L’insostenibile leggerezza di quando sei a metà tra due case e speri che tutto finisca, anche se il bello è proprio il durante

Sarà l’effetto serra, sarà l’effetto Prodi (che stia per svanire?), ma questo bel teporino (che stia per svanire?) che mi accarezza i capelli e il viso mentre me la scammino di notte in canzolcini corti non mi dispiace affatto. A me e al mio trasloco, in via di completamento. Mancano giusto quattro robe e ho finito. A proposito, chiedo consiglio: che fare con le cose cui sei tremendamente affezionato ma per un motivo o per un altro (1: mi fa male la schiena da morire, anzi ho già prenotato un ciclo di fisioterapia; 2: mi sono rotto i coglioni) sei fortissimamente tentato di lasciarle in pasto agli inquilini che verranno? Svolgimento: la mia scrivania Ikea che sembra professionalissimissima ma che è costata solo 35 euro. L’ho già smontata e rimontata 6 volte in un anno e mezzo. Non ne posso più. Vi dirò.

Dicevo: ieri ho dormito per la prima volta in casa nuova (tra l’altro sul ciglio della strada, mentre rincasavo ho intravisto Ignazio Scardina alla fermata dell’autobus), non prima di aver fatto avantandrè per la città duecento volte. Se per caso avete visto un TFM travestito da MuloFrancis o viceversa, beh quella specie di albero di Natale equilibrista con mille borse e scatole ero io. E ora sapete le mie fattezze. ‘Nsomma, verso le 22:45 me ne stavo tapin tapino a cibarmi con un bel piatto di tortelli (“sfòndati, il trasloco mette appetito!”), quando ad un certo punto, a un punto certo, uno dei bimbi (stiamo parlando dei 1987 boys che, se qualcuno non lo sapesse ancora, mi son stati imposti dalla democratica padrona di casa) viene in cucina e mi fa:

 “Senti, TFM, che tu sappia la metro, a quest’ora, è sicura? C’è qualche pericolo?”.

Io ho interrotto la mia cenin cenina, mi sono alzato, gli ho messo una mano sulla spalla e, con fare paterno, gli ho detto: “A meno che tu non abbia intenzione di andare a sconcicare gli ubriachi e i pazzi e gli assassini che, ovviamente, bivaccano in tutte le fermate della metro, specialmente in quella dove tu ti stai recando, e se non hai intenzione di camminare solo soletto nei pressi delle stazioni, e se non hai intenzione di fare il cittadino onesto e probo che si mette di traverso a tutte le rapine e i furti con scasso che tempestano la nostra meravigliosa città, beh se non hai tutte queste intenzioni, direi che non corri pericolo, appapà”.

Lui è uscito, ma dopo appena mezzora è tornato. Avrò detto qualcosa di sbagliato? 

5 Replies to “L’insostenibile leggerezza di quando sei a metà tra due case e speri che tutto finisca, anche se il bello è proprio il durante”

  1. (lo so, dovrei richiamare, ma oggi non è proprio giornata, zero, nero totale, testacheimplode, niente. ciao, , è sempre bello sapere che qualcuno tutto sommato ti pensa, d.)

  2. E’ sempre bello sapere che qualcuno tutto sommato pensa a d.

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