Mad Men 6×01-6×02: The Doorway

E poi arriva quel momento della primavera in cui ricomincia Mad Men, la serie con i nostri rumori ambientali preferiti (macchine da scrivere, traffico newyorkese, cose così), la serie che sta sul pezzo anche se racconta storie di molti decenni fa, che non ha gli stessi problemi d’audience di Roberto Benigni e di Raidue e può permettersi di citare The Inferno come se niente fosse (“Did you read my Dante?”). La serie in cui gli anni passano e la gente cambia anche se poi, alla fine, non cambia mai. Vero Don, Dick o come cazzo ti chiami?

 

 

Mad Men


Gentlemen, I remind you: this is my job (applausi).

 

 

The Inferno

 

 

Don è in vacanza alle Hawaii: si fuma i cannoni, mangia i budini, fotte dalla mattina alla sera e va ai matrimoni di gente sconosciuta. Bella la vita. Ah, adesso è diventato anche un signor intellettuale: legge The Inferno e si fa domande sul senso della vita (vabbé, questa non è una novità, come gli sbevazzi). Megan recita in tv (“I know you’re new to Berkshire Falls, but i can tell you, you just have a way”) e l’unica cosa che sembra interessarle è firmare autografi e avere qualche scena in più (quindi è questo ciò che volevi, Megan? Hai rinunciato a un posto da sogno come copy per una soappetta?) (La gente è pazza) (Megan, svegliati o farai la fine di Silvia Graziani, pluricornuta e con una figlia mezza suora).

 

 

mad-men-hair

 

 

Come qualcuno ben saprà, io e questo blog odiamo Betty Draper. Il suo nome ha anche dato vita a una sindrome, la Sindrome Betty Draper, appunto, per indicare tutte le storylines più inutili delle serie delle nostre vite (hai presente la figlia di Brody in Homeland, quella che per xmila puntate va avanti con quella storia dell’omicidio colposo di cui non fregava cazzi a nessuno, e che tu continuavi a guardare dicendo Sì, vabbé, ma ora succederà qualcosa, VERO?, e poi finisce nel, uhm, NIENTE? Ecco).
Però devo dire che sono contento per questo ritorno in pompa magna di Betty, dopo una stagione, la quinta, che vabbé, lasciamo perdere. Betty (e January Jones), sono “portatrici sane di cose pazze in una serie tv”, cosa che a quanto pare ormai è irrinunciabile, soprattutto in Mad Men.
Quindi, cara Betty, continua pure a spruzzarti panna in gola e poi sputarla, continua a suggerire a tuo marito stupri di ragazze minorenni con il tuo aiuto (“Se vuoi io la tengo ferma”), continua a cucinare il goulash con degli scappati di casa, continua a giocare a Federica Sciarelli e a farti i capelli a Liz Taylor, basta che NON ci dici cosa è successo alla tua FACCIA e che recapiti un messaggio a quella strafottente di tua figlia: ok, sei brava a recitare, ma attenta che stai camminando un po’ troppo sull’orlo dell’overacting per i nostri gusti.

 

 

Signora

Ma chi è questa signora indisponente?

 

 

Aria nuova in ufficio. Non solo le scale che portano al piano di sopra, non solo le tinte sempre più vive (viola su rosso fuoco: “Mi sto pentendo di non fare la foto a colori”), ma anche questa signora di cui non vogliamo sapere niente, e altre facce più o meno “Ehi, ma mi ricorda qualcuno”. Tipo la moglie del dottore, aspetta, ma io questa l’ho già vista. Certo, è Linda Cardellini? LINDA CARDELLINI cioè l’infermiera Sam di E.R.? Le vie di Matt Weiner sono infinite.

 

Gli altri hanno cambiato look, e in genere il cast maschile si scopre ipertricotico a colpi di baffuna e basette (Abe, il fidanzato fantoccio di Peggy, sembra Scrocchiazeppi appena uscito da una sparatoria col Bufalo e il Libanese). Peggy, chi ha detto Peggy? La nostra “Shiny Little Draper”  lavora altrove, assieme a gente che non sa manco la differenza “between which part’s the idea and which part’s the execution of the idea”, passa la vigilia di Capodanno assieme al suo vecchio amico Stan e, non so voi, ma qui dobbiamo trovare un modo per fare incontrare le due rette. Urgono incroci. E, a proposito di urgenze: Joan.

 

– What do you want for this year?
– I want to stop doing this
– I know

 

 

Elvis Presley, Hawaiian Wedding Song:

 

 

 

9 Replies to “Mad Men 6×01-6×02: The Doorway”

  1. Meno male che è ricominciato Mad Men, anche perché ricominciano questi post!
    Due robe:
    1. Nessun momento “boom”, tipo Zou Bizou Bisou (e forse, date le due ore e la spreadability promozionale, un po’ serviva), ma dopo Sophia Loren un po’ d’Italia c’è sempre. Ma “Cent’anni” lo diciamo/dicevamo davvero?
    2. E poi, scusa, mi lasci fuori il povero Sterling, che in cinque minuti che sta in analisi magna in testa a In Treatment (quello italiano, almeno) e se ne va fischiettando?
    Dai che l’episodio sulla finta Peggy grassa che Don ha assunto come rimpiazzo lo fanno…
    L.

  2. *L: ho lasciato fuori Roger apposta, altrimenti il post rimaneva senza commenti 😉 Comunque la cosa di In treatment l’ho pensata para para.
    Vero, il debutto dell’anno scorso fu irripetibile. L’unico momento veramente forte di quest’anno in realtà era abbastanza telefonato (causa previously) ma meglio così. Per me Weiner può pure farmi vedere come si costruisce un palazzo in tredici episodi e io me lo guardo senza fiatare.

  3. Io ho aspettato due giorni! Era tutto pronto, audio-video e sottotitoli (avevo da fare altro… capita no?) poi me lo guardo, concentrata, estasiata e, alla fine, qualcosa non torna… mi accorgo che mi mi manca il finale.
    Ho passato il pomeriggio a rintracciare quegli ultimi fondamentali 7 minuti.

    Che dire… Come sopra: guarderei qualsiasi cosa che fosse fatta così!
    Parlano bene, vestono bene, bella fotografia, personaggi ben caratterizzati… uomini con pelo superfluo!

    Spring is coming!
    Anna

  4. Io ho tante domande:
    – ma chi è quell’adolescente che Betty va tanto cercando?
    – ma Betty non doveva essere magra poi?
    – ma chi è quella che tromba con Don a fine puntata?
    Ma boh.

    Zit

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