Serio, preparato, di madrelingua

Massimo D’Alema intervistato da France 24.

 

 

 

Oui bien siur (minuto 0:30-31: Triplo LoL).

 

Buono il tono, discreta la pronuncia, e direi ottima la nonchalance. Qualche errorino qua e là, ma nel complesso esame superato a pieni voti. Soprattutto nel rifiuto, qui condiviso nella battaglia quotidiana Contro Il Ridicolo, di pronunciare i cognomi italiani accentati alla fine. Solo una volta il nostro D’Alema ci casca (Montì), e cioè quando la giornalista di sinistra, ben interpretata da Valeria Bruni Tedeschi quand même, lo interrompe inopinatamente. Vigoureuse? Rigoureuse? Non importa: le facce che fa! Le facce che fa!

 

Massimo, dimentica le cose brutte che a un certo punto ho cominciato a pensare, dire, urlare di te, contro di te, malgrado te. In un colpo solo hai recuperato molti punti stima. Grazie ancien président, non lo dimenticherò.

 

(Segnalazione molto provvida, merci)

8 Replies to “Serio, preparato, di madrelingua”

  1. Wow! Ottima pronuncia!
    Per il resto dice le solite fesserie (“Malhereusement ça c’est nécessaire”… “on reste populaire”).
    E il coup de gueule si ferma qui altrimenti potrebbe trascendere.

  2. Sè, bastasse questo a recuperare Baffetto. Capirai, a parlare francese sono capaci pure i francesi 😛

  3. Sì okay, io Baffetto l’ho molto amato, ma l’amore è finito da tempo..non me lo fa recuperare neppure un buon francese..da ricordare che D’Alema ha comunque fatto la Normale di Pisa, l’avrà pure studiato il francese..non altrettanto l’inglese, ..alla vecchia maniera, quella dei genitori. Bonne nuit
    Paola

  4. CHE ODIO quando i cugini francesi pronunciano (non solo) i cognomi (ma anche i nomi) con l’accento sull’ultima lettera

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