Bonjour finesse: povera Penelope Cruz

In questi giorni in Francia sta per uscire “Bandidas”, film con Penelope Cruz e Salma Hayek, prodotto da Luc Besson (ovviamente citato quasi più delle protagoniste). Per l’occasione le due attrici sono costrette ad un tour de force promozional- televisivo che, in confronto, Boldi-DeSica-Pieraccioni, levateve (Vespa no, lui, per fortuna, non lo batte nessuno). Cosi’, a qualsiasi ora tu accenda la tv, vedi queste disgraziate, obbligate a sottoporsi all’effervescente humour francese. Ecco il resoconto dell’ospitata a “La Méthod Cauet” (uno dei talk show tipici dei francesi tipici: tutti intorno ad un tavolo seduti a chiacchierare).
Innanzitutto le obbligano a parlare inglese, evidentemente hanno finito i traduttori spagnoli. Dopo una decina di minuti chiedono alla bella&brava&VoceFlautata Penelope di parlare francese, visto che lei un po’ ne mastica (Salma no, o forse fa finta, esattamente come i francesi con l’inglese). ‘Nsomma la poverina si sforza di farlo, con tutte le ‘r’ arrotate, gli accenti giusti, dicendo che vuole tornare presto in Francia per migliorare la lingua. Praticamente un tappetino in brodo di giuggiole. Esattamente pane per i denti dei crudeli francesi.
Ad un certo punto uno degli ospiti la interrompe e dice: “Scusa Penelope, non si dice ‘toi’ per parlare di te stessa, ma ‘moi'”. Il pubblico, fino ad allora impettito&mortuario, scoppia a ridere. Lei, gelida&con tutta la mia stima: “Non sapevo di mestiere facessi il professore!”. Da qui in poi è un tourbillon di simpatia. Interviene la-figa-di-turno-travestita-da-saputella (almeno in Italia siamo meno ipocriti: la donna è talmente un soprammobile che nemmeno facciamo finta di farle passare per intellettuali da quattro soldi) e chiede a Penelope: “Ma è vero che che hai secondo cognome, che fa ‘Pè’?” E quella: “No, i miei amici, per abbreviare il mio nome, semplicemente mi chiamano Pè”. Gelo in studio.
Interviene un comico (eufemizzo), a quanto pare trés populaire, quasi quanto PippoFranco da noi, mi viene da pensare, e le chiede: “Sai cosa intendiamo noi in Francia con Pè?”
“No, cosa?” Risate sghignazzanti&alticce nel pubblico. Penelope si guarda attorno, smarrita. L’amica Salma ne sa meno di lei. Io, da par moi, già tremo all’idea di cio’ cui sto per assistere.
“Beh, Pè è, diciamo, un rumorino che emana il nostro corpo”
“Dalla bocca…odonde…?” chiede incredula Penelope, nel frattempo passata ad un più luciferino spagnolo.
“Beh, dalla bocca sicuramente no!”
Il pubblico è in delirio, tutti ridono&ridono. Pè ci mette qualche istante a realizzare che le stanno dicendo che il suo nome significa ‘scoreggia’. Appena se ne rende conto, li lascia sfogare un po’ e poi cambia signorilmente discorso, sorvolando con pietà sul travolgente humour. Brava, Pè, sorvola che sorvolo anche io, noi siamo troppo cafoni per apprezzare cotanta finesse.

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