Se qualcuno possiede la Formula Segreta per il Caffè Perfetto beh ecco è venuto il momento di tirarla fuori

Avvertenza: questo è un post che fa tanto Era Ingenua Della Blogosfera, quindi se siete deboli di cuore e non sopportate i ricordi o gli errevuemme dei vostri amori, non andate avanti con la lettura. Se invece vi piace la nostalgia di quando sui blog si respirava quella sana aria di casereccio, di campagna, che la sera guardavamo il cielo stellato, prego accomodatevi (immaginate una qualsiasi canzone di Adele in sottofondo, grazie).

Premessa del tutto avulsa nel senso che non avrà diretta conseguenza sul resto del post: io il caffè migliore della mia vita non l’ho bevuto a Napoli, dove peraltro ho vissuto e dove peraltro il caffè è una cosa da perderci la ragione, ma l’ho bevuto a Milano, in un bar in centro un po’ scrauso quella volta che andai a Milano per il Telefilm Festival e in quei giorni di noia io ormai dei telefilm mi fregava cazzi e mi fermavo al bar almeno cinque volte al giorno per prendere il caffè più buono del mondo e ormai mi salutavo con simpatia col padrone del bar che secondo me non era manco meridionale cosa che avrebbe potuto giustificare l’anomalia che il caffè più buono del mondo io l’avevo bevuto a Milano.

Dunque che volevo dire, la scintilla di questo post era che stamattina mi sono svegliato, no, dopo una notte mezza insonne in cui mi sono letto mezzo libro di Roth però, lo dico, la colpa è mia che Roth non è certo uno di quelli che fanno venire il sonno, anzi, e se il tuo obiettivo a corto termine è *prendere sonno*, Philip, sto parlando di Philip, al limite anche Jospeph, ma Philip di più, cioè di meno, ecco non è il massimo, allora mi sono svegliato tutto intontito e c’era la caffettiera no, avete presente, che anche se vivo a Parigi la caffettiera non poteva mancare nella mia vita, ecco beh ho realizzato, mentre svitavo, sciacquavo e quelle cose lì, ecco ho capito questa cosa: ho perso il tocco.

Prima ero quello che la gente diceva Tieffemmino vai a fare il caffè tu sai fare le dosi un giorno ci rivelerai la Formula Segreta e io ahah sghignazzavo ma la mia formula era una sola e si chiamava A OCCHIO. Beh, ecco, sapevo che prima o poi mi avrebbe abbandonato e infatti A OCCHIO non è per sempre, cioè navigare a vista può dirti culo per un po’ ma nella vita, se non hai un piano o qualcosa del genere ti finisce come a me: o viene un caffè troppo liquido, o troppo stretto che si chiama velenoh!, oppure una broda puah che ti passa il prio. Ho provato a mettere l’acqua col misurino, il caffè contarlo granello per granello, niente: a me pare di fare sempre le stesse cose eppure sto sempre nell’angoscia di come mai verrà questo caffè. Il che da un lato è ahah divertente che regala un po’ di pepe alla vita che così niente è scontato dall’altro però io mi ritrovo con questa tazzina di vetro piena di una cosa scura che la guardo da sotto e di lato e si vede che ha tutti i crismi dell’imperfezione e io sono insoddisfatto.

Di sicuro non c’entra la regolazione della fiamma che qui a Francia da poco hanno inventato il gas ma io vivo in una casa con il fornello elettrico e prima il caffè mi veniva, anche col fornello elettrico dico, e adesso no, quindi boh, forse devo solo far finta di niente e prima o poi, tac!, senza pensarci mi verrà di nuovo un caffè buono, perché è proprio di caffè che stiamo parlando, anche se magari qualcuno stava pensando ad altro.

32 Replies to “Se qualcuno possiede la Formula Segreta per il Caffè Perfetto beh ecco è venuto il momento di tirarla fuori”

  1. Il caffè non ti viene buono semplicemente perchè sei in Francia.
    Fuori dagli italici confini il caffè peggiora: é cosi', non ci si puo' fare niente. Anche il mio è diventato piu' cattivo da quando sto a Belgica. Un paio di caffettiere si sono suicidate (in Italia durano decenni! le Bialetti highlander!!) e l'ultima, che è arrivata in casa non so come a Dicembre durante una raclettata, ancora resiste ma il caffè è diventato scialbo, sciapo, sciacquetto. Addirittura esce dalla caffettiera già tiepido.

    Per fortuna my faccia di tolla mi ha fatto conquistare una macchina del caffè di quelle di George Clooney!!

    Playmobil

  2. A me è capitato col raddrizzo a biliardo. E' una cosa terribile. Solidarietà.

    P.

  3. secondo me per ridpondere a questo post ci vuole la cara viadellaviola, che è esperta massima nel mondo nella preparazione del caffè.
    Domanda scema: la guarnizione è a posto? perchè quella quando si rovina il caffè viene una schifezza.
    Io ora in casina nuova ho la macchina per fare l'espresso che lo fa con la cremina alta alta e buonissima.
    In attesa di tempi migliori, eventualmente, datti al caffè solubile.
    ah come si sta bene in questo post retrò.

  4. Ma il caffè che usi donde viene?
    Lo compri al simplì (io compravo il Segafredo, costava meno che in Italia) o te lo porti dall'Italia?
    G.

  5. La domanda pirla qualcuno deve pur farla e allora per il bene dei successivi commentatori mi prendo io l'onere: il caffè, la polverina proprio, usi sempre la stessa e/o hai provato se cambiando miscela la cosa cambia? Sembra una boiata ma a volte loro cambiano uno 0,000001% della formulazione e il caffé che conoscevamo è andato.

    (ah la formula segreta: Krups che mi hanno regalato a Natale. È giocare sporco, lo so)

  6. ma allora non sono da sola!
    Io ho questo problema da anni ormai.
    Sarà che mio papà è di benevento ma da sempre il caffè di casa mia è il più buono del mondo, per tutti. Tranne quando lo faccio io.
    Non capisco perché. Le caffettiere son le stesse, la quantità di acqua e caffè anche, non lo si preme, e la chiudiamo più o meno tutti con uguale forza.
    Ma il mio viene sempre uno schifo.
    e dire che fino ai 20 anni era il mio caffè quello più buono.
    che amarezza.
    WE HAVE TO GO BACK TFM!

    stizzofrenica.

  7. G. fa la domanda chiave, imho. Com'è macinato, qual è la miscela eccetera.
    Ah e, lo dico da fisico, se ti azzardi a suggerire ancora che la fonte di calore che porta l'acqua a 100 gradi è rilevante ai fini della qualità del caffé, ti chiudo nella Room 23 a guardare il video dell'uomo nudo che mangia banane.
    Clem

  8. io sono vigliacca e non mi prendo mai la responsabilità di fare il caffè. Anche perchè sono cresciuta con una mamma parecchio rompi sull'argomento, che addirittura è in grado di variare la quantità della polvere in base alla macinatura (1,5 o altro; la macinatura! pure quella sa misurare ad occhio!)  E poi da noi si beve solo caffè Castroni, qui a Bologna sono disperata.

  9. devi chiedere a Bonolis, non a noi.
    io, comunque, mi farei mandare un pacco di caffè da mammà.

  10. In questo pot retrò mi accomodo e mi lascio andare alle confidenze. Da quando sto in Turchia il problema del caffè è diventato un big problema, altrochè. Qui fanno il caffè turco, che fa dormire, oppure il nescafè solubile (bocca mia statt' zitta).
    Di conseguenza neanche nei superipermercati avanzati non si trova una moka manco a pagarla oro ed il caffè in polvere che vendono, santissimi numi, lasciamo stare.
    Ho trovato una soluzione, ma è un pallido palliativo, lo so.
    (Deboli di cuore allontanarsi)
    Ho portato il caffè dall'Italia e per farlo uso, ebbene sì, LA TISANIERA.
    Il comitato caffeinomani privi di ogni grazia e virtù dall'estero uniti, ti abbraccia sentitamente.

  11. Dove? Dove? Dove? Voglio l'indirizzo del bar!
    L.

  12. Una volta ho sentito un pizzaiolo sentenziare che il problema della pizza all'estero non era tanto la capacità o meno dei pizzaioli, ma la qualità degli ingredienti primo tra tutti L'ACQUA.

    Quindi magari è lo stesso per il caffè. Azzardo a dire. (è anche giusto precisare che quel pizzaiolo ha avuto in seguito problemi con l'alcol)

  13. guarda che è proprio l'atmosfera di "quando sui blog si respirava aria.."etc. che rende bello questo post! Comunque,io ho sempre fatto abbastanza schifo a fare il caffè, sono sempre andata "a occhio" pure io ma con scarsissimi risultati,quindi non ho consigli da darti,se non quello di seguire quelli degli altri, che mi sembrano molto priù preparati.
    Però vorrei anche approfittare e chiedere
    @ Playmobil cosa ne pensa della sua macchina di George Clooney, visto che me ne è capitata da poco una uguale,e mi ha tratto in inganno.Appena esce il caffè vedi la cremina e credi che sarà buono, poi lo bevi, guardi sotto la cremina ed è sempre sistematicamente annacquato, e il solo sapore che ti rimane in bocca è la delusione..

    n.r. ( = new reader)

  14. *Play: le cialde! voglio sapere le cialde! è vero che costano l'iradiddio?

    *P: grazie, te ne sono grato

    *Pattie: sì, la guarnizione guarnisce bene. No il caffè solubile di solito non lo tollero, ma qui ho trovarto un nescafè PUISSANT che non è malaccio. In Italia non esiste mica. Ah, e poi qui c'hanno anche la ricorette a base di CICORIA

    *G: no, lo compro al Carrefour e si chiama Lavazza, non so se conosci (in realtà i supermercati francesi sono molto simili ai nostri)

    *Liga: eh no, non uso mica la miscela, uso il Lavazza già pronto. Faccio male?

    *Stizzo: ah come ti capisco, ah come ti capisco

    *Clem: tu mi sottovaluti, bro. Ma secondo te?!? Lo facevo per prevenire la domanda che altrimenti sarebbe arrivata comunque #conoscolegenti

    *Grace: ah sì? Ma Castroni come il Castroni di via 4 Fontane?

    *Noisette: ma qui hanno il Lavazza che mi costa un sacco!

    *Virgh: ecco, non ti invidio proprio. Come fai? Cioè non esistono i bar dove lo prendi tutta trafelata al bancone? 😀

    *L: sai che non ne ho idea? non saprei mai tornarci. Era nei pizzi vicini al cinema Apollo, dove fecero il concerto dei Bee Hive 😉

    *Poggy: può essere in effetti. forse qua l'acqua è troppo buona.

    *Yet: nuuuu, sai quanto mi costò? Non me la sento ancora

    *N.r.: aspettiamo la risposta di Playmobil ma intanto, così, chiedo anche a te: ma le cialde? Le cialde?

  15. Nein 🙁
    Il caffè qui è una tradizione, si prende seduti, e per fartelo fanno bruciare il pentolino.
    Anche i bar finto-italiani, anche se hanno le macchine apposta, riescono sempre ma sempre a fartelo bruciato.
    Fidati, quello con la tisaniera è il male minore 😉

  16. La penso come Playmobil: è la Francia.
    Ho ancora le ferite che sanguinano a causa di una parmigiana preparata con l'atteggiamento del "TSK! La faccio ad occhi chiusi, come sempre" e che invece si è rivelata un'esperienza da incubo, da universo parallelo. Ho persino evocato Walter Bishop.
    Maledette cucine elettriche parigine! Ma il gas è un miraggio in terra di Francia, o cosa?
    Ancora non ci ho fatto l'abitudine…

    Per quanto riguarda il caffè, la mia teoria è questa:

    1) L'acqua è troppo calcarea
    2) La cucina elettrica fa schifo, non puoi abbassare il fuoco quando è il momento di farlo (perché la temperatura continua a rimanere inalterata anche se tu la abbassi)

    Per il resto prova in questo modo: acqua  fino ad un pelo prima della valvola, caffè premuto bene nella prima parte "dell'imbuto" e  messo un po' a montagnetta "casual" in cima,
    Spiegazione da cani, lo so!

    Puoi anche provare ad usare acqua minerale naturale…

  17. da napoletana confermo l'ipotesi avanzata da alcuni.
    uno dei segreti del caffè è effettivamente l'ACQUA!

    non la quantità, ma proprio le caratteristiche. per un buon caffè l'acqua deve essere molto leggera! se è molto carica di calcio, prova a usare acqua filtrata.

    giusi

  18. io non sono capace.
    a casa avevo i fanatici della macchina pavoni, a pressione. Che dovevi sederti sul manico (ho detto manico) e aspettare quei 20 minuti che scendesse insieme all'acqua e al buon caffe'.
    poi sono stati anni di macchinette espresso.
    poi rimasi home alone e ho ceduto alla moka.
    da allora terrorizzo tutti con i miei esperimenti e alla fine propongo il bar.

    tfm, vai al bar e dicci che paga aldf.

  19. Beh io a questa cosa che il miglior caffè del mondo lo hai bevuto a Milano no puedo creerlo!
    Ad ogni modo se non ti viene più il caffè è perchè vai diffondendo in giro la suddetta storia e San Gennaro, per punizione, ti ha fluidificato il caffè.

  20. Mi è successa la stessa cosa, di recente, sono sempre andata a occhio ed è sempre venuto bene, e ultimamente, mi viene stupido.
    Che l'acqua è importante è verissimo! A Genova mi veniva orrendo, con l'acqua di rubinetto, rispetto a Spezia, poi a Le Grazie l'acqua è ancora più buona, quindi viene il migliore di tutti. Però se il fornello è a gas (con le piastre in Erasmus avevo rinunciato, una schifezza), se il caffè non lo pressi, la quantità è quella giusta (senza fare troppo il montarozzo, secondo me, e acqua subito sotto la valvola) e il caffè è Lavazza… Mi verrebbe da pensare che il problema sia l'acqua!
    Ps: menzione di passaggio di Joseph Roth= hemotione
    Otter

  21. Uh, ho letto meglio, hai il fornello elettrico…storiacce…ma prova a cambiare acqua…
    La macchinetta di George Clooney a mio avviso è una fregatura!
    Otter

  22. Caro TFM io sono certa certissima che l'eau franzosa non può essere buona per il caffè quanto l'acqua de roma e non per sporche ragioni di campanilismo ma perchè mario tozzi è andato a cercare una a una le fonti che la portano nei nostri rubinetti e ne ha fatto un istruttivo documentario e tranne in qualche oscura landa tipo monteverde vecchio da noi arriva acqua pulita e fresca e dolce e quant'altro. mi si disse una volta a ventimiglia che quello era l'ultimo caffè decente prima di passare la frontiera e bere acqua di ceci. magari è l'aria di francia. chissà. ti son vicina in spirito: io per un caffè in grecia ho dato in pegno la casa avita.
    §.

  23. Ma precisamente di che romanzo di Roth stiamo parlando?
    Federica

  24. Secondo me (e sono l'ennesima persona a dare una spiegazione diversa) il problema è la caffettiera. Io ho vissuto a Viterbo, dove l'acqua fa schifo che più schifo non si può, ma risolvevo il problema facendo quest'operazione una volta al mese: far bollire la caffettiera smontata in una pentola con 2 parti d'acqua e una parte d'aceto. poi la sciacqui e la fai asciugare…ovviamente la devi lavare quotidianamente, senza mai lasciarla col caffè dentro (alla mia ex coinquilina non sono bastati 5 anni per capire l'antifona; se c'è una cosa che odio è bagnarmi le mani la mattina appena sveglia!)…
    Sabrina

  25. @Otter: hai ragione, purtroppo lo è!
    TFM, ho fatto un conto mentale e, rispetto ad una confezione di caffè "normale" da 250 grammi, diciamo che in media le cialde (confezione da 10) costano quasi il quadruplo,quindi sì, è abbastanza una sòla anche quella.. senza contare poi, che secondo me non c'è nemmeno tutta questa differenza di aromi tra i vari tipi/colori di cialde, a meno che non siano i miei sensi del gusto e dell'olfatto che sono andati, ma voglio sperare di no.
    Insomma, ti auguro di risolvere il problema tra acqua, fornelli e guarnizioni, ma continua con la caffettiera!
    (ps: per confermare il mio pensiero aspetto ancora il ritorno di Playmobil)

    n.r.

  26. ma tu…tu medesimo…sei proprio sicuro che lo facevi così bene, sto cafè? mmmmm
    joujou

  27. *Tutti: grazie per i consigli, proverò a cambiare qualcosa

    *Ilaria: Il blocco del caffettaro, quello

    *Federica: Nemesi

    *Jou: all'inizio mi veniva bene, giuro!

  28. lavazza ok, tieffemmemmino ok, caffettiera ok. è l'acqua. prova col vino.
    ps ho degustato una capsula. a parte che si perde la poesia, (mi fa una capsula di caffè?)  ho visto una tipa ravanare 20 minuti col dito per disincastrarla che si era bloccata. se proprio deve essere macchinetta che sia una cialda di quelle con macchinetta in comodato. trovi la mokador anche in francia e le cialde non costano un salasso. ti basta bere almeno 4 caffè al giorno per avere la macchinetta a gratìs.

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