La terza stagione di Broad City
Sono pochi, i giorni dell’anno degni di essere segnati sul calendario. Ad esempio quello in cui torna la mia “comedy preferita in questo momento”, “che non ha bisogno di mettere nel titolo la parola Girls” “anche se, in effetti, le protagoniste sono due ragazze” e “insomma quel paio di generazioni disgraziate-ma-tutto-sommato-a-galla non è mai stato così ben rappresentato” anche perché, “diciamolo, senza New York non sarebbe la stessa cosa”, come dimostra il “magnifico magnifico magnifico ultimo episodio della seconda stagione”.
Due mesi e spicci, dieci puntate, quando dovrò arrendermi alla primavera e farmi bastare quel che intanto sarà successo, come dimostra la mia foto preferita di tutti i tempi, questa:
C’entra sempre Amy Poehler, ovviamente, ma anche Hillary non scherza (senatrice, da quell’episodio, o sketch, o scena, voglio giusto uscirne anche io #yas, né più né meno) (la bio di Hillary su twitter, oh oh oh).
Vorrei essere quello schermo, adesso
Ieri Abbi e Ilana erano ospiti al late show di Stephen Colbert. I nastrini arcobaleno. Animati.