Che poi, vorrei sapere: li chiudono in una stanza e fanno loro il lavaggio del cervello o basta qualche gadget -della libertà-?

 

In giro per via del Corso, Roma. Banchetto di Forza Italia. Penso: da qualche giorno questo angolo di città è appaltato ai militanti impellicciati. Penso: chissà se pagano, se versano un obolo per l’occupazione di suolo pubblico, se Uolter in cambio ha ottenuto l’accordo sulla legge elettorale. Chissà. Intanto quelli stanno accampati.
Mi avvicino.
Dopo la raccolta di firme per “mandarli a casa” è il turno della scelta del nuovo nome del nuovo partito. Mmmm, che occasione. Voglio dar loro una mano, sia mai che gli trovo il nome e poi mi pagano e divento ricco e divento magari pure ministro di qualcosa, magari propongo e ottengo il ministero della blogosfera della libertà -la prima cosa che faccio se divento ministro della blogosfera è prendermi la libertà di chiudere quattro o cinque blog che mi stanno sul cazzo della libertà: per decreto ministeriale!- Preso dalla fibrilla mi metto a pensare -in libertà-:
Pagliaccio delle libertà? Pezzotto delle libertà? Pacchero delle libertà? Porceddu delle libertà? Pereta delle libertà? Pitapitrelli delle libertà? Piotta delle libertà? Putt-
quando:
“Ciao! Ciao! Ciao! Allora, lo troviamo questo nome? Dai! Dai! Dai!”
Io: abbasso lo sguardo. Una ragazzina, appena maggiorenne, alta un metro e un pipino -della libertà- mi guarda adorante con occhi sgranati. Tiene una cartelletta in mano. Mi porge un modulo prestampato su cui troneggiano, giganti, le due alternative: PARTITO DELLA LIBERTA’ e POPOLO DELLA LIBERTA’.

Io: “Ma come, io pensavo che potevo sceglierlo io, il nome”
Lei: “Infatti lo scegli tu! Dai! Dai! Dai! Partito o popolo?”
Io: “Ma a me non piace nessuno dei due”
Lei: “Dai! Dai! Dai! Scegliamolo assieme, il nome! Ma prima, dimmi, come ti chiami?” E fa per compilare un modulo.
Io: “…”
Lei: “Dai! Dai! Dai! Così gli facciamo sapere che ci siamo”
Io: “A chi?”
Lei: “A LUI”
Io (scoppiando a riderle in faccia): “A Lui?”
Lei: “Sì, ci hanno detto che sta per arrivare, tra poco passerà di qui. Dai! Dai! Dai! così gli facciamo una sorpres-
Io: “Senti, ma dimmi la verità. Tu stai scherzando, vero?”
Lei: “…”
Io: “Cioè, dimmi che tu non ci credi, a quello che dici”
Lei: “…”
Io (alzando un po’ il tono di voce): “Ma almeno ti pagano per questa televendita?!?”
Lei (con le lacrime agli occhi e stringendo la cartelletta al petto, come a proteggersi): “Ma che dici?”
Io: “Senti, se mi dicevi che stavi recitando una parte, io ti firmavo tutto e ti davo anche la mia scelta –meglio popolo, tra l’altro, partito sa troppo di burocrazia e vecchi parrucconi, se glielo dicessi a LUI forse mi metterebbe a capo di Tv Sorrisi e Canzoni in quattro e quattrotto– ma se mi dici che sei sincera e che ci credi veramente, allora no!”
Lei (implorante): “Ma perchè? Tu lo sai come si è formato l’oceano?”
Io: “…”
Lei: “Goccia dopo goccia!”
Io: “Senti, non infierisco perchè mi fai compassion-
Lei: “Dai non te ne andare! Dai! Dimmi come ti chiami! Scegliamo assieme il nome della libert-
Io: “SONO COMUNISTA, ANCORA NON L’HAI CAPITO? TI HO PRESA IN GIRO! NON ME NE FOTTE NIENTE DEL VOSTRO NOME!”
Lei: “Ah”
Io: “Già. Ora devo andare. Ciao”
Lei (abbassando gli occhi, in segno di resa): “Ciao”

Che vittoria di Pirro.

UPDATE:  ovviamente, tanto per non essere frainteso e mal giudicato -ci mancherebbe!- l’espressione ‘io sono comunista’ equivale ad iperbole ad arte messa in piedi, per liberarmi dell’importuna robottina ammansita et ammaestrata –insomma l’iperbole comunistoide sta alle piccole forzitaliote come il diddittì sta alle formichine laboranti et fatiganti, basta spruzzare un po’ di comunismo in faccia ed è fatta!-

27 Replies to “Che poi, vorrei sapere: li chiudono in una stanza e fanno loro il lavaggio del cervello o basta qualche gadget -della libertà-?”

  1. Povera Piccola Puffetta della libertà: l’hai trattata male e questo non si fa… nonono… cattivo tieffeemme!

  2. ahahaha!! Vittoria di Pirro, sì, ma so’ soddisfazioni!

    Spinta dalla curiosità mi sono avvicinata anch’io ad uno dei banchetti della libertà, quel tanto da permettere alla mia miopia di distinguere i faccioni dei liberi banchettari. Ma non sono stata ricevuta dall’accogliente entusiasmo della ragazzetta di via del Corso.. forse per colpa del quotidiano che tenevo sottobraccio? mah…

  3. magari la puffetta era anche di comunione e liberazione. aborro.

  4. Però è vero, l’hai trattata male. Ok, è dalla parte politica che tu non voteresti mai, ma questo ti da il diritto di urlarle in faccia? da queste parti si è solidali con la ciellepuffetta ( ti svegli, ti appioppano un gazebo ed una pelliccia, ti incitano ad incitare la gente a mettere crocette e arriva uno urlando… insomma, non mi stupirei avessi contribuito a creare una futura serial killer)

    Firmato: Fronte Libera CLpuffette

  5. Uso del blgo di tfm per ragioni puramente private: “NO NO PIAN, NON Sò MINA DE CIELE MI!!!” Solo difendevo la puffetta nella sua innocenza non contaminata e potenzialmente killer

  6. Pat: dici che son stato troppo cattivo?

    Fran: eh ma ti sei fatta sgamare subito 😉

    Virgh: desdina ha ragione…ormai ti abbiamo stanata! CIELLINA!

    Gandhino: 🙂

  7. Mamma mia, devi stare attento! Quella piccina ora si è spaventata per davvero e magari era la sua prima uscita! Forse non dovevi dire che sei comunista… dovevi dire un altro partito o un altro movimento! Ora le hai cacciato ancora più in profondo la convinzione che comunistibrutto!! ;)!

  8. qua nemmeno ci sono i gazebi degli ecs forzitalioti.

    ma in compenso ci sono quelli della sezione umbra della lega.

    si hai capito.

    non ci sono i motivatori puffi come a roma, non c’è nemmeno nessuno che firma qualcosa.

    i ci passo sempre, un giorno vado a chiedere. magari gli firmo qualcosa, chenesò, uno scontrino della coop, un biglietto del bus…o gli posso disegnare i baffetti di itler sul faccione di bossi.

  9. Essepì: che dovevo dirle, che ero UDEURINO? 😉

    Pat: il giorno in cui sarò davvero cattivo come gargamella mi riterrò soddisfatto!

    Viola: la sezione umbra della lega? però devi firmare: viadellaviola, con tutti i ghirigori possibili 😉

    Max: forse era davvero ciellina e il LUI a cui si riferiva non era quel ‘lui’. Aiuto, sono in ambasce.

  10. io avrei proposto Propaganda Duelle Libertá…

    Comunque non ho il diritto di voto perché M.

    Soluzione (M

  11. Massì, non si urla mai abbastanza con gli importunatori stradali. Siano essi di Forza Italia, di Euroclub o di altre amedeominghiate.

  12. Ma si dai… o almeno la lasciavi con un vigoroso e affettuoso bacio stampato sulla fronte. Questo si che smuove le ideologie e ne avresti fatto una potenziale compagna!!

  13. Utente 15: chiarissim (M

    Quadrilatero: LOL!

    Utente 17: le lasciavo un bacio con lo stampino a forma di falce e sinistra democratica, anzi LA SINISTRA E L’ARCOBALENO -quella mi moriva, mi!-

  14. virgh: se seeeee… dicono tutti così!!! 😉 però mi è piaciuta la frase in veneto, davvero!

    tfm: io ti appoggio in tutta la tua crudeltà. avrei voluto vedere la scena!

    e appoggio anche quadrilatero: dico NO a quei rompicoglioni di euroclub in via roma! e aggiungerei quelli dei comitati leninisti a palazzo nuovo.

  15. Ah perfetto. Avendo già programmato di dedicare la giornata di sabato alla fiera, vedrò di incontrarlo e salutarlo. Se vuoi gli dico che ho letto il libro su consiglio di desdina!

  16. ho letto tardi: comunque dopo l’urlata in faccia, da bravo comunista avresti dovuto mangiarti la bambinetta in un sol boccone. Allora -e solo allora- saresti stato cattivo come gargamella.

  17. ho letto tardi… da bravo comunista, avresti dovuto mangiarti la bambinetta in un sol boccone. Allora-e solo allora- saresti stato cattivo come gargamella.

    (forse il commento comparirà due volte, perchè prima devo aver combinato un casino. sono molto tecnologica!)

  18. un UPDATE che vale un blog!

    mike, io gli mando un moto di commozione…che se lo merita proprio questo giovanotto!

    mikabxl

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