The Green Hornet: ci siamo giocati Michel Gondry? No, è colpa di Seth Rogen (+ i due motivi per cui non guardo mai film in 3D)

locandinagreenPremesso che:

Michel Gondry può fare quello che vuole, noi sempre clap clap a prescindere,
Christophe Waltz è un WIN che cammina, pure nei panni di Chudnofsky anzi meglio Bloodnofsky,
Kato aka Kato è il migliore amico che tutti vorremmo (Keep calm and call Kato!), prima Bruce Lee, ora questo Jai Chou,
Ci sono cameo non accreditati (James Franco) e accreditati (uno sfasciatissimo Edward Furlong),
Lo specchietto per le allodole, Cameron Diaz, non guasta e non aggiunge,
Nell’aria c’è serendipità, il protagonista chiamandosi Britt, come il Britt della serie on air right here right now inda house tieffemmina, cioè Terriers,
In certi momenti, a sprazzi, malgrado un inizio pasticciato e una continuazione yawn, insomma qua e là ci si diverte, specie sul finale e ogni qual volta Gondry riesca a scatenarsi *davvero*,
insomma, premessi tuttisticcosi:

ecco diciamo che il vero problema di questo The Green Hornet è tal Seth Rogen, attore protagonista, ma anche (purtroppo) sceneggiatore e produttore qualcosa del film. Stiamo parlando di un film di supereroi, che ripropone questo calabrone verde, nato negli anni ’30 come programma radio e poi riapparso ovunque, fumetti e anche serie tv. E invece la presenza sì massiccia di tal Seth Rogen getta sul film una tragica aura di sciocca idiozia adolescenziale, di cui il Rogen è portatore sanissimo.

L’uscita del film era prevista per la scorsa estate. Poi tutto è stato rimandato al 2011 per poter riconvertire il film in 3D. Inutile. Per quasi tutto il film gli occhialini non servono proprio a nulla.

E, 3D parlando, mi sono ricordato perché non vado mai a vedere film in 3D:
a) Passo i primi cinque minuti a pensare a chi prima di me ha indossato gli occhialini. Mi vengono sempre in mente vecchi bavosi e catarrosi che secernono muchi e sgradevolezze
b) Ogni dieci minuti mi devo togliere gli occhialini che danno fastidio non essendo conformati al *mio* naso ma ai nasi di tutti, ovvero all’idea complessiva di questa *massa* di nasi fatta delle somme di tutti i nasi fratto due, moltiplicato per i maglioni slabbrati di H&M.

13 Replies to “The Green Hornet: ci siamo giocati Michel Gondry? No, è colpa di Seth Rogen (+ i due motivi per cui non guardo mai film in 3D)”

  1. e per tacere di micosi ed eczemi. Io porto sempre un batuffolo e uno spray disinfettante…mio cuggino ha preso la forfora, con quei cosi lì.

    P.

  2. seth rogen l'ho disconosciuto da quando è dimagrito.

    E pensavo che Britt stesse per Brad Pitt.

    Emily valentine

  3. Non vedo l'ora di vedere il calabrone verde contro lanterna verde contro il trota celtico verde.

    No perche' s'e' prasa una china che porta proprio la': ricordi i vari Maciste contro Zorro che finirono la serie dei supereroi mitologici (Maciste, Ercole etc. ) negli anni 70? 

  4. la questione del 3D è sacrosanta. a me non è piaciuto manco quello d avatar per dire. Non lo sopporto sto 3D. E alla fine strigni strigni e solo un modo per spillarci più soldi e paradossalmente farci vedere uno spettacolo peggiore.

  5. Prima di True Grit l'altra sera al cinema c'è stata una salva di trailers durante i quali un collega ha chiosato "3D is pretty much becoming the trademark of shittines".
    Nell'ordine:

    – Nicola Scatola che combatte contro DE DEVIL sgommando in macchina. Battuta badassica: "Cosa mi può fare, mi rifiuta il visto di rientro?" IN 3D, OBVIOUSLY!

    – Il Grillo Verde che mostra la tutina che gli si autocuce addosso, il suo amico fa tipo "Woha!" e lui tutto felice come un adolescente che ha appena trovato dei porni nascosti alla fermata del tram: "I KNOW, RIGHT?!" IN 3D, CHE LO STATE ANCHE A CHIEDERE?

    – *Esplosioni e gente che corre*
    "Siamo sopravvissuti in nove"
    *altre esplosioni*
    "Il numero uno è stato ucciso là"
    *gente che sposta gente a distanza scopiazzando la Forza di Star Uors*
    "Il numero due è stato ucciso qua"
    *esplosioni verdi e gente che entra ed esce volando*
    "Il numero tre è stato ucciso lì"
    *crescendo di casino, fotogrammi a caso sparati velocissimi, PAUSA E SILENZIO DRAMMATICO*

    (wait for it….)

    (wait for it…)

    "I am Number Four."

    L'intero cinema, blinkando sonoramente: "<b>E sticazzi?</b>"
    IN 3D!
    MA questo aveva anche il sottotitolo più interessante:
    (and in 2D IN SELECTED THEATERS!)
    tipo: SE HAI CULO sarai tra i POCHI FORTUNATI SCELTI che potranno almeno risparmiarsi l'inutile 3D! Perlomeno sono onesti.
    Mancava solo The Cape, in pratica solo robe di supereroi mascoli. Poveri americani.
    Clem

  6. Dimenticavo: mi unisco anche io al coretto di quelli che non si erano accorti che l'Afide Verde fosse di Gondry.
    Francamente, stavo meglio prima. Grazie, eh, TFM. 😛
    Clem

  7. *P: micosi! eczemi! è vero!

    *Emily: ah perché è un tipo famoso questo Seth? 😉

    *Falloppio: come no, certo sì. Comunque se ti capita di vedere il film a un certo punto c'è una scena al telegiornale in cui si consiglia alla gente di non andare in giro vestiti di verde

    *Noodles: ah! Avatar! per carità! 😀

    *Clem: madre che scenario. Non vuoi più che ti dica "che invidia che sei a America", dì la verità

    *Palbi e Clem: scusate, non volevo infrangere i vostri sogni. Comunque Palbi lui è Clem, Clem lui è Palbi. Vivete you both a America e nella mia mente fate lo stesso lavoro, vivete nella stessa città e siete pure vicini di casa. E poi date una quota di internazionalità a questo blog che chiunque si levi, proprio.

  8. Ciao Palbi, vivi anche tu a America? Lo conosci John?
    Io porto doppia internazionalità che in realtà lavoro e vivo a Belgica ma per qualche mese all'anno vivo ad America, sempre per lavoro. Sono intercontinentale. Che non è un problema grave, ci sono i pannoloni apposta che non si notano quasi.

  9. *Clem: vabbè faccio finta di non aver letto la battuta e confermo la prima reazione al tuo commento. doppia internazionalità=apoteosi, questo blog felice quando si respira aria di estero

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