Les Revenants, la colonna sonora firmata Mogwai
– Senti, tu che hai gli agganci, mi consigli una serie francese bella come Les Revenants?
Qualche settimana fa, di fronte a questa domanda diretta, ho riflettuto cinque minuti prima di concludere che no, non ho alcuna serie francese come Les Revenants da consigliarvi. Ce ne sarebbero, eh, ma non esattamente come Les Revenants, che è il prodotto franco-seriale più riuscito degli ultimi tempi, point barre.
Budget da 11 milioni di euro applicato a un solido standard Canal+ e a una cura di scrittura e di realizzazione al livello delle serie anglofone e nordeuropee. Ecco perché. Fabrice Gobert, che è l’anima di Les Revenants, ha preso in mano un progetto che fino a quel momento stentava a decollare, gli ha dedicato alcuni anni della sua vita, facendosi aiutare anche da gente come Emmanuel Carrère (sì, quello di Limonov) e ha imposto in Francia una figura artistica simile a quella dello showrunner americano. Responsabilità e controllo totale del prodotto. Aggiungiamo un cast di livello stellare tra cui Céline Sallette (detta da noi fans la Dea delle dee), Anne Consigny, Clotilde Hesme, Guillaume Gouix, Frédéric Pierrot, il in rampa di lancio Pierre Perrier, e i conti tornano immediatamente. Anzi, no, c’è un altro motivo per cui Les Revenants è una delle serie dell’anno scorso preferite da questo blog, e questo motivo si chiama MOGWAI.
Il 25 febbraio è uscita ufficialmente la colonna sonora firmata da uno dei nostri gruppi scozzesi preferiti. Già in passato i Mogwai, anche nella persona del solista Stuart Braithwaite, avevano lavorato nel cinema (The Fountain di Darren Aronofsky e Zidane, un portrait du XXIe siècle) ma stavolta è stato completamente diverso, e non solo perché si è trattato di scrivere le musiche per una serie televisiva.
Di passaggio a Parigi, i Mogwai sono stati intervistati da Télérama, e hanno spiegato l’origine della collaborazione con Gobert: “Ci ha mandato le sceneggiature dei primi due episodi, poi noi gli abbiamo mandato dei nostri demo e lui ci ha indicato quali preferiva, giusto per darci un indirizzo”. Poi qualche settimana di lavoro in studio, a ritmi sempre molto sostenuti: “Quando la produzione era contenta di qualche pezzo, ci chiedeva di raffinare il tema musicale su un formato di 30/45 secondi. La nostra difficoltà è stata proprio adattarci a questi formati”. La scelta di Hungry Face come tema principale li ha sorpresi parecchio (“un pezzo carino, ma secondo noi un po’ ‘aneddotico'”), mentre per il resto del disco si sono ispirati alle colonne sonore di vari film horror: dai Goblin (quelli di Profondo Rosso), ai Popol Vuh, passando per John Carpenter e Fabio Frizzi (sì, il fratello di Fabrizio, se non lo sapevi, è compositore stimato: quando si dice il talento in famiglia). Tutti i pezzi dell’album sono inediti tranne uno, What are they doing in heaven today, che è un brano gospel addirittura del 1901. Mogwai, ma la serie l’avete vista? “Solo alcuni episodi, aspettiamo la traduzione degli ultimi. Però sappiamo già cosa succede nella seconda stagione”. (OK)
La seconda stagione di Les Revenants sarà girata tra maggio e giugno, e andrà in onda in Francia non prima del febbraio 2014. La costanza e la velocità dell’audiovisivo anglofono sono ancora paragoni insostenibili anche per la pay tv francese, ma basta dare un’occhiata alle fiction generaliste per smettere subito di borbottare. Ah, ma io forse sto dando troppe cose per scontate. Se non hai ancora visto la prima stagione di Les Revenants, sappi che Itasa ha già provveduto a tradurre gli otto episodi. Gli zombie tirano moltissimo, anche quando, come in questo caso, zombie beh bah.
Les Revenants è una serie bellissima punto. Io l’ho divorata in pochi giorni. Episodio su episodio.
Ho rivisitato il mio concetto di “inquietante”.
Colonna sonora perfetta.
Cuoricini per i Mogway da quando ho letto che hanno collaborato con Clint Mansell per la colonna sonora di The Fountain.
Oh… la colonna sonora è una bomba!
*Diciamolo!