La storia d’amore più struggente della storia dei telefilm: Lost/Ulisse o Grey’s Anatomy/Antigone? Nessuno dei due!
Con il mio proverbiale equilibrio di giudizio un paio di post fa ho definito, in seguito alla visione del-la 4×05, la storia d’amore tra Desmond e Penny come la più struggente storia d’amore di tutti i tempi telefilmici. Bignamino per evitare a questo post una deriva lost-referenziale. Lui, spinto da una serie di motivi tra cui il padre di lei che lo odia, si perde nelle pieghe spaziotemporali dell’universo, ma lei non si arrende e continua a cercarlo come una dannata -senza muoversi da casa, tra parentesi- e lo aspetta, oh sì se lo aspetta, moderna Penelope, mentre lui lotta contro tutto e tutti per tornare da lei, e affronta anche la morte del suo migliore amico Charlie-not-Penny’s-Boat, finché:-
Nei commenti, la pugliobelga Tubì -una che per sua stessa ammissione fruisce di questo blog solo nelle albe e negli hangover- manifestava con pacatezza il proprio dissenso, assegnando la palma dello struggimento alla storia Izzie-Danny di Grey’s Anatomy. Bignamino per evitare una deriva grey’s-referenziale. Lei è la specializzanda dolce e romantica, arriva un malato di cuore che per prima cosa le dice: secondo me tu mi ami. Lei dice di no, cominciano le prime schermaglie, tutti sorridiamo che già sappiamo che si amano, alla fine si amano, ma: lui muore. Lei fa di tutto per salvarlo, viola le regole del proprio mestiere, gli amici la coprono, ma nel più catartico dei finali snowpatroliani, lei ammette le sue colpe e se ne rimane sul pavimento del bagno per sempre a piangere la morte del suo uomo.
Struggente sì, ma prevedibile. Cosa che infatti dico, con il mio proverbiale tatto, all’amica Tubì.
APRITI CIELO.
Prova a dire ad una donna ‘sei prevedibile’ e sei finito. MORTO. E infatti. Si scatena l’inferno. L’inferno. Intervengono Esseppì, Viola, Pat. Per spirito di corpo o non so che, tutte compatte a difesa dell’amica. Tieffemme come ti sei permesso! Brutale! Scorbutico! Uomo! Non ti si può toccare Lost che reagisci peggio di una donna colle mestruazioni! Basta! Sciopero dei commenti!
E così fu. Scioperarono -per mezzoretta- giungendo alfine al ricatto: o ammetti che Danny è meglio di Desmond o ciao! E ciao!
Poi, passata l’incazzatura, e con le lacrime agli occhi, ho riflettuto. Ovvio. Noi uomini ci identifichiamo con Desmond, l’eroe che attraversa i mondi, l’eroe che si salva dalla certa morte non avendo paura di mostrare all’oscurità del mondo intero i propri sentimenti: Penny io ti amo quindi mi salvo, e quindi salvo tutti! (speriamo). Loro donne invece si identificano con le infermiere -vabbè Izzie è una dottoressa ma il concetto è quello- che fanno di tutto pur di salvare l’uomo sensuale et affascinante dal sorriso scaldacuore -e non solo!- ma non ce la fanno e poi si trovano a fare i conti con il dopo. Perché le donne restano sempre -come Penny, d’altronde, per cui: identificatevi con Penelope e facciamola finita!- mentre gli uomini se ne vanno a giro. Insomma: Ulisse vs Antigone.
E quindi? Vabbè lo ammetto, vostro onore. Le donne saranno prevedibili, ma lo siamo anche noi uomini. Fine. E ammetto anche che Desmond-Penny non è struggente, è altro, è di più, ma non è struggente. Almeno finora.
Struggente è quando: a) lei muore b) lui muore. Insomma uno dei due deve rimanere a frignare assieme agli spettatori. Se muoiono tutti e due non è struggente ma è una pallamostruosa.
Date queste coordinate, la storia d’amore più struggente di tutti i tempi telefilmici è:
Lei si chiama Nicole Chapman (Nia Peeples), dolcissima e bellissima, frequenta la School of The Arts di New York. Un giorno, nei corridoi e tra gli armadietti, incontra il sorriso e i muscoli di Jesse Velasquez (Jesse Borrego). E’ amore. Folle. Prendi, lascia, e ancora prendi. Una mattina (sesta e ultima stagione) arriva a scuola una telefonata. Nicole è morta in un incidente stradale in cui era coinvolto anche Danny Amatullo (Carlo Imperato). Jesse la prende ammale e vuole ammazzare l’altro amico che era alla guida della macchina. Lo picchia a sangue, ma infine interviene Danny. Lo ferma e i due si abbracciano, tra i vicoli di New Jork, e piangono, disperati. Nicole è morta.
Era Fame, o Saranno Famosi, a cavallo tra gli ’80 e i ’90. Rivisto oggi è di una lentezza e di una retorica insopportabili, ma all’epica no.
Siamo d’accordo adesso?
Di nuovo grande famiglia tieffemmesca? O qualcuno ha ancora da ridire con altri struggimenti?Comunque l’illuminazione Izzie=Antigone mi ha colto mentre osservavo l’albero fuori dalla mia finestra.
charlie è “not-penny’s-boat”
così, tanto per la precisione
ciao
luca
*E’ vero! Ho corretto subito. Grazie Luca. So che non hai molto tempo libero, ma ti assumo lo stesso come editor vita lostnatural durante.
des & penny sono innavicinabili. PUNTO.
Desmond & Penny forever.
E per la cronaca a me Grey’s Anatomy non piace.
E sono donnissima!
inavviciniabili…
Io ho sempre sognato di assomigliare a Nicole Chapman. Ma mi sono sempre sentita Doris.
Ah: e Grey’s Anatomy non piace neanche a me. Troppi anni di E.R. mi hanno reso più pignola di un ordinario barone di medicina interna che interroga una matricola, e Grey’s, bè, neppure un 18 e un calcio in culo, come si suol finemente dire.
Tieffè, non sono mai stato più d’accordo con te in vita mia! E te lo dice uno cresciuto a pane e SF.
..ehm, al posto del più mettici un così.
Io purtroppo con Grey’s Anatomy ho serie difficoltà. Mi sta antipatica a pelle. 🙂 E siccome Saranno Famosi non l’ho mai visto (se si esclude quello di Maria de Filippi che credo non valga :P) direi Penny e Desmond!
*Toso: non l’avrei mai detto! 😉
*Viridian: l’avrei invece detto -che non ti piaceva Grey’s-
*Spic: grandissima Doris! Quel telefilm era antesignano per tante cose di tante cose. Doris era eccezionale. Da sola e assieme a Danny Amatullo. Dai vabbè, ma E.R. e Grey’s sono troppo diversi. A me piacciono tutti e due. Si era capito? Ma a me piacciono un po’ troppe cose, mi sa.
*Mas: secondo me ci stava benissimo anche il ‘più’. Oggi ripensavo a Fame: ah quanti ricordi telefilmici. Madrina, avevamo pochi anni!
*Signorponza: no, non vale… 🙂 Peccato che non le piaccia Grey’s, troverebbe molti spunti per le compilazioni. A volte, specie in season 2 e 3, compaiono belle canzoni.
Io io ho dei punti da fare!!
Innanzitutto io non sono della provincia caro Tieffemme. Io sono di città, e che città! E poi io non ho affatto sostenuto la stuggevolenza o meno di una o dell’altra storia, che io Grays l’unica volta che l’ho visto, e mi sa che era proprio quella puntata acume di struggenza, a me era venuto il latte alle ginocchia. La mia posizione era in difesa di mikabi perchè nessuno può risponderle così come facesti tu. Tieffeeeee, io voglio essere tolta dalla tua lista di quellE che si sono immedesimate con la storia delle femmine. Toglimi subitoooooo. Ecco.
attenzione – segue commento maschilista e politicamente scorretto- donna, se vuoi scagliare il tuo dardo infetto e/o avvelenato che hai appena preso dal cesto dei panni sporchi che avresti dovuto lavare tu, sappi che non avrai terreno fertile perché non risponderò alle tue PRE-VE-DI-BI-LI dimostranze. tiè!
volevo giusto dire: credo che Danny sia stato molto fesso – come sempre, uomo, perché non sai essere opportunista e scaltro? – e vado così ad argomentare:
se il succitato Danny si fosse fatto due calcoli in testa, invece di spizzarsi il cleavage di Izzie, avrebbe detto quelle parole dolci al collega gay di Izzie-tella, il quale si sarebbe squacchiato come uno stracchino e avrebbe risolto quella sua banale operazione di appendicite in quattro e quattr’otto. poi passato tutto avrebbe pure potuto farla una battuta salace alla cameriera Izzie, no?
stiui
madò stui non ho capito…io questo dettaglio che l’amico avrebbe potuto evitare la tragedia mica me lo ricordo! sarà una di quelle cose che rimangono impresse ai maschi.
cmq io mi crogiuolo nel mio momento di celebrità e sono immune alle provocazioni 🙂
io
anfatti stiui, non ho capito manco io.
che io me le sono viste quelle puntate lì,ma proprio non mi sovviene…
sarà che avevo la mente obnubilata dalla struggenza. chilosà.
eniuei, in fondifondi, questo gioco è molto bello. continuate pure.
*Esseccrì: ma Ferrara non è in provincia di Ferrara?!?! E vabene ti tolgo dalle femmine! Dai, stasera rutto e peto libero, mi raccomando
a questo punto devo da intervenì io.
—DONNE, NON FIDATEVI DI STIUI: VI GABBA–
*Stiui: sei un cialtrone che non hai visto neanche un fotogramma di Grey’s. Però quoto tutto il tuo commento aggiungendo un pollice su alla Fonzie: Izzietella da leggenda. Si vede che mastichi londonmood
*Tubì: non fare come tutti quelli che schifano la tivvù poi vanno in tivvù e si uniformano alla tivvù crogiulandosi nella loro effimera celebrità. Combatti, tubì, difendi le tue istanze che qui mi pare ci sia stato un fuggi fuggi generale e danny è rimasto solo!
*Viola: quindi voti per il malato di cuore e l’infermiera? P.s. ma secondo te la storia d’amore di ‘un medico tra gli orsi’ -noi, solo noi, sappiamo- come poteva essere definita? Ti ricordi come finisce? Male? Bene? Io non ricordo.
madò, mi sa che non l’hanno mai finita quella serie, la vedevamo solo io e te. io ero dipendente dal dottor flaschman.
si mettono, poi si lasciano…un po’ come unamammaperamica.
ci lasciarono insospeso. io l’ultima cosa che mi ricordo è che il vecchio del pab morì.
Vedo un po’ trascurato nei vostri commenti “Dal primo momento che ti ho visto”, 1975, sceneggiato musicale a puntate con Loretta Goggi e Massimo Ranieri. Quello della canzone “Dirteloooo / che un altro mi desideraaa…”
(80/100)
ho ultimamente problemi a reperire telefilm di alta qualità, un po’ di tempo, un po’ di voglia; mi rimane Dirrt, seconda stagione, un po’ a intermittenza.
Ma concordo con la divisione in ulissi ed antigoni e dirò di più: fiera di essere un’Antigone. molto più che una Penelope (un po’ pirla, ma tenace).
ecco, magari ne cercherei un’altra, ma non ho buona memoria per nomi di attori e film e parti …
ma tra le tre, decisamente quella che hai scelto tu, TFM !
*Viola: io ho ricordi sfocati. Vedere quel telefilm era come andare nei cinema d’essai. Mi piaceva assai. Specie per i dialoghi lo issai in cima ai miei preferiti.
*80/100: infatti anche io ci stavo rimanendo male che nessuno lo ricordasse. Ma per fortuna.
*Rainbow: mai visto dirt. Mi sa di sòla. E poi è come se non volessi rovinare il ricordo di Courtney Cox. Non sox.
*Aga: dai cercane un’altra. Anzi, il giorno che te ne verrà in mente qualcuna, vieni qui in questo post-o- e lasci una traccia. Intesi?
‘giorno
Desmond & Penny. Figata.
Caro Tieffeemme
ci tengo a puntualizzare quanto segue:
1)l’indignazione di noi signorine scaturì dalla definizioni di prevedibili in quanto non amiche di Meredith Gray, che essendo gattamorta non può essere amica nostra
2) la struggenza di Izzy e Danny è ancora più struggente perchè sai già che finisce male
3) la storia di Desmond e Penny non è struggente: è romantica e arricciabudella, oltre al fatto che siam tutti curiosi di sapere come va a finire
4) – attenzione: qui prende possesso di me la grecista e io declino ogni responsabilità- Antigone non si può definire un’infermiera nel senso Candy-candesco del termine. Ella agisce mossa dalle ineluttabili leggi degli dei che non sono quelle degli uomini. E anzi dell’amore non si cura, perchè pur essendo forse innamorata di Emone, seppellisce il fratello e va incontro alla morte. Antigone non ha paragoni. Questo è! Il paragone Izzy- Antigone non regge, metre Desmond- Ulisse è più che azzeccato (e che lei sia Penny, non credo sia casuale).
ma Antigone no!
Ho detto!
Con immutata stima!
*allora: finalmente, dopo quattro giorni si fa sul serio. Rimboccomi le maniche e:
No! No! No! Il paragone Izzie-Antie ci sta tutto invece. Ma non nel senso che Antie era un’infermiera d’amor vittima -per quanto- Piuttosto nel senso che Izzie se ne fotte di andar contro le leggi degli uomini fatte di codici e di codicilli, mentre risponde solo alle leggi degli dei, che per Antie erano alcune e per Izzie erano altre, cioè quelle dell’amor.
Il parallelo dunque ci! sta eccome, ma se! e solo se rapportato all’irrisolvibile -IMHO- dicotomia LEGGI TERRENE -LEGGI DIVINE.
(che goduria grecizzare)
Poi.
Accetto volentieri i punti 1,2,3. Ma, messe alle strette di fronte alla scelta IzzyDanny o DesmyPenny, voi “donne di un certo tipo” scegliete sempre e comunque IzzyDanny: nonnegarlo!
Ci ho la vis. Bella, la vis.
Non so TFM, la tua visione mi pare un po’ tirata per i capelli, vi vedo una volontà, anche lodevole, di ricondurre tutto ai nostri giorni.
Izzie segue la sua pancia e i suoi sentimenti, mentre Antigone è costretta dalla necessità (L’Ananke, se vogliamo fare gli spocchiosi) delle leggi divine a fare ciò ce fa.
In entrambe c’è il considerarsi al disopra delle leggi, ma i motivi sono profondamente diversi.
La tua visione è interessante, nonchè rivelatrice del tuo animo fondamentalmente romantico che pone la legge dell’ammore come legge degli dei!
Inoltre un’altra profonda differenza e che Izzie spera che vada tutto bene, Antigone SA che andrà tutto male (ovvero secondo necessità).
PS: non ricominciare con il prevedibile e le donne di un certo tipo.. (tessere non è un’occupazione che mi piace, delle donne dell’Odissea preferirei essere la maga Circe!)
E’ sempre bello grecizzare!
madò bravi!
chissà com’è ma “donne di un certo tipo” continua a sembrarmi tanto un eufemismo di prevedibili! ma mi sbaglio caro tfm, vero???
e cmq io voto per pat, che le devo un appoggio precedentemente prestatomi!
iobbì
grazie Tubì, anche a me donne di un certo tipo mi pare eufemismo per prevdibili, ma noi facciamo le superiori e facciamo finta di no!
TFM statte accuorto che qui le mike con l’appoggio esterno della pat (vìche poi sarei io), ti tengono d’occhio!
😉
*Pat: e qui ti volevo! Certo che i motivi sono diversi, ma l’equazione si fonda esattamente sul concetto di AL DI SOPRA DELLE LEGGI -concetto ipertrofico perfettamente et idealmente applicabile all’animo tieffemmesco: peccato o per fortuna che rimanga sempre carta straccia-
E poi: Izzie si illude di sperare che vada tutto bene, ma in realtà SA che tutt andrà male. Su, siamo realisti: come puoi non saperlo dentro di te che Danny farà una brutta fine con tutto quello che ha passato? Anzi, è proprio questa inconscia certezza che le dà la forza per andare contro tutto e tutti. Sa che così le avrà provate tutte.
Izzie&Antie foreva&eva.
*Pattie&Tubbie: “donne di un certo tipo”, siccome imparo dai miei sbagli, equivaleva a “donne romantiche di un certo tipo” ma se volete riattacco la solfa del “donne prevedibili di un certo tipo”! ci metto niente eh
Non so Tieffeemme, non mi convinci del tutto!!!
Credo che la differenza stia proprio nel centro della cultura greca:ovvero nella tragedia gli uomini e le donne fanno le cose perchè così è scritto, da qualche parte fuori di loro. La nostra società si ribella al destino precostituito, anche se alla fine ne è vittima. E Izzie, che secondo me spera e se anche SA in cuor suo, rimuove (splendida arma del nostro tempo), insomma… non se ne esce… o forse la differenza vera è questa: Izzie fa tutto quello che fa per una cosa di suo interesse (l’amore per Denni), mentre, per come la vedo io, Antigone non ha un suo interesse nel seppellire il fratello.
Credo però che stiamo guardando la questione da due punti di vista diversi: tu guardi il come, io il perchè…
che vorrà dire tutto ciò? Mha?
Nel frattempo, dici che facciamo scappare gli altri commentatori da questo post?
*Pattie, tu dici:
“Izzie fa tutto quello che fa per una cosa di suo interesse”
è questo il punto! Ecco, l’abbiamo trovato, svisceriamolo! L’amore risponde al nostro interesse? L’amore lo facciamo e lo siamo per egoismo? o per altruismo?
Insomma: ti amo perché ho bisogno di te o ho bisogno di te perché ti amo? (lo disse qualcuno di quelli che nel secolo scorso scrisse libri about).
se scappano, fatti loro: qui si vola alto! si mischia!
Interesse forse non è la parola giusta.
Parlo più di una spinta interiore: chiamle farfalle, chiamano aggrovigliamento, chiamalo viscere.. quello è!
In Antigone non vedo una spinta interna, o meglio vedo una forza potente che però viene dal passato, dalle consuetudini, dal dover essere.
Non so se riesco a spiegarmi bene.
Diciamo che in Antigone vedo una lucida follia (o una folle lucidità9, che nelle situazioni in cui c’enta l’amore (e in questa nello specifico vedo meno, o non vedo)
e comunque, si vola alto sì.
*C’è che per me l’Antigone di Sofocle è il meglio. E le chiacchiere stanno a zero.
Comunque, il fatto che su questo blog si sia parlato, anche se di nascosto, tra le pieghe, di Ananke, mi rende felice, orgoglioso e tutte le cose che si dicono in questi casi. Una delle cose che giustificano l’aver un cazzo di blog.
Grazie, oh Pattie, mi hai emozionato: mi sei arrivata, e questo è quello che conta.
Anche per me Antigone è il massimo!
E’ la mia tragedia preferita da sempre. Ci avevo pure scritto qualcosa, una volta…
Pattie mi piace da morire come nome, sappilo!
Da ieri per me sei Pattie -grazie a izzie e antie-
io a 16 anni ebbi l’onore di aprire un mega-convegno organizzato dal mio professore di greco in cui tutti noi della scuola parlavamo di una sola cosa: Antigone e l’Antigone. Io, per l’appunto, nerd come nessuno, feci il discorso introduttivo davanti a tutto il mondo stipato in aula magna. io a 16 anni. se ci penso. all’epoca balbettavo ancora. sai che balbettavo? e sai che all’epoca recitavo anche negli allestimenti che il suddetto professore di greco ci faceva mettere in piedi?
l’apice della mia ‘carriera’ lo toccai con la straziante e dissociata interpretazione di ORESTE che si risveglia dopo un lungo viaggio smemorello e pazzo. Non ricordo quale testo esattamente mettemmo in scena. Ma ricordo lo stupore dei miei odiosissimi compagni di classe che dovettero applaudirmi!
ah, che tempi. il mondo in mano e non lo sapevo!
😉
Madòòò, quasi ti vedo ad aprire il convegno su Antigone o sull’Antigone… Oreste comunque mi ha sempre affascinato molto (povero figlio)- lo so, lo so rientra perfettamente nel trend che noi donne di un certo tipo dovremmo evitare come la peste e invece ne siamo attratte come falene…
Il testo che avevate messo in scena poteva essere Eumenidi, quando Oreste ha già fatto il patatrack e sta fuggendo dalle Erinni.
PS: mi sembra di vederti 16enne e balbuziente…
tenerezza infinita
Pattie
Anche io pensavo alle Eumenidi, ma prima su wikipedia -…- mi sono convinto che no, non era quella. Ci rifletterò.
🙂
E se fosse l’Oreste di Euripide, quando Oreste da fuoco alla reggia?
Ormai ero curiosa!
*Sai che ti dico, Pattie? Capace. Ricordo che la scena che fece venire giù l’uditorio fu quella di Oreste -cioè io- che si svegliava in preda al delirio con la sorella -….- che lo accudiva, ma lui -sempre io- cominciava a blaterare, urlare fino al parossistico momento di uno strattone alla sorella che cascava per terra mentre Oreste -io- invocava qualcuno di non meglio identificato.
Ti torna?
😉
mi torna: allora se c’è Elettra può essere:
Coefore di Eschilo
l’Elettra di Sofocle
L’Oreste di Euripide.
Io propenderei per Euripide, perchè è quella in cui Oreste è più “pazzariello”…
comunque il mio preferito è sempre stato Eschilo, anche se Antie è davanti(e) a tutte…
*Purtroppo non ho sottomano i miei libri adorati di gioventù (nel weekend approfondisco però) ma dovrebbe essere Euripide sì, perché il momento topico venne in terza liceo e quindi. Però la mia classifica era:
1 Sofocle
2 Euripide
3 Eschilo
però ammetterai il coraggio di non mettere al primo posto Euripide, il più amato da tutti in quanto il più rock. Era il più rock, vero?
Appena finito di vedere l’episodio 4×05 di Lost; che lacrimoni che ho versato. E’ stato superlativo.
E, riferendomi ai post di cui sopra, anch’io ricordo “Un medico fra gli orsi” e la storia d’amore tra Flaschman e Maggie che poi si mise con l’uomo della bolla, che non era altro che il Ciccio di E.R., ah, bei tempi…
madò amico TFM, rileggendola sono orgogliosissima di questa nostra discussione.
E comunque:
Euripide era rock, ma Eschilo aveva delle botte di pulp (soprattutto nei persiani), che nemmeno Tarantino. I love Eschilo
*Eheheh anche io orgoglioserrimo a distanza di tempo. Ti stimo proprio perchè ami Eschilo io che invece sono dall’altra parte della barricata. Ma prima o poi rileggerò tutto, magari cambio idea!