Super 8, la Restaurazione vincente di J.J. Abrams (e Steven Spielberg)
Ricetta per un film di successo, amato da pubblico e critica:
5 bambini
5 biciclette
1 Michael Giacchino
1 raggio blu
1 incidente di treno
1 mostro
1 spruzzatina di E.T., Goonies, Stand by me
1 Elettromagnetismo
4/5 strizzatine d’occhio ai fan di Lost (1 We have to go back sarebbe perfetto)
Mantecate il tutto con tanta tenerezza, buoni sentimenti, maestria tecnica e servite caldo caldo nei migliori cinema
J.J. Abrams è un uomo fortunato. Ma la fortuna bisogna meritarsela. Nel 1981, il piccolo Jeffrey Jacob (!) ha 15 anni. Assieme al suo amichetto Matt Reeves partecipa a un festival con un filmetto in super 8. Dopo qualche mese riceve una telefonata da parte dell’assistente di un famoso regista. Il famoso regista ha apprezzato il filmetto e vorrebbe contribuire a migliorarlo e rimontarlo. Il famoso regista si chiama Steven Spielberg.
J.J. Abrams è un uomo fortunato perché, quando già era destinato a una carriera cinematografica da onesto impiegato della regia (Mission Impossible, Star Trek), riesce a trasformarsi in un Cineasta apprezzato dalla critica (specialmente in Europa), capace di emozionare, con Super 8, un film di genere, come da tempo non accadeva. E lo fa, soprattutto, tornando al classico, riscrivendo il classico, il classico che riusciva a fare sognare. Gli anni ’80. Gli anni della nostra giovinezza. Super 8 è un film decisamente tradizionale, sostenuto da una sceneggiatura solida e americana (i classici tre atti) in cui niente è lasciato al caso (con qualche rischio: uno degli snodi principali dello script, rivela Abrams ai Cahiers du Cinema, si sviluppa intorno alla fine del secondo atto invece che alla fine del primo o alla metà del film). Un film che è sì, una storia di fantascienza, ma prima di tutto è costruito a partire dai personaggi, dalle loro storie presenti e passate, dai loro sentimenti. Un film, infine, che deve molto alla cosiddetta Estetica del Riciclaggio.
I registi si dividono in registi che fanno sempre lo stesso film ma ognuno di essi è una parte di quel puzzle che si chiama Poetica, e i registi che fanno sempre lo stesso film perché non sanno fare altrimenti. Abrams tutto sommato è ancora giovane, e vedremo dove la storia lo vorrà collocare, ma una cosa è certa: la ricorrenza di temi, situazioni, meccanismi, suggestioni e persino di nomi di personaggi – uno su tutti, Jack – non può essere casuale. Nel riciclaggio tutto può e deve tornare utile. Un ragazzino che corre in bicicletta di notte, l’incidente scatenante all’inizio della storia, il viaggio dell’eroe malato che a un certo punto deve, a tutti i costi, tornare indietro per andare avanti e guarire (going back, moving on). Tutto torna, e non è un male. Non lo è mai, quando si racconta una buona storia. Certo, facile a dirsi, poi ci vuole l’amalgama. Che non si può comprare, come pensava Massimino, un vecchio presidente del Catania Calcio, ma si può anche imparare a ottenerla. E Abrams, aiutato e consigliato dal saggio Spielberg che non l’ha mollato un attimo durante tutta la produzione, ha imparato. Eccome. Sì, J.J. Abrams è un uomo fortunato.
Note.
* Elle Fanning, la ragazzina protagonista di Super 8, era la ragazzina protagonista di Somewhere
* Kyle Chandler è tante cose, ma soprattutto Ultime dal cielo e Friday Night Lights
* Il ragazzino Gabriel Basso è il figlio di Laura Linney in The Big C
* In un ruolo minore anche David Gallagher, cioè uno dei settundici milioni di figli del reverendo Camden in Settimo Cielo
* Super 8 trasuda MichaelGiacchinità sin dalla prima inquadratura, ve lo dico
* Se siete di quelli che lasciano il cinema al primo titolo di coda, beh, fossi in voi io non lo farei, rimarrei finché il custode del cinema non vi caccia a pedate.
Kyle Chandler è anche omino che esplode con in mano bomba tolta da stomaco di paziente in greisanatomi 2×17. Peccato si fosse allontanato troppo da Meredith.
direi che io sto film lo chiamerei Super C 8…. è emozionante come vedere un aspirina sciogliersi nell'acqua. Sono cose che solo Sergio Arranca potrebbe apprezzare…
Non lo so sai, a me, oltre che fortunato, pare molto furbacchione.
P.
Hai dimenticato "1 trailer interattivo associato all'uscita del gioco più bello mai fatto finora nell'universo ossia Portal 2"
Clem
(il prossimo è Habemus Papam, super8 ho già deciso che si guarda senza dare soldi a JJ, quantomeno direttamente)
*Ryuko: certo, come dimenticarlo. Che poi torna nella puntata meravigliosa sui morti di Meredith (Comunque, guarda che stai parlando con il più grande FAN mondiale di Meredith Grey, eh)
*Ladinsane: esagerata! prevenuta! 😉
*P: vabbè, tu guardalo pensando che NON è di Gei Gei
*Clem: coincidenza. Ho visto Habemus proprio ieri l'altro
Disculpame… è solo che, tiggiuro, non ho ancora deciso se Ellen Pompeo è bellissima o bruttissima, dipende dall'inquadratura. E comunque "i morti di Meredith" è stupenda (l'espressione, dico, sulla puntata non posso pronunciarmi).
Noi si vuole impressione su film di Moretti, however.
il commento sulla MichaelGiacchinità mi ha convinta.
Sulle persone che si alzano al primo titolo di coda: meritano di perdersi il perdibile che di sicuro è brutta gente. Che si spostino velocemente che c'è gente che sta leggendo.
A margine e molto OT in quest'agosto anomalo ho iniziato Private Practice. Ero riuscita ad evitare la depandance spiaggiosa di Shondona nostra, ma per colpa di Rai2 ho ceduto. Ebbene il padre di Addie nostra non è il caro reverendo Camden? Quest'uomo mi si ripropone come i peperoni a Mirabella.
io jj abrams un po' lo odio, comunque.
e non è per come è finito alias, ché vabbeh…
e non è nemmeno per come è finito lost, che – eresia! – non guardavo (ma anche un po' sì, è per quello, perché lo avrei voluto vedere poi tutto d'un fiato a serie conclusa, ma quando hai fatto incazzare mezzo mondo – inimicandoti svariati milioni di persone – con un'ultima puntata di un ultima stagione mi fai passar la voglia di vedere pure tutte le precedenti, che insomma è già tanto amara la vita, non ci serve pure il finale di lost).
comunque, non è per queste due cose.
è perché tu a pidah non gli fai fare quella fine.
e se mandi in vacca il terzo telefilm fico che hai creato solo per spiazzare tutti io un po' mi incazzo. e spero che fai la fine di pidah.
A me invece pare che si capisse dalla terza puntata, che non poteva che finire così, lost.
@TFM, è che se lo guardo pensando a Spielberg, peggio me sento.
P.
bambini + biciclette ( = ET) e Michael Giacchino… mi avevi già convinto. Ho proseguito per forza di inerzia, domani vado a dare i miei soldi a JJ e Steven, che a noi non ce ne importa se è tutto già visto, queste cose ci piacciono assaje.
Aliena
*Ryuko: e mica devi scusarti 🙂 L'indecidibilità sulla bellezza è colpa di quella disgraziata e del botox che si è sparata in faccia. (Moretti tra qualche giorno)
*Liga: sai che anche io ho visto pezzi di Private? ne parlo nei prossimi giorni
*Lala: la paraculità di quell'uomo è tale che riesce a prendersi meriti e persino demeriti non suoi
*P: 😉
*Aliena: brava!
JJ Abrahms farebbe bene a togliersi quell'aria da radical chic che fa tanto "Io sono il nuovo Spielberg" dalla faccia!
*Ok.
Ciao TFM!
Girovagavo sul tuo blog quando, nella barra a lato leggo "Super 8".
Proprio stamattina ho pubblicato una recensione del film, visto ieri sera.
Impressionante, qualcosa è scritta pressoché allo stesso modo! Sul giudizio complessivo non siamo esattamente d'accordo, invece…
Al link trovi il post 😉
Mi piacerebbe molto leggere un tuo post su Misfits, prima o poi..!
Buona notte,
Andrea
http://missionearte.blogspot.com/2011/09/super-8-super-ato.html