“Io vinco questo duello, io sono Masterchef Italia”

masterchefLa chirurgica e quasi asettica perfezione di Masterchef Italia ieri si è lasciata scappare una sbavatura, impossibile evidentemente da cancellare con un colpo di montaggio. Sbavatura che fa rima con quelle lacrime così virtuosamente rifiutate (Ma cosa fai, piangi? Ma smettila di piangere, su!) da un modello televisivo in controtendenza, verrebbe da dire ‘etico’, che fa della pulizia e della misura la propria cifra.

 

 

Mi riferisco ai famosi errevuemme che hanno segnato il successo di questa prima edizione di Masterchef, quei momenti in cui i concorrenti rivivono dopo quello che è successo prima, trasformandosi da semplici casalinghe in Perfide Erinni Caricate A Molla In Nome Della Boria. Da un certo momento in poi tutti gli a parte di Imma, una delle grandi favorite alla vittoria, hanno mostrato un doppio registro in contraddizione: il Detto, ovvero proclami di Superiorità tipo “Io vinco questo duello, io sono Masterchef Italia”, e il Visto, ovvero copiose lacrime che intanto solcavano le guance della cuoca sorrentina.

 

 

Imma già sapeva, mentre veniva costretta a rivivere i momenti del proprio fallimento? Chissà. Quel che conta è che quelle lacrime, simulacro reality soffocato sul nascere, se da un lato hanno sottratto molto alla tensione partecipativa, dall’altro hanno rafforzato l’Epicità del racconto: l’Eroina sconfitta lascia il campo di battaglia a testa alta, con tutta la dignità della propria grandezza. (Ciao Imma, le tue storie ci hanno fatto sognare).

 

 

E adesso? A rigor di logica il primo Masterchef Italia dovrebbe saper cucinare a occhi chiusi una Carbonara o un Cacio e Pepe. Esclusi dunque Spyros e Ilenia, rimarrebbe solo lei, Luisa, cui per giunta il Maestro Venerabile Gualtiero Marchesi ha pronosticato un luminoso futuro tra le pignatte. Ma la vera domanda è: si è mai vista una favola finire con il trionfo della Cattiva sugli Innocenti?

5 Replies to ““Io vinco questo duello, io sono Masterchef Italia””

  1. Luisa non e’ cattiva: Sa cucinare e ne e’ consapevole. Certo l’atteggiamento non l’aiuta, ma personalmente quello che cucina lei lo mangerei ad occhi chiusi, degli alri non so…
    Io ormai sono completamente dipendente da MC. Dopo la prossima puntata il buio.
    Ps Ferro e Alberico. Non ci posso credere.

    A quando il nuovo blog?
    heleonor

  2. *Helonor: ovviamente parliamo di Ruoli Interpretati. Diciamo che Luisa 'fa' la cattiva. Ferro/Alberico: "non te lo sai spiegare" 🙂
    Nuovo blog? Settimana prossima 😉

  3. Giada ci ha raccontato che appena dopo l'uscita l'hanno prelevata per registrare i confessionali sul Pressure (il duello non c'era ancora).
    Ricordandomi questa frase, ieri sera al primo errevuemme di Imma coi lacrimoni nonostante cercasse di fare quella figherrima, ho capito che l'avremmo salutata 😀

  4. se luisa pesasse la metà, sarebbe abbastanza carina da far scordare la sua suprema stronzaggine.
    questo suo eterno atteggiamento da strafiga della cucina (e non solo) non può evitare in chi non è partenopeo o partecampano com'ella un attacco urticante al solo vederla dondolare il culone a caciotta che ha.

    hai ragione tfm, questo grande fratello a posteriori applicato alla cucina, questi confessionali barra flescbec che ti chiedi sempre se una certa smorfia preannuncia la nomination o la trombata, danno un gusto particolare a questa trasmissione, e cioè quello del burro d'arachidi con la zucca fatto da spyros l'altra sera, il gusto dell'invenzione a metà strada tra il colpo di genio e il conato di vomito

    ma va bene così: una trasmissione che tratta il tema spegnattamenti e che per necessità non può essere in diretta, funziona solo se la si trasforma in un racconto epico, dove la salsa bernese la fai bene solo se non ti fai distrarre dai sirenetti cracco-bastianich-barbieri, dove la preparazione del cacio e pepe è una fuga dalla maga circe, dove gualtieri marchesi è il ciclope e spyros un p..rocio. serve qualcuno che ci tramandi le emozioni vissute, e chi meglio dei protagonisti?

    rascal

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