“Il film che scriverà una pagina di storia del cinema italo-americano” (Rita Statte! Ivan Menga!)
La vita è proprio buffa. Un attimo prima ti crogioli nella tua Beata Ignoranza e un attimo dopo, invece, Sai. Io adesso So. E per questo motivo devo ringraziare il mio amico e attuale concittadino Arco, che nella sua provvida provvidenza mi ha segnalato un trailer, questo:
Dreamland, nella terra dei sogni, opera prima di Sebastiano Sandro Ravagnani, con attori del calibro di Ivano De Cristofaro, Jessica Resteghini, Rita Statte (!), Ivan Menga (!) e la partecipazione speciale di Tony Sperandeo (!) e Marco Balestri (!). Sì, lo so cosa state pensando: Marcello Macchia in arte Maccio Capatonda.
E invece no, è tutto vero, anzi verissimo, anzi “bellissimo film”. Lo dice Eleonora Daniele, e chi siamo noi per non credere alle Garrule Occhiaie di quella povera donna che si alza tutto l’inverno alle quattro del mattino?
Dreamland è ispirato alle vicende del noto bodybuilder Franco Columbu (!), amico fraterno di Arnold Schwarzenegger (qui i due amici fraterni fanno training in “beretta island”) (qui invece l’atteso incontro tra Ivano De Cristofaro e Franco Columbu: “un giorno di grande emozione per tutti noi che amiamo il culto del fisico”). La sinossi del film è di quelle che non si dimenticano: Un ex pugile vedovo e stimato da tutti spesso subisce angherie da più di una gang. Ma riconoscendo nel capo di una di queste il proprio figlio adottivo, decide di difenderlo e nel contempo di convertirlo alla lotta per i diritti umani e per una vita senza violenza.
Una vita senza violenza. Già. È un beffardo contrappasso, quello che il povero regista, Sebastiano Sandro, ha dovuto provare sulla propria pelle. Classe ’56, qui al debutto dietro la macchina da presa, già stimato autore televisivo, vincitore di un Telegatto per Sabato Al Circo (!), biografo ufficiale di Moira Orfei, insomma lui, negli ultimi mesi ha dovuto difendere con le unghie e con i denti questo progetto a cui tiene moltissimo: Dreamland, il “film che scriverà una pagina di storia del cinema italo-americano”.
Prima un millantatore che millanta di aver scritto lui quest’opera d’arte (Risultato: querela e amarezza, “tanta amarezza”).
Poi, come se non bastasse, enormi problemi produttivi che hanno messo in discussione la realizzazione del film. Lo scorso ottobre Sandro Sebastiano ha dovuto rivolgere un accorato appello a Silvio Berlusconi in persona: Dreamland era stato escluso dai finanziamenti pubblici (primo dei non ammessi!) ma il film, dopo che è stato girato a Barletta e a Cinecittà, “ha la necessità di essere terminato tra Los Angeles e la città natale di Franco Columbu OLLOLAI in Sardegna“. L’appello terminava poi con parole più dure di un pugno nello stomaco: “Darei la vita per salvare il mio film, persino la mia collezione Disney, il Telegatto e tutto ciò che sarà possibile dare!”
Ma tutto è bene quel che finisce bene. La collezione Disney e il Telegatto sono salvi. Qualcuno ci ha messo i soldi e il film uscirà finalmente nei migliori cinema il prossimo 8 luglio. Amici all’ascolto: so che non mi deluderete.
Tutti gli uomini hanno un dono: IO NON SO quale sia il mio.
ma nemmeno il trailer, dopo aver sbirciato ai link
se poi tu lo vedrai e ne sarai conquistato, potrei ripensarci
ciao
Ti prego, dimmi che è solo un sogno.
P.
*Yet: no no, voglio lasciarti nel non-ripensamento (ma il trailer si vede, sì o ci sono i soliti problemi da Italia-Francia?)
*P: sì, è un sogno, la Terra Dei Sogni
Alla fine ha detto "Al cinema" ?????
Grazie Arco, grazie TFM. Ora an che io SO.
gua' che ti voglio bene e ho verificato
il trailer è partito, c'è uno in moto
ciao
Io ho visto distrattamente la versione corta di questo trailer due o tre giorni fa e, per quanto avessi già commentato con un sonoro "MACCOSA" che è echeggiato in tutti i luoghi e in tutti i laghi, ora SO che quello non era che un debole riflesso di ciò che offre il trailer lungo. Figuriamoci il film!
Comunque lo so che a questo punto è ridondante, ma per amor di completezza: http://www.youtube.com/watch?v=q-09c48COd8
pregusto il momento in cui ne parleranno da marzullo.
furr
o mamma! che attori intensi! che storia ben scritta!
(muoro)
ma c'è anche la straordinaria Anna Pannocchia?? 🙂
che bello! non vedo l'ora di perdermelo!
ilaria
LA STORIA SI RIPETE, CI SONO PERSONE DISPOSTE A METTERSI IN GIOCO E INVECE ALTRE DISPOSTE SOLO A GIUDICARE. COMPLIMENTI BELLA GENTE.
*11: ma dai, non te la prendere. Il post era un Omaggio Affettuoso e Carino. Abbiamo molto apprezzato il Tentativo di rianimare il cinema italiano. Abbiamo un po' scherzato ma abbiamo anche fatto un po' di pubblicità al film, no? Speriamo che vada bene in sala. Incrociamo le dita!
Quindi per poter giudicare bisogna aver fatto un film urendo anche noi?
Clem
*Clem: no, dobbiamo metterci in gioco. Tu ti sei messo in gioco?
per un pubblico di analfabeti !
io voglio mettermi in gioco, mi chiamo Rita Stacce.
Secondo me un film va visto prima di essere giudicato. Non mi piace fare la parte della pignola, ma temo che voi siate solo dei pressappochisti.
Un caro saluto
Tieffeemmeeee! Sei un pressapochista e falso e vuoi solo il trono!
PS: chiudi la porta che fa riscontro.
*17: ma che abbiamo detto di male? Cosa? Dicci! abbiamo pure invitato ad andare al cinema, ma che dovevamo fare di più?
*Pattie: ho chiuso, ma tu avvertimi sempre e dammi il Riscontro del Riscontro
non puoi scrivere OLLOLAI senza scrivere LOL
Io mi metto in gioco. Nei campi in cui so di riuscire. Mi metto in gioco e mi impegno. Non vado a perder tempo e soldi in qualcosa che non mi riesce. E se lo faccio, appena mi rendo conto che non sto riuscendo non mi ostino, cerco di riparare le falle e provo qualcos'altro. Mettersi in gioco significa anche tenere conto del fatto che si può perdere. E accettare le critiche. Altrimenti si finisce per fare la figura del David Soller di turno (se non sapete chi è cercatelo su Youtube).
Nessuno ha criticato il film in sé fino ad ora, anche perché non è uscito nelle sale, e personalmente credo che andrò a vederlo perché tutto questo polveraio mi ha incuriosito. Però è stato criticato pesantemente il trailer perché, è obiettivo, è fatto con i piedi. E sono state anche criticate le manovre pubblicitarie, obiettivamente esagerate per un'opera del genere, che finiscono per sembrare ridicole, e quindi per remargli contro.
Ora perché sto commento fiume? Perché mi innervosisce il buonismo diffuso oggi per cui alla minima critica salta su quello che risponde "Ah sì, non ti piace, provaci tu a farlo, gné gné". No, non ci provo io, perché SO che non sono in grado, ma ciò non mi toglie il diritto di critica personale. E non penso siano critiche offensive o aggressive, perché non si va a criticare la persona in sé, ma il risultato di una sola tra le diecimila azioni fatte da quella persona in tutta la sua vita. Mentre il "provaci tu", quello sì che è aggressivo, aggressivo e controproducente, dato che gela ogni possibilità di confronto, e dunque di miglioramento. Ok, ho finito. Scusate lo sfogo. Vado a fare un té, quello mi riesce 🙂
Questo ci ha i numeri per diventare il The Room italiano.
Ah, Tieffé, visto che per Misfit ti ha già punito il SIGNORE IDDIO, ti sfido a vedere The Room di Tommy Wiseau. Voglio la recensione domani alle 4 sulla mia scrivania.
Clem
*Clem: ma quando è uscito? non ho voglia di cercare su google, dai!
Per tutti coloro che vogliono farsi del male:
http://is.gd/VjJjGW
e questa è una rece ironica di Doug Walker-The Nostalgia Critic (spoiler!) http://youtu.be/ocFumueZq0Y