C’è poco da stupirsi. È così che va il mondo. I bambini, questi sconosciuti.

Cioè. Fino a dieci giorni fa per me i bambini erano un’unica, indistinta massa informe. I bambini: una roba che nasce, e cipicicipì, cresce, e come sei carino, cresce ancora, e che palle non si fermano mai, cresce ancora, e un dito al culo è più gradevole. Da quando invece ho dato una sterzata alla mia vita, ho capito che i bambini si dividono fondamentalmente in due categorie  definitive (ricordate la campagna di qualche post fa?): 

1) I bambini che hanno un curriculum più ricco del mio.  
Del tipo: “ciao bimbo francesco decenne, dimmi un po’, hai già fatto delle recite in vita tua?” “No, recite no, ho fatto un musical di due ore e mezza su robin hood. Io ero robin hood”.
 Oppure: “ciao bimbo filippo dodicenne, dimmi un po’, perchè vuoi partecipare al nostro laboratorio video?”
“Perchè mi piace la fotografia e il video”
 “Ah, bene. Se ti va, possiamo spiegarti come usare…”
“Ma fate anche montaggio?”
“Che domande, bimbo filippo. Certo che lo facciamo. Ma non mi pare il caso di correre…”
“No, perchè io monto”.
“Ah. Tu monti. E che programmi usi?”
“Avid”.
“Ah. E, di grazia, come fai?”
 “Beh, lavoro (come schiavo? n.d.b.)  in un negozio di fotografia, e così mi diverto a montare filmati”.
 O ancora: “Ciao bimba dorotea decenne, ho visto che tua mamma ha uno strano accento, da dove viene?”
“Lei è francese, ma io sono romana romana”
“Ah, bene, e parli anche qualche parolina di francese?”
“Veramente io parlo 4 lingue: italiano, inglese, francese, tedesco. Vuoi che te lo dimostri?”.
 E infine: “bimba marcellina settenne, cosa vorresti fare da grande? la ballerina? la cantante? l’attrice?”
“Veramente io sono già un’attrice. Ho fatto due film, uno con Michele Placido, l’altro non me lo ricordo. E, prima che me lo chiedi, parlo inglese, italiano e portoghese. E da grande farò la giornalista, e prenderò il posto di Gigi (casomai Didi, piccola stronzetta, n.d.b.) Leoni del Tg5, che tanto nel frattempo sarà vecchia e io prenderò il suo posto”.2) I bambini che ne sanno infinitamente più di me alla loro età. 
Del tipo: il bimbo manrico, novenne quasi e mezzo, protagonista assoluto di queste giornate accaldate e del nostro fantastico cortometraggio, si rivolge alla sorellina, la bimba undicenne Lucia e le dice: “Zitta, puttana”. Alchè TFM paternamente sorride e così apostrofa il discolo manrico: “Ma zitto tu, che manco sai cosa vuol dire quella parola”
“Puttana, oppure prostituta, che è colei che vende il proprio sesso agli uomini, altrimenti se lo vende alle donne è una prostituta lesbica”
Oppure: il sempre mitico manrico, sempre novenne quasi e mezzo. “Io da grande voglio andare nella Marina Militare”
“Ma vuoi andare a fare la guerra?”
“No, voglio portare la pace nel mondo, voglio esportare la democrazia”
E infine: ancora lui. “io a scuola, quando la maestra spiega ed è in classe, me ne vado in giro per la scuola, che è più divertente. Una volta in bagno (contestualizzo: bagno di scuola elementare, n.d.b.) ho trovato un giornale che diceva che una donna stava facendo un xxxxino al suo uomo che aveva un piercing sul cxxxo e così le è rimasta impigliata la bocca sul cxxxo e non riusciva più a parlare se non facendo uno strano suono tipo “hhhhh” (fa proprio l’imitazione) e così sono andati all’ospedale. Ahahahahah”

A TFM gli piglia un gran mal di testa (tipo Bobo in Nanà Supergirl). TFM, quello che a nove anni non vedeva l’ora di diventare grande per giocare nella nazionale di calcio e potersi mettere in piedi sulla traversa e buttarsi per evitare i goal avversari (riuscendoci, ovvio), un po’ come Bruce Harper in Holly e Benji, e poter fare la mitica catapulta infernale, come uno qualsiasi dei gemelli derrick, sempre in Holly e Benji.
Ecco.

18 Replies to “C’è poco da stupirsi. È così che va il mondo. I bambini, questi sconosciuti.”

  1. se leggesse quella che adesso è in ben altre faccende affaccendata… Lo so io che direbbe!!! (l’utente anonima di ieri sera con lo scettro in mano)

  2. hai capito il bidello elementare.. che simpatici passatempi..

    e io che a nove anni volevo diventare il meccanico della mclaren!

    (non il pilota, si badi bene, ma il meccanico, ché altrimenti sarei stato troppo protagonista, e io ero e sono un tipo un po’ timido)

    ciao

    luca

  3. lo scettro, da che mondo è mondo, è il simbolo del potere (a meno che non si tratti del mondo del Signore degli anelli… ma lì si fa un discorso a parte). Dai uffa si dice ‘ci contendiamo il trono…’ ci contendiamo lo scettro…’ ‘s’è giocato la poltrona…’

    é_è

  4. Luca: ma quella sul bidello era una battuta? E’ tardi, e non connetto quasi più…Ma poi perchè proprio McLaren? Per Senna? Certo che da bambini se ne dicono…

    Pernacchiella: madonna come sei pedante e minuziosa. Un po’ come nelle presentazioni di certe tesi…

  5. Potrei anche prenderla male, ma visto che “TU” monti, la prendo bene va’ :p

  6. io invece volevo essere Tom, schiantarmi con la fronte sul palo, sanguinare, svenire, ma evitare il gol e trovare il tempo di biascicare: Holly, pensaci tu.

  7. Dagli elementi che c’hai dato, credo che il bimbo manrico non stesse dicendo la verità. Sulla volontà di esportare la democrazia, ovvio.

    UAU

  8. lo so che non c’entra nulla con questo post….ma volevo sapere se sei tornato a roma perchè domani sono alla notte bianca. bacio! Naike

  9. Dario: Tom Becker, il giramondo…

    Uau: Già…anche se spero che il tempo lo faccia rinsavire…

    Rikk: bimbi cyber e basta. Non sono umani…

    Naike: domani sera lavoro…non so ancora fino a che ora. Forse fino a mezzanotte…

  10. Mah… io ho sempre preferito Julian Ross: classe cristallina, il migliore di tutti, ma quanta sofferenza con quel cuore (problemi di cuore? eh sì…)

  11. Caro TFM, vista la nostra coetaneicità ( ho licenza di neologismo…massssì!), anch’io provo dei brividi alla shining di fronte a bambini come questi, ma comunque, sono nulla in confronto a jennifer e joey schetino storici ospiti del Maurizio Costanzo Show, e ricordo che erano ancora i mitici anni ’80!

    P.s. se riesci a trovare un contributo video, sei un grande…:-)

  12. Carissima coetanizzata (…) non solo ho il contributo video, ovvero un corto realizzato con il mitico bimbo manrico, ma anche il backstage del succitato in cui si scatena a suo modo. Prima o poi te lo mando, deciso 😉

    Sai che non ho la più pallida idea di chi siano questi schettino? Ora li cerco su goooooogle.

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