Noel Gallagher’s High Flying Birds: The death of you and me
Le prime note di questa canzone. I primi accordi, i primi secondi. Come un ricordo che viene da lontano, che acquista nitidezza a poco a poco. Veritiero o meno, chi può dirlo e non interessa. Un ricordo che resuscita dai nostri ’80 e che infine si pitta la faccia di Toto Cutugno. E, subito dopo, per assonanza di molte cose, Celentano. Forse Cocciante. Sicuro Pino Daniele. Ma a Noel Gallagher, l’assennato Noel Gallagher, il savio Noel Gallagher, testa sulle spalle e quella frangetta rassicurante tirata dritta sulla strada del britpop e ritorno, sempre in orario mi raccomando, ecco, a lui perdoniamo tutto, persino certe ballatone che parevano e invece bah, lenta consunzione di ripetizioni e Rds, Radio Dimensione Suono. The death of you and me:
A parte l'intro, è CHIARAMENTE The importance of being idle e circa trecento altre canzoni degli Oasis. Uguale sputata.
Buongiorno Britain il fish&chips al dente…
Definitivamente bollito.
Ma vogliamo tornare a laura’!? 😉
*Ryuko: dici? 🙂
*Virgh: a) nun c'ho voglia b) grazie per avermi nominato ai Macchianera Etc, ma una cosa debbo chiedertela: Miglior Cattivo? Siriusli? Ma se sono un pezzo di blogger buonino buonino 😉
Stai scherzando, vero? Molto meglio dei Beady Eye.
Quad, ormai sempre sloggato.
*Quad: in realtà, ahem, i Bidi Cosi non li ho manco nominati. Siamo nel campo dei gusti. Però. Non mi dire che quella schitarrata all'inizio non ti ricorda Qualsiasi Cosa. Non me lo dire! 🙂
Ma a me quella Qualsiasi Cosa piace 😛
Sempre Quad che ti deve fare un regalo di compleanno da 2 anni
*Quad: tranquillo, sono un tipo paziente 🙂