Francesca Schiavone di nuovo in semifinale al Roland Garros: va sotto, risale, precipita, risorge
Il tennis è uno sport meraviglioso.
Uno di quelli in cui le partite non sono partite ma storie, storie che se provi a raccontarle non ci si crede. Storie fatte di nervi, innanzitutto, e poi di sport. Storie di finali mai scontati, di destini che cambiano al minimo refolo di vento, di it’s not ovah until is ovah.
Francesca Schiavone non è la più forte, non è la più talentuosa, non è la più elegante, non è la numero uno. Dopo una carriera di medio livello è esplosa come fuoriclasse, approfittando di un vuoto clamoroso di potere: il tennis femminile non riesce più a esprimere una dominatrice assoluta. Tra le maglie di caratteri fragili come la pasta frolla mescolata alla carta velina, Francesca Schiavone emerge e giganteggia spargendo lezioni di tenuta mentale a destra e Parigi. Dopo il trionfo dell’anno scorso pochi avrebbero scommesso su una conferma. La conferma è arrivata: semifinale e altri record abbattuti per uno sport, il tennis, il tennis italiano, sempre troppo avaro. Numeri e record importanti, quasi normali, dopo quel che è stato nel 2010. Ma no, non sono normali. Se fossimo un Paese Normale i giornali e i telegiornali ci aprirebbero le prime pagine e le edizioni serali, con le Imprese Epiche di Francesca Schiavone.
Ok, lo so cosa state pensando. L’aggettivo Epico è un po’ troppo inflazionato. Voi provate a stare un po’ meno sui social network, intanto. E poi, dopo, vedrete se quello che ha combinato Schiavone oggi è o non è Epico.
Quarti di finale contro una Russa A Casaccio, una di quelle che si riproducono per gemmazione, ma non della Cesta Sharapova – belle, bionde, ogni punto un orgasmo – ma piuttosto della Cesta Genoveffa – brutte, grassoccce con la panza, ogni punto un grugnito -. Questa Russa si chiama Anastasia qualcosa e bòn, in manco quaranta minuti è già avanti 6-1, 4-1 e bella lì. Francesca Schiavone, che se non è sull’orlo del burrone a precipizio sull’abisso a un passo dallo schianto non è contenta, ecco lei, con quegli orridi fuseaux bianchi che scaldano i muscolacci del diesel, infila un parziale di 11 giochi a due e si ritrova, toh, in vantaggio 5-1 al terzo, vicina a un trionfo troppo facile. Infatti, che noia. Recupero di Russa A Casaccio fino al 5-5, gragnuola di break e controbreak fino al 6-5 per Schiavone, che va a servire per il match, per l’ennesima volta. E qua succede quel che ogni partita Epica chiede a se stessa: la Calamita Dell’Oltranza. 40 pari, un punto match point, un punto pareggio e un punto palla break. Schiavone – meglio morire che 100 giorni da pecora! – è meno sicura del solito, Anastasia un po’ si esalta un po’ si deprime, è un gioco a chi sta meglio di nervi, tra Francesca la 31enne e quest’avversaria che tra un po’ è sua figlia e figlia mia, ne devi mangiare ancora, di terra battuta, ciao.
Adesso la semifinale, contro Marion Bartoli, francese a dispetto del cognome italiano. L’esagono tutto si stringerà attorno alla sua Bimane Isterica. Notizia numero 1: finalmente France 2 si degnerà di mandare un match intero della campionessa uscente. Notizia numero 2: Francesi, tifate pure contro, sgolatevi per la vostra Marion, la campionessa uscente non aspetta altro.
è brava la Schiavone, altroché
ciao
*Yet: ci credi che l'unico biglietto che presi, a scatola chiusa, era per oggi che non è né ieri né domani, cioè i giorni in cui gioca Lei? Magari la incontro in giro che si beve uno spritz 🙂
Tu DEVI leggere Infinite Jest. DEVI.
Heleonor
numero uno, l'ha già detto Heleonor.
numero due, la nostalgia di quando in tv c'era il tennis e io guardavo il tennis e andavo a tennis allo zagara tennis club in viale regione, e avevo la racchetta di legno fila 1 (poi fila 2 epoi 3), e c'era mc enroe (che non era un panino di un fast food) e poi ci fu lendl e poi c'era la Seles e prima la Navratilova e poi c'era la Graf, e andavi al campo e parlavi delle partite e l'odore delle palline con lo schiocco della lattina in cui erano contenute, erano fluorescenti, se cadevi sul cemento ti facevi male.
numero due bis, poi iniziarono a non trasmettere più il tennis, poi il tennis lo puoi vedere solo se hai cielo con decoder e abbonament, non ci sono più le nike di agassi col baffo fucsia (si si io ce le avevo) e Agassi ha sposato la Graf e Borg adesso ha una linea di abbigliamento.
numero tre, a me manca il tennis in tv, e secondo me (dirò una boutade, l'accento mettilo tu al solito) a parte le Schiavone Pennetta del caso l'italia non ha molti giocatori in posizioni alte la colpa è anche della tv dove non c'è più il tennis.
numero quattro, devi leggere infin…no niente te l'ha già detto heleonor
michele
"Trovare la Schiavone in semifinale è eccezionale, era impossibile sognare di meglio".
Il padre-mentore-coach della suddetta Bimane Isterica, la vigilia della partita.
(traduzione di un sito italiano, le mie competenze non mi permettono una verifica)
Chapeau. Per la sobrietà e per la veggenza.
io ho visto il delirio sotto il sole di un maxischermo a parì ed era in vantaggio e poi l'auto fuggì e la normandia ci aspettava e non potevo fermare pà che guidava, ma la schiavone in finale, sono a parì lunedì e festeggeremo aussì!
*Heleonor e Michele: ok, quando lo finisco, anzi quando lo comincio vi faccio un fischio e un hurrah quando lo finisco 🙂
*Moglie: niente feste, in compenso Buona Parigi!