La vita è tutto un calzino spaiato
Ci sono cose che non ci rifletti mai. Cose che fai in automatico. Cose scontate, cose che fermarcisi sopra potrebbe sembrare una vacua oziosità. Vivere da soli, autobastarsi, lavare piegare asciugare stirare piegare. I calzini. Mia madre diceva sempre: io lavo e piego e stiro, ma poi sistemi tutto tu, ché devi imparare. E io non gliel’ho mai chiesto, cosa dovessi imparare, e non l’ho mai capito, in quel tempo lì. Sapevo solo che il sabato e la domenica ad un certo punto arrivava il momento. Il momento di tutta la roba piegata per benino sul letto. E io ero costretto a smistare tutto –o così o pomì– La domanda immediata era: ma se ha fatto 30, perché non fa anche 31? Oggi forse ho capito. Però non gliel’ho mai detto, a mia madre, che forse ho capito. Ho capito, per esempio, che io sono quel tipo di persona che fuori tutto sembra bene e rassicurante –oh, non c’è volta che io esca di casa e che qualcuno, italiano o straniero, non mi fermi per chiedere informazioni: scusi, per prendere la tangenziale?- tutto a posto, dunque, ma appena apri l’armadio salta fuori l’iradiddio. I calzini. Mia madre li piegava e li lasciava lì. Come i libri. Di avventura, innanzitutto. Come i giornali di mio padre. Il corriere della sera, innanzitutto. Come i dischi di elvis, dei pooh o di mina. Le cose lì stavano e poi toccava a me farne quello che volevo. Che volevo e che potevo. I calzini. Potevo infilarli uno dentro l’altro, potevo appaiarli, potevo tirarli per aria o lasciarli dov’erano. Potevo. Lei, mia madre, non avrebbe detto nulla. E infatti non ha mai detto nulla. I calzini. Io i calzini li prendevo e li buttavo alla rinfusa nel cassetto. I dischi, li ascoltavo, di nascosto e non, come capitava. Anche i pooh, sì anche i pooh. I libri, li leggevo, senza ordine e senso, vorace e famelico. I calzini. Ci pensavo l’altro giorno, l’altro giorno che il tempo passa, l’altro giorno che ho cambiato milioni di case e milioni di armadi e milioni di cassetti e milioni di colori e milioni di facce: io i calzini continuo a buttarli alla rinfusa. E ogni volta me sto lì, in mutande e come un verme, a giocare alla pesca, e prendo i primi quattro e ovviamente sono tutti spaiati e ovviamente io, che sono sempre in ritardo, perdo quegli altri tre minuti che non potrei perdere e che mi faranno mentire –traffico! tamponamenti! catastrofi!– il tutto per cercare di appaiare quel che la pigrizia non ha fatto prima, per cercare di far quadrare i conti. Che prima o poi tornano, e quadrano. Ma nel frattempo mi permetto un lusso, il lusso di indugiare, euforico, davanti a tutti i miei calzini spaiati.
pensavo di essere l’unica…
strano che tu abbia scritto sto post – l’elogio dello spaiamento – proprio il 7 di novembre. é un caso? o i calzini oggi sembrano più spaiati del solito?
joujou
Perchè il 7 Novembre cosa è? Il giorno dello spaiamento?
Sei sempre il migliore! Auhauhauahuahauhauh!!
lo sao o non lo sao che noi giochiamo e rigiochiamo perchè noi non ci arrendiamo fino a quando non vinciamo?
e cmq, sta cosa dei calzini è sentitissima, io per esempio domenica ero seduta per terra a guardare, un po’ perplessa e forse un po’ scoraggiata, il contenitore di calze e calzini, incasinato come pochi ma alla fine ce l’ho fatta a dare un senso a quella cesta, credo…ma intanto il coperchio si chiude.
un tua collega di blog un giorno scrisse: “chi teme acqua e vento non si metta in mare”. allora, io ti dico: buon vento!
neru
p.s. corsera? che è, uno sport?
Jou: casualissimo. Ma poi: che giorno è il 7 novembre? 😉
Max: la festa nazionale del calzino spaiato
Neru: corsera? grazie per il buon vento. Un giorno qualcuno mi dirà: Qual buon vento ti porta? E io dirò Il buon vento di chi si è buttato a mare!
beh e tu comincia a nuotare!
per fortuna, vai in piscina e hai il certificato!
e cmq se vai in fondo al mare potresti sempre trovare coralli e perle preziose (ecco magari poi me ne porti qualcuna così mi faccio una collana!).
ah, magari stai attento a squali e sirene (che tutto sommato hanno il loro perchè).
ma poi, hai imparato a nuotare dove non si tocca? dai, al massimo ti si regala il salvagente con la paperella, rassicurante no? 😉
neru
anzi anzi. bene. segui la rotta (a naso non credo servano carte nautiche).
neru
dunque… tua mamma ascoltava i pù ed anche la mia ascoltava i pù…
Ne consegue che io e te siamo fratelli (vorrai mica il regalo per Natale, vero???)
dunque, dammi solo un minuto che mi concentro:
Virgh, noi due, blog-fraternamente nel blog-mondo e nella blog-anima 😉
(Cd e film no, libri sì, mutande rosse no, giacchetti di pelle o di velluto sì, anche usati sì)
beh allora se la metti così..
Io in occasione del tuo futuro viaggio pregherò per te il Dio delle cittààà e delle immensitààà
io mi sentivo in colpa a non piegare i calzini e quindi li piegavo spaiati, così come venivano.
Risultato: la mattina prendevo una coppia spaiata, poi un’altra, poi un’altra…finchè non trovavo due calzini uguali. E poi ripiegavo tutto nel modo assurdo di prima.
Minuti persi: circa 45.
Ah, ma ora non succede, a casa con i miei ho chi me li appaia.
struggente…
mikabxl
Giusta: mi verrebbe da dire beata te…;)
Mikabsxl: sappi che io piuttosto mi sto struggendo per capire se in qualche modo possa risalire al tuo nick. Ma mi sa di no. Tra un secondo mi arrendo. Mi arrendo.
ragà 🙂 siete troppo forti. Stendingovescion per tfm e tutti i suoi lettori soprattutto neru, che sei troppo ferte aò. E tutto sto vento che soffia su sto mare soffia pure su sta scogliera aò, quindi novvisporgete troppo aò 🙂
tfm: è amicca mia!!!! fa parte dei segreti di fatima…..sempre se ti ricordi.
esegeta prigisa et puntuale io.
Oh ma son rimasto solo io a non sapere niente di ciò che accade al nostro TFM?
Te pareva…
Scogliera: e tu che sei a picco fungi da frangiflutti
Viola: parli di mika? Segreti di fatima? mi sa che non mi ricordo. Comunque grazie per la puntualità.
Max: no non sei rimasto solo tu 🙂 però hai ragione, arrivo
non preoccuparti: pare che anche einstein li portasse spaiati. perciò: lasciati andare al geniale disordine 😉
p.s. credevo che infilare un calzino dentro l’altro fosse un’invenzione del mio ragazzo… invece è un’usanza che esiste!! 🙂
uffaaaaaaaa notti ricordi mai.
ma ci hai il gost raiter che ti scrive i testi? nossei tu?
🙂
vai qua:
http://senzaprogetto.splinder.com/post/14379783#comment-38731272
credo che non sia mikabsxl, ma mikabxl
bxl é l’abbreviazione comune di bruxelles
sono stato d’aiuto? adesso voglio uno spoiler personale..
stiui
Isla: ah meno male, allora. Sono in buona compagnia.
Viola: vado subito a rinfrescarmi la memoria. Scusami, ho bisogno di fosforo in questo periodo.
Stiui: anche io avevo pensato a brussels, ma non credo sia quello. Quindi niente spoiler 😉
mittico stiui.
ma che è lo spoiler?
io ragiono ancora in analogico, pardònnemuà.
Viola ho letto, ho capito il riferimento a fatima -che stupido- ma quindi era essepì sloggata? O un’altra amica ancora? Ma soprattutto, quante ammicccche siete? Io ne conto 4 -credo- Vabbè. 😉
Spoiler significa anticipazione di trama in gergo telefilmico. Se io dico che lorelai verrà sopressa come il sotizzo nella prossima serie, quello è uno spoiler 😉
none, nonera essepì sloggata.
dunque c’è viola, chessonoio, essepì che conosci pure eppoi ci è amica che sta a bxl.
anche lei fa parte dei segreti di fatima, di quando qui era tutta campagna. 😉
mì come siete giovani. io non ce la farò mai a dire spoiler nella mia vita quotidiana, però sarà bello sapere il significato. eh.
oh caspita scogliera grazie! dici? non è una presa per il lato b, eh? 😉
e che sei, profetica? con tutto quel vento che hai tirato, qui oggi non si stava in piedi. vento sulla scogliera, vento in pianura, qui è tutto un turbinio.
ma bene mi postasti e mi portasti, chè avevo il vento di spalle mentre stavo a camminà e a pensà. tè vist?
e poi. sullo sporgersi mi vengono in mente i prati verdi in irlanda che finiscono nel cielo, nel vento e nel mare. cosa c’è di più eccitante che sdraiarsi lì?! il limite di toppo può essere il baricentro?
ecco, lì proprio a picco è meglio non farsi sorprendere dal vento alle spalle che invece di essere una botta di culo diventa una gran sfiga se poi uno dovesse avere la labirintite…
cià, visto che sei a picco, ti auguro di orzare e cazza la randa!
neru
p.s. perdona! ecco adesso il contrario di forte cos’è, molla? 😉
ecco passavo di qui… e devo dire 2 cose. una c’entra, l’altra per niente ma mi permetto lo stesso:
1. io sono l’altra, insieme a mas, che o non ha capito niente o non sa niente. tfm, seriamente, ma che cazzo ce ne frega dei grandi centri commerciali per sole donne e mezzi uomini? ce voi dì andò vai? grassie!
2. sono una che guarda poca televisione per diversi motivi dei quali non gliene frega niente a nessuno. ma stasera ero a casa e mi arriva la telefonata di mammà che mi dice: accendi, metti sulla 7 e guarda, click. se mammà comada chi sono io per disubbidire? risultato: ma quanto è brava la bignardi? ma quanto è bravo marcorè? spettacolo.
conclusione: tfm se vai a lavorare per la bignardi e se non adesso poi, mi scommetto le palle che non ho, sappi che ti stimo, ti apprezzo e ti do pure il bacio accademico.
ok, finito. ciao
neru
Se un giorno andassi a lavorare con e per e su e di a da in su per tra fra la Bignardi credo piangerei di gioia per un mese intero, quasi come salire su un palco ed essere per un giorno il frontman dei Killers.
1. ecco, mi avete consumato i 5 minuti di notorietà che mi spettavano nella vita, siete contenti eh?? e io che li conservavo bene bene per l’intervista da Marzullo! Non vi perdonerò mai!
2. ciao tfm, mi presento. Per me Marzullo è quello che per te è la Bignardi.
Per me la Bignardi è quello che per tutti noi è Meredith Grey
3. se mai lavorerai con la Bignardi potresti spiegarle che un’intervista si compone di domande e risposte e durante le seconde lei è gentilmente pregata di STARE ZITTA PORCA MISERIA!
4. sì, sono juventina
5. tfm, tu che sei il mio opinion leader in fatto di telefilm, mi spieghi perchè Grey’s anatomy nn si chiama Izzie’s anatomy? mi spieghi perchè quel personaggio lì fa quella brutta fine lì alla fine dell’ultima puntata della seconda stagione di quella serie li’ che io ancora sono strutta di dolore? perchè fare una serie fantastica con una protagonista insopportabile? è stato un incidente o l’avevano programmato? nella seconda ipotesi possiamo affermare che si tratta dell’unico caso nella storia dei telefilm o puoi citarne altri?
6. kate e charlie si sono lasciati perche’ lei e’ figa e lui e’ un cesso e lei si e’ accorta he sowyer e’ un figo anche nella vita vera?
7. ma hai visto con chi e’ sposato mark sloan????
mikabxl
PS: confermo che stui vince uno spoiler
Mika: ti comunico che entri in questo blog da protagonista assoluta grazie alla juventinità e grazie al punto numero 7. Certo che lo so con chi è sposato! Con la figlia del mafioso nonchè moglie di Dylan in Beverly Hills nonchè ‘qualcosa’ in Quando si Ama!
Al punto 6 ti posso rispondere in privato se hai già visto tutta la terza serie di lost. Gli altri punti più avanti 😉
Ciao