“Chi pe’ sti mari va, sti pesci pija”: potete vantare nel vostro palmarès la Cortellesi che vi fa l’occhiolino?

And so it is
Fabio Fazio e Nancy Brylly. La premiazione che credevo e invece. La Montessori che vince tutti i premi possibili per fiction edita -io rimango della mia idea, che è l’idea di Magica Trippy-. Valsecchi che fa la diva preziosa “Io nemmeno dovevo esserci qui, dovevo stare in vacanza, ma avete voluto premiare tutti i miei prodotti e…” e senza nemmeno dire grazie, tra l’altro. Il nostro presidente che sale per primo sul palco e ringrazia la giuria seriale. Fazio che si accorge di noi. Locke che premia i prodotti da noi premiati e chiude il cerchio. Il jingle che per fortuna ho registrato e che ogni tanto vado ad ascoltarmi, di nascosto però. Il regista di Little Mosque che spacca. Marrazzo che in effetti potrebbe fare il conduttore tanto è a suo agio sul palco. I Ridillo, che curano il live della serata, e che a quanto pare conosco solo io -Mangio amore io sono l’ape tu il fiore-. Laudadio che, in chiusura, dice “tutto questo non sarebbe stato possibile senza di loro”, loro cioè noi, la giuria, e ci fanno alzare in piedi e tutti i flash e gli sguardi e lo stupore -ma chi cazzo sono questi?- sono per noi -momento emozionante, ergo ricordarsi di aggiornare la classifica dei magic emotional moments della TFM-vita, questo entra direttamente alla numero 3, subito dopo quella volta che ho visto Marina del Grande Fratello a Trastevere e la prima volta che ho visto il cavalcavia della Tiburtina, quello che poi porta all’Auchan di Casalbertone, che ovviamente sta alla numero uno e chi lo smuove, quel momento-. L’Auditorium mezzo vuoto con la Cortellesi costretta a fare foto e tutti je parlano in romanesco e quindi anche io, anche noi, je dimo “Dajè Paola!” e lei si gira, fa una smorfia delle sue, mi guarda e mi fa l’occhiolino. Ecco, e poi-Adesso intermezzo. Presentiamo i personaggi. Sì, lo so, quando si scrive un telefilm prima si pensa ai personaggi e poi si scrivono le puntate. Ma siccome qua comando io, e siccome a me piacciono i dettagli e le facce e quello che non, ecco:
1) La Meccanica: le risate che non ti aspetti. E’ lei, romana de pomezia, a ricordarsi il nome del maggiordomo di Uomini e Donne -ristabiliamo verità- che incontriamo camminando per Prati. E’ lei che conosce la casa di Tor Vaianica e forse abbiamo pure fatto un capodanno assieme, è lei che, a Festival concluso, due giorni dopo, mi manda un sms e scrive: “lo so, caro TFM, che tu non segui più i telegiornali e stai meglio”, e sinceramente non so come abbia fatto -gliel’hai detto tu, Morgania?-, io ricordo di averne parlato solo qui, e non è possibile, almeno credo, e quindi concludo: legge nel pensiero. Ergo: superpoteri. Degna di Heroes. -A lei si deve il motto assurto a titolo di questo post, si sappia-
2) Le Sisters: come il sole e la luna, una molto ciarliera l’altra un po’ meno. Vengono da Roma -passando per Gela- e hanno in comune una certa propensione alla simpatica persecuzione. Tu prendi un vip o presunto tale e stai tranquillo che loro te lo restituiranno senza più gli organi vitali e sistema nervoso. Alte che più alte non si può -e tante, specie una- sono loro che amorevolmente tengono il posto a TFM: ai pranzi, alle cene, alla premiazione. E infatti l’unica volta che toccava a me prendere il posto a loro, me ne sono dimenticato. Per bontà e carineria ricordano Elizabeth e Jessica Wakefield di Sweet Valley High. A parte la non-bionditudine e la non-gemellitudine, ovvio.
3) L’ingegnere giramondo che ingegnere non sembra: faccia napoletana -pozzùoli, vabbè-, faccia simpatica da prendere a schiaffi -bonariamente, eh- è il vero esemplare bipolare e ciclotimico presente in giuria. Per dire: i primi cinque minuti che lo conosco sta già organizzando una petizione per spostare il telefilm iraniano e per poter vedere la lezione di Locke. Alla fine dei 5 giorni, mentre sto masticando un pezzo di lasagna misto al budino rosa, se ne esce con: “Sì, ma che palle sto Locke, sempre uguale!” Ecco. Ma anche Little Mosque. Mentre sono lì che me la sbellico se ne esce con un “Sì, però”. Ecco, è l’uomo del Sì però. Sebbene ancora io non abbia capito che mestiere faccia -un po’ come Chandler- viaggi di lavoro a Singapore, Australia, Africa, Polo Nord, Giamaica etc -credo faccia delle specie di televendite, comunque- è lui il vero collante della giuria, lui con le sue domande discrete. Metà inviato di Cucuzza e metà Puffo Brontolone.


4) Il romano che non si sente dall’accento: incrocio di regioni, come tanti d’altronde.

Ribattezzato Zorro da qualche simpatica fanciulla, ha delle evidenti frequentazioni con lo sport all’aperto e al chiuso. Fido vicino di banco di TFM nelle visioni più disparate et disperate, è lui il terzo elemento del terzetto con la meccanica. La triade. E stupisce, di Zorro, la sua pazzesca capacità di restare impassibile e sveglio anche di fronte ai piani sequenza di tre quarti d’ora. Mentre TFM se la ronfava allegramente, lui inforcava i suoi occhialetti e via, concentrato come nessuno. L’uomo senza sonno.
5)
Il calabrese ragazzino che pare siciliano: silenzioso, solitario, faccia pulita da bravo ragazzo, sempre con i suoi fogli tra le braccia. E’ l’alter-ego delle sisters. Tanto quelle facevano baccano con i vips, tanto lui otteneva lo stesso risultato in silenzio. Foto, filmati, autografi: anche se magari non aveva la più pallida idea di quale starlettina avesse di fronte. E’ lui che mobilita un discreto numero di pettegolezzi -“Ma Alexander è sexy?” “Sìììììììììì”-, rispediti al mittente da un bel “sono zito, al massimo ci esce un’avventura”, no non sarà, e dalla sua chimera bionda che risponde al nome di: Martina Stella. A lungo agognata ma mai raggiunta. Povero Calimero.
6) Il blogger venuto dal Nord ma sempre de Roma, suo malgrado. Blogger e scrittore e sceneggiatore. Profilo comune in questa giuria, a quanto pare. E’ con lui che TFM sfoga la sua vis polemica: siamo nella stessa squadra, però, contro tutti quelli che pensano che in Italia le fiction siano così deprimenti perchè così deve essere, che la donna debba essere scimunita perché così deve essere, “perché l’Italia è così, è razzista”. E’ lui a compiere l’atto più sovversivo di questa giuria, rifiutandosi di versare, in nome del sacro principio del “non rendiamoci ridicoli, per cortesia”, i due euro per il regalo al nostro Presidente di Giuria. Robin Hood.
7) I due venuti da non so dove,
a spiegarci come deve essere la fiction italiana, a spiegarci che Italian Sud-Est è un film underground -“Che intendi per underground?” chiede TFM, “ehm ehm, cioè” risponde quello-, a spiegarci la composizione psico- sessual- attitudinal- sdraiabil- scopabil- lombrosiana della giuria. Gli unici a migrare decisamente verso la giuria dei tv movie, quando hanno capito che non c’era trippa per Il Gatto e la Volpe. Anzi no, Gargamella e Birba.
8)
Il giornalista di Napoli: potenzialmente tra i finalisti di un ipotetico premio “Chi è il più malato di Lost nel mondo”, è riuscito a fare sette milioni di foto di Terry O’Quinn e quando già credeva di essere riuscito a farsela da solo con il pelato è arrivata l’invasione degli Ultracorpi a impedirgli la gioia suprema. E’ anche quello che ha generato maggiore incredulità in TFM: “Ma come, ancora non hai visto la terza serie? E quindi non sai che? E quindi il 3×06 e il 3×08 che hai visto? Non ci hai capito nulla? E quindi non hai la più pallida idea di chi sia la splendida Juliet?” Domande angosciative cui rispondeva con un sorriso calmo et disarmante. Un piccolo Gandhi.
9)
La dolce fanciulla torinese –a proposito, folta e nutrita la curva piemontese, e un po’ ho contribuito pur’io- che quando ho saputo che aveva 21 anni ho fatto un balzo nella sedia. E’ lei che ha capito tutto dalla vita -Ma quale sceneggiatrice, io voglio lavorare nel montaggio!- ed è anche la dimostrazione vivente che i giurati di Sorrisi non erano tutti come io li ho dipinti -male- dal primo istante. Anzi. Per quello che ho conosciuto di lei, molto Fatina Bionda ma con le palle: d’altronde, il suo intercalare preferito era “minkia”, con la k, specie quando si avvicinava Alexander, con la x.e poi, e poi, rullo di tamburi e si cammina per Prati alla ricerca di cibo, quattro a quattro –in fila per quattro con resto di pizza alla pala-, un boccale e mezzo di birra, qualcosa che non ti aspetti, e tutti i telefilm del mondo, Addison e McSteamy, e “TFM ma lo sai che sei sputato sputato Nicola Savino?” “No, quale Savino, da come parli me pare Silvio Muccino”, e Save the Jury Save the World, e Spoilero/Non spoilero questo è il vero dilemma dei giorni di oggi, e il traduttore ragazzino catapultato in mezzo ai pazzi, e quello che sta per finire, e forse c’è ancora tempo, e il brindisi che non abbiamo fatto –ma si può?-, e le facce che sfilano ad una ad una, ciao e arrivederci, ciao e addio, e fuori, all’aperto, piazza risorgimento e non so più che ore siano, e adesso veramente è finita, e la dolce torinese con le palle che si commuove e anche le sisters, ma la diga non crolla, per fortuna, ma insomma è curioso, sembra davvero la cena dopo la maturità, quando sai che molti di loro non li rivedrai più, qualcun altro magari all’università, con qualcun altro magari qualcos’altro, e aspetta! aspetta! c’è ancora un codazzo che si vorrebbe alcolico e invece dura il tempo di una vicina di casa che bussa sul muro -sono le quattro, le cinque di una domenica mattina- e lo scopro infine, che ore sono, quando imbocco il ponte di Tiburtown ed è già alba con un chiarore che mi appare beneaugurante -se mi volto indietro, cosa trovo?- e penso che se fossimo davvero in un telefilm, questo sarebbe il momento Cold Case, con la musica strappatutto, e i titoli di coda. Sì, i titoli di coda.

P.s. Dottore, dottore, zi ho prooovato.

45 Replies to ““Chi pe’ sti mari va, sti pesci pija”: potete vantare nel vostro palmarès la Cortellesi che vi fa l’occhiolino?”

  1. Cioè ma davvero tra i tuoi tre momenti fondamentali c’è la vista dell’Auchan di Casalbertone? Grazie per il traduttore ragazzino cmq… preferivo ggggggiovane!

  2. e per la serie: TFM tira fuori i cadaveri dalla memoria di paturniosa: i Ridillo e Sweeet Valley Hight… Ufff…. mi sa che in quanto a memoria occupata da roba inutile ce la giochiamo…

  3. “non rendiamoci ridicoli, per cortesia”

    Grande uomo!!!

    Bionda 21enne piemontese?

    Se non fossi fidanzato ti chiederei il cellulare 😀

    Sì, qui il minkia va molto di moda.

  4. si potrebbero tirare in ballo le gemelli odiose di PrimiBaci, susin e susot, susan e susette, non ricordo più i nomi di quelle francesi boccolose…

    Ridillo? io rilancio con “vorremmo tutti un mondo nuovo, un mondo nuovo, ma il mondo nuovo da solo non verrà” la la la

    fammi capire, lei che esce dalla pizzeria col cartone in mano e sale in auto incrociandoci sull’uscio? quel momento lì? al numero due? 🙂 Tu sei matto. è un episodio della mia vita che avevo rimosso 🙂

    dArio

  5. NvL: certo che esistono ancora, sennò alle premiazioni chi ci mandano. Oh, a me piacevano e poi mi ricordano tanto una certa fase della mia vita, una fase da matricola diciottenne -credo- all’università di palemmo.

    Traduttore: per diventare ggggiovane dovrai aspettare qualche anno. Quella dicitura vale per gli over 27, almeno. Noi seventies per esempio ci sentiamo tanto gggiovani e portiamo i pantaloni a vita bassa e guardiamo TRL -plurale maiestatis-

    Paturniosa: ma almeno ti sei accorta che era da un po’ che non rispolveravo roba inutile? Tanto mi trattenni che alla fine me ne uscii con le gemelle Wakefield -una delle due, quella cattiva, ebbe comunque un altro po’ di celebrità facendo la poooorca a Doson Cric. un giorno faremo a gggara

    Quadrilatero: sai che tipo 5 o 6 persone erano di torino. E la ragazza bionda se non sbaglio legge queste pagine. Se ti sfidanzi…

    Dario: Al numero due, certo! Vuoi mettere aver incontrato il mio personaggio preferito di tutta la storia dei reality show di tutto il mondo? Ricordi che grazia e che splendore? 😉 Ho visto anche Rocco, Salvo, e qualche altro rigurgito, ma insomma vuoi mettere la gattamorta? Io piuttosto avevo del tutto rimosso le gemelle odiose di primi baci: maledetto! Ero rimasto ad annette e a justine e allo spinoff di helene. Ma adesso le gemelle susette non mi faranno dormire!

  6. Capisco ggggggggiovane….

    Cmq io ricordo benissimo Sweet valley high e la bionda che poi, ani avanti, zoccoleggierà con Dawson—-

  7. No te lo devo chiedere….

    THAT’S WHAT’S FRIENDS ARE FOR?????????

  8. Dovremmo metter su un “comitato di liberazione della fiscion italiana”! Un se regge più!

  9. bene, bravo bis! allora…semper fidelis!

    posso chiamarti tieffemmuccio (nel senso di nominarti, sia chiaro, eh)? perchè, sai, mi sono commossa.

    ma poi porc…la cortellesi, la mia preferitissima, che ti ha fatto l’occhiolino! che nervi, che invidia. per fortuna non mi interessano gli autografetti o le iconcine dei personaggi famosi, altrimenti avrei fatto carte false ma…lei è bravissimissima! fortunato, ah il tuo carisma!

    neru

  10. Che poi, metà delle volte che vedo due gemelli in tivvì, in realtà è uno solo che fa il fesso per due.

    Ok, non c’entra nulla ma fa lo stesso.

    Ok2, mi sfidanzo e torno.

    Per curiosità, la biondina era pro o contro il regalo al presidente di giuria? 😀

  11. Uff, giuro che zi provo a odiarti… ma poi mi tiri fuori un post così…

  12. mi è piaciuto come hai parlato di tutti…ovviamente mi sono emozionata con la descrizione delle sisters…quasi le lacrime…soprattutto in questo pezzetto:”E infatti l’unica volta che toccava a me prendere il posto a loro, me ne sono dimenticato”

    non abbiamo passato l’ultima sera della giuria insieme…tristezza..se fossimo stati insieme si che avremmo fatto il brindisi…mi sono ritrovata al tavolo con gli “inutiloni” o”comparse”della giuria (come i sopravvissuti di lost che non hanno ruolo e non l’hanno avuto neanche nel tuo post!)…per fortuna, a parte mia sorella, c’era il “calabrese che pare siciliano”….zi dobbiamo provare a non perderci…almeno quelli che viviamo a roma…

  13. 1. w magica trippy (con il vestito di raso piroette tu mi fai! con le tue gambe plurisnodate l’emozione che ti dà…)

    2. purtroppo è vero: noi torinesi diciamo minchia ogni 5 minuti. e la colpa sai di chi è??? di voi siciliani! 😉

  14. Traduttore: a parte il fatto che ho cambiato le canzoni da due giorni, ma Dionne Warwick era un rimasuglio di un telefilm austriaco che abbiamo visto in cui “in good times and in bad times” la faceva veramente da padrona!

    Stanton: mettiamolo su, dài, tanto comitato più comitato meno, in Italia.

    Neru: tu puoi chiamarmi come vuoi 😉

    Più che carisma credo si sia trattato di sguardo a casaccio buttato sotto al palco, dove tieffemmuccio stazionava defilato pur di non finire in nessuna foto compromettente 🙂

    Quadrilatero: la ragazza bionda credo fosse del partito “o mio dio bastano due giorni di full immersion e guarda come ci siamo ridotti, vabbè dai partecipo sennò pensano che sono una pezzente” che poi, ad occhio e croce, era pure il mio e di qualche altro. La maggior parte invece no, l’ho vista contenta, proprio.

    Utente anonimo1: chi sei? 😉 Almeno spero di aver più o meno centrato il tuo dipinto.

    Utente anonimo2: non mi perdonerò mai di non aver tenuto il posto a “tia e a to’ suoro”. Mai. Comunque zi proviamo, zi proviamo.

    Desdina: il “minchia” di voi torinesi è adorabile perché “soave” e “delicato”, e spurgato di tutte le incrostazioni sguaiate dei palermitani, per i quali le vocali non hanno inizio nè fine. Comunque fa piacere diffondere il verbo della “minkia” 🙂

  15. Cavolo, quando ci sentiamo in privato -atmosfera intima cala su di noi- mi devi spiegare chi sono alcuni dei personaggi principali di questo post!! Che commozione sentir parlare di me 😛

    by Il Piccolo Gandhi

  16. Paturniosa: bbbrava. Allora dico a casa che abbiamo ospiti a pranzo 😉

    PiccoloGandhi: pensavo fossero tutti abbastanza riconoscibili…comunque ti ragguaglierò. Tanto so già di chi vuoi i nomi…:)

  17. Devi sentire la mia ragazza torinese che dice minghia…

    Tutto tranne che soave e delicato.

  18. potrei dire molte cose la riguardo, ma mi limiterò a due:

    1) i Ridillo sono indimenticabili, mi ricordo ancora quando passavano su tmc2. Ah! rimembro l’adolescenza!

    2) Mi dici, per curiosità, quanto tempo c’hai messo su gugol a trovare il cognome delle gemelle di Sweet Valley High? (ho sempre invidiato i loro capelli)

    baci!

  19. si si si evvai per il cussscusss al pesce. chi non si è espresso, è timido, mi sa. se poi penso all’ospitalità dei siciliani – per la mia esperienza – allora sono sicura che tfmom è contenta di mostrarci la sua abilità! allora? (e qui si ode uno sfregare di mani) quando si organizza la gita della blogsfera?

    neru

    p.s. eh, no tfm ma tu mi escludi dal sondaggio estivo! come faccio? voto a caso? a piacimento?

  20. buonasera, sig spergiurato Tfm la smetta per darsi un tono di usare il plurale, della Sua veneranda età c’è solo Lei che guarda trl!;P

    (ehm.. anch’io mi autoinvito al cus cus)

    distinti saluti

    (ps: la mia coinquilina è torinese e concordo sulla scarsissima soavità del suo “minchia” quando s’incavola)

    (ps2: i ridillo li conosciamo in tanti, siamo una massa silenziosa ma ci siamo)

  21. Tfm, vedi di procurarci un candidato plausibile nel sondaggio oppure sappi che mi costringi a votare per il Mullah Omar! Io t’ho avvertito! 🙂

  22. Pat: Sìsì dei fiori vanno benissimo. Me la mandi in solluchero. Se poi apprezzi anche il suo cus cus diventi la sua migliore amica seduta stante -mia madre è una tipa gggiovane, ascolta tzn frr per dire: vabbè parlerete d’altro :)-

    Felson: allora dico di aggiungere un altro posto a tavola. L’avrei fatto anche senza sondaggio, sia chiaro! 🙂

    Quadrilatero: LOL!

    Nur: ahhhh Tmc2 con COLORADIO! Per le gemelle ci ho messo poco, perché ho digitato “gemelle high” (non ricordavo nemmeno il titolo per bene, lo ammetto) ed è venuto fuori il sito che ho linkato nel post (con foto del ventesimo secolo)

    Neru: sì sì penso anche io alla timidezza altrui, però non sanno che si perdono. Ad oggi siete in tre, quindi prima o poi si organizza 😉 P.s. mica ti escludo! Tu fai così: sintonizzati mentalmente su TFM e su quello che hai capito about him e poi zac! scegli. Puoi anche mettere un nome a tuo piacimento nell’opzione ‘other’.

    Nur2: eh no, se metto la foto è facile! E poi da qualche parte su queste pagine una fotina di TFM è apparsa. Ma è un ago nel pagliaio, lo so.

    Virgh: e vabbè, alla nostra età che ci rimane? Solo di dover assistere alle folle ragazziniche che vanno in visibilio per jesse mc cartney -che io credevo bis-nipote di Paul e invece è un brufoloso pischelletto che ha recitato con AVA- e fingere di sapere chi sia Lindsay Lohan e perché tutti ne parlino.

    Ok, siete in 4.

    UAU: dici che nessuno dei magnifici 8 ricorda TFM? Lo dico anche a te. Puoi anche scegliere l’opzione ‘altro’. Qualche buontempone -so chi sei- ha scritto ‘Oliver Skardy’ 😉 Quindi fai te

  23. Da brava Jessica Fletcher (ta-tan-tan-tan) ho trovato l’ago nel pagliaio (credo) e ho votato al sondaggione dell’estate.

    Voglio diventare la miglior amica della tfmom (meraviglioso), dille che so a memoria “Non me lo so spiegare” e “Ti scatterò una foto” (non perchè mi piaccia titti, ma perchè mia cuggina mi ha obbligata a sentirla per ore… 😉 )

    P.S.: sono piemontese, ma non dico minkia, è un problema?

  24. No, Pat, non è un problema, anche perché nemmeno io, che sono contemporaneamente piemontese e siciliano, dico mai ‘minkia’. Insomma gira che ti rigira siamo tutti piemontesi. Che poi, a pensarci bene, data la nostra storia, non è poi così strano. Oggi mi sento molto Camera-Fabietti.

  25. “Oggi mi sento molto Camera-Fabietti”

    lollissimo.

    c’è una cena al cus cus e non sono stata invitata? ho pure fatto il sondaggio, sto scaricando un medico tra gli orsi, ti ho trovato il Tutto Torna (o come lo chiami tu, cheppoi è pure scomparso dalla colonna….).

    insomma, reclamo un posto al desco!

  26. Guarda, a meno che tu non nasconda sotto la maglietta il fisico di Del Piero o Clooney (del resto ogni uomo ha un suo segreto inconfessabile), l’unico in cui riesco a vederti – ma dopo essermi sbronzato di brutto, e dopo aver ricevuto una titanica botta in testa che mi fa parzialmente perdere la memoria e dunque distorcere l’immagine che ho di te – è Augusto De Megni. Ma siccome non voglio votarlo perché mi sta sulle balle, mi scervellerò ancora qualche giorno per poter utilizzare a dovere l’opzione “other”, prima di cedere definitivamente al Mullah Omar per frustrazione e sfinimento.

  27. Mauritania: faccio un salto. Grazie.

    Viola: ma ti pare che non ti invito?!?!? Sai come funziona a casa TFM: ognuno fa un po’ come je pare. Il Tutto Torna se ne è andato in vacanza, mi ha mandato una cartolina, dice che sta bene dove sta e mi manda anche a quel paese. Ad ogni modo, il posto è tuo -anche perché poi, in qualche modo, voglio la serie di Un medico tra gli orsi!-

    Uau: ok, ma sappi che votare il Mullah Omar è troppo facile! Come dire, l’ho servita su un piatto d’argento -e dire che non ho inserito altri nomi pazzeschi cui nel corso degli anni mi hanno associato-

  28. “ognuno fa un po’ come je pare”

    e che è: la casa delle libertààààà?!!

    uhggesù.

    mannaggia, pensavo che il posto fosse mio per la mia simpatica verve. e invece….

  29. Ma nooooo! Nel senso che non c’è bisogno di inviti formali e accademici e notarili. Tu mi dici: Tieffemme ci sono anche io -puoi anche solo fare un fischio- e tu ci stai. Una con la tua verve ha il posto assicurato in tutte le cene e tutti i pranzi. Sennò come faccio a comunicare con gli invitati inglesi e americani? Quantomeno come interprete, ma sei fondamentale! Essenziale!

  30. Ah mbè!

    ténchiu.

    Infect ai spic inglisch veri uell.

  31. mi permetto e dico: grazie pat. ho chiamato così mammà per la chiara ‘inglesitudine’ del nostro e la dichiarata giovanilità frizzante della genitrice. ma ne approftto per chiedere se la fletcher può aiutare la marple nella sua ricerca (possiamo parlare di grandi cartelloni?). e soprattutto non c’è qualcuno dell’ala romana che ci può aiutare? altrimenti io voto per rat-man…o nick carter.

    neru

  32. Grande scrittura, caro TFM… l’avevo sospettato leggiugghiando qualcosa di tuo, ma il blog mi ha divertito, e il mio profilo esce alla grande. Robin Hood? forse… però a lui andavano tutte bene e le donne gli cadevano ai piedi, io ho scatenato le ire della nostra cara organizzatrice e ho rimorchiato solo un quarantenne col ventaglio!…

  33. Robin: LOL! Qualcuno direbbe: meglio il ventaglio che niente. Però insomma…E’ anche vero che è durata troppo poco per fare una stima attendibile. Sì, Robin Hood conquistava, ma aveva più tempo. Ecco, diciamo che era una questione di tempo. Alla fine anche la Falsa sarebbe crollata ai tuoi piedi, lo so.

  34. Che dici, ci riprovo il prossimo anno così mi ritrovo la Falsa e la corteggio per piegarla al mio volere e poi…abbandonarla piangente e disperata in una squallida camera d’albergo? Una sottile vendetta…

  35. Decisamente sì. Un attimo prima di lasciare la squallida camera d’albergo chiamami: anche solo per poco, ma voglio vederla piangente e disperata e dirle: “è una scelta stilistica?”

  36. mi fai morire… ma come ti vengono? cmq stavo proprio pensando alla scena di te che re-incontri i tuoi colleghi de La Squadra… bella squadra di merda! Far finta di nn conosceri ed evitarti come un mendicante che va a chiedere l’elemosina… conferma l’opinione che ho di certa gente… figli di papà che non hanno idea di cosa sia la vita, sulle loro belle poltrone comode con un tiepido fuoco sotto il culo. UN FALO’ ci vorrebbe! (eh sì, quando son razzista io lo sono fino in fondo, mica come quegli altri squallidoni di sceneggiatori di Caterina & co. razzisti-buonisti)… Un piano ci vorrebbe anche per loro… Una specie di Fantomas che decima ad uno ad uno tutti i componenti delle varie CASTE e addossa la colpa dell’uno sull’altro…

  37. forse è meglio limare un po’ certe affermazioni. Che ne dici? Il senso non cambia ma toglierei le parolacce (non si sa mai che qualcuno leggendo si offendesse, sai l’ironia non è un bene comune!)

  38. Sì è vero l’ironia non è di tutti. Tra l’altro il ‘come’ cambia spesso il ‘cosa’ e quindi anche le parolacce. Ma credo anche che queste pagine non vengano lette da nessuno, quindi non c’è pericolo che nessuno possa fraintendere il commento di un blogger amico di TFM. Così come tra l’altro non c’era pericolo che qualche serial a caso vincesse qualche premio al Roma Fiction Fest. Comunque mi piace molto l’immagine di Fantomas che poi si adatta ben bene ai miliardi di CASTE che infognano l’Italia.

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