutti fuori. La gente era indignata. Ora, so che tu, Tieffemme, sei un tantino occupato con dj Francesco e Martina Stella e anche con Boone e Libby e che non hai molto tempo per occuparti di Musei, ma ti pare giusto? Ti pare giusto che un libero cittadino come me, che paga le tasse e anche il canone rai, sia privato della libertà individuale più importante, cioè della libertà di scelta? Tra l’altro quando il biglietto costa così tanto? E non credere sia solo una questione di soldi. Guarda, farei questo discorso anche se il biglietto fosse stato gratis! Credo sia inammissibile che in un paese democratico la cultura sia trattata in questo modo. Credo sia inammissibile che qualcuno si arroghi il diritto di decidere quanto tempo debba durare una visita al Museo. Si comincia così e si finisce come tutti sappiamo.
Pesanteh! Beh che dire. Caro Filippo S., capisco il tuo rammarico e il tuo dispiacere, ma un po’ te la sei cercata, eh? Andare al Museo! Ma non infierirò. Dico solo che io, noi stiamo con te, con voi: no, non è degno di un paese democratico. Anzi, ti dirò di più: è una vergogna! (Speriamo che Daniela Santanchè, la Detentrice Ufficiale del copyright “Vergogna!” non leggerà questo post, altrimenti chissà che fine faccio). Intanto, hamici, se poco poco avevamo voglia di andare alla Galleria Borghese, se così stanno le cose, io direi: non andiamoci! Dissensoh!
Restiamo a disposizione della Galleria Borghese e/o di chiunque altro per eventuali precisazioni, repliche ed eventuali scuse da porgere a Fillippo&Giusy.
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vuoi raccontare pa’zza avventura che ti è successa, vuoi segnalare qualcosa, vuoi polemizzare con qualcuno, vuoi sfogarti che tuo marito ti stampa un bel paio di corna? bene, è giunto il momento: DILLO A TFM!
caro tieffemme, ti diro’ di piu’! anche io sono andata a vedere la mostra e avevo anche la guida ma il tempo consentito era comunque di due ore! tra l’altro la guida era incapace e in due ore ci ha fatto vedere pochissime opere!
ma la cosa peggiore e’ la follia del sistema di entrata e di uscita. Tutti, gruppi compresi, entrano ed escono dalla porticina minuscola che sta sotto all’ingresso principale dalla quale si accede ad una sala sotterranea affollatissima. In questa sala tutti prendono e lasciano i cappotti, tutti prendono e lasciano gli auricolari e tutti fanno i biglietti senza alcun ordine logico. Non ti dico che casino che era! e che puzza!
perche’ della cappella sistina ne vogliamo parlare? vabe’ che era l’8 dicembre ma nn c’era spazio manco per alzare la testa e guardare in alto. centinaia di persone stipate e le guardie che urlano zitti! zitti! se no si rovinano i colori! dopo 3 ore di camminata per arrivarci, una volta che sei dentro nn vedi l’ora di uscire e non te la godi per niente! la follia.
iob
Sul fatto che due ore siano poche e che il prezzo del biglietto sia alto, che ci sia un caos infernale e che sia sovraffollato, sono daccordo.
Però.
Io a Galleria Borghese a volte ci lavoro.
Non voglio giustificare una situazione sgradevole per tutti, né difendere nessuno, vorrei piuttosto provare a spiegare quali sono i problemi.
La bellezza della collezione è legata anche al palazzo che la ospita (da sempre). Le sale sono piccole e già sovraffollate. Quando, più di dieci anni fa, è stata riaperta al pubblico, è stata data l’agibilità solo a condizione di far entrare un tot numero di perone alla volta (mi pare un po’ più di 300, ma non sono sicura del numero), con ulteriori restrizioni per il secondo piano. Ogni due ore si fanno uscire tutti e si fanno entrare altri tot (diciamo 300).
Non è un sistema perfetto, sono daccordo, ma è l’unico che sono riusciti a trovare per poter aprire uno spazio di questo tipo al pubblico.
Poi sulla scelta di ospitare proprio in un posto così una mostra temporanea…
Comunque, se volete vedere caravaggio chiusa la mostra a borghese ce ne sarà un’altra alle scuderie del quirinale, che si preannuncia più grande, più bella e senza i problemi di accesso della Borghese.
Buoni musei a tutti 😉
Sarebbe divertente vedere un Parigino (che quando va al Louvre si porta anche l’occorrente per il pic nic davanti alla Gioconda che quando ci arriva non è manco a metà visita..) visitare la Galleria Borghese!
In più posso anche dire che i musei italiani fanno cacare perchè sono mortalmente NOIOSI. Ad esempio: ho fatto tragico errore di trovarmi ragazza che non solo è interista(!!!) ma pure appassionata d’arte (perdippppiù contemporanea. voglio morire.) e la suddetta mi fa visitare tutto il visitabile.
Ebbene lei che di musei ne ha visti tanti mi ha detto che quelli esteri sono molto più belli perchè interattivi. La sostanza è che si spremono le meningi per renderti il più partecipe possibile con le opere. Anni luce più avanti che da noi…
La cosa buffa e’, che per contro, ad un comizio di Calderoli o ad un discorso di Brunetta, non ci sono limiti di orario…
Forse che sta diventando una vergogna nazionale quella fetta di gente che apprezza arte e cultura?
*Tubbie: ho molto riso sull’ammonimento dei colori che si rovinano. Eh?
Poi. Mannaggia che a dicembre non c’era la rubrica Dillo a TFM sennò tu me lo dicevi e filippo e giusy si evitavano situatione di questo tipo.
*BiancoBi: innanzitutto grazie per il contributo al dibattito. Da una insider ben venga. Allora. Io da profano come spiegazione avevo ipotizzato: avranno poco personale e ogni tot di personale sarà legato al numero massimo consentito di persone.
Dici che è solo un problema di agibilità. Bene. Immagino non potessero fare altrimenti. Però due ore sono oggettivamente poche. Meglio far stare più tempo alcuni che fare entrare -per farli stare poco- più gente. A pensar male si fa peccato. L’altro grosso problema che mi segnalava Filippo -e che io non avevo ben capito, infatti adesso aggiorno il post- riguarda la comunicazione. A quanto pare nessuno ha detto loro che c’era un tempo massimo di due ore. Lo hanno scoperto durante la visita, grazie alla voce dell’altoparlante. A quanto pare è scritto sul biglietto, ma ci può stare che uno il biglietto non lo legga. Essendo una procedura *strana* -la consumazione a tempo di un prodotto culturale che non ha né inizio né fine, in teoria- va chiarito meglio. Poi il visitatore, con tutti gli elementi a sua disposizione, può decidere se entrare o meno. Io, ora che so che questa è la politica scelta, non andrò mai.
Comunque davvero grazie per la spiegazione, e anche per l’anteprima sull’altra mostra più grande e più bella 🙂
*Natror: guarda è la stessa proporzione che puoi fare con i telefilm stranieri e le ficiton italiane. le fiction italiane sono come i musei italiani, come il concetto di cultura che hanno *certi* italiani che comandano.
*Asperger: non so nello specifico, ma in generale sì
mi vien solo da dire viva la Svizzera e le sue pinacoteche, dove giri in lungo e in largo a tuo bell’agio e torni indietro a rivedere le cose che vuoi, quando vuoi
(e se ti va fatta giusta, arrivi addirittura nel giorno gratuito del mese, come mi capitò a Zurigo)
ciao
ma, faccio una domanda, stupida, lo so, pero’…..
so anche che nessuno di voi fa la risposta, il che la rende poco retorica…
due ore come limite massimo…. io in due ore stendo una rete via cavo per 5 computer, oppure faccio due lezioni a scuola, oppure organizzo un incontro con un giornalista. voglio dire, uno che vuole fare un danno in due ore fa un sacco di cose…che caspita di limite e’ due ore?????????????
*Yet: mai stato in svizzera, purtroppo
*Asperger: dovremmo chiederlo a chi ha deciso questo limite.
..al Macro ,il bilgietto dura 1 settimana,potrebbero risolvere cosi’ il problema del tempo e dell’agibilità e mettere un grande grande cartello all’entrata che spieghi il limite di tempo,oltre a un grandissimissimo avviso su Internet!
Magari,poverini, non ci hanno pensato…magari non è gente competente(gravissimo).Dovremmo dirglielo!!!
Più che il tentativo per limitare la libertà di scelta(anche se dobbiamo stare molto attenti in questo paese),in questo caso il problema è come si fanno le cose in questo bellissimo paese :non importa come purchè si faccia….