Il tennista che giocava partite lunghissime e la cantante che duettava con Laura Pausini
Il tennista Arnaud Clément e la cantante Nolwenn Leroy si scambiano dolci effusioni
Prima che Roger Federer arrivasse a rischiarare le tenebre dell’oscurità, il mio tifo non andava di certo agli sgraziati e indolenti numeri uni dell’epoca (Pete. Sampras.), piuttosto a tennisti talentuosi ma discontinui, tipo Pat Rafter o lo psycodrammatico Goran Ivanisevic, o ancora a onesti e pugnaci mestieranti della racchetta, in grado di regalare partite tra l’epico e il molto epico.
Ad esempio Arnaud Clément, francese, classe ’77, che all’epoca mi ricordava una specie di Cristiano Caratti transalpino ma con la pura cazzimma di chi è sempre pronto a far saltare il sistema nervoso a qualsiasi avversario si dilungasse troppo nello sbrigare la faccenda. Clément perdeva sempre o quasi sempre, ma spesso, quando perdeva, o a volte, quando vinceva, faceva queste partite fiume, eterne, da record, Coppe Davis o Roland Garros che fossero. Di Clément avevo perso le tracce. Cose che succedono, quando smetti di leggere i giornali sportivi. Ma in questo post ho usato fin troppo l’imperfetto.
Ieri, sul tardo pomeriggio, mentre faccio merendina con fragole zucchero e limone (esattamente come alla fine delle mie partite di tennis, io poco più che decenne) insomma metto su France 2 e scopro che non solo Clément è ancora in attività, lui, le sue bandane e i suoi occhiali da sole (come faccia, non si sa), ma ha ancora questo buffo hobby di trascinarsi le partite sull’abisso della disfatta per poi resuscitarle come se nulla fosse. Tennis, lacrime e infamità.
Sotto due set a uno, Clément annulla un match-point all’avversario, l’insipido Bogomolov junior (e pensa il senior!), risale la corrente come un ottuso salmone fino a portarsi in vantaggio 5-4 al quinto e match-point a favore sul servizio dell’avversario. E qui succede quel che ti succede se sei un tennista ordinario-ma-speciale. Il russo si fa male proprio sul matchpoint, strappo, contrattura o forse dei volgarissimi crampi. Prova a servire, ma non ce la fa, non ce la fa proprio. Si ritira. Proprio sul punto decisivo. Il pubblico inizia a fischiare, ma Clément, Vincitore Atipico, lo placa con gesti di Concordia Universale mentre stringe la mano all’avversario. Gira voce che alla fine di questo torneo, cioè da un momento all’altro, Arnaud Clément si ritirerà dal tennis. Sarà un giorno triste.
E quella foto a inizio post? Già, perché se io leggessi quella che qui chiamano presse people (pronuncia: pipòl), saprei (anzi, avrei saputo, prima di ieri), che Arnaud Clément da anni intrattiene una relazione amorosa con Nolwenn Leroy. E chi è Nolwenn Leroy? Nolwenn Leroy è una delle cantanti più amate di Francia, capace di una carriera fulminante, con milioni di copie vendute in pochi anni e un posto nell’Olimpo delle giovani realtà musicali. È anche testimonial della Pantene, grazie ai suoi bellissimi capelli. Soprattutto, Nolwenn è uscita da un talent, Star Academy, cosa che in questo paese non è visto come un marchio di infamia. E, per dimostrare che non conto cazzate, di seguito due video. Uno è il duetto che Nolwenn fece con Laura Pausini ai tempi de la Starac (pronuncia italiana impec!), e l’altro è il video di Tri Martolod, pezzo che ha sancito la definitiva collocazione discografica cioè consacrazione della nostra Nolwenn. Vive l’amour!
avrei scommesso che people lo dicessero pəpl, con lo schwa. certo che non c’è mai limite ai preconcetti.
comunque non paragonarmi Clement con Caratti che comunque è uno dei tre giocatori al mondo ad aver battuto Connors, Mc Enroe e Lendl che vorrei dire, mica Fognini…
ps: ho sentito che Gerardo aprirà il concerto di Madonna in Italia, si mormora che duetteranno su Into the groove, con sei o sette vocoder….