Storie Maledette, Franca Leosini e gli efferati assassini che hanno perso la partita col destino

leosiniUna serie che continua nell’impegno di capire, dubitare, raccontare. Che prosegue nel tentativo di spiegare come le rischiose partite con il destino a volte si perdano. Ma, come anche sempre alto sia il prezzo di questa sconfitta (dal sito di Storie maledette, programma di Franca Leosini, Raitre)

Storie Maledette va in onda da undici stagioni. Nella mia vita avrò visto solo qualche puntata per intero, che io sinceramente le storie di ammazzatine, se sono vere, mi fanno arrizzare i carni e poi mi devo fare la camomilla doppia e non basta che comunque faccio i brutti sogni. Però quando ci casco, ci casco.

Inizia sempre per caso, l’inciampo su Franca Leosini, e puntualmente penso: che porcheria! che insensibilità! che inutile messa in piazza di gente con rotelle fuori posto! E poi, altrettanto puntualmente, finisco tutto arravugliato da questa signora, sedotto da discorsi tortuosi ma che seguono un filo preciso, ammaliato dai suoi sorrisi diabolici e dai suoi fogli A4 e i suoi appunti scritti a penna.

Franca Leosini, una donna cui i fans su Facebook dedicano teneri messaggi d’amore tipo “io ti adoro Franca! tu non cucinerai mai e poi mai polpette e non vivrai mai in un sovrano disordine ma io ti amoooooooo!!!!!!!!” o ancora  “Franca, sei una delle poche donne serie ed equilibrate, rigorose ed ortodosse ormai rimaste in tv”. Insomma lei, anni fa resa ancor più iper da Paola Cortellesi, Franca Leosini, una donna pronta a tutto, compreso *sfottere*, *puntare il dito*, *ridere in faccia a*, *ridicolizzare* efferati assassini e assassine evidentemente in grado di dedicarsi a fantasiosi usi di mattarelli, coltellazzi da cucina, punteruoli del ghiaccio, gente pronta ad accollarsi ergastoli sol perché “mio marito la faceva fuori dalla tazza” ma, allo stesso tempo, inermi animaletti di fronte a lei, Sua Leosinità.

(Sul serio, parliamone, ma è mai successo che qualche serial killer, stufo di essere umiliato davanti a milioni di persone, abbia fatto presente alla signora il proprio curriculum intitolato “Lei non sa chi sono io?“)

Per esempio, no, ieri sera, Franca Leosini aveva di fronte questa signora siciliana condannata all’ergastolo perché, secondo l’accusa, suo marito non voleva che lei giocasse al bingo e allora lei lo avrebbe ammazzato (“Ma questo è un movente?” Si è chiesta, ci ha chiesto, inchiodandoci alle nostre responsabilità, la signora siciliana), e insomma Franca Leosini era lì che non aspettava altro che beccare un’incongruenza, una falla, una sbadataggine dell’imputata per inchiodarla (“Ah! Eh no, signora mia! Lei qui ha dichiarato tutto il contrario! Perché? Eh? Perché!”) ma poi a un certo punto la signora siciliana ha cominciato a parlare di suo figlio, si è commossa, e un attimo prima che scoppiasse a piangere, la puntata, di botto, è finita. Così, a schiaffo, senza un perché. Come uno di quei film iraniani che vincono a Cannes e che tu vai al cinema tutto fiero e pronto a tirartela e sei lì che ti sforzi da morire di fartelo piacere, e i sottotitoli e tutto il resto, e poi a un certo punto, boom, il ragazzino iraniano sta attraversando la strada e il film finisce, nero, titoli, luci accese: cos’è, uno scherzo?

E così, mentre mi preparavo la camomilla extended version e il bollitore tardava a scattare, la mia mente ha cominciato a bombardarsi di domande, tipo: ma questi assassini o presunti tali (i tre gradi di giudizio!), cioè, ma come funziona, li chiama direttamente la Franca o è uno di quei momenti in cui si mettono in mezzo gli avvocati? Fanno prima le prove o si incontrano direttamente in studio per non disperdere il bello diretta? Ma soprattutto: perché, tu ergastolano che hai già avuto disgrazie e sofferenze dalla vita, accetti di andare dalla Leosini che quella ti tratta pure coi piedi?

Domande complicate: non ci ho dormito tutta la notte.

14 Replies to “Storie Maledette, Franca Leosini e gli efferati assassini che hanno perso la partita col destino”

  1. le pulsioni sono endogene, cari i miei assassini e Leosini
    e il movente vale meno dell'espediente
    stammi bene TFM e non guardare le brutte cose se niente ti ci obbliga 
    ciao

  2. se va avanti da 11 anni dev'essere lei che li commissiona. un delitto fatto ad arte.
    ecco. pensaci intanto che bevi camomilla.

  3. Undici stagioni alle 24 del sabato, sciapò alla Franca! A parte TFM, questa ha l'odiens di tutti i serial killer italiani, potenziali e no.

    P.

  4. ah TFM come ti capisco..
    io la seguo da molto, per poi far fatica ad addormentarmi ogni volta, ma non rinuncio a guardarla, manco morta!!
    lascio perdere perfino il ballottaggio di ballando con le stelle, mi spiego???

    la leosini è una vedova nera a mio avviso, ha lo stesso fascino, ammalia coi suoi gessati squadrati ed il blocco spiralato, pagherei per poter zummare sui suoi appunti scritti in font gigantesco (x non usare gli occhiali immagino), sottolineati nei passaggi truci perfino con l'evidenziatore!!!

    baby

  5. *Yet: mi segno la frase del movente e l'espediente.

    *Moglie: no, lei non si sporca mica le mani con queste cose, al limite con l'evidenziatore

    *P: e meno male che è un programma di nicchia

    *Baby: sì sarebbe divertente vederla alle prese con la preparazione delle puntate

    *Anna: purtroppo vien da dire "ma quale ex" 🙂 carino il video, quella data (25 maggio 2010) mi getta nella lostalgia più canaglia

  6. La Leosini ti ingarbuglia con la sua dialettica articolata ed eroica… Personalmente la trovo fantastica! che donna e che stile!
    e poi ammettiamolo è così umano lasciarsi affascinare dalle storie maledette…

  7. Ancora ricordo l'intervista a quel folle di catena completamente rasato per metà volto e con capelli lunghi e barba nell'altra metà….. Che poi Garrone ci fece pure un film, terribile Signora mia!!
    Heleonor

  8. Come dimenticarlo??? Talmente malato che se non l’avessi visto “dal vero” non ci avrei creduto! E comunque in confronto il film e’ una passeggiata.

  9. l’ho visto anche io… era il maniaco delle anoressiche.. quello forse era meglio evitarlo, era un esibizionista e basta. un folle che si compiaceva della sua devianza. invece i casi in cui la leosini cattura l’umanita’ del personaggio non sono male. fanno riflettere (oltre che non dormire)

    baby

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