6 Maggio per sempre rosso sul calendario

 

 

C’è una bolla, su boulevard Henri-IV, una bolla invisibile, una soglia che non sai di varcare se non un attimo dopo, anzi qualche minuto dopo, avvolto dai fumi delle merguez arrostite, un mondo nel mondo dove prima i cellulari prendevano e ora non più, réseau indisponible, tanta gente c’è, quanta gente c’è. La Bastiglia è là, presa e ripresa da chissà quanto e per chissà quanto, c’è ebbrezza ma manca ancora qualcosa, l’ultima volta che ho fatto scivolare il pollice sullo schermo la Juve vinceva ma pure il Milan vinceva, e poi basta, il vuoto di pagine impossibili da aprire, il vuoto di chissà che sta succedendo laggiù, nell’altro pianeta, e dopo un po’ faccio che non ci penso più, entro nella bolla e ci resto, isolato da tutto e in mezzo a un delirio mio ma non mio, delirio di gente che si arrampica per salire più in alto, fino alla vittoria, per il resto solo posti in piedi.

 

E in attesa della benedizione tanto attesa, dopo Martine Aubry e prima di Yannick Noah, a un certo punto cala una specie di silenzio, di riposo momentaneo e lì, dalla tasca, arriva un vibrino, piccolo squarcio dentro la bolla, l’alerte di non so quale applicazione lampeggia sullo schermo, Juventus Campione d’Italia, eh?, faccio scivolare ancora il pollice ma non c’è campo, non c’è connessione non c’è niente, solo quelle parole, e allora?, allora comincio a urlare, e quelli accanto a me mi guardano con la faccia a punto interrogativo, non capiscono, ehi scemo guarda che Hollande ha già vinto quattro ore fa!, a dirla tutta aveva già vinto anche quando non aveva vinto, mais alors!, dimmi perché salti?, di felicità!, e perché le sinistre di solito nei paesi cosiddetti civili non vincono mai, e perché figurati se credo ancora nelle partite di calcio, ma cazzo!, nella testa, non so quanto alcool c’è, non molto ma quanto basta, comincia a suonare tipo un bling! bling! bling!, e allora nella bolla ci resto, nella bolla vale tutto, carnevale più capodanno più quoi?, e questo giorno, questo 6 maggio, scolpiamolo finché non diventa rosso, rosso sul calendario, da oggi e per sempre, 6 maggio, certo che, oh, ci credete se vi dico che me l’ero immaginata esattamente così?

 

 

10 Replies to “6 Maggio per sempre rosso sul calendario”

  1. Alle volte, le combinazioni.
    Ma vero che tra le canzoni della vittoria c’era pure Bella ciao? O sono i giornalisti italiani?
    (Sfrutto l’inviato sul posto, toh)

  2. moi j’étais à place de la Bastille le 14 Juillet 1981
    fu ‘na bolgia épouvantable
    non so chi vinse lo scudetto, allora
    ciao

  3. *L: guarda, ieri non l’ho sentita, ma in altre circostanze sì, a quanto pare è una canzone molto amata da queste parti. Chissà perché : )

    *Yet: épouvantable, uno dei miei aggettivi preferiti. Anche ieri (quell’anno vinse, guarda un po’, la Juve)

  4. Mozione per il 6 maggio rosso a vita: accolta.
    In terra italica tengono botta le amministrative, ma siccome da me nulla posso concentrarmi sulla maglietta di Del Piero e basta 🙂

    (Uno di quelli di Mentana dice che Bella Ciao è risuonata pure ieri.)

  5. Bella ciao c’era ragazzi. molto amata perchè comunque canzone internazionale antifascista. E l’ho cantata, insieme alla marsigliese, bellissimo inno nazionale a differenza del nostro. E chi se ne frega della Juventus se non per il fatto di aver fatto fuori il Milan? ( parere di milanese interista)..si dice che su Twitter Carla Bruni, non risulti più come “maritata” ma come con “situazione complicata”. Vi risulta?

    Paola

  6. mi sento di congratularmi con te come se ti fosse nato un figlio.
    bravo tfm è proprio un bel bimbo!

  7. Che poi io sono pessimista di natura, ma alle volte arrivano certe giornate e Sarko e Carlà se ne vanno a zappare la terra, la Juve vince lo scudetto con una giornata d’anticipo, Alfano subisce un biblico “bitch please” in tutte le maggiori città d’Italia e lo Spezia viene promosso in serie B (da spezzina questa notizia si è meritata un carosello in piazza). Niente, vogliono proprio farmi pensare positivo.

  8. E considerando il plebiscito di Orlando a Palermo (peccato non ce l’abbia fatta al primo turno), direi che sì, 6-7-8 maggio li segnerei come le nuove festività natalizie!

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