Siccome in effetti è stato proprio un Festival all’insegna della qualità: “Caro Gianni, lo fai anche l’anno prossimo?”

Io secondo me quelli che dicono Sanremo Merda ma poi durante le serate del festival vanno ai cineforum con proiezione di docufiction moldave con annesso dibattito ecco secondo me sono come quelli che dicono Che schifo è tutto un magna un magna ma anche volendo l’alternativa qual è?, e poi non vanno a votare: cioè nel senso ognuno fa e dice un po’ quel cazzo che gli pare (tanto) ma insomma io secondo me è più divertente dire Sanremo Merda se Sanremo l’hai visto. Alcuni la chiamano cognizione di causa. (Sì lo so, è un pensiero che avevamo già formulato, ma vi giuro che oggi, nel 2011, insomma credevamo assodato che bla bla alto e basso bla bla e invece c’è ancora chi crede che la televisione bla bla il nazionalpopolare bla bla: non dico che mi fate pietà, ragazzi, sennò poi mi chiama Maria De Filippi e mi viene un colpo che si mette a parlare dei suoi rapporti sessuali con Maurizio Costanzo, però, insomma, ecco, facile fare gli snob stando sempre all’opposizione).

Si diceva di cose divertenti. Non questo Sanremo. Il controcanto riesce solo se il canto è fatto bene. Altrimenti è tutto un esausto girare in tondo. Abbiamo girato in tondo. È stato un pessimo Sanremo, retorico, ipocrita, apparecchiato. Un pessimo Sanremo che ha confermato, se mai ce ne fosse bisogno, il grado di impazzimento ormai generalizzato. La “folle” esaltazione della mediocrità di Belen Rodriguez ne è l’esempio più lampante. Ma Sanremo ha dimostrato un dato lapalissiano: in Italia ci sono persone a cui viene perdonato tutto e altre che vengono fucilate per uno starnuto. Nel 2004 Simona Ventura venne massacrata per un Festival sottotono, boicottato da case discografiche e controprogrammato in modo feroce. Eppure, Simona Ventura, perché è di Simona Ventura che stiamo parlando, portò a casa il risultato con dignità.

In un mondo normale, dopo l’offensiva performance offerta da Gianni Morandi e dalla baracca, ci sarebbe spazio solo per: strette di mano e tante belle cose. Invece in Italia, capita che il direttore di Raiuno, il giorno dopo, dica: “Grazie Gianni, ti romperemo ancora le scatole. Da domani cercheremo una forma di coinvolgimento per il prossimo anno”.

14 Replies to “Siccome in effetti è stato proprio un Festival all’insegna della qualità: “Caro Gianni, lo fai anche l’anno prossimo?””

  1. Non basterebbe lasciare il lavoro a colui/colei il/la quale hanno la preparazione migliore anziche' mettere toppe qua e la' sperando di un risultato alla meno peggio?

    Belen balla, ma non e' ballerina.
    Gianni presenta, ma non e' un presentatore.
    Quello di raitrade raccoglie i dati, ma non s'e' letto la sua job offer.
    I direttori di rete anziche' guardare l'azienda sono li' a preservare i cm/minuti dedicati  a questo o quello schieramento politico.

    Insomma, se invece di fare queste cose si iniziasse a seguire il criterio meritocratico?

    Forse non solo Sanremo, ma tutto il sistema Italia funzionerebbe meglio.
    ALlora se ognuno sapesse cosa fare, anche noi spettatori/cittadini ci dovremmo limitare a fare bene il nostro lavoro.
    Guardando e  ascoltando le cose importanti, e non gli spacchi e i vestiti.
    Se poi anche non fossero bellissime ma capaci di affascinare come Margherita Hack, allora chi mai avrebbe da ridire?

  2. Bisogna comprendere il grande messaggio che si incaricano di trasmettere queste trasmissioni, proprio in virtù della loro nazionalpopolarità. L'elogio del dilettante fidelizza schiere di telespettatori che si immedesimano in presentatori, vallette e cantanti che fanno dell'approssimazione una qualità che è comun denominatore di tutti quanti loro. In ciò si differenziano dalla fenomenologia di Mike Bongiorno: là c'era comunque un grande professionista padrone del meccanismo, qui ci sono veramente dei dilettanti. La professionalità non solo non è necessaria, ma pure dannosa alla causa. Solo in questo modo si può spiegare una partecipazione di pubblico così elevata, a fronte di una qualità così scarsa. 

    P.              

  3. Per me e' stato meglio di quello record della Clerici, per dirne uno. O di quello con Bonolis e Tony Renis e Celentano chiamato all'ultimo minuto per salvare capra e cavoli. Concordo sul fatto che non e' stata "aurea mediocritas" ma solo "mediocritas", senza arte ne' parte. UN Sanremo. Con una differenza: canzoni poco orecchiabili e poco convincenti dal punto di vista demografico ma valide da un punto di vista autoriale e musicale.

    Per la questione Belen, ci ho scherzato, ma rispetto alla pletora di FU vallette, secondo me ha portato a casa un risultato. Persino una come la Hunziker, fastidiosa come una zanzara ma capace di stare su un palco, aveva fatto una figura barbina. E quella con la zeppola? Bella figa, per carità, ma secondo voi avrebbe saputo almeno fare lo spelling del proprio nome?

    Chri

  4. Secondo me non è stato male questo sanremo, specie nel comparto canzoni. Ce n'erano un pugno davvero buone, e non è poco. E almeno abbiamo scongiurato un'altra vittoria defilippica o – peggio – tatangelesca. Poi che Morandi non sia il mestiere suo presentare, è fuor di dubbio, ma si sapeva dall'inizio. Ne ha fatte di caxxate. Insieme anche alle due vallette che per sbracciarsi a mostrare la loro pseudo bravura hanno fatto peggio.
    Ma insomma, tutto sommato, non mi sembra che sia andata male. a me è piaciuto, considerando gli standard sanremesi.
    poi certo un altro sanremo morandiano… no eh. non esageriamo. non sfottiamo la sorte.

    Noodles

  5. Tìehffehemmeh! ma qualcuno ti ha schifato? Dico per aver visto sanremo.
    Io pur di poter dire setteanime merda me lo sono visto tutto. Un gesto di masochismo di altissimo livello.
    Certo mai a livello della tua martona di cinque serate. Per questo massimo rispetto per te!

    Personalmente non me ne frega niente della presentazione, degli ospiti, delle vallette. Così sul tubo mi vedo solo ciò che m'interessa.

    Di conseguenza il mio sanremo è sempre accettabile.

    Vorrei solo dire che, almeno per ora – magari poi lo scopro – non c'è uno di quei pezzi imbecilli/orrendi che restano, al di là del risultato.
    Se sbaglio segnalamelo immediatamente! Io e un mio amico siamo sostenitori di Habibi ené di peppino di capri. Per farti capire il target!

  6. *Falloppio: infatti! chi mai?

    *P: interpretazione che mi convince molto

    *Chri: ma no! quello con tony renis e il suo codino era quello della ventura! guarda, non so, per me a livello di resa sul palco televisivo hunziker batte ancora belen 100 a uno

    *noodles: ma infatti io parlavo di resa televisiva. sulle canzoni mi sa che ognuno ha la sua idea e tutti hanno ragione!

    *Marco: ma no, è solo che mi fanno sorridere certi pretesi blog famosissimi che se la tirano e invece sono ancora nel paleolitico. P.s. secondo me il pezzo ignorante/imbecille è quello della moglie di alonso!

  7. @TFM: sì, dopo aver letto il tuo primo post coi voti alle canzoni sono andato a sentire il susugiùgiù, perché aveva fatto suonare la campanella imbecillità. E il giudizio già faceva intuire. Non so, magari a un secondo ascolto.

    nel paleolitico ci restano per forza se è l'ultima cosa che hanno visto in tv.

    MP

  8. TFM ma per chi si trovava fuori dall'italia e dal net durante il weekend: oltre a montella che allena la Roma (?????) e gheddafi si gheddafi no….ma chi l'ha vinto sto festival?
    stiui

  9. *Stiui: l'ha vinto Vecchioni così puoi fare le serenate alle donzelle dal sabor mediorientale. Montella alla Roma vi farà fare l'aeroplanino. A planare!

  10. Dunque, io sono contenta di questo festival.
    Perchè la gggente avrà capito che:
    1. per presentare non basta avere un nome/canzone/fidanzato famoso
    2. per fare satira non basta essere considerati "comici"
    MA SOPRATTUTTO
    3. per tradurre e fare l'interprete non basta averci il fidanzato madrelingua
    🙂
    Fosse vero, sarebbe un gran bel risultato.
    Poi, sabato sera ero rinchiusa in un posto sperduto che non prendeva la Rai. Ho visto la Corrida di Flavio Insinna.
    Epifania, Tieffè.
    Sa condurre, ha i tempi televisivi, sfotte con garbo e non risulta mai spocchioso nè altezzoso.
    E la Elia è la perla della svampita, se ci è, fa tenerezza, se ci fa, è un genio.
    Io non avrei mai pensato che potesse piacermi la Corrida.
    O forse il confronto con sanremo e con un conduttore che non sapeva condurre avrebbe reso oro anche la Melevisione 😉

  11. io sono una che assolutamente sì sanremo.
    purtroppo non ho la tv, e da qualche mese nemmeno il pc a casa, che mi si è rotto per l'ennesima volta il cavo dell'alimentazione.
    perciò mi sono autoinvitata a casa di amici per non perdermelo e per commentare ogni momento. Sanremo con gli amici è il non plus ultra del godimento.
    La cosa che mi è piaciuta di più? La Belen e la tinta di Giovanardi.
    Morandi invece dovrebbe tornare ad un castano più chiaro, invece, che quello scuro in testa gli indurisce i tratti.

    Ciao
    Sara

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *