Volevo solo dormirle addosso

Ieri: serata di cultura italiana con visione di film ben propagandato e apprezzato.
Oggi: Volevo raccontarvi la trama di questo film.
Volevo rendervi partecipi delle sensazioni che ho provato durante la visione di questa pellicola passata dal festival di Venezia un paio di anni fa (l’anno di “Ovunque sei” di M. Placido e S.Accorsi: si vede che era un’annata buona). ‘Nsomma, volevo parlarvi di tante cose. Ma. Niente di tutto cio’, purtroppo. Vi dico solo che “Volevo solo dormirle addosso” (di E. Cappuccio, con G. Pasotti, C. Capotondi, ex mia collega di università, già maxibon), è di una bruttezza sconcertante, nel senso di tutte le implicazioni nauseabonde e acido-gastriche annesse e non concesse: trionfo di stupidità, concentrato di luoghi comuni, dialoghi improponibili, in un contesto drammaturgico che si vorrebbe “realistico”. Attori pessimi, incapaci anche di scandire le proprie battute fino al punto che in alcuni momenti non si capisce nulla: e forse è meglio così. Film illogico, come è illogico tanto materiale finanziato con molta avvedutezza dal Ministero dei Beni Culturali. Tutte robe che poi giustificano i piagnistei sulla morte del cinema italiano (che invece secondo me è vivo e vegeto, per fortuna).

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