X Factòr France puntata 1: tra Corona e Rita Pavone, è sempre la dura legge dei gruppi ma nell’aria-c’è-polline-di-boyband
Cambiando l’ordine degli x-fattòri il risultato non cambia, o quasi.
Spoiler: in ballottaggio due gruppi su tre (la dura legge dei gruppi, la Categoria Più Inutile Evah: abolitela).
Martedì è dunque andata in onda su M6 la prima puntata di X Factor Francia (prodotto da Freemantle France).
Differenze Italia-Francia:
* Se Facchinetti ravvivava la faccenda offrendoci abbondanti pretesti per giocarci a punching ball, qui abbiamo una belga di nome Sandrine Corman, già Miss Belgique, già partecipante a Miss Universo, Miss Mondo e Miss Galassia. Bellissima, ordinatissima, precisissima, segue il copione senza neanche una sbavatura. La Noia.
* I giudici non si chiamano giudici ma Mentori.
* I mentori, quando devono dare un giudizio, fingono di essere spontanei, in realtà leggono da un cartoncino.
* Il palco è luminoso quando serve e scuro quando serve, non come in Italia, dove è sempre NERO luttuoso
* Nel lancio dell’esibizione il titolo della canzone non viene svelato, si mantiene il mistero. Se in Italia i discorsi di tutta la settimana vertevano proprio sulla scelta, sulla comprensione del testo etc, qui si gioca a Sarabanda: indovina la canzone dalle prime note.
Le differenze sostanziali finiscono qua. Ma sono cose minime. Lo show televisivo è identico a quello italiano, carta carbone proprio. In questa prima puntata francese c’era qualche legnosità di troppo ma erano tutti molto, come si dice, emozionati. Il debutto è andato male, con ascolti inferiori persino alle puntate sui provini. Vedremo se riuscirà a decollare. Intanto X Factor si conferma intrattenimento per pochi intimi. E infatti è sempre di qualità.
Quanto alla musica, buon equilibrio tra canzoni francesi e anglofone, con picchi di ’90sità tipo Corona-quella-che-cantava-con-la-voce-di-Jenny-B, e cose recentissime come Adele, Stromae e Katy Perry. Per non parlare di RITA PAVONE. Ma andiamo con ordine.
Il quid di tutta la faccenda, però, sono i giudici e i relativi concorrenti:
Categoria Ragazzi sotto i 24. Mentore (o Mentrice?): Veronique Di Caire.
Cantante, attrice comica, imitatrice. Il suo cavallo di battaglia, che l’ha resa celebre in Canada e in Francia, è l’imitazione di Celine Dion. Tanto sciolta e smart nei provini, quanto Emotiva e Fragile in questa prima diretta. Si distingue per tre espressioni in croce: “Bravò”, “UAO!”, e soprattutto, “Sono Fiera Di Te” che regala a tutti i suoi concorrenti ma anche agli altri. Dalla sua categoria uscirà, a meno di sconvolgimenti, il vincitore di questa edizione:
1) Matthew Raymond Barker: inglese di Londra ma in Erasmus a Tolosa, decise di fare un provino ed eccolo qua in prima serata. Tra il trionfo e la tragedia, tra Robbie Williams e Will Young. E infatti, per il debutto, gli fanno cantare Supreme di Robbie Williams, la versione mezza in inglese mezza in francese. Matthew balla e canta contemporaneamente ma il risultato è tragico: stecca tra il sempre e il forever, non ha fiato a sufficienza per essere multitasking. Ma almeno non è balbuziente.
2) Florian Giustinianì. Nella vita precedente faceva il pizzaiolò. Ha un taglio di capelli che lo catapulta immantinente tra i superfavoriti. Canta L’horloge tourne, hit francese in heavy rotation sulle tv musicali in queste settimane. La cosa più interessante di questa esibizione è capire come faccia a stare seduto nella poltrona di scena nella posizione più innaturale del mondo.
3) Raphael Herrerias. Aria da bel tenebroso, giubbotto di pelle, ha tutte le carte in regola per stimolare i ditini delle adolescenti e i rispettivi televoti. Si esibisce in uno dei capolavori assoluti e definitivi di Serge Gainsbourg, Initials BB. Porta a casa la faccenda per inerzia, ma ha la stessa personalità di una baguette sciolta al sole di questa bollente primavera parigina.
Ragazze sotto i 24. Mentore: Olivier Schulteis, musicista, compositore e autore anche di Mozart, l’opera rock. Fedele all’imperativo Sarò il Simon Cowell di Francia, è l’unico a rianimare la serata con un attacco frontale all’altro giudice Henry Padovanì, cui dà, sostanzialmente, dell’incapace per la scelta del gruppo 2nd nature. Olivier ha tre concorrenti molto forti:
4) Berenice. Bretone. Voce pazzesca tutta graffiata dalla vita, quando i pezzi di vetro scorticano il tuo cuore. Anche per lei un classico francese, Mon Vieux. Qualche imprecisione, ma questa versione seduta sullo sgabello, acustica, è ipnotica e si crede a ogni parola che viene cantata da questa biondina con la sabbia nelle corde vocali.
5) Sarah Manesse. Arrampicata su un cubo e impalata causa tacco diciasnove, si mostra al di sotto delle aspettative che aveva alimentato nei provini. La sua Rolling in the deep è abbastanza dimenticabile, anche perché, voglio dire, Adele è qui, nei nostri iPod e nelle nostre orecchie a segnare il 2011. Scelta della canzone tragica. Ma la ragazza, pur antipatica come poche, c’è.
6) Marinà D’Amicò. Forte profumo d’Italia per questa Sedicenne Detentrice delle Ginocchia Più Brutte dell’Orbe Terracqueo. La tenda che indossa al posto del vestito non la confonde. I’ll be there dei Jackson 5 è fatta apposta per esaltare le sue doti vocali di quelle che fanno vibrare le anime delle genti psicolabili. Infatti finisce a Standing Ovatione. Dritta in finale.
Genti sopra i 25. Mentore: Cristophe Willem, cioè l’Uomo più Permaloso mai apparso ovunque. Riesce a piccarsi pure se una persona semplicemente lo chiama per nome. Si volta in continuazione verso *qualcuno* dietro di lui per lamentarsi di *qualsiasi* cosa. I suoi giudizi sono misurati come la sua personalità. Se si impegna *a fondo*, sarà il Tatangelo di questa versione francese e ci regalerà grosse soddisfazioni. Ma ci deve credere. I suoi concorrenti, tutti meno una, sono odiosi.
7) Vincent Leoty. Parrucchiere e Padre Single di Due Figli di cui ci fanno vedere i Peluche. Casoumanità varia. Ha anche un tic agli occhi che lo porterà lontano. Massacra Love’s divine di Seal oltre il massacrabile. Nel senso che pare di stare al karaoke. Non spenderò altre parole per cotanta insipienza.
8) Cecile Couderc. Già ribattezzata la Bridget Jones di questo Grandissimo Foie Gras, porta sul palco lo stesso movimento di bacino di Luciana Turina. Avvolta in un Tubino detto anche TUBONE color ORO, canta Don’t leave this way come d’altronde va cantata, cioè Stile Capodanno Dell’Amico Charlie Braun. Talmente cheap e anni ’90 che ci regalerà trashate senza fine.
9) Maryvette. Sofisticata e raffinata. Si siede Sopra il pianoforte e stupisce con una versione acustica e deliziosa di Si j’avais un marteau di Claude Francois, cover di If I had a hammer, che noi italiani conosciamo bene, grazie a quel peperino di Rita Pavone e alla sua Datemi un martello Ohoh. Inspiegabilmente ma fortunatamente Maryvette riesce a passare il turno. Una delle poche talentuose.
Gruppi. Mentore: Henry Padovanì. Poveraccio. A lui tocca il cerino di questa Categoria Disgraziata Per Antonomasia. Talmente scadente il livello che Henri, giustamente,peggiora la situazioni con canzoni Totalmente Inadeguate. Un disastro totale, che porta il povero Henry Già membro dei Police a mettersi in un angolo e assistere al ballottaggio tra i suoi due gruppi. L’Enrico Ruggeri di Francia merita però il nostro sostegno. Anche perché è amico di Sharleen Spiteri.
10) 2nd nature. Accozzaglia di gente Senza Senso. Cinque solisti bravini messi assieme solo perché non avevano altri gruppi decenti. Nessuna sintonia, nessuna coerenza, si esibiscono nel trionfo di quello che possiamo definire L’Allegro Canto Ognuno Pe’ Cazzi Sua. Si esibiscono in Firework e riescono a farci venire di voglia di sentir cantare Katy Perry live a casa sua appena sveglia dopo l’ennesima sbronza. Terribili. In un mondo meritocratico verrebbero condannati alla ghigliottina per i danni ai nostri timpani, invece passano il turno a furor di popolo. In fondo, se si riuniscono pure i Blue, pourquoi pas?
11) Omega. Vero gruppo di veri musicisti con un Cantante Solista Di Quelli che Si Truccano Gli Occhi, a loro viene concesso quel che venne negato ai nostri Bastards, cioè suonare con gli strumenti. Ci deliziano con un grazioso mash up di Alors on danse e Seven Nation Army. Troppo fuori dai canoni e infatti finiscono al ballottaggio. Qui cantano Jeune et con di Saez (giubilo tieffemmino). Per fortuna si salvano.
12) Twem. Insopportabile duo di fratelli di origine esotica che si ammiccano a vicenda non rendendosi conto dell’immagine inquietante che rimandano.Esponenti di quella categoria di cui fanno parte gente come Farias, Yavannah o Kymera, i Catalizzatori D’Odio. Cantano The Rythm of the night di Corona cioè Jenny B accompagnandola con dei balletti che manco Brian e Garrison quando davano lezioni di ballo a Federica Panicucci e Stefano Gallarini a UNOMANIA. Peccato, vengono sbattuti fuori subito. Ci avrebbero regalato emozioni.
Tocca trovare qualcun altro da detestare. Non sarà un problema.
1.
giuro che mentre ne leggevo ho pensato: chissà se balbetta
meno male che no
ciao Tfm, buona pasqua
Però, Tièfèmè, i video io non li riesco a vedere. E' colpa mia-mia o è perchè sto a Italia?
*2: COooosa? non si vedono i video??? E che cavolo l'ho scritto il post allora? Maledette restrizioni di network ottusi.
Ci ho riprovato anche oggi (poco da fare da queste parti…) ed in effetti ho potuto gustarmi ottime pubblicità parigine, prima del video, ma poi nulla, mi lascia con lo schermino nero!
Eh niente, e io che volevo vedermi anche X-Factòr 😀
Anna
*Anna: che disdetta. io deluso. cerco di recuperarli sul tubo.
Peccato non poter vedere X-Factor francese qui in Italia…dopo essermi sbellicato dalle risate leggendo le descrizioni dei concorrenti, sarei proprio curioso di vedere questi artisti in erba in azione 😀
Già veder Christophe ''Mengoni'' Willem che sclera dev'esser uno spettacolo notevole 🙂
In ogni caso… non ho seguito molto le prime 2 edizioni di X-Factor francese perchè avevo scazzo di cercare solo video su youtube…ma vorrei segnalarvi 2 canzoni che mi son piaciute: la prima è l'interpretazione di Marie della canzone ''Lucie'' di Pascal Obispo, davvero emozionante; la seconda è ''Ma chance'' del vincitore della prima edizione, Sébastien Agius, molto orecchiabile (entrambe dovrebbero ancora esser su youtube).
ciao
*Ciao: purtroppo è finito e sembra non ci sarà una seconda edizione. Comunque il vincitore della prima edizione sarà il protagonista di un musical importante l'anno prossimo, ma non ricordo quale.
A quanto ne so,quella di quest'anno è stata la seconda stagione (la prima vinta da Sébastien Agius, la seconda qualche mese fa da Matthew-Raymond Barker). In ogni caso, non mi stupirebbe il fatto di non veder più X-Factor in Francia dalla prossima stagione, perchè i talent-show non han più il successo di qualche anno fa (ad esempio, X-Factor ha sostiuito un altro reality musicale che aveva perso molta audience dopo 6-7 edizioni).
Difficile dire se questi ''concorsi'' siano un bene o un male…perchè in passato han premiato cantanti interessanti (ad es. Jenifer, Nolwenn Leroy, Gregory Lemarchal, Cristophe Willem), ma dei vincitori delle edizioni recenti non so quanti siano riusciti a farsi un nome al di fuori del contesto televisivo (stesso discorso per l'Italia…anche se qui sembra che chiunque esca da ''Amici'' venda con una facilità impressionante..bah…).
*8: sì, hai ragione. C'era un errore nel mio commento. non ci sarà una terza edizione. In realtà qui in Francia dovrebbero rifare Nouvelle Star, ma è una voce. Ed è in arrivo proprio The Voice.