Antonella Clerici, le corna, Lucio Presta, La Vita in diretta, il servizio pubblico, dietrologie: se tutto è censura
“E mentre tutta la redazione fibrillava nella preparazione del servizio d’apertura su Florici e Freddy, Tresca alza il telefono e senza se e senza ma ORDINA che nessuno si azzardi neanche a nominare Florici. Cosi’ succedera’, oggi, che la trasmissione verra’ aperta con uno spazio sui tradimenti nel mondo dello spettacolo. Senza fare neanche cenno al dramma (presunto comunque, perche’ le foto non sono poi cosi’ compromettenti) di Freddy (pare cacciato di casa a pedate) e la Florici. Alla faccia della completezza dell’informazione. In redazione non ci e’ rimasto che guardarci in faccia, desolati e incazzati. Ma a tutti gli effetti impotenti”. (Laura Costantini, programmista de La Vita in diretta, sulla propria bacheca Facebook, in merito alla vicenda “Antonella Clerici è stata tradita dal suo compagno, quello che le permise di svoltare la serata del venerdì di Sanremo 2010, noi volevamo aprirci il programma ma Lucio Presta cattivo”)
Ieri se ne è occupato Gilioli (usando il verbo “censurare”) oggi Tvblog, che almeno aggiunge un provvido punto interrogativo.
Ora, a parte che chiunque abbia lavorato cinque minuti in una qualsiasi redazione romana o milanese sa benissimo che telefonate del genere sono all’ordine del giorno e ciò vorrebbe dire che tutto è censura e se tutto è censura allora, scusate, di che stiamo parlando? A parte che se proprio vogliamo parlare dello strapotere di Lucio Presta certo avremmo esempi ben più fulgidi di questo.
Piuttosto, l’elemento che più salta agli occhi in questa vicenda è lo sfogo della programmista regista che parla di “completezza dell’informazione” e di redattori “desolati e incazzati”. Bah, non so, devo essermi perso il momento in cui veniva stabilito che tra gli obiettivi irrinunciabili di un programma di infotainment dell’ammiraglia del servizio pubblico ci fosse quello di fare un servizio di gossip sulle vicende private della conduttrice di punta della stessa emittente.
Oh, sia chiaro, possiamo parlare quanto vogliamo di Lucio Presta e del modo in cui gestisce il proprio trasversale regno, ma rendiamoci conto, dalla programmista regista in su (o in giù), che in un sistema radio-televisivo decente non ci sarebbe stato nessun intervento coercitivo semplicemente perché a nessuno sarebbe venuto in mente non dico di aprire il programma su quella robaccia, ma nemmeno di sollevarla in questa o quella riunione di redazione.
Poi vabbè, ci sarebbero tante cose da dire sulla D’Urso, ma lasciamo la “completezza d’informazione” a Pomeriggio Cinque. E, se Presta è d’accordo, a La Vita in diretta.
completezza dell'informazione
e io che mi privo di tanta fonte
ciao
Però Tieffè, stiamo parlando dello sfogo su facebook di una delle programmiste della Vita in Diretta.
Cioè, ripeto, lo sfogo su facebook di una programmista della Vita in Diretta.
Non mi aspetterei un granchè… no?
😉
*Yet: non ti abbévéri?
*Virgh: beh, se il più importante blog politico/d'opinione e il più importante blog televisivo danno tanto risalto alla cosa… 🙂
TFM,
cosa intendi con "perché a nessuno sarebbe venuto in mente non dico di aprire il programma su quella robaccia, ma nemmeno di sollevarla in questa o quella riunione di redazione. "
No, perchè io ho capito che la notizia da non dare era quella delle presunte corna della Clerici.
Ebbene, io credo che se fosse così, saresti in enorme errore: un programma come "La Vita in Diretta", "Pomeriggio sul 2", "Pomeriggio 5", "Verissimo" e compagnia cantando vivono su questi veri o presunti scoop. E quindi il non parlarne sarebbe stata una censura bella e buona.
E il fatto che pare che Presta abbia fatto pressioni dall'altro affinchè la notizia non uscisse è perfettamente calzante con quanto successo ieri su Rai 1.
Che poi certa cronaca sia pessima è un altro discorso, ma se il programma vive principalmente di quello, non dare la notizia è stato un errore.
New_AMZ
*New: forse mi sono espresso male. La questione se dare o meno la notizia non si dovrebbe nemmeno porre, per un servizio pubblico che sia tale. Si può fare infotainment di livello e con ascolti alti pur senza parlare di Eddy Martens che tradisce la Clerici. Il fatto che, oggi, la Vita in diretta faccia quello non vuol dire nulla. Ho scritto che possiamo parlare dell'intervento di Presta quanto vogliamo, ma prima (molto prima) c'è un problema enorme, grosso come una casa, di "contenuti". Problema che ormai, mi rendo conto, non esiste più. D'altro canto, quando insegui Barbara D'Urso, finisce così.
Questo è quello che succede a un Paese che per un modo e per un altro ha finito con lo spegnere i riflettori sulle notizie SERIE, quelle che davvero servono al Paese e si è buttato sul facile, emotivo, shock degli omicidi e dei gossip. Leggendo il tuo post e la citazione non sapevo se ridere o piangere. O fare entrmbe le cose insieme. E' RIDICOLO che una cretina parli in quei termini di una tale vicenda. Censura per il gossip?
E dire che in questi giorni sto leggendo un bellissimo libro edito dalla Minimum Fax che raccoglie sette inchieste premiate col Pulitzer… Dio, se siamo lontani da quelle inchieste… (Chiedo scusa alla tipa per la citazione di gente come Woodward e Bernstein.. mi rendo conto che c'è una grossa differenza tr la censura delle scappatelle del compagno della Clerici e un Presidente degli USA che fa piazzare microspie nel quartier generale dei suoi avversari…).
Noodles
*Noodles: senso delle proporzioni.