Sanremo 2018 – Le 20 canzoni
Il mio problema con le canzoni di Sanremo – ho sempre un problema con le canzoni di Sanremo – è che sono come il tempo, nel senso del meteo: se uno dice che quest’anno fa più freddo dell’anno scorso – sta nevicando, vedi? – l’altro gli risponderà sempre: non è vero, io sento caldo.
1 Le Vibrazioni – Così sbagliato
Ci vuole coraggio, dopo anni di oblio e con lo stesso bassista che porta sempre la stessa gonna, a tornare con una canzone dal titolo Così sbagliato. Ma in un mondo in cui nessuno si assume mai le responsabilità di niente, prendiamola così, come una sincera richiesta di scuse personali da parte di Sarcina per aver fatto un cumulo di cazzate tra cui il professore ad Amici e il concorrente di Pechino Express per rilanciare una carriera solista che se non sbaglio non è mai esistita. D’altro canto, cos’è il rock se non fare un cumulo di cazzate? Però La mia abilità di farmi male / Quando mi sento figlio e sono un padre/ E tu mi dici che non è così sbagliato sbagliato sbagliato non può lasciare indifferenti i migliori tra noi che sono caduti e poi si sono rialzati. Voto: echi di Killers e di Velvet (certo, non siamo all’altezza della sontuosa epicità di uno dei tre migliori pezzi della storia della musica italiana) (Pier Ferrantini ma cosa fai, basta con la radio, torna a fare canzoni sontuose cazzo, diglielo anche tu Carolina) ma intanto per Le Vibrazioni è un non voluto 7,5
2 Ornella Vanoni + Pacifico + Bungaro – Imparare ad amarsi
Se io fossi un’ottuagenaria monumentale che ha fatto la storia della canzone italiana farei esattamente come Ornella: andare al Festival cantando un pezzo sulla fine, sull’adesso, sull’imparare a fare quelle cose che solo l’età ti può dare. E poi ci andrei con due dilf pazzeschi come Bungaro e soprattutto Pacifico. Oh, Pacifico. Ora che ci penso, questo era il pezzo perfetto per farmi amare Malika. Ma Malika non ha l’età per cantare versi come Conservo l’infanzia/La pratico ancora. Quindi Malika non ti amerò mai. Voto: brava Ornella, e mi raccomando, digliene quattro all’ologramma di quell’altra che pensa solo alla tim ma tu no 6,5
3 Nina Zilli – Senza appartenere
Io ancora non ho capito che cosa vuole fare Nina Zilli, oltre a vestirsi come Nina Zilli, cantare come Nina Zilli, essere globalmente figa come Nina Zilli. Vuole essere giurata di talent? Vuole essere la paladina dei temi civili attraverso canzoni che parlano di? Vuole fare la fine della sarda che spacca i cocchi? Maria Chiara Fraschetta, ho io le risposte per te. Togliti la maschera, getta via i lampadari che porti come orecchini e i TENDAGGI come vestiti. Cònciati come una vagliona degli anni tuoi e divertiti, che tu non sei fatta per cantare i patimenti, ascolta a me. Voto: citando Silvia Salemi, pathos dove sei? Senza appartenere ma soprattutto: senza niente 2
4 Ron – Almeno Pensami
Rispettata come meglio non si poteva la regola del “Ogni volta che nomini Ron devi anche nominare Lucio Dalla”. Questa volta addirittura con una canzone che il nostro Lucio (Ciao Lucio!) teneva, chissà perché, in un cassetto chiuso a doppia mandata con scritto NON APRITEMI MA SOPRATTUTTO RON CAZZO NON INCIDERE QUESTA CANZONE firmato: Lucio dal Paradiso. Purtroppo Ron aveva la chiave del cassetto. L’attacco POVIANO (Ah fossi un piccione che dai tetti vola giù fino al suo cuore) non promette nulla di buono e per una volta c’è qualcuno che mantiene le promesse. Almeno pensami senza pensarci pensami se vai lontano scrivimi anche senza mani scrivimi. Mentre cerco di capire come si fa a scrivere senza mani (soprattutto, Ron, che stai affà con quehe mano?), il voto è lo stesso dell’anno scorso, nella vita ci vogliono certezze: 2,5
5 Renzo Rubino – Custodire
L’istintiva simpatia per questo cucciolone verde senza età aumenta in modo esponenziale vedendolo conciato come uno di noi dopo che la zita o lo zito ci hanno lasciato con un messaggio vocale su whatsapp alle tre del mattino: giacca blu, pantaloni marroni, maglia disegnata da qualcuno che aveva appena vomitato la sua ultima cena. Perché vestirsi bene o mostrare un qualsiasi gusto quando la vita non ha più senso? Meglio vestirsi d’innocenza. Rubino è giovane ma ha capito molte cose, tra cui come si fa a CUSTODIRE L’AFFETTO NELL’INSOLENZA. Quando lo capirete anche voi sarà troppo tardi. ll ritornello mi ricorda quando state mangiando la fetta biscottata con la marmellata e poi vi cade sul maglione ovviamente dal lato della marmellata: bestemmie. Voto: un punto più al verso Io carisma usato male non poteva che nascere un cardo viola (un cardo viola?). 3+
6 Annalisa – Il mondo prima di te
La nostra Nali riempie la casella Interprete Femminile Che Canta Montagne A Picco Sul Mare come non farebbe Chiara Galiazzo, ovvero con più grazia e eleganza ma con, direbbe Rubino, un carisma usato male. Vorrei pensare il peggio possibile di un pezzo che riesce a usare le parole sole, fiore, mare, montagne ma tra gli autori c’è Alessandro Raina e io a Alessandro Raina voglio un bene dell’anima. Voto: Alessandro Raina quando passi da Parigi scrivimi che rievochiamo i bei tempi di quanto mi ritwittavi mentre guardavamo Sanremo e io mi chiamavo TFM (Annalisa ci vediamo tra due anni): 3-
7 Decibel – Lettera Dal Duca
Ho un debole per le canzoni italiane che a un certo punto switchano su un inglese maccheronico (tranne Zucchero). Ruggeri lo sa e mi regala un eccellente ritornello IAR IN MAI ART E NIU FRONTIAR. Ma la cosa che più mi manda in solluchero è lo SPLIT SCREEN con David Byrne, Larry Mullen e il nostro Enrico vestiti tutti coordinati. Voto: Mentre cerco risposte che non voglio trovare (Il Duca?) (Andrea Mirò che fa? Dov’è?): 6,5
8 Diodato e Roy Paci – Adesso
La canzone perfetta di Sanremo non è quella che parla ottusamente di amore ma quella che usa tutti i musicisti dell’orchestra per arrivare dritti al nostro cuore. Diodato lo sa e ci regala un trionfo di ARCHI FIATI TROMBE PIANOLE TAMBURELLI E ROY PACI in un crescendo di intensità ed enfasi che sfrutta rime SEMPLICI per persone SEMPLICI quali noi siamo: coraggio/miraggio e storia/memoria vanno all’essenziale ed è questo che vogliamo. Ma quali metafore. Struggente l’apparente cambio di passo E tu che nome dai al tuo coraggio al non voler mai ammettere che con mano rivolta al pubblico e corpo diodatino che si scuote tutto nel Fremito Sanremese. Voto: Miglior Intensità dai tempi di Rivoglio la mia vita di Lighea: 9, la canzone che canterei io, come la canterei io, perché la canterei io.
9 Giovanni Caccamo – Eterno
Sento che in questo momento/ Qualcosa di strano, qualcosa di eterno/ Mi tiene la mano: Ok, avevamo detto niente doppi sensi cretini e quindi non cederò all’impulso mengoniano (e mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi ho detto SPAZI), il quale Mengoni peraltro lo vedrei bene tenersi la mano con Caccamo. Ma non divaghiamo. Vi propongo un giochino: chiudete gli occhi e pensate a questa canzone cantata da Francesco Renga. Esatto, un eterno sfrangimento di palle ma almeno con una voce fatta apposta per canzoni che cantano il naufragare per seeeeeeempre. Giovanni, questa non è la canzone per te. E ho un sospetto: non è neanche la carriera per te. Voto: la parola più usata in questa canzone è NIENTE, un punto in più alla consapevolezza di se stessi: 3
10 Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto
Ne ho dipinta di primavera / Ne ho incontrata di gente cara / Sono contento di me: qualunque cosa io pensassi prima di questo festival di Red Canzian (Ma ti puoi chiamare RED CANZIAN?) è stata spazzata via dal migliore incipit dai tempi delle famiglie infelici: Ne ho dipinta di primavera. Come se non bastasse la totale incapacità di tenere le gambe ferme e l’assoluta invidia verso le coriste (perché non posso fare anche io i coretti tutturutturu?), il nostro RED infila una TRIPLA da fuoricampo che non dimenticheremo mai: C’è chi parla e ogni volta mente / C’è chi guarda e non vede niente / Strana persona la gente. Ragazzi, nell’universo del LoL questo pezzo è un capolavoro. Voto: d’altronde, se Calcutta può cantare mi sono addormentato di te, perché il nostro Red, miracolato d’amore, deve subire dileggi? 8
11 Lo Stato Sociale – Una vita in vacanza
Canzone meno scema di quel che vuole sembrare ma siccome vuole sembrare scema la mettiamo nella grande chiesa che va da Francesco Salvi e arriva fino a Marisa Laurito passando per le sorelle Boccoli e Madre Teresa. D’altronde se il leader assomiglia a Pasotti con gli occhiali di mia nonna e si chiama CAZZOLA capisci bene che tutto torna (tutto torna!). Vorrei proseguire con altre cattiverie verso un gruppo da cui mi sento tradito (io li ascoltavo quando voi ancora eravate nelle grotte) ma devo dire che lo switch del tipo che se ne fotte completamente spalle al palco mi fa dimenticare la cialtronata gabbanesca della VECCHIA e mi fa venire voglia di ballare fuori tempo come quello della band con le converse rosse. Voto: quando qualcuno ce la mette tutta per farsi notare e ci riesce così bene chi siamo noi per opporci: 7 e se proprio non può vincere Diodato che vinca questo per fermare l’abominio di quei due impostori.
12 Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno
La storia di Sanremo è piena di casi in cui gente talentuosa ha trionfato non con la propria miglior canzone ma giusto perché i tempi erano finalmente maturi per accertare finalmente la Verità. Tutto questo per dire che secondo me Max Gazzè potrebbe e dovrebbe vincere questo Festival anche se Cristalda e Pizzomunno è una canzone particolare, diciamo più tradizionale rispetto a quello a cui ci ha sempre abituato il nostro. Ma io sono di parte, darei a Max tutti i premi del mondo, gli darei anche le chiavi del mio cuore se ne avessi uno. Voto: voglio dire, chi di noi non vorrebbe sentirsi dire almeno una volta nella vita Oh mio Pizzomunno Io ti resterò Per la vita fedele E se fossero Pochi, anche altri cent’anni Così addolcirai gli inganni Delle tue sirene? 7,5
13 Ermal Meta + Fabrizio Moro – Non mi avete fatto niente
L’altro giorno ero con Cristela, la mia amica spagnola che vive a Parigi, e le stavo un po’ spiegando Sanremo, il Festival, le polemiche, il caso META MORO e la canzone copiata forse sì forse no. E le ho detto che se l’Italia è il paesello in cui la gente costruisce le case abusive sapendo già che avrà il condono perché stupirsi di questi due figuri che fanno una cosa SBAGLIATA sapendo già che la sfangheranno e vinceranno il Festival? Non parlo del plagio ma proprio di portare una canzone letteralmente oscena che mira solo alla circonvenzione di incapaci: Il Cairo, Parigi, Londra, Nizza, chiese, moschee, chi prega sui tappeti, galassie, scambiamoci la pelle in fondo siamo umani. MA CHE CAZZO DITE. Il modo in cui Ermal Meta attacca la seconda strofa solista mi offende personalmente. Non mi avete fatto niente. Il mio ribrezzo è totale. Voto: 0 con lo stoppino
14 Noemi – Non smettere di cercarmi
Noemi Noemi che dobbiamo fare con te Noemi? Ce lo vogliamo tagliare quel cazzo di dread o no? Vogliamo cominciare a farci scrivere canzoni che possano esaltare ‘sta cazzo di voce che ti ritrovi? Vuoi essere o non essere la rocker femmina che stavamo cercando? E allora smettila di cercare di rifare Sono solo parole. Quello è il tuo capolavoro, c’è gente che ci mette carriere a trovarne uno e non ce la fa. Ok, non hai vinto Sanremo perché t’ha detto sfiga, ma qua il tempo sta scadendo, attenta. Detto questo: in un Sanremo non dico misogino ma certamente NON AMICO DELLE INTERPRETI DONNE (4 su 20 mi pare miserella come percentuale, no? E non mi dite che non avete trovato canzoni all’altezza: BULLSHIRT, vi ricordo che in gara avete messo cariatidi di Pooh a casaccio) Noemi porta un RESPIRO di cui avevamo bisogno (e non parlo solo del décolleté). Voto: 7 ma solo perché sei tu, Noemi
15 The Kolors – Frida
Volevo ignorare completamente questi buffi scugnizzielli ma sapere che FRIDA KAHLO è stata la loro musa ispiratrice, boh, WAHT THE FORK. Si parte con i tamburelli e, per non saper né leggere né scrivere, direttamente BUTTANDO VOCI A MUZZO fino ad arrivare al punto più alto prodotto dalla cultura occidentale negli ultimi decenni: la rima SFIDA/FRIDA. Grazie agli autori, tra cui ancora Alessandro Raina (Ale, io ti voglio un bene dell’anima, ma se continui a scrivere canzoni con rime meh e la parola fiore per ex concorrenti di Amici non te ne voglio più, giuro). Tra ciuffi volanti e split screen infuocati (Duccio Forzano, less is more) la canzone, malgrado una minaccia di eternità, finisce e non ci par vero. Voto: The Kolors e Frida Khalo nella stessa frase. Come direbbero certe pornostar pensionate, qua c’è qualcuno che si è fumato la ddddroga e non è che possiamo fare così eh. 1
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Premio speciale Facciamo che non è mai successo: io vi dico i concorrenti e qualcun altro si prende la briga di stabilire chi vince. Io non voglio saperne niente: Elio e le storie tese, Luca Barbarossa, Enzo Avitabile + Peppe Servillo, Mario Biondi, Fogli + Facchinetti.
Per finire. La mia top 7, ovvero i trionfatori del mio universo immaginario:
Diodato + Roy Paci, Max Gazzè, Le Vibrazioni, Noemi, Lo Stato Sociale, Decibel, Bonus Canzian
E i vincitori del Paese Reale: Meta Moro, Lo Stato Sociale, Ron, Annalisa, le destre, Casini, De Mita.
Posso? https://machittevole.blogspot.it/2018/02/le-grandi-recensioni-di-eligio-de.html (mille volte meglio dell’anno passato, anyway)(il che è tutto dire…).
Mi sei mancato TFM! Cioè lo so che sei sempre tu ma gli anatomini e le classifiche hanno un posto speciale nel mio kuoreh!
Ciao a entrambi, ben ritrovati.
E vedi di aggiornarlo almeno a cadenza bimestrale, il blogghe…
adesso vorrei la juve, il napoli, il tennis e qualche libro che.
Giovedì facevo pulizia dei feed. Ho ranzato senza pietà di tutto ma TFM, mi sono detto. lo tengo. Non si sa mai. Vedi?
*Moglie: vediamo, vediamo (il Napoli?) (Nel senso: tifi Napoli?)
*Clem: bene, bravo
sei troppo grande se fossi una cantante su cui scrivi rifletterei rifletterei condivido tutto