L’Italia a pezzi

“Lo chiamo Papi”. Al telefono c’è un amico napoletano che è a conoscenza dei suoi reali rapporti con il premier e le chiede: “Ma tu, come lo chiami, zio, nonno?” La giovane marocchina, quasi divertita risponde: “E no, Papi”. A. P., a questo punto, sembra sorpreso: “E siamo messi bene, fai come la napoletana (Noemi Letizia, ndr), il papi lo chiamava”. Ma Ruby, con una punta di orgoglio, tiene a precisare: “No, no, la napoletana è un’altra cosa, io sono un’altra… quella è la pupilla, io sono il culo (ride)”.

“Non si hanno altri dettagli se non che il capo del governo ha ribadito alla prima carica dello Stato le sue tesi, la sua totale estraneità alla cornice che sta emergendo dagli atti della Procura di Milano, la convinzione di essere ancora una volta al centro di un guerra politica che nulla ha a che fare con il codice penale e che ha lui nel mirino”.

“Al telefono con tale Poliana, Ruby confessa: “È venuto da me… mi ha chiamato oggi lui… mi ha chiamato la sua segreteria due volte… mi ha chiamato il mio avvocato, Lele (Mora, ndr)… è venuto il mio avvocato, è venuto adesso (sono le 21 e 29 di sera, ndr) ha fatto la strada da Milano e ha detto “Ruby, dobbiamo trovare una soluzione… è un caso che supera quello della D’Addario e della Letizia, perché tu eri proprio minorenne… adesso siamo tutti preoccupatissimi”.

“Non siamo preoccupati per niente. Silvio mi chiama di continuo dicendomi ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutto in oro ma l’importante è che nascondi tutto… non dire niente a nessuno. Mi ha detto di passare per pazza. Racconta cazzate ti sarò vicino… con il mio avvocato gli abbiamo chiesto 5milioni di euro in cambio del fatto che passo per pazza e lui ha accettato”.

“E anche un impeccabile mezzobusto televisivo come Emilio Fede, al telefono con Nicole Minetti, si lascia andare: «A una di quelle che c’erano ieri sera le ho dato di tasca mia 10mila euro. Perché aveva delle fotografie scattate col telefonino. Aveva bisogno di soldi. Roberta gli piace da morire, la slava, le gemelle…».

 “Nicole Minetti intrattiene Emilio Fede sul prezzario di alcune di queste ragazze. Rapporti orali? «Trecento euro». Una notte intera? «Trecento euro». E poi: Maristella l’ho allontanata perché lavorava con uomini che vomitavano in macchina”.

 

“In un editoriale pubblicato in prima pagina, il direttore de L’Avvenire Marco Tarquinio ricorda che «in questi anni questo giornale ha ripetutamente ricordato a tutti – premier in primo luogo – che per servire degnamente nella sfera pubblica bisogna sapersi dare, e tener cara, una misura di sobrietà e di rispetto per se stessi, per ogni altro e per il ruolo che si ricopre».

“Bunga bunga. Io avevo inteso che quel termine si riferisse alla locazione, alle mura in cui tutti i partecipanti alla cena si erano spostati. In questo bunga bunga a luci rosse queste ragazze si sono ulteriormente spogliate, non so a fino a quale punto, e avvicinandosi a turno e anche in gruppi di due o tre al presidente, che stava seduto sul divanetto, si strusciavano e si facevano toccare, assumendo un atteggiamento anche provocante e volgare, baci, strusciamenti”.

 

“In proposito, Tarquinio ricorda le parole pronunciate a settembre dal cardinale Bagnasco: «In qualunque campo, quando si ricoprono incarichi di visibilità, il contegno è indivisibile dal ruolo». Quanto all’inchiesta, il giornale dei vescovi chiede che si concluda presto. «A noi italiani, a tutti noi, comunque la pensiamo e comunque votiamo, è dovuto almeno questo: un’uscita rapida da questo irrespirabile polverone. E ognuno deve fare per intero la propria parte perché questo avvenga con tutta l’indispensabile pulizia agli occhi dell’Italia e del mondo”.

“El centro de la investigación es Karima el Maghoud, Ruby, la joven marroquí que estuvo al menos ocho veces entre febrero y mayo de 2010 en la mansión de Berlusconi. Según afirma Ruby a una amiga, el primer ministro sabía que era menor: “Voy a su casa desde que tengo 16 años, pero siempre lo he negado para salvaguardarlo”. Y añade: “Me ha llamado [Berlusconi] diciéndome ‘Ruby, te doy todo el dinero que quieras, te pago, te hago de oro, pero lo importante es que escondas todo. No digas nada a nadie”

“C’est une chose qui ne m’est jamais arrivée, même pas une fois dans ma vie, je le considèrerais dégradant pour ma dignité”, a déclaré M. Berlusconi, qui est soupçonné d’avoir versé de l’argent à une jeune Marocaine surnommée Ruby, pour des relations intimes alors qu’elle était mineure”.

“A cena c’erano 20/25 ragazze, più della metà straniere, e tre uomini: il Cavaliere, l’immancabile Emilio Fede e Carlo Rossella, presidente di Medusa (…) Dopo cena, si scende in quella che tutti chiamano la sala del bunga bunga. Più o meno una discoteca, un banco con l’asta per la pole dance, divani, divanetti, “camerini” dove le ragazze si travestono da infermiere, da poliziotte, tutte con il seno nudo e poi improvvisano un strip tease (stripper anche la Minetti), mimano scene di sesso. Devono essere “convincenti”, “spregiudicate”, disinvolte e molto disinibite perché le performance migliori saranno premiate con un invito a restare per la notte (allo spettacolino sono presenti Rossella e Fede). Dopo il bunga bunga si risale in un’altra sala dove Berlusconi sceglie e comunica chi rimarrà per la notte”.

 

“L’ex prefetto Carlo Ferrigno parla al telefono con un amico: «C’erano orge lì dentro non con droga, non mi risulta. Ma bevevano tutte mezze discinte. Berlusconi si è messo a cantare e a raccontare barzellette. Loro tre (Berlusconi, Mora e Fede) e 28 ragazze. Tutte ragazze che poi alla fine erano senza reggipetto solo le mutandine strette… Capito? Bella roba, tutta la sera…». Ferrigno parla di una certa Maria: «C’era Lele Mora con intorno tutta polizia. Perché è mezza araba le fanno ballare la danza del ventre. Gli ha regalato anelli e bracciali». A Maria che balla la danza del ventre, rivelerà sempre Ferrigno all’amico, «la polizia ha sequestrato il cellulare con il numero diretto di Berlusconi». E ancora: «C’era anche la Minetti con il seno di fuori che baciava Berlusconi. Maria rimase colpita da queste ragazze mezze ubriache in braccio a Berlusconi…».

“Chi è dunque la fortunata che imprimerebbe una svolta romantica alle vicende private di Silvio Berlusconi? Tra i nomi in lizza quello di Francesca Pascale, consigliera provinciale del Pdl, che smentisce con grazia, dichiarando “Magari”. Nicole Minetti, la consigliera che prese in affido Ruby, corrisponderebbe all’identikit tracciato da Daniela Santanché. C’è anche la cantante sassarese Cristina Ravot. Altri possibili nomi quelli di Graziana Capone, nota come la Angelina Jolie delle Puglie e la Dama Bianca della Regione Lazio, apparsa al fianco del premier anche nel corso di alcune trasferte all’estero.

“Sua figlia Roberta Bonasia è la nuova first lady?” “Magari”.

Francesca Pascale, è lei la fidanzata?” “Allora, mi ascolti bene: io non è che posso dirle come stanno, realmente, le cose… Mi dia retta: sentiamo prima lui… Vede, se il Presidente avesse voluto svelare il nome della sua fidanzata, lo avrebbe già fatto, non trova? “Insomma, è lei o non è lei?” 
”Su… Forza… Non posso… Non mi va di dirle no, non sono io”. “Cosa prova per Berlusconi?
” “È un uomo adorabile… E lo adoro non per l’incarico politico che ha, né per l’essere il fenomenale imprenditore che conosciamo… Mi affascina da impazzire l’uomo, quello che dice, ciò che pensa…” “Sono parole di amore”.
 “Le giuro… Sono imbarazzata. Che le devo dire? No, davvero, non c’è nulla da dire”. Alla fine dell’intervista, a taccuino chiuso. “E poi senta una cosa: lei, sul Corriere, l’altro giorno, ha scritto che ho un gran viso. E la ringrazio, per questo. Solo che a Napoli si dice “hai un bel viso” a quelle che poi sono un po’ cesse… Mentre, scusi, mi ha visto bene di spalle?”.
Fede e Mora (che è in grossa difficoltà economiche dopo il fallimento da 17 milioni di euro della sua Lm Management costatogli un’inchiesta per bancarotta) cominciano a immaginare cosa dire al Cavaliere. Fede: «Lele, studiamo insieme… Gli dico: “Senti, ho visto Lele, non sta bene ed è preoccupato, forse credo che una mano bisognerebbe dargliela, hai fatto tanto bene a tanta gente, lui poi se lo merita più degli altri”». Mora raccomanda a Fede di assicurare al premier che «poi lui metterà in vendita due o tre cose e saprà come ritornare indietro tutto… Tanto poi campa cavallo che l’erba cresce…».

“È al povero Spinelli, l’uomo portafoglio, «il fiduciario di Berlusconi», che tocca «farsi carico anche delle richieste economiche promananti» dalle ragazze… L’oscuro e defilato ragioniere di Arcore che negli uffici di Segrate, «Residenza Parco» – secondo i legali del Premier, da considerarsi «pertinenza della Presidenza del Consiglio» – prepara, dicono i pm, le buste con dentro i contanti (in parte ritrovati addirittura durante le perquisizioni di due giorni fa) per soddisfare le esigenze delle «signorine», le più assidue alle feste «bunga bunga» di Arcore. Tante, ma non tantissime, come si evince dai decreti di perquisizione dell’altro ieri: 13, un numero sfortunato. Alcune sono stelline televisive, altre sono bellezze sconosciute.

Toti Elisa, Berardi Iris, Garcia Palanco Maria Ester intesa “Marystelle”, Espinoza Arisleida intesa “Aris”, Guerra Barbara, Visan Ioana, De Vivo Concetta intesa “Imma” e De Vivo Eleonora (le celebri gemelle “porta bene” del Presidente), Faggioli Barbara, Loddo Miriam, Sarcinelli Alessandra, Skorkina Raissa, Barizonte Lisney intesa “Lisa”.

 

“Ci sono varie tipologie di persone, c’è la zoccola, c’è la sudamericana che non parla italiano e viene dalle favelas, c’è quella un po’ più seria, c’è quella di mezzo tipo“. Si può stare sulla cresta dell’onda per qualche giorno e saper accettare quando la buona stella tramonta: “Ieri sera la Lisa se ne è andata anche lei e non lo aveva mai fatto, anche la Lisa ha avuto il suo momento come la Iris, è così che funziona, ognuna di loro ha avuto il suo momento e non bisogna prendersela quando finisce”.

“C’è chi confida che così “siamo a posto per sempre”. Altre, come Barbara Faggioli, hanno fretta: “Dai, mi rimangono solo mille euro devo fare cassa per forza anche se la vedo buia in questo weekend”. C’è chi va per le spicce: “Iris ipotizza che lui voglia anche ridurre le cene e propone di rubare qualcosa in casa”. C’è una che smania: “Che palle sto vecchio, fra un po’ ci manda affanculo tutte quante. È la volta buona che lo uccido, vado io a tirargli la statua in faccia, ci vuole mandare affanculo senza un cazzo?”. L’altra le ricorda perché sono lì: “Papi… è la nostra fonte di lucro…”.

 

“Altre ragazze coinvolte nell’inchiesta (in tutto sono 14) sono le gemelle Eleonora e Imma De Vivo, napoletane, attiviste del comitato “Silvio ci manchi” nonché reduci dall’Isola dei Famosi. Fu il cantante Gigi D’Alessio a presentarle nel 2007 a Berlusconi. A via dell’Olgettina il tenore di vita delle ragazze non è certo al risparmio. Scrive ancora Sarzanini: “Quando i poliziotti hanno perquisito le loro case hanno ritrovato – oltre a numerosi giochini erotici – gioielli, foulard di seta, borse e vestiti griffati, gadget del Milan dedicati allo stesso Berlusconi (…) e una busta con i biglietti della partita Milan-Real Madrid indirizzata a Emilio Fede ma regalata a una di loro”.

 

“C’è una intercettazione tra Imma ed Eleonora De Vivo che commentano la serata passata da Berlusconi: «L’ho visto un po’ out, ingrassato, imbruttito. L’anno scorso stava più in forma. Adesso sta più di là che di qua. E’ diventato pure brutto: deve solo sganciare. Speriamo che sia più generoso. Io non gli regalo un c…”

Lo stesso premier ha trascorso l’altra notte sfogliando le carte e ne è rimasto «profondamente sconvolto». Per il linguaggio crudo, da fare arrossire qualche scaricatore di porto, con cui le ragazze intercettate descrivono i festini di Arcore. E per i giudizi spietati, gonfi di sprezzo, che mandano in briciole il suo ego, che trasformano il Cavaliere umanamente in un mostro”.

 

“Non mi pare, invece, né consono a uno Stato di diritto né, tanto meno, a un Paese di democrazia liberale, diciamo pure, civile, che – per suffragare le accuse nei suoi confronti – si siano monitorate centinaia di altre persone, finendo con infangarne la reputazione, quale essa sia o si presuma che sia. L’idea che, d’ora in poi, sul bavero delle giacche di un certo numero di cittadini sia stato applicato, ancorché metaforicamente, un marchio quasi razzistico – ai maschi, il distintivo delle proprie senili debolezze; alle donne, quello della propria (supposta) disponibilità a soddisfarle – per il solo fatto di aver frequentato certe abitazioni, dovrebbe essere, per la coscienza di ciascun italiano, una mostruosità non solo giuridica, ma morale. Il Paese dovrebbe rifletterci se non vuole precipitare definitivamente nella barbarie.

I giudici vanno avanti in piena serenità – come ha detto il procuratore Edmondo Bruti Liberati – nel saldo riferimento ai principi costituzionali dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge, dell’obbligatorietà dell’azione penale, della presunzione di non colpevolezza”.

 

“Tutto questo succede perché vivo in questa condizione da cinque anni, ogni tanto anch’io sento il bisogno di una festa, desidero vedere gente… Invitavo quelle ragazze per scambiare un rapporto di affetto, con loro sono stato sempre paterno, a una ho fatto imparare l’inglese, un’altra l’ho fatta assumere a Mediaset…”

“Ora ho messo la testa a posto. Tutto quello che leggerete nei prossimi giorni è acqua passata, appartiene al vecchio Silvio che non c’è più, morto e sepolto».

“Un’azione “giudiziario-mediatica” totalmente “infondata”, anzi “una grande montatura”, che non impedirà al governo di andare avanti come sta assicurando il premier Silvio Berlusconi. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini intervenendo sul caso Ruby a ‘La telefonata’ su Canale 5. “Sarebbe un errore – commenta il titolare della Farnesina – ammettere il principio che un magistrato, con un indagine che si rivelerà infondata, possa determinare il tempo delle elezioni e sostituirsi alla scelta democratica degli elettori e dei governi”.

(“E’ chiaro) come l’indagine della Boccassini abbia e stia ricevendo alcuni «incoraggiamenti». Si parla di «manine», di coincidenze sospette, di troppi punti che non tornano. La tesi del complotto, con la complicità di servizi deviati, apparati dello Stato poco fedeli, non è nuova. «Mai avuto un notizia utile dai servizi», disse lo scorso anno il presidente del Consiglio, commentando il caso D’Addario, le migliaia di foto scattate agli interni della sua villa in Sardegna. L’atmosfera di allora si ripete oggi, mentre nel governo qualcuno sente il bisogno di rinvenire paralleli con gli scandali più famosi del Paese, Sifar, Montesi, De Lorenzo, e mentre lo fa rileva almeno una differenza, che sembra introdurre una promessa: “Hanno lasciato troppe tracce, che emergeranno”.

 

“Siamo dunque arrivati alla domanda capitale del tragico quindicennio berlusconiano: può governare un Paese democratico un leader che da giorni è lo zimbello del mondo per i festini con minorenni prostitute, pagate e travestite da infermiere per eccitare il satrapo stanco?”

 

“Un ordine dello Stato ha deciso di fare una guerra a un potere dello Stato», è la sintesi di un Cavaliere che indubbiamente si sente in trincea, ma che non ha dubbi sul fatto che quella che gli viene scatenata contro sia un’operazione illegale, con tratti «militari», come la definisce Fabrizio Cicchitto, che meriterebbe una denuncia del Pdl, aggiunge il ministro Gianfranco Rotondi, contro i magistrati, per «attività eversiva».”

Tremonti, Alfano, Letta… Nessuno dei tre faticherebbe a trovare appoggi nell’Udc. Specie il primo, sarebbe la migliore garanzia per la Lega. Resistere a oltranza, invece, a che pro? Tra gli strateghi Pdl si fatica a trovare una risposta convinta. Qualcuno (Osvaldo Napoli) scuote la testa: «Qui non si fanno prigionieri, possiamo solo combattere, andrà come dio vuole». Ipiù tacciono, sospirano, fremono e se la cavano con un «aspettiamo di leggere le carte, vediamo che cosa succede». Con un leader «sputtanato» non si può certo correre alle urne, questo risulta chiaro ai gerarchi del Cavaliere. Allora sì che Bossi diventerebbe padrone del Nord… Qualcuno più pessimista si spinge a paventare l’esilio di Bettino nella Tunisia. Anzi, «di questo passo Silvio farà la fine di Ben Ali». La sensazione è che in pochi giorni si consumerà tutto.”

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Questo post è un collage di pezzi apparsi in questi giorni sui principali quotidiani italiani e stranieri. Un montaggio, con un unico intervento di post-produzione: il grassetto dei nomi e delle persone coinvolte e/o citate nei suddetti pezzi.

Fonti: Corriere della Sera (Luigi Ferrarella, Fiorenza Sarzanini, Fabrizio Roncone, Marco Galluzzo, Piero Ostellino), Repubblica (Emilio Randacio, Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo), La Stampa (Paolo Colonnello, Ugo Magri, Guido Ruotolo), Il Fatto Quotidiano, El Pais (Miguel Mora), Le Monde.

26 Replies to “L’Italia a pezzi”

  1. ti mancano i pezzetti del foglio sul diritto del sultano ad avere un harem
    ma non importa, tanto al foglio mancano i pezzetti sul dovere dell'Italia ad avere un sultano
    ciao

  2. A questo punto l'unico dubbio che mi è rimasto è se davvero un rapporto orale può valere tercento euro esattamente come una notte intera. Mah.
    estia

  3. sei stato bravissimo a scrivere e riportare tutto quello che hai trovato sui giornali.
    ma io  non sono riuscita a leggere tutto.
    mi sento male.

    poi mi sento pure offesa. ma vabè queste cose, noi brava gente,  le sappiamo.
    tu scrivi sempre però.
    ciao amico.

  4. *Viola: sì lo so è un post lunghissimo, però ecco insomma secondo me è venuto pure troppo corto, considerando quello che.

  5. leggevo il giornale sta mattina e mi son detta ad un certo punto, certo che siamo fortunati noi italiani, invece di leggere i quotidiani e trovare noiosi e deprimenti resoconti su crisi, tasse, politica interna ed esteri, guerre e rivoluzioni, NOI, ahhhh, noi troviamo esilaranti e sconcertanti "reportage dal  bordello di sua maestà", sapeva o no che era minorenne?, ma quanto pagava tizia e caia?? chi sarà mai la "girlfriend"? (a proposito, fantastica la ragazzina che non sa se dire sono io la ragazza o smentire: sperava di ricevere una telefonata che le dasse ordini in proposito? secondo me si).

    Quale leader riuscirebbe dopo tanti anni a sorprenderti così?

    (un affettuoso riconoscimento alla ex, che cercò tutti di avvertirci di quello che succedeva)

    Marta

  6. mabasta! chomuniisti! site slo invidiosi perche cia’ un sacco di figha e voi no! ahhahahah vai silvio sei tutti noi rofl omgwtfbbq lol!!!!1!!11one!!
    Clem

  7. E' un posto lungo ma che non sono riuscita a smettere di leggere. Poiché non vedo Tv e anche coi quotidiani ormai preferisco rimanere a stecchetto, il fango che cola dai pezzi che hai pubblicato tu mi ha abbastanza impressionato.
    Comunque al bar, domenica, un tizio di mezza età (avanzata) ha detto a mio marito: perché, se tu potessi non andresti con delle minorenni?
    e poi ha sghignazzato contento.
    Tristezza.

  8. ma non è che non sono riuscita a leggere perchè è troppo lungo.
    no.
    non ci sono riuscita perchè più leggevo e più mi sentivo male.
    a un certo punto mi sono dovuta fermare.

  9. *Prof: e tuo marito che gli ha risposto?

    *Viola: sì amica io ti so, lo so che non sei una di quelle che "oddio i post lunghi!! ero stato frettoloso nel commento

  10. Prof: l'avete preso a schiaffi? O quantomeno narcotizzato e sottoposto a vasectomia preventiva per rimuoverlo dal pool genetico?

  11. Veramente interessante ed esaustiovo  questo Bignamino del porcello…..
    Eh si che Veronica Lario aveva già avvertito…..
    Comunque grazie a te …..ho condiviso, come faccio spesso, il tuo post per i miei amici di FB
     Ciao
    maria luisa

  12. Ottimo montaggio. Il problema vero è e rimane un altro.
    Varese, interno panetteria, ore 8.35. L'anziana, la panettiera, l'intruso (io)

    – Sciur, la gha pressa? (signore, ha fretta?)
    – No no. Faccia pure.
    – Maria, smettila di importunare il signore.
    – Oh, sel fu? Una volta che vedi un bell om! (cosa faccio di male, una volta che ho tra le mani un bell'uomo)
    – Insomma…
    – E poi mi gu settant'an. Te vedet no che robb che son? Se te vorett che la faga, con una come mi?  (ho settant'anni. Non vedi come son ridotta? Cosa vuoi che faccia con una come me?)
    – Signora, non si butti giù, guardi il presidente come è arzillo alla sua età.
    – Da bon veh! La fa ben, tel disi me! (Veramente, sai che ti dico? Fa bene!)
    – Come se non son cose che fanno tutti!
    – No, veramente io non le faccio.
    – Sa ghe de mal? (cosa c'è di male?)
    – Mah, ci sarebbe il decoro dell'Italia…forse dovrebbe stare più attento alle frequentazioni.
    – Ma lo fanno tutti! Guardi anche il Clinton cosa faceva. S'è mica dimesso!
    – Beh ma mica con una minorenne!
    – Lasci stare va, che quella lì è una bella furba.
    – Sarà furba, ma allora lui è stupido. Se io vado con una prostituta minorenne sa cosa succede? E se fosse sua figlia?
    – Mi figlia la ghe davi quattro sciaffun, altro che…sciur, la me daga tra' in tucc ugual! In lì a Roma a mangià e fa quei robb lì!  ( Se era mia figlia le davo quattro schiaffi…signore, mi dia retta, sono tutti a Roma a mangiare e a trombare)

    In sostanza, e per chiudere, non è neppure che questi credono alla tesi del complotto. Peggio, lo giustificano! E temo che ancora la maggioranza degli italiani la pensi così.

    P.

     

  13. Sì, ecco, appunto, ha già detto P.; mio marito gli ha risposto: NOOOooo!! Io, no!!
    E quello ha risposto, esattamente: sa ghè de màl! Al fà bén! (altra sghignazzata)

  14. Tutto questo fa schifo.
    Sia che sia vero, sia che non lo sia.
    Certo, preferirei che fosse vero, perchè altrimenti ci troveremmo davanti ad un problema ben più grave [non che non lo sia avere un presidente puttaniere e quant' altro].
    francamente, la sorte di SB non mi preoccupa minimamente.
    Ciò che mi preoccupa di più è il dopo SB, che si sa che sono 20 anni che SB è il vero collante della politica italiana. Colui il quale mette d accordo tutti. O pro. O contro.
    Basta vedere come di fronte ad ogni problema, ad ogni avvenimento, ad ogni opinione, ad ogni tema sociale o economico, tutti i partiti politici si sfaldano in correnti e correntine pronte ad inseguire la dea poltrona.
    Ecco, questo mi preoccupa.

  15. al momento sono indecisa se mandare il cv per candidarmi anch'io a fidanzata stabile da due anni, aspettare enrico vii che spero sia più giovane o trasferirmi negli stati uniti a fare la groupie di qualche scrittore con cattedra, ma in crisi d'ispirazione; poi se ritrovo la mia dignità di donna per strada la rivendo come teste d'accusa in processi per incastrare uomini con principi, ma dai facili costumi. ho chiesto alla mia amica italia di accompagnarmi perchè si dice in giro che sia una zoccola esperta visto che è da centocinquant'anni che esercita la professione, ormai è andata con tutti, persino con certi principi ballerini. in fondo, chi sono io per dire che la vecchiaia non porta consiglio e soprattutto chi sono questi signori del tempi finanziari per dire che sia lei che io meriteremmo di meglio? 
    stefania

  16. *Maria Luisa: e come sempre ti ringrazio, sei sempre molto gentile 🙂

    P. e Prof: i vostri racconti mi agghiacciano, più delle consigliere regionali che si travestono da uomo e si titilllano i capezzoli

    *Imnotfamous: intanto arriviamoci, al dopo berlusconi. poi, ricominciamo a lamentarci 🙂

    *Falloppio: infatti, le minorenni ipermammarie sono maggiorenni de facto!

    *Stefania: bel commento, grazie.

  17. @TFM è per questo che sto seriamente considerando l'andalucia…
    @ Prof, ma sei anche tu ostaggio dei lanzichenecchi?
    @ Stefania, grande!

    P.

  18. il problema vero é: come puó governare un presidente che non é supportato dai servizi segreti?
    stiui

  19. *Ott: esatto! diglielo a Martin di chiamare me che faccio due lavori al prezzo di uno! (Thelma se ne andasse in pensione!)

    *Stiui: però è supportato da Alfonsino

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