“Gli abitanti della casa sono pregati di contribuire a spese e preoccupazioni”: sì, ma in che senso?

insomma esco dalla doccia -nove e zerosette del mattino- gocciolo da capo a piedi. nell’aria c’è. una strana nebbiolina grigiognola. cazzo la disinfestazione et derattizzazione ipermegaiper del condominio. curtulill e calinero sono già usciti. chiudo le finestre. la nebbiolina si impossessa di me. stramazzo al suolo. tossisco. mi dimeno. mi sento anzi sono: bacarozzo.

non so come. arrivo sul vagone. mi siedo. prendo un libro di lucarelli dallo zaino. mi metto a leggere. i dialoghi sono imbarazzanti. perché continuo a leggere? mi chiedo. ho bisogno che questo tratto di sudore passi il più in fretta possibile. un paio di fermate. sale una vecchia. la vecchia mi guarda. io guardo la vecchia. poi distolgo lo sguardo. la vecchia si viene a mettere davanti a me proprio davanti a me. siamo in otto, seduti, da una parte e dall’altra. mezzo vagone vuoto in fondo in fondo. lei –la stronza, la vecchia!- si viene a mettere davanti a me. mi fissa. lo so, lo sento. sento il suo sguardo giudicante e malvagio artigliarmi il collo. fingo indifferenza. leggo di questo coliandro e di questa nikita. prossima fermata: piazza bologna. piazza bologna. due dita mi bussano sulla scapola. chi è? la vecchia. la vecchia? la vecchia! mi fai sedere? dice, con gli occhi stretti a fessura e iniettati di sangue. mi fai sedere virgola stronzo di un maleducato. sento quelle parole che rimbombano. mi fai sedere virgola stronzo. non lo dice, il virgola stronzo, ma io lo so lo sento lo penso: l’ha detto!
sospensione: che farà adesso tieffemme?
guardo una ragazza di fronte a me. la ragazza di fronte a me ha in mano in cruciverba. lo posa nella borsetta. vuole gustarsi lo spettacolo. mi guarda come a dire: mo’ so’ cazzi tua! guardo un uomo di fronte a me, l’uomo di fronte a me mi guarda come a dire: ti capisco amico, ma mi sa che la vecchia ti ha incastrato! la vecchia, incastrato, a me? gianneva!
certo, si accomodi pure virgola troia di merda. lo dico lo dico proprio. anche se sul virgola troia di merda i vagoni sferragliano che è una meraviglia. non si sente. mi dispiace. ché mentre mi alzo e lei si siede e mi lancia uno sguardo come a dire: te l’ho messa ar culo virgola stronzetto che leggi i libri di lucarelli saha metro b!, ecco in quel momento io vorrei che
e invece: termini, prossima fermata termini.

e c’è questa fica che c’avrà 27 anni tipo alta capelli lunghi lisci neri con le tette tipo quarta abbondante a picco sulla metro a e con questo culo a pizzo alto sodo che più alto e sodo non si può e questa fica siccome sa che è fica e tutti la guardano e la guardiamo se la tira e se la crede che pensa di essere la meglio fica di tutto il vagone e quindi lei sta in piedi con il culo e pizzo e le tette a promontorio e le gambe una davati all’altra in questa posa plastica che comprende anche: siccome so’ bella e so’ fica mi tengo ai bastoni grigi solo con il dito indice appoggiato, invece che con la mano a pugno come tutti i comuni mortali voi comuni mortali che vi girate che siccome so’ bella e so’ fica so’ la meglio del vagone e appena il macchinista frena non posso fare altro che:
insomma la meglio fica del vagone stramazza addosso ad una colf peruviana mezza addormentata e le dice oh che scema, scusi scusi e nel rialzarsi fa leva con il suo tacco 15 e si rialza ma non ho detto su cosa ha appena fatto leva, cioè: falangina et falangetta del mio povero piede sinistro.
la troia.

la meglio fica che a questo punto è diventata anche la meglio troia e siccome sa che è la meglio fica e ha il mondo in mano -non solo!- mi guarda butta la testa all’indietro scuote i capelli come se fossimo in un video di leona o di mariah e mi dice: ohhhhhh scusami scusami tant-  la interrompo subito: ahia, mi hai fatto male virgola stronza! ma lei forse non sente bene il virgola stronza e continua a ridere titillandosi palpebre e gengive -la troiah!-: ah.ah.ah. e poi dice: ti ho ah.ah. ucciso ah.ah. scusam- HAI CAPITO COSA HO APPENA DETTO VIRGOLA STRONZA?

poi la colf peruviana mi guarda mi sorride come a dire: ben faciste, hombre caliente! e io sorrido come a dire: grazie simpaticissima donna peruviana hai visto? e vorrei approfondire l’amicizia con la colf peruviana ma mi sa che nel frattempo al lavoro mi aspettano. meno male. oggi non è morto nessuno. ancora punto.

poi torno a casa e trovo un messaggio onda lavagnetta: ‘gli abitanti della casa sono pregati di contribuire a spese & preoccupazioni’, proprio così, con la & commerciale. contribuire alle spese e alle preoccupazioni. alle spese lo so, ma come si contribuisce alle preoccupazioni? si contribuisce nel senso che se ne creano di nuove? nel caso: io ci sto! comunque: ora che ci penso credo che questo sia il messaggio più commovente che qualcuno abbia mai scritto per me, da quella volta che mia madre, dieci minuti dopo la mia partenza struggente et definitiva dall’isoletta alla volta del continente, mi scrisse: adesso che te ne sei andato, ti dispiace se uso la tua stanza come guardaroba aggiuntivo?

16 Replies to ““Gli abitanti della casa sono pregati di contribuire a spese e preoccupazioni”: sì, ma in che senso?”

  1. abbraccio circolare e mattutino.

    riguardo ai messaggi sulla lavagnetta di casa tua..io me ne ricordo di memorabili! tipo macchinette del caffè et similia. un bacino, joujou

  2. emergenze

    preoccupazioni come emergenze, sempre di natura economica

    (sei la dimostrazione sopravvivente che che leggere Lucarelli mena gramo)

    ciao

  3. *Jou: facesti la notte o facesti l’alba? C’è una bella differenza mi sa. Me ne dirai, e anche del femminismo. Prima o poi ci farò un post riassuntivo, sulle lavagnette.

    *Yet: è vero! mica ci avevo pensato… è lucarelli che porta zella (a roma dicono così). Me lo trascino da 4 giorni, sto libro.

  4. Un viaggio in metro è sempre una nuova avventura, ogni giorno, con un cast sempre diverso.

    Condividere le preoccupazioni? Mmmh, sono queste le cose che ti fanno sentire parte di un gruppo 😀

    Il Piccolo Gandhi

  5. mi svegliai a quell’ora, ninni. sto lavoro male ci fa. il femminismo toho dico dopo. sto andando a dormire. oddio mi faccio impressione da sola.

    joujouatfruit

  6. Ah dimenticai…

    di Coliandro e CO. c’è una sganasciatissima trasposizione telefilmica con il sempre piu’ bono Giampaolo Morelli…

    SiYA

  7. *Juditta: manco tanta, in finale.

    *Gandhino: in realtà il cast sta cominciando a fissarsi con le stesse facce di sempre. oltre alle new entry, ovvio 🙂

    *Joujouatfruit: imatdigestivo!

    *Supa: con la regia dei manetti bros, se non sbaglio. intanto il libro è una schifezza mostruobonda.

  8. Forse se tu al mattino facessi colazione diversamente poi saresti anche diversamente umorato sulla metro b.

    Per esempio, io da anni provo con la colazione irlandese.

    Ti rasserena e ti mette in pace col mondo.

    Vedi anche gli irlandesi, sono felici e contenti, proprio perché iniziano la giornata con la colazione irlandese

    (che poi ci restino così felici e contenti perché poi la finiscono con boccali e boccali di birra irlandese è un’altra storia)

  9. io ieri sono stato fissato da una vecchia in ascensore per 5 piani 5. Chissà che mi voleva chiedere? E per fortuna che non si è azzardata alla fine…pfui (sospiro di sollievo)

  10. *Palbi: io vorrei capire cosa vogliano da noi queste vecchie! Forse è solo un problema di percezione del sè, del me, del loro insomma.

  11. Ed ora a quanto pare pratichi pure tu.. vedi come sono lungimirante? Io da questo post già prevedevo l’invasione dei vichinghi rossi sulla tiburtina

    😉

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