The River 1×02: il Cimitero Delle Bambole Morte

Previously on The River- Il telefilm che acqua da tutte le parti

 

Emmet è un celebre esploratore televisivo che scompare in un punto qualsiasi dell’Amazzonia. Dopo sei mesi di inesauste ricerche, viene dato per defunto. Ma qualcuno è convinto che Emmet sia ancora vivo – È vivo! È vivo! – e organizza una folle spedizione suicida per andarlo a cercare. Della spedizione fanno parte: Tess, la moglie di Emmet; Lincoln, il figlio di Emmet; Clark, produttore televisivo che sta realizzando un reportage su questa spedizione; Lena, bonazza bionda; AJ, il cameraman; Emilio Sanchez, ispanofono tuttofare raccattato chissà dove e che sta sturare un lavandino all’uso (e di lavandini ce ne sono, eccome, in Amazzonia!); la figlia di Emilio Sanchez, Cassandra Furtado, detta Buona Novella per i suoi annunci sempre così forieri di Morte; e infine Kurt, il capo della security che gira sempre con un fucile a pompa e che forse è una talpa o forse no.

 

Ma bando ai previously, ecco a voi il secondo episodio di The River, il telefilm che non c’ha manco i soldi per pagare gli attori americani e infatti sono tutti inglesi o canadesi che costano meno.

 

 

The River 1×02, Marbeley.

 

Un nuovo giorno di angoscia è appena sorto. Il battello Magus procede a passo d’uomo su THE RIVER OF THE AMAZZONIA. C’è chi pesca, chi gioca a nascondino, chi dorme. Al timone c’è Cassandra l’Adolescente Annunciatrice di Sventure. Not Cool. Suo padre Emilio Sanchez ha appena riparato i motori di bordo. Cassandra: non durerà a lungo.

 

Gli altri nel frattempo cercano delle tracce di Emmet. Prendono i nastri che hanno trovato sul Magus e niente, se li guardano alla televisione. Come tutti i filmini delle vacanze, sono di una noia micidiale e così qualcuno manda veloci col tasto flashforward. Chi ha detto Flashforward?

 

Giorno, notte, notte, giorno, notte. Anzi mezzanotte. Sul Magus regna un silenzio TOMBALE. Cassandra Furtado sta dormendo della grossa con la bocca aperta e emettendo una serie di rumori che non esistono in natura. A un certo punto l’incoscienza. Una CAVALLETTA va a planare sul viso dell’innocente Cassandra e si infila nella sua bocca. Cassandra, l’innocente, INGHIOTTE THE CAVALLETTA e in quel momento, sarà forse quel retrogusto di cavalletta morta in gola, si sveglia, sbarrando gli occhi come farebbe una qualsiasi adolescente posseduta. QUE PASA PIZARRO? Niente, la nostra inizia a camminare come una sonnambula facendo strani sorrisini cripissimi tipo SI’, SONO PAZZA.

 

 

Cassandra entra in camera di Tess, si inginocchia ai piedi del letto e inizia a fissarla. Ah, Tess sta dormendo. Dopo qualche secondo che sembra un’eternità, la chiama per nome emmettendo una strana voce rauca: TEEHESS. Tess si sveglia e inizia a parlare in SPAGNOLO: Vacca Maiala di una MOROSITA! Cassandra! Ma ti pare il modo di svegliare i cristiani? Per poco non mi partiva un embolo! Cassandra di solito parla solo spagnolo ma adesso, chissà perché, ha un perfetta dizione oxfordiana: Tess, carissima, era meglio che non venivi a cercarmi. Insomma, Tess capisce quel che tutti abbiamo già capito: Emmet si è momentaneamente INCARNATO nel corpicino di Cassandra e la sta usando come tramite per questa BIZZARRA REUNION.

 

Tess: Emmet? Non puoi essere tu! Cassandra, per dimostrarle di essere Emmet, prende una mano di Tess e se l’appoggia sul CUORE, poi fa altrettanto e mette una sua mano sul CUORE di Tess. Tess: Oh my, sei proprio tu! Ma allora SEI VIVO! Solo tu puoi sapere che il nostro hobby preferito è toccarci i CUORI! Emmet: Tess te ne devi andare, prendi Lincoln e vai, vattene! Tess: ma che dici! Ma Emmet non può più rispondere, il corpo di Cassandra inizia a sbattere contro la parete a più non posso: ok, l’abbiamo capito! È posseduta!

 

Ora Cassandra è svenuta, o forse è semplicemente morta. Tutti sono al suo capezzale. Tess: dobbiamo andare a cercare Emmet nella giungla. Ha detto che l’hanno preso. Lincoln: MA L’HANNO PRESO CHI? Tess: non lo so, ma noi andiamo. AJ, il cameraman spiritoso: Oh c’mon, una ragazzina che parla coi fantasmi, che è posseduta da gente cui han già fatto quattro o cinque funerali, insomma lei ci dice di non andare e noi andiamo lo stesso? Tess: esatto.

 

Giungla. I nostri heroini con i loro ZAINONI sulle spalle – Giàààc dove sei – boh camminano come se non sapessero dove stanno andando. E infatti non lo sanno. AJ, il cameraman, a un certo punto inciampa su una pietra, ma non è una pietra, è una CROCE. E non è una croce, è un CIMITERO. All’improvviso si sente nell’aria uno strano rumore, tipo IENE RIDENS e loro, questi scemi, invece di scappare nel-punto-diametralmente-opposto, corrono verso le voci: dai, andiamo!

 

Arrivano, boh, in uno spiazzo della foresta e da lontano scorgono una bambina, di spalle. La bambina piange e singhiozza. Povera creatura! QUE PASA CHICHITA? Si avvicinano e con GIUOIA scoprono che no, non è una bambina, ma una SCIMMIA che sul volto ha la maschera di una bambola UMANOIDE. Lincoln: ma come cazzo ha fatto una scimmia a trovare la testa di una bambola AQUI’? Caro Lincoln, guarda dietro di te e troverai la risposta. Decine, ma che dico decine, centinaia di BAMBOLE IMPICCATE AI RAMI DEGLI ALBERI (fai vorticare la macchina da presa come non avessero inventato il concetto di nausea –> paura!). Lincoln, senza alcun motivo, inizia a ravanare tra tutte queste bambole morte e, tu guarda le coincidenze, trova Marbeley, il suo PUPAZZETTO ORSETTO di quando era bambino, quello che si portava sempre in giro dappertutto. Lincoln: MAMMINA AIUTO!

 

All’improvviso cala la notte. Kurt: dobbiamo accamparci qua, è pericoloso proseguire. E tra tutti i posti dell’Amazzonia in cui potersi accampare, quale scelgono i nostri heroini? Esatto, il cimitero delle bambole morte. Non sapendo che fare, accendono un falò, cantano qualche canzone di Lucio Battisti e poi, ovviamente, iniziano a raccontarsi le storie di paura. Tu a che età hai visto il tuo primo fantasma? Hai mai visto Gente Morta? Cose così.

 

Vanno tutti a dormire ma tempo dieci minuti UNA COSA nel buio tenta di rapire Lincoln. Lincoln: ok sentite amici, io mi SCASSAI la minchia, me ne vado. Kurt: e dove? Lincoln: vorrei dirti affanculo ma mi sa che ci siamo già. Insomma si mettono in cammino verso un NOWHERE gigante come l’Amazzonia. Ma questa gente è destinata a non avere un attimo di respiro. Tess all’improvviso mette il piede in un Torrente che passava di là e sta per essere inghiottita dalle sabbie mobili ma all’ultimo la salvano.

 

Intanto, sul Magus, Emilio Sanchez veglia Cassandra che blatera strane cose a proposito di cupe cupezze e la supplica: Per favore HIJA, lascia andare lo SPIRITO che ti possiede, più a lungo starà, più di te stessa perderai quando se ne andrà (?). POR FABOR!

 

Giungla, vicino al torrente. Lena, DAL NULLA, se ne esce che lei ha capito il mistero di queste bambole morte: niente, c’è questa leggenda amazzonica di una bambina la cui bambola una volta cadde nel fiume (?), sua madre chissà dov’era e la bambina si tuffò a cercare la bambola ma, ahinoi, AFFOGO’. Clark: ah beh, adesso sì che è tutto chiaro. Lena: ma non avete capito? Lo spirito della bambina da allora vaga ancora per tutta l’Amazzonia, cercando sua MADRE! La gente per ingraziarsela le regala le bambole ma non hanno capito gnente, a lei frega cazzi delle bambole, lei vuole solo prendere tutte le madri che incontra al fiume e farle affogare (?). Lena: e ora ditemi, chi fra di noi è MADRE? Lincoln: Oh no! Mamma! Tess: ma che CAGATE vai cianciando ragazzina, tu hai visto troppi film dell’horroreh! *In quel momento* dal cielo iniziano a PIOVERE BAMBOLE MORTE. Run! Run! Run!

 

I nostri scappano ma non fanno che girare in tondo. Lena: è stata LA COSA, vuole intrappolarci qui. Lincoln: aspè, dov’è la mia mamma? MAMMINA! Niente, Tess è stata gettata in fondo al torrente. I nostri si tuffano per salvarla, ma c’è poco da fare. Tess affoga. Molto triste. Lena: peccato, le ero affezionata! Lincoln: ma quale, ho avuto un’idea. E va alla tomba della Madre Della Bambina Affogata, si mette a scavare a mani nude finché non trova lo SCHELETRO di questa signora che nessuno ha mai visto. Kurt: ma come cazzo facevi a sapere che era là? Lincoln: EHM, io sento le voci.  Kurt: ah ok. Poi Lincoln prende lo scheletro della cristiana e con dolcezza lo adagia sul torrente. Anche lo scheletro affoga. Lincoln: ti prego, ti ho ridato Tua Madre, tu ridammi Mia Madre! Mammina!

 

Clima mesto e affranto. Di Tess neanche l’ombra. Tutti piangono la morte di Tess. Ma, aspetta!, una mano dal nulla! È Tess! Lincoln: Mammina RISORGESTI! Eh già, come in ogni telefilm Abc che si rispetti anche The River regala la prima Resurrezione Come Si Deve. Ok, Tess è viva tutti stanno bene, possiamo tornare al Magus, giusto in tempo per vedere la cavalletta uscire dal corpicino debilitato di Cassandra. Lincoln è al suo fianco: Cassandra! Come stai! Cassandra: sì sto bene ma devo dirti una cosa, Lincoln. Ecco, io ME LO SENTIVO TUTTO DENTRO A TUO PADRE! È VIVO! ECCOME SE È VIVO!

 

Fine seconda puntata.
Qui la prima puntata.

15 Replies to “The River 1×02: il Cimitero Delle Bambole Morte”

  1. non guardo tale meraviglia solo perchè devo recuperare the good wife dall’ultima puntanta della seconda stagione, ma solo per questo eh.

  2. Le similitudini con lost (perchè di lost ce n’è uno solo) e la gente che risorge all’improvviso (che io accetto solo da Shondy) mi impedisono di vedere The Minchiatone, però i tuoi resoconti mi fanno morire dalle risate … ma sono solo otto puntate???

  3. *Yet: esatto, ma Emmet saprà fare di meglio

    *Stefania: allora sei perdonata, hai di meglio da vedere

    *G2: sì, solo otto per il momento. Un intramuscolo, un bagliore. Da recuperare magari in tempi di noia, di magra

  4. E da dove esce, esattamente, la cavalletta dal corpicino debilitato di Cassandra?

  5. mi sono convinto e l’ho guardato anch’io. che dire: diluvio, inondazione, tsunami di wtf!
    per ora i miei elementi preferiti sono, nell’ordine: le scritte in sovraimpressione in courier new o something similar, il tentativo decisamente senza speranza of making il mantra “there’s magic out there” into a thing, la niña cultrice dell’occulto.

    un minuto di silenzio per il senso della continuity dei geni che hanno ornato le tombe del colonial burial ground di toccanti epitafi in helvetica, http://i39.tinypic.com/ok8o6w.jpg

  6. Mi piace quando si fa dell’ironia spicciola nel recensire ma poi non si distingue una cazzo di libellula da una cavalletta….vien da pensare se non vede la differenza fra una libellula con delle cazzo ali..e una cavalletta che puo’ solo slatare chissa’ che belle recensioni sa fare…e c’ho messo pure la rima..

    ps. la serie non e’ un capolavoro..ma la trovo quantomeno originale nel linguaggio ma poi ci sono sempre i super saccenti che saprebbero fa di meglio…quelli che vedono le cavallette con molta fantasia appunto..
    cazzo almeno quello…se vuoi fare l’extremirony..

  7. *Clem: esattamente da dove era entrata, dalla bocca

    *Furr: super super LoL per il buon gusto in fatto di font

    *Insetto: questa non è una recensione ma una riscrittura parziale dell’episodio. Come avrai notato, da acuto osservatore quale sei, alcuni nomi sono stati modificati così come alcune situazioni. Ho sostituito libellula con cavalletta perché trovavo fosse più efficace ai fini della riscrittura di cui sopra, come per esempio Cassandra al posto di Jahel. Tant’è. Chissà perché l’hai presa così sul personale. È un gioco, prendilo come tale.

  8. Per la tua serie “Un pilot non si nega a nessuno” e, soprattutto, perchè al momento c’è una carenza colossale di cose interessanti da vedere, ho visto metà della prima puntata, poi mi sono addormentata. Mi piacerebbe tanto capire dove vogliono andare a parare. Veramente immondizia.

  9. Non posso trattenermi da uno SPOILERONE: nella 1×03 i nostri si producono nello sport che più ci commuove e cioè la maratona-nella-giungla-sotto-la-pioggia-battente-tra-verdi-piante-a-foglia-larga-e-radici-penzolanti-di-mangrovie (“IN HOSTILE TERRITORY!” cit. testuale). Il pudore vien via di puntata in puntata con una cinetica esponenziale.

  10. Ok, I kno, bloody biologia molecolare ain’t gonna study itself, ma c’mon tutto questo formicolare di minchiate è obiettivamente irresistibile. I’m SO into it. Il sacrificio di una cinquina di ore di studio sull’altare di the rivah è stato sicuramente worth it.
    Ma tralasciando fatti che non interessano a nessuno (come se quelli che seguono interessassero a qualcuno): posso testimoniare che, con il prosieguo delle puntate, i riferimenti lostiani crescono rigogliosi, si moltiplicano e si abbandonano in un’orgia di impudicizia inarrivabile ai confini della frode intellettuale. E poi: TFM tu devi essere dotato di un’aliquota dei poteri extrasensoriali di Cassandra Furtado o come minimo aver ingurgitato una cavalletta (pardon, libellula!) nel sonno, perché tutto quello che hai previsto si avvera (a partire dal momento Lucio Battisti). Creepy.
    Sono combattuto tra un Sentite Grazie o uno Shame on You per avermi introdotto al mio nuovo guilty pleasure. Oh c’mon who am i kidding, Sentite Grazie.

  11. *Furr: non so a cosa tu ti riferisca quando parli di doti divinatorie tieffemmine, ma a onor del Giusto E Del Vero ho già visto i sei episodi finora on air. Sempre troppo pochi, purtroppo.
    E comunque, Sentìti Prego

  12. Aspetto con ansia l’introduzione dello sciame di api amazzoniche maschio che uccidono tutti (soprannominato il “Fuco Nero” dai protagonisti), l’apparizione di un Orso Polaroid, e la scoperta di piccoli cani ciccioni, detti “botoli”, geneticamente incrociati dalla Greg initiative.

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