X Factor Francia: la scelta dei 12 finalisti e la fugace apparizione di Sharleen Spiteri (Sharleen Spiteri!)

Come ben sappiamo, la Rai ha ufficialmente rinunciato all’unico programma di vero intrattenimento di qualità che aveva in palinsesto. X Factor. Motivi di soldi, dicono. Sarà, ma i soldi per far condurre l’Eurofestival o come diavolo si chiama a Raffaella Carrà li trovano!

 

(Ok, mi calmo subito, non trasformerò questo post in una polemica contro il direttore di Raidue Liofredi, il geniale e creativo direttore di Raidue, autore di programmi geniali come Due, la cui geniale idea di fondo è: DUE cantanti che cantano. I prossimi saranno Zucchero e sua figlia. Giuro.)


Dicevamo i soldi. Ecco. Mentre in Rai contano gli spiccetti, su M6, canale privato di Francia, sta per decollare una trionfale, esagerata, strabordante edizione di X Factor (non fate quelle facce, non è colpa mia se vivete ancora in agglomerato di casupole chiamato Italia).

 

Dopo tre puntate di casting in prima serata, ieri è andata in onda La Scelta, ovvero i Bootcamp. Se nelle edizioni italiane affittavano delle ville vicino Cinisello Balsamo (e andava già di lusso), a M6 hanno ideato questo schema spettacolare: 4 giudici, 4 categorie (garçons, filles, +25, gruppi), 4 location spalmate su tre continenti, ovvero: Canada per i ragazzi guidati dalla simpaticissima Veronique Di Caire (l’equivalente della nostra Cortellesi), Marocco per le ragazze guidate da Olivier Schultheis, un uomo con gli occhi a fessuretta, produttore (e cattivo à la Simon Cowell), Londra per i +25 guidati da Christophe Willem (Marco Mengoni tra qualche anno), e infine la Dordogna, regione della Francia del Sud, per Henry Padovani e i suoi gruppi.

 

E proprio a Henry Padovanì, noto per essere stato il primissimo chitarrista dei Police, è toccato il cerino dei gruppi. Esattamente come a Enrico Ruggeri. Per la scelta finale, la produzione ha affiancato, ai giudici naturali, quattro cantanti veri di fama più o meno (inter)nazionale. E quel diavolaccio di Padovanì chi ha chiamato per farsi aiutare? SHARLEEN SPITERI.

 

(Digressione. Sharleen Spiteri era la lead singer di un gruppo che i più ’90s di voi ricorderanno bene, i Texas. Sharleen Spiteri, la Nathalie Imbruglia dotata di talento. Sharleen Spiteri, con quel cognome all’odor di pane e panelle. Summer son, era il 1999, un’estate a Mondello, niente fu più lo stesso. Fine digressione).

 

Il punto è che io Sharleen Spiteri me la ricordavo ragazza sfrontata, me la ritrovo SIGNORA moralista e giudicante. Una perfetta giudice di talent. E invece ci dovremo far bastare questa fugace apparizione (nota: i dialoghi tra lei e Padovanì erano in inglese, con i sottotitoli).

 

Insomma hanno scelto i magnifici 12. Come al solito il pronostico vede favoriti i minorenni o gli appena maggiorenni (in particolare i ragazzi, Veronique e tutto il programma sembrano puntare su Matthew, britannico a metà tra Robbie Williams e Will Young e ho detto tutto). Willem ha già eguagliato Tatangelo quanto a insipienza, lasciando fuori una bravissima 36enne, LILOU, a favore di una volgarissima tizia con la ricrescita che si definisce chanteuse ma secondo me è sciantosa e basta. Tra i gruppi, da segnalare i Backstreet Boys costruiti a tavolino: siccome c’erano 5 solisti bravini, li hanno messi assieme, col nome di 2nde nature ma il punto è che non c’hanno l’amalgama (fanno pena).

 

Ci sono anche due italiani di origine: Marina D’amico (!), 16enne, e Florian Giustiniani, capello fluente portato di lato con tic incorporato come si usa oggi, che di mestiere faceva il pizzaiolò. Il mio hodio per ora è catalizzato da un duo fratelli cripto-incestuosi, i TWEM, con delle coreografie da minorati mentali del 1987, già presi a male parole da Simon Cowell (si erano presentati a X Factor UK e cacciati a pedate proprio nel bootcamp) e ‘pittati’ da Sharleen Spiteri in una sola parola: antichi.

 

La settimana prossima debutta il serale, o “prime” come lo chiamano loro. Tra gli ospiti previsti nelle prime puntate: i Black Eyed Peas e Lady Gaga.
A Raidue coi soldi del salvadanaio il massimo che riescono ad avere è Irene Fornaciari.

5 Replies to “X Factor Francia: la scelta dei 12 finalisti e la fugace apparizione di Sharleen Spiteri (Sharleen Spiteri!)”

  1. Yeah you can say what you want
    but it won't change my mind
    I feel the same about youuuuu
    G.

  2. Marco Mengoni non sarà come Willem, TFM, nè ora nè mai. Quella è la superficie alla quale si fermano tutti. Ma tu no,vero? …….Ti stupirà con il suo album nuovo a settembre…..probabilmente un concept album al quale sta lavorando  con passione, studio  e riservatezza…..appare pochissimo infatti e se ne frega del tempo…Ci metterà quel che servirà per fare qualcosa che lo rappresenti. Il re Matto è il passato.. 
    Se vai sul tubo   a guardarti alcune cose dalle 56 date del live di quest'estate già te ne rendi conto……Fidati. Willem è proprio un'altra cosa.
    Grazie per esserci.
     Cassandra

  3. *G: quella!

    *Cassandra: tranquilla, mi riferivo solo al fatto che Willem ha vinto un talent e dopo pochi anni di generale apprezzamento è diventato giudice di un altro talent. Come se Marco Mengoni diventasse tra qualche anno giudice di X Factor o chi per esso. Il resto, credo che stia abbondantemente dentro al concetto di "gusto" 🙂

    *Pattie: scusi 😉

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