Volo fantasma IV 560: “Occupiamo l’aeroporto!”

Apro parentesi. Un’altra, sì.
Tempo fa, qualcuno in un commento, ha scritto qualcosa in riferimento alle avventure che il nostro tapin TFM è costretto a vivere suo malgrado ogniqualsanta volta decida di prendere un aereo. Delle due l’una: o siamo nei paraggi della sfiga bella e bùona o la situazione degli aeroporti italiani è talmente allo sbando che il normale è ormai eccezione. Ecco la scarna -…- cronaca degli avvenimenti intercorsi tra le ore 19:05 di domenica 26 agosto e le ore 4:10 di lunedì 27 agosto.Ore 19:05 – Arrivo all’aeroporto –internazionale, ca va sans dire– di Catania.
19:12 – Espletate le volgari procedure di check-in, mi dirigo con un certo cipiglio al controllo elettronico. L’imbarco è previsto alle ore 20:55 all’uscita numero 6
19:35 – Dopo un tiramolla estenuante di un tipo davanti a me –scusi, ma il mac portatile non è che si rovina passando nel macchinario?– finalmente oltrepasso la barriera senza squillare. La tipa in divisa mi dice: Ha dei liquidi nello zaino? Atterrisco. Acqua e succo di frutta, dico. Sono 700 ml, non può passare, dice lei. Oh no, dico io. Oh sì, dice lei. Dobbiamo buttarli, continua lei. Oppure può berli adesso.
19:37 – Allegramente ruttando succo alla pera misto ad acqua minerale frizzante, raggiungo l’uscita 6. Mi metto a leggere “La pioggia prima che cada” di Jonathan Coe.
20:12 – Mi rendo conto che il tipo seduto di fronte a me sta leggendo “La famiglia Winshaw” di Jonathan Coe. Ohibò, penso, specie considerando che nel viaggio di andata io stavo leggendo proprio “La famiglia Winshaw”
20:44 – Vado al bagno, al bar -mezza minerale 1 euro e cinquanta: ecco perché al controllo ti fanno buttare i liquidi!-, al bagno, ancora al bar, infine arrivo al gate 6.
20:45 – realizzo che il monitor del gate 6 è spento. Mi dirigo al tabellone. Il volo per Roma delle 20:55 è previsto al gate 3. Il gate 3 è al piano di sotto.
20:50 – Il monitor del gate 3 è acceso. Dice: volo IV 568 ore 20:55. Guardo il biglietto. C’è scritto IV 560. Penso -come quando da piccolo non mi venivano le equazioni- C’è un errore di stampa.
21:10 – Alzo gli occhi dal libro. Tutto immobile. Allarme. Salgo al gate 6. Alcune persone in attesa. Monitor spento. Scendo al gate 3. Mi guardo attorno.
21:26 – Un tipo mi si avvicina Che numero è il tuo volo? 560! Dico io. Anche il mio! Dice lui. Ma lì c’è scritto 568! Dice lui. Lo so! Dico io.
21: 35 – Dopo adeguate sbirciatine realizzo che quasi tutti riportano sul biglietto IV 568. Mi allarmo.
21:40 – Una voce dell’altoparlante gracchia Attenzione attenzione il volo IV 56 sccccc -fruscio- partirà alle ore 22:10 dal gate 3. Una donna mi si avvicina, dice Scusa ma hai capito il numero del volo? No, dico io. Io ho il 560, dice lei. Pure io! dico. Decido di seguire questa donna.
21:41 – Una fiumana immensa di gente esonda dalle scale e si riversa al gate 3. Saremo un trecento persone. Mi sento come sulla metro B alle otto del mattino. Male. Tutti cominciano ad urlare. Siamo soli, siamo abbandonati, siamo agitati, siamo Lost. Noi e Loro. Ci siamo riuniti.
21:55 – Ci sistemiamo tutti a cerchi concentrici attorno a una decina di uomini e donne -i più facinorosi, i curvaioli, improvvisati agit prop miiicatanesi e ahòromani– Dopo un serrato conciliabolo si giunge alla prima drammatica verità:  il 560 e il 568 sono due voli distinti e separati! Nooooo. Per entrambi la partenza era prevista alle 20:55. Ma come? Ecco la seconda verità: il 568 porta un ritardo di nove ore e mezza. I naufraghi del 568 sono buttati qui al gate 3 da stamattina alle dieci. Vires deficiunt.

22:10 – Cerco di passare il tempo. Guardo le facce attorno a me e mi domando: 560 o 568?
22:20 – Il comitato dei dieci –soviet!– diventa sempre più insofferente. Una ragazza palermitana bionda, con i capelli a caschetto -da me subito ribattezzata Masaniella, Masaniella di questo grandissimo cazzo– sale sulla postazione da cui si accede alla pista e urla: Ohuuu, ascoltatemi, dobbiamo fare qualcosa! Qua non gliene fotte a nessuno di noi. Dobbiamo fare bordello, sennò non ci cagano. Propongo di occupare la pista e bloccare l’aeroporto. Ma dobbiamo essere almeno cinquanta. Chi ci sta? Nemmeno il tempo di finire la frase, e un tipo si fionda con tutto se stesso contro la porta a vetri di sicurezza. Spallata. La porta non si apre. Ma scatta l’allarme. Assordante.
22:27 – Arriva un poliziotto. Vocio e brusio. Stacca l’allarme. Individua lo spallatore e dice Mi segua. Insomma lo arresta.
22:32 – Arrivano tre addette dell’aeroporto. Urla, fischi, cori da stadio. Una di loro comincia a parlare. Parte la curva: B-U-F-F-O-N-I! V-E-R-G-O-G-N-A-T-E-V-I! MANCO LI CANI!
22:44 – A stento si riesce a riportare il silenzio dopo la gazzarra. Terza verità: il 568 è pronto a partire. Il 560 -il mio- invece partirà -come previsto- dal gate 6- BUFFONI!
22:57 – Al gate 6 calma piatta. Un signore ferma un tipo delle pulizie: Sono un avvocato, domani vi faccio causa a tutti! Il tipo delle pulizie dice E chi mninni futti a mmia?
23:01 – Realizzo che tra i miei compagni di sventura c’è anche Christian Giuffrida, calciatore del reality Campioni del cuore con Ciccio Graziani -come Giuffrida chi? Quello che stava sempre primo in classifica!-
23:02 – Masaniella arriva trafelata da non so dove. La accerchiamo. Lei dice: Siamo stati all’ufficio della polizia. Abbiamo sporto denuncia al prefetto –pensiero di TFM: e mo’ che minchia ccci trase il prefetto?!?- Comunque, continua lei, ho scoperto che -e qui fa una pausa da perfetta oratrice, di questo cazzo: e parla, stronza!- l’AEREO C’E’! IL 560! Ma –altra pausa, brutta notizia in arrivomanca l’equipaggio. Noooo.
23:05 – Un signore con i baffi e la divisa ci porta il Verbo. Dice L’equipaggio sta a Palermo. La compagnia ha predisposto un aereo che partirà a momenti da Palermo e arriverà a Catania per portarvi a Roma. Stramazzo al suolo. Un aereo da Palermo a Catania. Ma mi stanno pigghiannu pu’ culu?
23:07 – Un attimo prima di essere scuoiato vivo, il tipo con i baffi cerca di guadagnare tempo. Dice Aspettate! Calmatevi! Chiamiamo assieme il numero di Palermo! Silenzio. Compone il numero. Lui risponde a monosillabi. Chiude il telefono. Dice Ancora non si sa. Decido di andare in bagno.
23:12 – Bolgia. Masaniella sta urlando E NOI CHE SIAMO, STRONZI? E I NOSTRI DIRITTI DI MERDA? Chiedo ad una signora Ma che è successo? La signora mi risponde Non lo so, so solo che siamo stronzi. Io dico Ah.
23:17 – Faccio amicizia con un ragazzo siciliano che vive a Roma. Gli dico che sono laureato in Scienze della Comunicazione. Lui dice Ahh, fantastico! Io dico Insomma. Lui dice Io lavoro per una società che si occupa di comunicazione. Stanno cercando personale. Perché non vieni a lavorare con noi? Io dico Sìììì! Di che vi occupate, di preciso? Lui dice Facciamo vendite porta a porta.
23:23 – Il tipo con i baffi dice Nel frattempo l’aeroporto è lieto di offrirvi un rinfresco. Ci mettiamo in fila per i buoni pasto. Davanti a me c’è Giuffrida.
23:47 – Un panino e una birrapisciocaldo dopo. Masaniella è fuori di sè. Urla: E a noi chi cccce lo dice che in realtà il nostro aereo non è il 568 che fa avanti e indietro da Roma, e noi aspettiamo qua come STRONZI?
00:00 – L’aeroporto è deserto. Una voce dall’altoparlante dice Attenzione Attenzione il volo IV 560 si imbarcherà al gate 6 alle ore 00:45.
00:15 – Mentre rifacciamo il controllo elettronico -il bar era fuori- un ragazzo sui 19 anni –Roma, Corso Francia- mi si avvicina e dice: Posso chiederti un favore? Mi dai il tuo nominativo? Mio padre sta organizzando una causa contro la compagnia. Certo! dico io. Tuo padre è avvocato? No, risponde lui, è che je piace fà ste cose.
00:35 – Giuffrida è in un angolo con la testa china. E’ triste.
00:50 – Ci imbarchiamo.
01:55 – Atterriamo.
02:40 – Afferro mollemente la mia valigia.
E via, passerà la notte, in qualche modo. Masaniella ospiterà a casa sua una ragazza che doveva andare a Brindisi. C’è chi rimarrà a dormire qui, da qualche parte. C’è chi prenderà un taxi di gruppo. Come me. Chi va sulla Tiburtina? Mani che si alzano. Un militare che deve andare in caserma, una coppia di 45enni -mentre camminiamo all’esterno dell’aeroporto e incrociamo la squadra della Roma con un manipolo di tifosi che urla, qui, alle 3 passate del mattino “Un capitano, c’è solo un capitano!” e io je vorrei solo menà, a questi, la donna mi chiederà “Che fai nella vita, sei uno studente?” e io sorriderò e penserò a quel che è stato e che sarà e al lavoro di porta a porta che forse accetterò e dirò “Sono un precario”- e sorriderò ancora, mentre ci avvicineremo alla città e arriveremo a Largo Preneste e il marito e la moglie mi daranno il passaggio finale -l’ultimo miglio!- davanti a casa mia, dove per inciso –e sono le 4, adesso– ci sono 3 macchine di carabinieri e una decina di agenti e io per entrare a casa mia dovrò dire Scusate, mi fate passare? e sorriderò, infine, mentre mi spoglierò e mi metterò a letto, senza sonno e con gli occhi sbarrati e dirò, a voce alta: Che noia, viaggiare!

Qualsiasi riferimento a fatti, persone e compagnie aeree -la vergognosa Wind Jet- è puramente voluto e reale, soprattutto.

26 Replies to “Volo fantasma IV 560: “Occupiamo l’aeroporto!””

  1. Riflessione n.1: ci deve essere una relazione tra le avventure aeree di TFM e la costante presenza di Vip sui suoi voli (non so quale sia, ma ci rifletterò)

    Riflessione n.2: almeno hai trovato un lavoro, porta a porta, ma meglio di nulla….

    Riflessione n.3: Masaniella che fine ha fatto? e il signore arrestato? Non si fa così….non puoi lasciarci vivere nel dubbio

    P.s.: ho scritto una cosina sui figli unici, volevo linkare il tuo about tfm, ma non son capace… spero non sia un problema.

  2. Quindi La famiglia lo hai finito!

    Piaciuto?

    Visto che indirettamente te l’ho consigliato pure io… cioé… te l’ho consigliato ma avevi già iniziato a leggerlo! Mierda, che consigli del piffero che ti do..

    Questo nuovo mi manca ancora. Poi, se ti piace passa al duo banda dei brocchi e circolo chiuso. Il primo mi ha ricordato il mio liceo, il secondo mi ha predetto il futuro.

  3. Ehi! Bentornato (io ero assente perchè impegnato in un trobleshooting fastweb durato qualche giorno) !!

  4. Pat: ma infatti! C’è sempre un vip -…- sui miei aerei. Ma com’è? Masaniella l’ho vista scomparire nella notte con l’amica brindisina. Quello arrestato non si è più visto. Boh.

    p.s. non credo si possa linkare il what’s about, anzi sicuramente no, però fa uguale, conta il pensiero. tra figli unici… Passo a leggerti presto.

    Quadrilatero: certo che mi è piaciuto! Ho anche capito perchè tu mi dicesti che è il trionfo del ‘tutto torna’ e anche certe tue osservazioni sulla mia scrittura. Devo dire che a metà il giudizio era positivo, ma l’ultima parte è talmente strepitosa che non ce n’è. Alla fine ho fatto la standing ovation da solo. E poi la traduzione, per una volta, è da paura. Quindi ottimo consiglio!

    Max: grazie! passo presto anche da te per leggermi i tuoi arretrati.

    p.s trobleche?

    Ai blogger all’ascolto: scusate la mia assenza dalle vostre pagine ma il tempo è quello che è. TFM si sanguisuga il poco che c’è. Torno presto.

  5. penso che in fondo la normalità sia un’eccezione di questi tempi.

    e dopotutto, l’eccezionalità nella normalità è ritenuta più eccezionale della normalità nell’eccezionalità, credo e credo che sia bravo (e gli offro un premio) che riesce a districarsi in sto groviglio.

    bene, per il resto, ti prego, tfm, trasferisciti in aeroporto che ci si diverte un sacco a vederti ruttare in giro per i piani e ad affrontare altre gustose amenità!

    forte, masaniella è turnata e sta pazza ma …mi sa, poverina, che non ha mica vissuto il suo giorno da leone… o forse sì…

    neru

  6. tfm, magari il 6 settembre non volare.. perchè se ogni volta che voli te esce sto casino in aeroporto io non me la sento neanche di partire! e dai scherzo, che bello che sei tornato tutto fa fortuna e torna in patria a fare tutto fa precario, bisou

  7. mi viene in mente solo una cosa, che poteva andarti peggio. potevi sentirti dire:

    “I lanciatori non si preoccupano del ticchettìo: le bombe moderne non ce l’hanno…”

    iSleepy

  8. le frasi in dialetto mi han fatto morire dal ridere… e anche tutto il resto! almeno stavolta la valigia te l’hanno lasciata..

    grazie per i commenti, mi son quasi commossa ;_;

    è che tra lettere e scienze della disoccupazione non c’è molta differenza, ahimè. qualcosa faremo…

  9. Ciao TFM, sì me le merito proprio le vacanze, ma udite udite, mi sta venendo la febbre!!!! 🙂

    Spero che sul mio aereo non succeda nulla 🙂 e spero viavamente di trovarci I cugini di campagna 😛

    E cmq una volta ho viaggiato con wind jet, 5 ore di ritardo all’andata e 7 al ritorno….

    Besotes

    Sco

  10. Neru: però se mi trasferisco in aeroporto finisce il bello, non incontro più vip e non mi succede più nulla.

    Virgh: e va bene il 6-9 cercherò di starmene a casuccia mia

    Desdina: se ti consiglio Richler? Scherzi? Quel libro è un capolavoro dalla prima all’ultima sillaba. Peccato non poterlo gustare in lingua originale!

    Sco: ecco, CWD: come windjet dimostrare 😉 Aspirina!

  11. sei sicuro? mah!

    cmq, anche se non è proprio attinente al post, la cosa curiosa è che ho scoperto che favola nel diritto medievale è “una convenzione tra i membri di una comunità di vicini per regolare questioni di comune interesse”.

    ‘notte tfm.

    neru

  12. Tieffemme, il 6 resta a casina tua a pensare ad una piccola Penny che farà l’esame -penso- più importante della sua vita!

    Pregate per meeeeeeeeeeeee…

    Pauuuuuuuura!

    Penny terrorized

  13. Ma meno male che il tuo non ero il volo 815 altrimenti sai le fregole? 🙂

    Il Piccolo Gandhi

  14. Pat: no, non era la favola di Ambra 😉 Era un libro che ho finito di leggere e che narrava la vicenda di un tizio molto ‘favola’. Tutto qua. Lo so, era troppo criptico.

    Piccolo Gandhi: sai che ci ho pensato anche io? 🙂

  15. Non è vero dai…. è vero vero?

    Hai presente Casa Vianello quando la Mondaini dice Che noia, che barba, che noia? dopo che ne sono successe di tutti i colori?

    eheheh la tua chiusura del post mi ti ci ha fatto immaginare così!

    😀

  16. Tieffemme, dai calci nel sonno come la Mondaini? E soprattutto: dormi con un vecchio che legge sempre la Gazzetta, ogni santissima sera?????

    Penny dubbiosa :$

  17. Aga: verissimo parola per parola!

    Penny: no sono io il vecchio che legge sempre la Gazzetta -magari anche qualche libro, ogni tanto-

  18. Cose che non quadrano

    [..] e meno male, così almeno non mi si può accusare di essere un ‘tutto torna addicted’. andiamo a procedere con il todo non vuelve: 1) L’altro giorno sul treno roma-napoli intercity ho incrociato il presidente del Senato Franco Marini. Lui [..]

  19. Non sai che piacere, cara dissonante. E’ lo scopo primario di questo blog: far ridere gli altri alle mie spalle -ma anche in faccia!-

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