Game of Thrones – “Quando si gioca al gioco del trono o si vince o si muore”

game-of-thronesNon è facile trovare una definizione per la serie televisiva Game of Thrones. Fantasy medievale? Racconto di guerra? Feuilleton?
Non è facile perché spesso, e in questo caso forse anche di più, ogni definizione assume i connotati di pura forma che poco aggiunge alla sostanza di quella che da qualche centinaia di lustri viene chiamata, in vari modi, storia. E infatti, scorticando via orpelli e cotillons, di Game of Thrones rimane una storia che può essere riassunta in poche parole: Un Oggetto di Valore conteso da Opposte Fazioni.

Però gli orpelli ci sono, eccome. Alcuni essenziali, altri di puro contorno. Orpelli di messa in scena e di racconto che attingono a una tradizione narrativa e televisiva che molti considerano bassa: intrighi, intrecci amorosi, segreti, agnizioni, figli illegittimi, overhearing (il famoso origliare dietro la porta), primi piani e sguardi che vanno oltre la macchina da presa, piani d’ascolto così inevitabili per ogni daily soap che si rispetti.
Elementi dunque di forte consumo e rimasticamento ma che, inseriti in una macchina spettacolare e ricca di effetti, passano inosservati e anzi si rivelano necessari al dispiegamento di una mitologia così densa. Game of Thrones è un diesel che a poco a poco macina attenzioni e assunzioni, che ha bisogno di tempo per ingranare e giungere infine a esiti di ampio respiro. Esiti Epici consoni alle intenzioni: una narrazione centrifuga, che spinge verso direttrici apparentemente esterne, per poi tornare, sempre e comunque, all’Oggetto di Valore di cui sopra. il Trono, il Potere.
Non è un caso se la prima parte della stagione scorra via statica, tra passaggi di informazioni più o meno eleganti (e degni di un qualsiasi condominio di qualsiasi posto del mondo) e predisposizioni a quel che succederà, ovvero: la guerra. E non importa se i soldi della Hbo, che pure sono molti, in realtà sono anche pochi, e non possiamo che essere spettatori di quel che è già successo (abbiamo vinto una battaglia, non la guerra!), importa che alla fine, fantasy o non fantasy, Game of Thrones riesca a mettere in scena un universo credibile, che si prende sul serio ma che, e questa era la vera prova del fuoco, mantiene anche un distacco di matrice ironica, garantito dall’incessante pastiche fatto di suggestioni, rimandi, allucinazioni, collegamenti storici, antistorici e metastorici. Una congerie di cose volute e non volute, ma che ci sono: la famiglia, innanzitutto, i matrimoni combinati, l’amore e la morte, i duelli di cappa e di spada, bambini futuri re ma intanto nulla più che malati di mente, incesti, spadaccine sulle orme di Oscar François de Jarjayes (“Papà, tu volevi una vera femminuccia ma-ahimé-sono-nata-io“), nani affetti da priapismo che non solo si sottopongono a processi ma ne escono anche vincitori (eccolo, il fantasy), paggetti conciati da Cappuccetti Rossi, ma anche sesso, sesso, sesso, sesso.

Già, il sesso. D’altronde, siamo sempre su HBO. E allora – parlavamo di orpelli necessari – ecco il sesso in tutte le sue declinazioni, un passo prima del microscopio: sesso bruto e sesso dolce, sesso frontale e sesso laterale, sesso stessosessuale e sesso spensierato, sesso di ricatto e sesso di potere. Insomma, per tutti i gusti.
Un sesso che risponde a varie esigenze. Quella di spiegare, innanzitutto. Come sottolineava Chris Bernard sul blog di Itasa, in Game Of Thrones il sesso è innanzitutto Sexposition: un modo per far passare, nel modo più indolore possibile, tra un gioco proibito e l’altro, una quantità di informazioni che altrimenti appesantirebbero la narrazione (backstory dei personaggi, intenzioni future, dati utili a compredere lo scenario mitologico). Potremmo definirlo, spingendoci un po’ più in là, e parafrasando il Talk&Walk di Sorkiniana memoria, un vero e proprio Fuck&Talk. Ma il sesso in GOT è anche altro, ovvero gancio necessario per smuovere le acque a colpi di plot, è fuoco che arde e che serve ad alzare la temperatura (infatti la dimensione hard scompare quasi del tutto nella seconda parte della stagione, quando ormai la faccenda ha spiccato il volo), è peccato mortale, è panacea di molti mali.

E così, ora e per sempre, nell’ora del nostro Proibito, milord e milady, ecco a voi un paio di esempi di quel che intendiamo per sesso in Game Of Thrones. Avvertenza: Se siete delle impressionabili animelle pie che vagano illibate nelle vigne dell’Astinenza, passate oltre, altrimenti proseguite, mani in alto:

Che colpa ne ho se il cuore è un Incesto (1×01)

dragosteaDragostea Cer Sei Lannister è bionda e bella e ha le mutandine sempre in fiamme. GEMI Lannister è pure lui biondo, bello e il suo hobby è spegnere gli incendi a colpi di Verga Imperiale. Piccolo particolare: Dragostea e Gemi sono fratelli gemelli, si hamano, sentono di essere una cosa sola e per suggellare questo folle amore che non bada a Fratellanze, i due ogni tanto si appartano tra le fresche frasche di Grande Inverno e niente, lo fanno come all’animali, in quella che qualcuno potrebbe definire, che volgarità, pecorina:
Gemi: Dragostea cara, la senti questa Minchia?
Dragostea: MMMMHH
Gemi: la senti o non la senti?
Dragostea: MMMMHH
Gemi: ma perché non favelli, forse che questa Metrata ti fece perdere l’uso dell’Eloquio?
Dragostea: OHHH GEMO!
Gemi: GEMI? Oh che splendida conferma al mio Nomen Omen! Oh Cara, Piglialo Ancora Un Po’!
Dragostea: Oh CAZZO!
Gemi: Lo so!
Dragostea: ma che capisti! Qualcuno ci sta spiando da dietro le frasche!
Questo qualcuno altri non è che Bran Van Stark, detto Bran, il figlio novenne di Eddar Stark, che si sta allegramente facendo una sega dinnanzi alla Bionda Incularella. Gemi lo piglia per la collottola: Oh ma che fai, SPIONE! Ma non te l’ha detto tuo padre che si diventa ciechi, eh? Di’ un po’, preferisci diventare cieco o STORPIO? Bran Van non sa, non risponde. Gemi: e va bene, l’hai voluto tu! E così sentenziando, lo butta giù da una rupe alta venti metri: MUORI, tu e tutta a to’ stirpe!

calisiO tu Stallone che insemini Calisi col Bastone che regge il mondo (1×01, 1×02, 1×03)
CALISI Targaryen, figlia del re spodestato dall’attuale re Robert, è costretta da suo fratello CALISO a sposare DROGO, capo dei Burini Selvaggi Subumani Gutturali Unni Calati Dalle Montagne: Caliso, grazie all’esercito di suo cognato DROGO, vuole riconquistare il Trono (è un falso, lui vuole solo il Trono, infatti farà la fine che merita, una fine da Tronista).
Dettaglio: Calisi è chiara, algida, bionda, vergine. Drogo invece è un colosso gnùro di 2 metri per 4. E non stiamo parlando di statura. Eccoci in riva al mare, al tramonto: il romantico Drogo, il cui motto è
Se la vita è un buco i buchi aiutano a vivere meglio, ecco, per non saper nè leggere nè scrivere, senza mezze misure prende sua mugliera, la rivolta come un calzino e SBADABAM! la SVENTRA a colpi di BADILE VENOSO. Quel povero fuscello dalla pelle di pesca vorrebbe tanto rinviare il momento del BATTESIMO ma poi, non sapendo che PESCI prendere, beh ecco, deve solo assecondare le voglie di suo marito Drogo, e accettare che il Destino sotto forma di Minchia Subumana e Sovrumana si intrufoli nella sua vita. Un giorno, dopo aver avuto l’ispirazione da un UOVO DI DRAGO COVATO, Calisi, in una tenda piena di candele alla LAVANDA, decide di dire Altolà agli Assalti Posteriori: amore mio Drogo che emani fetori gutturali, no! Io Donna! No tubo da riempire a comando con metri di cazzo! Facciamolo con dolcezza! Drogo: c’est-à-dire? Calisi: voglio assettarmi sul tuo membro! Inventiamo una nuova posizione, chiamiamola Smorzacandela! Drogo: beh, se questa ti pare una Candela! Calisi: la Storia ci è testimone! Mi assetto!
Dopo aver fatto dunque all’amore con Dolcezza&Sentimento, Drogo si rivolge teneramente a Calisi: oh amore mio, Calisi, Tu che Rendi Tutti I Cazzi Tisi!
Niente, i giorni passano e Calisi si sta facendo il bidet nella vasca con una damigella. A un certo punto la damigella tocca le minne grosse di CALISI. Calisi: ma che cazzo fai, mi tocchi le minne? Io Calisi! Damigella: Calisi mia Calisi, da quanto non perdi sangue? Io sento tu cambiata! Stallone fatto te GRANDE DONO!
E questo grande dono significa che Stallone Drogo in mezza giornata ha ingravidato Calisi, che ora è incinta di un bambino ipercresciuto che cambierà i destini di Approdo del Re (E comunque: Calisi is the new Bolivia Dunham).

Poi vabbè, qui non c’è spazio, ma volendo ci sono anche le scorribande orgiastiche del Nano affetto da Priapismo, il fratello del Re che si fa depilare le ascelle (e non solo) dal suo Cavaliere Preferito, Petyr Ditocorto il consigliere del Re che BRIFFA le impiegate del suo Bordello (Buttane Siete, Recitare Dovete), adolescenti che succhiano ancora il latte dai seni delle proprie madri, fighe, cazzi, culi, e tante altre cose che tocca vedere (altrimenti che l’ho scritto a fare ‘sto post?), così come tocca vedere il gran finale, domenica, in cui scopriremo se gli dei si abbatteranno su quel minchione di Re Joffrey e se Eddard Stark, Colui Che Perse Il Treno Con La Storia, verrà adeguatamente vendicato, e dai Arya, fai quel che devi.

Comunque, note:
Episodi molto riusciti: 5, 7, 9. Personaggi molto riusciti: Tyrion, Catelyn, Arya, Jon Snow. L’attore che interpreta Drogo nella vita reale ha fatto un figlio con Lisa Bonet, la Denise dei Robinson. I primi due episodi sono diretti da Tim Van Patten, fratellastro di Dick Van Patten, cioè il padre della Famiglia Bradford. George R.R. Martin ha scritto l’ottavo episodio, bah. La tag-line usata per spacciare GOT, cioè The Sopranos in Middle-Earth, è una minchiata. Ciao.

13 Replies to “Game of Thrones – “Quando si gioca al gioco del trono o si vince o si muore””

  1. tutto cambia e niente cambia
    si sta ancora a parlare di cose che già Omero, Eschilo e Sofocle e via via fino Joyce e oltre
    siamo antiquati anche nell'oltre
    ciao

  2. *Yet: tu voli sempre alto. Io ci metto anche Aristotilo e i suoi precetti così ci siamo tutti. Non so se siamo antiquati ma sì, niente cambia. E a volte va anche bene così.

  3. long time lurker, first time.. vabbè.
    comunque mi delurko per dire che ho piantodiggioia a lavoro leggendo il tuo post e adesso tutti i colleghi pensano che io nasconda un passato tormentato e mi guardano con compassione.
    e comunque dillo che hai scritto tutto questo solo per attirare sul tuo blog i pervertiti che cercano su google cose tipo "incesti con cazzi equini".
    giao.
    PS: mi rilurko.

    Filo

  4. Ecco vedi: per me l'ottavo episodio è stato forse il migliore (insieme al nono dove, pur sapendo a cosa andavo incontro, sono andata giù di LAGRIMONI come Giàc nei suoi momenti migliori) mentre il settimo, complice la scena WTFLOL di Littlefinger che snocciola uno spiegone infinito di fronte alle due che ci danno (bella lì, questo dovrebbe essere quello che trama e complotta alle spalle di tutti e va a raccontare vita morte e miracoli di sè medesimo a due bagasce che ha appena assunto?), l'ho trovato un po' un passo falso, proprio quando la serie aveva finalmente ingranato. D'altro canto è anche vero che conosco i libri a menadito quindi il mio giudizio è sicuramente viziato da questo, e qui mi fermo per non fare la figura dell'insopportabile nerd più di quanto non stia già facendo… Anche se una precisazione da uomo-fumetto dei Simpson la devo fare: quello che si fa depilare l'ascella è il fratello minore del re, non il figlio! Infatti non è mica biondo 😉

  5. io ho mollato al secondo episodio, nel momento in cui una odiosa ragazzetta che vuole fare la regina sta evidentemente per tradire la sorellina simpatica e maschiaccia a favore dell'odioserrimo e fighettino principino.
    Troppo antipatici messi assieme per resistere.

    Bran vuol dire crusca in inglese. Ma che nome è? E perchè non scappa quando lo beccano?

    Il nano alla fine sta pure simpatico – si autocommisera il giusto ma non di più. Ma appunto, una puntata e mezza ho visto.

    Sembra Attila vs Enrico VIII.

    Marta

  6. *Filo: ah! No! Sono loro che hanno fatto questa serie solo per attirare nuovi abbonati che vogliono cose come "incesti co' cazzi equinazzi!" Comunque benvenuto ufficialmente sul blog

    *Poggy: infatti il sottinteso Gigante del post era "Non ho letto i libri e non ho intenzione di farlo" che non ho scritto solo per non passare per insopportabile contro-nerd 🙂 La 7, a parte lo spiegone (ma ce ne fossero, di spiegoni così), l'ho trovata molto buona proprio come semina, come anticipazione di quello che avremmo visto (Stark in ginocchio la prima volta davanti a Dragostea e Minchione Joffrey, per esempio). La 8 non so, ammetto che forse mi aspettavo di più proprio perché sapevo che l'autore era Martin. La 9 invece perfetta e classica penultima puntata Col Botto. P.s. Grazie per la segnalazione dell'errore. In tutta questa Gran Maialata di figli, figliastri, fratelli e fratellastri la svista doveva scapparci.

    *Marta: esatto, proprio crusca. Guarda, ti direi di proseguire proprio per il personaggio del nano, cresce molto e fa sempre (o quasi) la cosa giusta. Ma in generale la serie cresce molto, dalla quinta in poi specialmente

  7. è un post bellissimo, e non solo perché è l'espressione perfetta di quello che penso IO di GoT.
    il fuck&talk me lo rivendo subito. paragone geniale. 🙂

    la signora maria

  8. LOL! Ma tu come al solito sei un genio!!
    Io i libri li ho letti tutti quindi so benissimo cosa sta per succedere, ed ovviamente non lo svelerò. COMUNQUE ti dirò lo stesso cosa a parer mio rende assolutamente meritevole questa serie, sia quella letteraria che l'adattamento tv, e cioè che non c'è quella glorificazione epica e quella turbochiappa che in genere accompagna le gesta e il destino dei personaggi "importanti", e questo diventa sempre più vero man mano che si va avanti con la serie. Per fare un esempio che posso fare, Eddard Stark, il prototipo di cavaliere eroico e valoroso, avrebbe potuto compiere grandi imprese, combattere battaglie, conquistare regni, ed invece niente, zac, muerto, per mano di un imbecille per giunta. E' una caratteristica che accompagna più o meno tutti e che a volte nei libri mi ha fatto rimanere un po' *così*; con questo non voglio dire che muoiono tutti miseramente, ma che ogni personaggio è sempre molto verosimile, senza quegli eccessi da film che rendono le scene molto belle ma poco credibili. Naturalmente ci sono delle eccezioni eh, sennò veniva "Medieval Sentieri"…
    E comunque io tifo Daenerys, unico personaggio femminile che abbia un po' di sale in zucca (a parte forse Arya) ^.^

    Anna

  9. Ah comunque mi aspettavo almeno due righe sulla "pazza precisa" della serie..alias Lysa (con figlio annesso),però  confido nel fatto che prima o poi la tirerai fuori =)
    C.

  10. E anche questa, subisco la maledizione di Lost e inizierò a guardarla quando sarà finita. Cioè mai.
    Contando che Giorgio Martini ancora deve finire i libri, e che l'ultimo è uscito tipo nel DUEMILACINQUE, ciaaaaao.
    Clem

  11. *anna: condivido il concetto sul Eddard Stark

    *C: eh già, solo un accenno. Magari nella seconda serie, se tornano

    *Clem: dai, fatti i conti, nel 2013

    *Prof: a proposito di Unni

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