Eurovision 2011: vincono Ell&Nikki di quel Paese che nessuno in Europa sa come si scriva, e Gualazzi is the new Toto Cutugno

Grande shock per Grande Nazione Che Si Rifiuta di Parlare Inglese Chiamata Francia.
No, non sto parlando di Sarkozy che riceve chez soi il numero due della ribellione libica che gli chiede armi e soldi (Messiè le Presidà, abbiamo bisogno di 3 miliardi di dollari, allora, quest’assegno?). E non sto parlando di quello che l’anno prossimo avrebbe vinto le presidenziali portando nuovamente la gauche all’Eliseo, quel Dominique Strauss-Kahn presidente del FMI arrestato a New York per aggressione sessuale ai danni di un’impiegata di un hotel (pare si sia fatto trovare con l’accappatoio aperto. In un sondaggio gli italiani hanno espresso la propria assoluzione: E vabbè, che ci fa, mica si è fatto trovare tutto nudo, allora sì, eran cazzi!).

Eurovision 2011Il vero shock per Queste Genti Ricche Di Amor Proprio Ma Povere Di Senso Della Realtà è stato svegliarsi e scoprire che no, non era stato un SOGNU e che sì, Amaury Vassili, il tenorino francese che cantava in un misto di lingua còrsa e italiana, il sosia del fidanzato di Hélène nella fortunata serie Hélène e i suoi amici, insomma lui, era arrivato quindicesimo all’Eurovision del 2011. Forti del sostegno dei bookmakers e di una sicumera che mai fece loro difetto, i Francesi, intesi proprio come blocco monolitico, avevano promesso: Amaury, se vinci ti portiamo in trionfo per tutto l’Eliseo.

E invece no. La Dura Legge Del Duo ha colpito ancora. Hanno vinto Ell&Nikki, coppia creata per l’occasione e battente bandiera AZERA. Chi è Nikki e chi è Ell? Non lo sappiamo e non lo vogliamo sapere mai. Ma di certo c’è che questi due furbacchioni, lei wannabe in diminutio di Jennifer Lopez o, a scelta, di Marta delle furon Lollipop, lui probabile reincarnazione del povero Stephen Gately dei furon Boyzone, portano all’esame Running Scared, ovvero The Ballathona, e vincono, con un consenso trasversale da far paura. Sempre tra i primi dieci, spesso tra i primi tre, praticamente The Plebiscitho ha oggi un nome e un cognome: Nikki&Ell. Peccato che la gioia su quei due visini rimarrà un debole ricordo, visto che non venderanno manco un disco, come da perfetta tradizione Eurovisionesca, e scompariranno nel nulla, esattamente come un’altra coppia di Nikki&something, Nikki&Paulo, quelli che un giorno ci voltammo indietro e ci interrogammo: Ma ti ricordi di quei due personaggi di quel certo telefilm che gliel’avevano fatta credere e poi erano finiti seppelliti vivi? Loro.
Nikki&Ell dunque vinsero. Certo un po’ strano, se consideriamo che nessuno al mondo sa come si scriva esattamente il nome di questo paese (Azerbaigian? Azerbaiyan? Azerbajian?) che l’anno prossimo dovrà costruire da zero alberghi, strutture, palazzetti per ospitare la Gente Europea che verrà. Un po’ come l’Expo a Milano (Nikki&Ell, voi nel 2011 avete rubato la vittoria a Gualazzone l’Uomo Chiamato Impaccio, abbiam qui la Sentenza Della Corte D’Assise GONG).

Comunque, sorvolando sul momento in cui più mi sono vergognato per i Francesi, e per la loro Ottusa, Indefessa, Tragica Ostinazione nel non voler parlare in inglese (Dì puà, Dùz puà), direi che il Best Momento Ehi Caschetto D’Oro Che Cazzo Stai Facendo Evah è indiscutibilmente quello in cui:

CATERINA CASELLI AGITAVA BANDIERINE DELL’ITALIA A CASACCIO

Giustamente, ma inutilmente, per celebrare la Remontada di un Bambacione Tenerone di nome Raphael Gualazzi. Il quale Gualazzi, mentre risaliva posizioni su posizioni grazie al sostegno di Nazioni come San Marino e la LETTONIA, fissava il vuoto, smarrito, ripetendosi tra sè e sè: Non era così che doveva andare. Caterina Caselli Tutta Garrula, invece, gli dava gomitate: Gualazzone, tu sorridi e sbandiera, al resto ci penso io.

E ci pensa lei sì. Cose che farà Caterina Caselli a partire da oggi:
1) Fabbricherà le prove che il duo battente bandiera Azera ha barato, prove tipo che in realtà Nikki (o Ell, a scelta) è un Drag King, insomma qualsiasi cosa per squalificare il Duo e far vincere Gualazzone. Se non ci riesce:
2) Si farà dare dall’Eurovision Academy i tabulati di tutti i call center LETTONI per cercare di capire, che manco lei se lo aspettava, diciamolo, come abbia fatto Gualazzone ad arrivare primo in posti in cui a malapena sanno la loro lingua, figuriamoci l’italiano. Dopodiché:
3) Organizzerà una mega turnè nei Paesi Baltici e Dell’Est, al termine del quale Raphael Gualazzi is gonna be The New Toto Cutugno.

P.s. In Italia l’Eurovision, malgrado Raffaellona, ha fatto 1,3 milioni e il 6%. in Francia, con la voce fuori campo, ha fatto 5 milioni, il 26% e ha vinto la serata. Devo ancora decidere con chi stare.
P.s.2 Io tifavo Danimarca, e il gruppo A friend in London (?) che presentava all’esame il Testo Più Struggente dai tempi di Insieme United United Europe 1992 e cioè New tomorrow, che a un certo punto fa così:

Come on boys, come on girls, it’s your fiuciah, it’s your ciois

26 Replies to “Eurovision 2011: vincono Ell&Nikki di quel Paese che nessuno in Europa sa come si scriva, e Gualazzi is the new Toto Cutugno”

  1. io c'ero. davanti alla tv. a guardare un sanclèr e una carrà che se le raccontavano, a constatare che tra vicini ci si fanno favori in pubblico e trucidi dispetti in privato e ad ascoltare l'unico paese che ha parlato la lingua sua. a bien toh!
    la canzone che ha vinto! omacherobaè?

  2. Cose meravigliose.

    I Jedward non hanno deluso, così come la Svezia che sulla carta era una delle papabili vincitrici. Amo tutto il trashume attorno, dentro e fuori. Ma mai come un'edizione in una paese dell'est quando, all'inizio, i conduttori si levarono i cappotti, li buttarono in terra e dei fili invisibili li trascinarono fuori dallo studio.

    Best momento evah.

    Emily Valentine

  3. @ Emily
    non era l'edizione russa per caso, 2 anni fa? Io ricordo infiniti cori russi con pelliccie e colbacchi e 2000 comparse sul palco —

    non posso che dolermi per non essermi goduta live la finale: perdono, non sapevo.

    Marta

  4. Nei giorni scorsi ero a Düsseldorf per una fiera, e Eurovision lo giravano proprio lì accanto: il pensiero che avrei potuto godere dal vivo di cotanto ben di dio e non ne ho approfittato non mi da pace! 
    Pure qui in Spagna ci vanno matti per Eurovisión (anche qui con l'inglese non c'è feeling, e ci piazzano l'accento sulla ó), del tipo che  ci si ritrova tutti in casa di amici a fare il tifo e a televotare como locos, e per questo oggi c'è in giro aria di lutto per il 23esimo posto (su 25) di Lucía Pérez. 
    A questo link del País si rifanno esprimendo perplessità sul Gualazzone e sfottendo i francesi, definiti favoriti per qualche enigmatica ragione. Pare debbano esserci rimasti male anche in Estonia perché l'inno pop dei loro rappresentanti non é stato apprezzato neppure dai loro vicini

  5. dimenticavo: qua si scrive Azerbaiyán in castellano e Azerbaidjan in catalano. 

  6. *Hanz: anche qui a Francia c'è una grande tradizione di gruppi d'ascolto eurofestivalieri. Noi italiani si vede che non siamo pronti 🙂
    Onestamente il pezzo di Lucìa era tremendo. E l'Estonia era data per favorita (!) ahah. Grazie per il link, gustoso

  7. spezzo una lancia in testa a Bob Sinclè in favore del mio gruppo moldavo preferito di sempre, gli Zdob şi Zdub, con un curriculino e una carrierina di tutto rispetto, ammioparère troppo sottovalutati in questa edizione.

    Eppoi oh, non ho controllato ma secondo me sono gli unici oltre al Gualazzi ad avere una pagina sulla Wikipedia italiana.

    E se ho sbagliato e ce ne sono anche  altri non mi interessa.

  8. Speriamo almeno che nel frattempo abbiano riparato il congelatore da dove hanno tirato fuori i Blue e che ce li rimettano dentro quanto prima.

  9. *Shanpu: ora lo posso dire che è chiuso il televoto, ma i moldavi sono gli unici che *davvero* mi han suscitato un sussulto di gradevolezza. (I Blue? C'erano i Blue?)

  10. Ma gli uzbeki e gli azerbagi non sono la stessa cosa quindi?
    (non ho seguito l'eventOne, però a me il gualaSSo non dispiace)

  11. A parte che secondo me con "Fiumi di Parole" avremmo vinto: dueto piu' canzone ripetitiva= trionfo.

    In un contesto in cui, avessimo proposto la participazione di Platinette avremmo, comunque fatto una sobria figura, presentare un jazzista e' stata una figata: spariglia le carte: e' come presentare il meglio del teatro no alla festa della santuzza.

    La gente ne puo' rimanere affascinata (e votare), o odiare, e votare altri, comunque una scelta di classe (per questo non penso che l'oracchiotto sia un nuovo Cutugno).

    Comunque per l'Italia secondo posto significa il posto migliore.
    La sai la regola che chi vince paga per tutti nel 2012.
    Ti immagini a mettere su il baraccone tra Tremonti che stringe i cordoli e nessuno che si vedo lo show?
    Vedevo gia' le grandi opere e la protezione civile a preparare il giro di affari loschi per la costruzione.

    Molto meglio cosi'. 2ndo posto di classe e il prossimo anno tutti a Baku.
    Gli Azeri son contenti e, contenti loro, contenti tutti.

  12. *Falloppio: ovviamente il paragone con il Cutuhno nasce dal secondo posto e, per iperbole, dal Gualazzone parallelo costretto da Caterina Caselli a conquistare l'Est Europa. Nel mondo reale, ovvio che non c'è paragone. E l'anno prossimo, tutti a Baku! Se avesse vinto l'Italia, avrebbero costretto Raffaellona Carrà a fare le nozze coi fichi secchi.

  13. Intanto mi fa piacere che qualcuno ricordi ancora Marta delle Lollipop, un gruppo (per sul serio) che poteva raccogliere più successo secondo me. Lo spettacolo grandioso nella sua iperbolica inutilità, nel senso che obiettivamente ma qualcuno di voi/noi ascoltando le canzoni dei 137…(scegliete un numero a caso perchè il concetto di euro dentro alla parola eurofestival è aldilà di geografia/politica/occhi chiusi e dito che punta su una mappa) paesi partecipanti ce n'è piaciucchiata non dico una intera ma almeno mezza? Lo show è stato bellissimo, una specie di esasperazione degli Mtv awards, gigantismo scenografico+attesa di chissachè+pubblico delle grandi occasioni. Luci, 100 camere che inquadrano tutto e niente, magnifico. Ma qui nessuno parla della UK che porta i ritornati/nti Blue, la boyband di miglioni di dischi, e che arriva manco mi ricordo a che posto.
    A me Rafael piace, mi sta simpatico, suona e canta quello che gli pare non fa pop/rock/dance/rap/ballatone, e riuscire a cantare in mezzo a questa specie di occhio del ciclone e mostrarsi divertito è un grande risultato.
    Bob Sinclair, che gli chiedono ogni due e tre "Bob e questa come ti sembra/la produrresti/ti piace?" e lui giacca smoking abbronzatura serissimo "No", io lo avrei fatto parlare di più.

  14. Devo confessare che ho seguito per un quarto d'ora anche io…
    giusto il tempo per sorbirmi il mega medley!

    Io avrei votato i metallari non ricordo di quale nazione natii…

    Per il resto tifavo Gualazzi marchigiano come me, e con una canzone in fin dei conti degna di questo nome.

  15. *Michele: non abbiam parlato dei Blue, è vero. Speriamo che una bella nuvola di indifferenza se li inghiotta e li faccia sparire 🙂

    *Vlao: va bene il campanile, ma solo perché le Marche se lo meritano

  16. L'Aezrbaijan, lo sanno tutti, è quello che confina col Qwertistan. L'eurovision quest'anno me la sono persa (ma quando la commentava  Jean Paul Gaultier, che ricordi!), quindi 'sto Gualazzi non mi rappresenta nulla, però noi al festival ci mandammo pure Alice & Battiato, mica solo i golem che la malefica Caselli plasma per conquistare il pianeta. Ma Sinclar se l'è messa la maglietta per una volta? Sterminiamolo a colpi di infradito, ora.

  17. Io ho visto solo un po' di semifinale e la votazione della finale, per curiosità visto che in Italia questa manifestazione è stata snobbatata per decenni :O
    Il livello scenografico dello show l'ho trovato molto figo, mentre per quanto riguarda la qualità delle canzoni….beh….ne avrei salvate al massimo una decina (soprattutto 2-3 cantanti balcaniche avevan delle voci mica male). In ogni caso, sapevo già che non avrei trovato la crème de la crème della musica mondiale 😀 , e che il meccanismo di votazione è un PO' una boiata ,della serie votiamo i vicini di casa a prescindere'' 😀 .

    L'aspetto che più mi interessava comunque era proprio quello di sentire canzoni con stili musicali particolari e soprattutto…in lingue diverse dall'INGLESE! :O .Purtroppo invece pochissimi cantanti/gruppi hanno optato per la scelta ''meno comoda''..e c.v.d.  han pagato nelle votazioni.

    Per quanto riguarda l'Italia non m'aspettavo un risultato così positivo…mentre la scelta francese era un disastro annunciato (la mia teoria è che i membri della commissione francese abbian scelto Vassilii dopo una serata di allegra sbronza..sennò non si spiega come fra 500.000 cantanti francesi sian andati a sceglierne uno che con la Francia non centra una mazza). 

    Concludendo…da quanto ho letto, non si sa se l'Italia parteciperà alla prossima edizione…son aperte le scommesse :O

  18. Beh effettivamente un cantante lirico in mezzo a generi più commerciali fa venire il dubbio che ci sia dietro un po' di sboronaggine, della serie ''distinguersi dalla massa'' (poi Amaury, almeno a pelle, dà l'idea di uno un po' pieno di boria..magari è un'impressione eh.. 😀 )… ma in realtà credo non sia così, e che la scelta sia stata semplicemente dovuta a logiche contorte di mercato (ho letto che l'album lirico in italiano del simpatico tenoretto ha venduto abbastanza bene anche fuori dalla Francia) e ad un'idea (malsana) di provare a guadagnare posizioni all'Eurovisione presentando un cantante ''particolare''. La motivazione ufficiale della lingua corsa poi fu quella di ''dare spazio anche ai dialetti regionali'' (fra l'altro…proprio un dialetto che assomiglia più all'italiano che al francese dovevate scegliere? Valli a capire..).
    Poi probabilmente ci son dietro altri motivi che non conosciamo…tipo qualche cantante che s'è rifiutato di andare a Dusseldorf, o che era impegnato in promozioni e tournées…e così…vai di tenore! :O

    Sul discorso dei francesi spocchiosi..magari tu che vivi lì hai avuto modo di sperimentarlo in alcune persone/ambienti… ma personalmente lo trovo un luogo comune, almeno basandomi sui/sulle francesi che ho conosciuto, sui rari viaggi che ho fatto in Francia e, con le dovute misure, anche alcuni contesti ''culturali'' (es: musica, tv).  Poi forse è un po' come in Italia, cioè nelle grandi città (es. Milano e Roma) c'è più spocchia rispetto a città meno grandi/famose….probabilmente fra Parigi ed il resto della Francia si riscontrano le stesse differenze 😉

    ps: prossimamente magari mi iscrivo al blog….esser anonimo mi sa un po' da fuggitivo 😀  Comunque son lo stesso che ha commentato (con assoluta indifferenza 😀 ) l'articolo su Zaz. 
    Ciao

  19. *Eheh, sì ti avevo collegato all'altro post
    Sulla spocchia dei francesi hai fatto un'analisi giusta. Tanto quanto in altri posti. Soffrono di ingiusti pregiudizi.
    Amaury coso: forse non ha sfondato proprio a causa della lingua. Il Bel Canto è tradizionalmente italiano, e la gente forse non era pronta a tutte quelle U della lingua corsa.
    Per iscriverti devi solo farti un profilo su splinder. O se magari hai un sito tuo basta mettere l'indirizzo.

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