Sul filo

mi è avanzato del tempo tipo un’ora di libertà un’ora d’aria ho aperto messngiah! dopo credo un mese in un attimo in mezzo al mondo un mondo fatto di donne e uomini un mondo di belgio e di brasile e di milano e di firenze e di trastevere e di slovenia -!- e devo dire non ci ero più abituato a tutto così tutto assieme tutto non lo so e sai mi sono fidanzata? sai il mio cuore è al sicuro e ci resta sai sono che me ne vado a letto sai domani incontro gente coi cazzi sai porto i pantaloni a palloncino sai vorrei ma non riesco vorrei ma non riesco a dire uau! sai sono confuso as usual come al solito e voi lo sapete? voi lo sapete che sono tre settimane che non mi fermo ever ever ever tre settimane che mi sembrano tre anni e non vedo l’ora che venga l’estate che the summer is crazy lo diceva qualcuno e io ci credo tre settimane e sono già in trincea e ho messo l’elmetto ma l’elmetto non si pulisce da solo così mi tocca spalare e nettere merda solida e merda liquida la stessa che arriva a fiotti a ondate e in finale chi se ne fotte tre settimane in cui ho più imparato sull’animo umano che ever prima tre settimane che è un piacere andare in ufficio e farsi quattro risate risate vere e risate amare ma anche trovare uno sguardo sguardo di comprensione di intesa profumo di sintonia la musica la musica salverà il mondo e se trovi la sintonia in mezzo ad un panino va bene uguale non importa sesso razza o postepay importa che ehi ma conosci anche tu i national? e fare scopa con l’altrui grossolanità in piedi in mezzo alla strada mentre ehi ma quella non è l’attrice de l’imbalsamatore che ora fa quella cosa sui medici e questa è la canzone più bella più stupida del mondo parla di amore anche e scopro in una foto in un tuffo carpiato all’indietro che l’altrove mi lascia indifferente che l’altrove non mi spiegazza io sono qui sono piantato nell’afa che attanaglia la mia città i miei gesti sempre sul filo dell’emergenza di metro prese al volo di scale mobili all’impazzata di macchinette del caffè di crolli sui gradini di pause pranzo cinqueminutesime di idee ricacciate all’indietro di occhi sgranati e sbadigli in questo settembre che non ricordo ever una cosa del genere che mi sveglio all’alba e vado a pulirmi i pensieri e poi li spalmo di nutella e forse i conti non tornano anzi non tornano e basta ma chi l’ha detto, poi?

18 Replies to “Sul filo”

  1. *Nhu mai: dici che sono alla frutta?

    *Yet: lo arguisci dal post delirante? comunque sì, è evidente pure a me. più che sfruttamento direi fintatontezza e pressapochismo, che sommati danno vita ai miei sabati e alle mie domeniche davanti al compiutah!

    *Pattie: allora lo consiglierò a chi non sa più dire Uau! 😉

  2. mmm… c’ho provato a leggere tutto d’un fiato – giuro – ma niente… n ce l’ho fatta!!!

    Ciao TFM!!!!

    Un abbraccio forte!!! ;o)

  3. come cantano gli africa unite “sotto pressione do il mio meglio e meglio sto”. non so se è proprio il tuo caso, ma anche a me piacciono i tuoi flussi di coscienza…

  4. eheheh, architetto! effettivamente i tfm-ritmi-di-vita mi ricordano le mie nottate passate al computer a preparare tavole e plastici…argh!!!

  5. *Pattie: ti sintonizzasti sull’eventuale tuittamùd!

    *Collaboratorice: chi si rivede! ti abbraccio anche io… un tuffo all’indietro nell’altra vita!

    *Stuissimo: non te l’avevo detto? Forse abbiamo anche gli stessi colleghi e lo stesso capo.

    *Ginitros: in un certo senso quel che sto facendo assomiglia all’architettura, credo. Infatti quando architetto stratagemmi e cazzate ascolto sempre gli Architecture in Helsinki! 😉 E comunque sì, è il mio caso, anche io sotto pressione do il mio meglio, ma troppa pressure mette anche tanta prescia!

  6. a me m’han chiamata laura, oggi. delle persone per cui mi sveglio tutte le matine alle 6 e 15-20. e che mi arrivano all’altezza dell’ombelico. laura. mah.

    joujou

  7. Io sto imparando piano piano a mandare a fare in culo tutti quelli che lavorano a cazzo di cane (non ho mai capito perché ci devo rimettere io). Spero solo di scoprire le varie regole del gioco prima che gli altri giocatori se ne accorgano e mi caccino via.

    Riccardo

  8. … e tu scrivimi scrivimi per il bene che conti, per i conti che non tornano mai…

    probabilmente la tua citazione degregoriana era involontaria, ma io non ho potuto esimermi, esimio.

    Ebbuona nutella a tutti

  9. Gentile Te-jefe-eme,

    scorrendo il suo testo ed analizzando la sua produzione linguistica apparentemente semplice ma con complessità stilistica soggiacente, resto spiazzata davanti ad alcune perle, e colgo l’occasione per chiederLe:

    la frase “domani vado incontro a gente coi cazzi” è da intendersi letteralmente?

    😉

  10. non so se sei alla frutta, di certo sei “denso”.

    Io invece continuo ad avere in testa “l’estate sta finendo” dei righeira…dici che sono io quella che sta alla frutta?

    nhu mai

  11. *Riccardo: sollevi un quesito esistenzial-sociologic-mistic river molto interessante: già, perchè ci dobbiamo rimettere noi? Io più che essere cacciato dal lavoro credo che verrò cacciato dal creato, se continuo così!

    *Scoglieraapiccosullanutella: mi sono accorto solo ora che ti citai nel post precedente, quello della tipa con le tette a picco sulla metro (o era il culo? boh). Comunque De Gregori non lo tenevo a mente. Sono un citazionista innato, io.

    *Virgh: ah, dovremmo chiederlo alla simpatica signorina che ha vergato -ahah- l’espressione con i cazzi!

    *Mika: se hai indovinato la song, vinci un premione!

    *Nhu: sono denso come il ciobar, non me l’aveva detto nessuno! che bello.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *