The day after WikiLeaks: la figura del “whistleblower”

“Enfin, ce n’est pas un hasard si ces nouvelles révélations émanent des Etats-Unis, le pays le plus avancé technologiquement et, d’une certaine manière, la société la plus transparente, plutôt que de Chine ou de Russie. Par sa nature ouverte, une puissance démocratique s’expose à plus d’intrusions qu’un pouvoir fermé ou opaque. C’est des Etats-Unis qu’est partie la révolution Internet, c’est là aussi que vit la tradition des “whistleblowers”, ces “sonneurs d’alarme” de la société civile. Et WikiLeaks le sait mieux que personne”.

Con queste parole Le Monde spiega perché ha deciso di pubblicare i documenti WikiLeaks (assieme a: The New York Times, The Guardian, Der Spiegel e El Pais. Sì, solo queste cinque testate).

In particolare mi colpisce il termine whistleblowers, nato per indicare “impiegati di società o organizzazioni che denunciano, in buona fede, cattive condotte o comportamenti illeciti di managers o altri impiegati“. Le Monde usa in questo caso il termine sonneurs d’alarme. In italiano qualcuno li chiama semplicemente informatori o collaboratori civivi (i più prosaici pentito o talpa forse non si portano più).

Comunque. Basta fare un rapido giro per scoprire che c’è un mondo là fuori. E che ad esempio il whistleblowing non è tutelato in tutti i paesi, che in Inghilterra esiste il PIDA, cioè il Public Interest Disclousure Act, et cetera (qui un documento esaustivo su tutta questa faccenda molto interessante).

Insomma, mentre mi abbandonavo al mio googling lussurioso, pensavo a quanti stanno già sminuendo la portata della giornata di ieri. Non so se davvero si tratti dell’11 settembre della diplomazia, ma intanto qualcosa è successo, sta succedendo, succederà, sarà succeduto.

Tipo Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks (su cui, ricordiamolo, pende una denuncia per stupro) che dichiara: “L’amministrazione Obama si sta trasformando in un regime che non crede nella libertà di stampa“.

(Comunque nel 2011 uscirà un film chiamato The Whistleblower, di Larysa Kondracki con Rachel Weisz, Vanessa Redgrave e Monica Bellucci. Niente da fare, gli americani stanno sempre sul pezzo. Sempre).

9 Replies to “The day after WikiLeaks: la figura del “whistleblower””

  1. A proposito dei leaks sul Belgio, il ministro Belga degli esteri ha dichiarato "niente che non si sapesse già e già detto dai giornali". Frattini concorda?

  2. Non sapevo fossero solo quei cinque lì. Io stamane ho visto roba sul corriere online.
    Hai fatto bene a ricordare che Assange ha una denuncia per stupro sulle spalle. Voglio dire, pensa un po' te che caso, eh? Questo pubblica di tutto (e a volte potrebbe evitare, come per i nomi dei collaboratori afghani) e fa incazzare tutti e CASUALMENTE lo accusano di qualcosa di orrendo. Incredibile, eh, a volte, i casi della vita?
    Prossime accuse mi pare siano "sacrifici umani", "distillazione illegale" e soprattutto "annegamento di gattini", che lì si mobilita 4chan e allora son cazzi.

  3. *Belg: credo stia ridendo ahah con il premier ahah

    *2: se non ho capito male quei cinque giornali hanno stretto accordi direttamente con wikileaks per pubblicare i documenti originali.
    Quanto all'accusa di stupro: com'è che si dice? A pensar male etc.

  4. sai che ti dico? i segreti non m'interessano
    per formulare pessimi pensieri mi basta quanto avviene scopertamente
    ciao

  5. a me sembrano solo pettegolezzi di serie b fatti da persone che si dicono professionisti dell'analisi politica internazionale…e li pagano pure…

  6. Certo che noi quelle belle robe su Berlusconi le sapevamo già…!!! Adesso le sa tutto il mondo e lui???… Ride….e va da Gheddafi…altra bella personcina…!!!
    In che mani siamo!!!!
    Anche tu sempre sul pezzo!!!:-)
    Au revoir…
    Maria Luisa

  7. *Worm: non so, non me li vedo i principali giornali del pianeta prendere una topica (il punto non è tanto il quanto o il cosa ma il come di tutto). poi, certo, tutto può essere.

    *Virgh: è che non volevo essere prevedibile. tra l'altro l'aereo più pazzo è stato il mio film preferito per decenni, l'avrò visto cento volte, se sono scemo è colpa sua, del film dico, e un po' anche di leslie. ciao leslie.

  8. @tfm: dire che Berlusconi dorme poco a causa di festini selvaggi o che come statista vale poco o niente non è equivalente per esempio a dire: Berlusconi ieri sera nella sua villa di arcore ha invitato le seguenti signore…segue nome e cognome delle partecipanti…segue svolgimento del festino…etc etc. Non è equivalente a dire: Berlusconi ha commesso i seguenti errori di politica internazionale…segue lista degli errori e motivazione del perchè è stato un errore.

    C'è differenza tra il pettegolezzo e l'analisi fredda e supportata da fatti e riscontri realizzata da un professionista….

    altrimenti va tutto a puttane….

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