Di quella fine d’anno in cui mi si ruppe la cerniera dei calzoni e siccome non portavo la camicia -non sono tipo da camicia io!-

allora poi se cascava l’occhio mi si vedevano le mutande rosse di capodanno un po’ scolorite a dire il vero.
E i francesi non me lo disser mica! no, loro facendosi i fatti loro, così andai a giro per metropolitane gratuite e strade festive e composte io no non composto sì, con la cerniera calata e la fama giustamente a precedermi.
E gli italiani me lo disser piuttosto! sì, gli italiani mai facendosi i cazzi loro “Ahah guarda quello c’ha la minchia a fuori!” e così feci un ohibo’ doppio balzo all’indietro: sì proprio io!

E allora mi sporsi verso me stesso, chino in avanti posizione poco concia se mimata in pubblico e sì chino che mi tirava la cervicale presi a guardarmi su per il pacco presi la cerniera che era lasca molla tutta molla che non stava su e la presi tra le dita e presi a fare su e giù e su e giù e meno dieci e su e giù e meno nove e su e giù e meno otto su e giù sempre con perizia e attenzione e meno sette e meno sei cazzo questa cerniera del cazzo meno cinque ahh e su e giù meno quattro ahhhh stappa la bottiglia spè fate voi che io c’ho da tenere a bada cose fuoriescenti meno tre oh non c’è un cazzo da fare proprio inaffidabile dammi ‘sta bottiglia ahhhh aspetta su e giù meno due ahhhhh stappa! stappa! meno uno! ahhhhhhhh la felicità: parigi val bene una messa ma di sicuro val meglio una minchia!

Poi la cerniera rimase lasca che la alzavo e lei scendeva giù e io alzavo e lei scendeva e io ubriaco ridevo e alzavo e lei scendeva e su e giù e poi basta che all’inizio mi coprivo ma non per le vergogne proprio perché c’era freddo e la minchia raffreddata il primo dell’anno poi mi veniva la sinusite e purtroppo così con la mano a pugno chiuso ma un po’ a cazzo davo nell’occhio e mi giustificavo I’m a superstitious man! ma loro non capivano e come cazzo si dirà je suis un homme superstitieux ma loro niente, mi sa che ce l’avete solo voi italiani che non vi fate i cazzi vostri questa cosa di toccarvi il pacco quando boh passa una suora ma questa non è storia di suore, garantito.

10 Replies to “Di quella fine d’anno in cui mi si ruppe la cerniera dei calzoni e siccome non portavo la camicia -non sono tipo da camicia io!-”

  1. Lol. E' per questo che prediligo le patte abbottonate a quelle accernierate. Senza contare che con i bottoni non rischi di mutilarti orribilmente e morire in un lago di sangue.
    Buon anno nuovo!
    Clem

  2. ha ragione Clem
    meglio i bottoni 
    (che poi si può scrivere di quando si slacciano di proposito, se si è abbastanza sfacciati)
    ciao

  3. l'ultima volta m'è successo in treno, e un tizio di fronte a me mi ha scritto sul blocco note del suo htc "ti si vedono le mutande" e la mia unica risposta è stato un balbettante "meno male che non sono quelle di hello kitty".

    Io nemmeno le ho, di hello kitty.

    Zion *solidale*

  4. La sinusite per reffreddore ad appendici lasche mi giunge nuova ma la prendo per buona. Al calar delle braghe…buon anno!
    pESTI(A)fera

  5. andrebbero appiccicati ai finestrini dei mezzi, quelli con le facce tristi. e poi vorrei vedere quanto ci mettono a sorridere. i tuoi post. it.

  6. Io esco dimenticandomi la patta aperta un giorno su due. Si vive meglio a non pensarci, e poi ho dei boxer bellissimi.

  7. *meglio i bottoni. e come dice yet, sì, quando saltano meglio ancora 🙂

    *Zion: a chi lo dici

    *Belg: a chi lo dici

    *Moglie: li stampiamo tutti giganti

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